domenica 22 febbraio 2009

Truffe agli Anziani

Campagna di prevenzione per la sicurezza dei cittadini più indifesi

IN CASA

Suonano alla porta. Se non aspettiamo nessuno, come ci comportiamo?
Per prima cosa, aspettiamo qualche istante. Se è un venditore, probabile che non sentendoci arrivare suoni anche ad altri inquilini. Già questo “primo passo” ci fa capire con chi eventualmente avremo a che fare.-
Ci sono venditori che fanno solo il loro mestiere, faticoso e onesto. Ma la prudenza non è mai troppa. Meglio verificare attraverso l'occhio-spia della porta.-

Controlliamo chi vuole controllarci:
Qualcuno si presenta dicendo di essere un tecnico dell'azienda comunale o un funzionario statale.-
Ci dice che vuole fare dei controlli, per il gas, l'acqua, la luce, la caldaia, il telefono.-
Ricordiamoci che le aziende pubbliche mandano prima un avviso quando devono fare dei controlli.- Quindi, attenzione. Se la persona si presenta come un funzionario o un responsabile di un istituto privato (banche, assicurazioni), non fidiamoci: anche se ha un cartellino di riconoscimento potrebbe essere falso. Il lavoro dei veri funzionari non viene fatto “porta a porta”, ma nelle loro sedi, nei loro uffici.-

Non sentiamoci dei maleducati, la nostra è solo prudenza:
Meglio non aprire il portone con il citofono se non sappiamo chi ha suonato.-
Non dobbiamo vivere barricati, sempre con l'ansia dello sconosciuto che suona alla nostra porta, ma il buon senso suggerisce di stare in guardia.-

PROTEGGERE LA CASA

Casa mia, per sicura che tu sia...
Purtroppo è così: c'era una volta la chiave sulla porta. Sarebbe lungo e complicato elencare le moltissime cause che hanno cambiato la società (noi e gli altri) fino a renderci poco tranquilli, sospettosi, insicuri. La realtà è questa, e andrebbe modificata, ma per adesso dobbiamo essere prudenti.
Quindi, niente più chiavi alla porta. Se una porta blindata non possiamo istallarla, montiamoci almeno una serratura di sicurezza, con catenelle e occhio-spia. Niente copie di chiavi nascoste sotto lo zerbino o nella cassetta della posta. I ladri vanno a cercarle proprio li. C'è chi, stando fuori casa per l'intera giornata, lascia una luce accesa, per indicare che qualcuno è in casa. Buona idea.-
Una lampadina accesa (a risparmio energetico) è un vigilante sempre in azione.-

PER LA STRADA

Scusi, sa dove si trova...?
A volte la richiesta di un'informazione è solo una scusa per truffarci:
E' capitato a tutti di aver dato un'informazione ad un automobilista o ad un passante. Rispondere è buona educazione. Tutta un'altra storia quando qualcuno ci chiede di accompagnarlo, perchè gli sembra complicato arrivare in quel dato posto, in macchina o a piedi. Meglio diffidare e rispondere che non si ha tempo.-
Può succedere di incontrare una persona che in quel momento chiede il nostro aiuto perchè dice di avere l'auto in panne o di sentirsi male. Se qualcosa non ci convince, meglio affrontare la situazione con distacco, cercando di capire come stanno realmente le cose.-

Occhio al portafoglio. Teniamolo lontano dallo sguardo degli estranei:
Quando usciamo di casa, mettiamo pochi soldi nel portafoglio. D'altronde, non è che facciamo grandi spese tutti i giorni. E' preferibile essere leggeri che farsi alleggerire. Il portafoglio teniamolo nelle tasche interne degli abiti o delle borse, sempre ben chiuse e possibilmente a tracolla.
Soprattutto quando ci troviamo in posti molto frequentati (al mercato, in autobus) o quando facciamo la fila: sono questi i momenti e i luoghi ideali per i borseggiatori.-

Al buio ci vedono bene solo i maleintenzionati:
“Ci” vedono bene, cioè vedono bene noi. Quindi, non passiamo di sera per luoghi solitari o poco illuminati. Sembrerebbe una raccomandazione ovvia, eppure l'imprudenza spesso ci fa essere poco accorti. Con conseguenze non certo piacevoli. Potendo, facciamo la strada con una persona che conosciamo, e se siamo soli arriviamo a destinazione prima che diventi troppo buio.-

Mettiamo un freno all'abitudine di lasciare la borsa in macchina:
Succede spesso di lasciare la borsa in macchina, specialmente quando pensiamo di tornare subito. Non è una buona abitudine. Una borsa in auto è una facile preda per chi ne vuole approfittare.
Se la borsa rubata contiene oltre al denaro anche i documenti personali ci sarà poi la seccatura di doverli rifare. Senza dimenticare che per impossessarsi della borsa il ladro forzerà la serratura o romperà il vetro. Anche se ci sembra tutto sotto controllo, portiamoci appresso la borsa. Sempre.-

NOI E GLI ALTRI

Partiamo per le vacanze? Non diciamolo ai quattro venti: possono ascoltarci anche degli estranei.
La ragione ovviamente è semplice: se qualche malintenzionato viene a sapere quando e per quanto tempo resteremo fuori casa, avrà “campo libero”.-
D'accordo, ci sono gli allarmi e le serrature di sicurezza, ma vale sempre il proverbio “l'occasione fa l'uomo ladro”.-
Facciamo le nostre meritate vacanze, e raccontiamole al ritorno. Noi saremo più rilassati e la nostra casa ancora in ordine.-

Se ci propongono un buonissimo affare al volo, è probabile che ci ritroveremo un po' spennati:
I truffatori di professione in genere sono eleganti e convincenti. Proprio come nei film. Ma la realtà non è un film. Non facciamo allora la parte degli sprovveduti. Diffidiamo di chi ci propone guadagni facili e imediati. Se insiste, chiamiamo la polizia. Mettiamo alle strette i truffatori. Si terranno alla larga.-

Ritirare o versare dei soldi. Il truffatore lo fa dalle nostre tasche alle sue:
Dobbiamo ritirare la pensione, prelevare soldi o depositi. Duarante il tragitto da casa alla banca o dalla banca a casa, andiamo dritti per la nostra strada, e non facciamoci “distrarre” da persone che non conosciamo. Il truffatore è scaltro, abile e sa come approfittare della nostra buona fede.-
In questi casi, una persona di fiducia che ci accompagna sarebbe l'ideale. Se per strada uno sconosciuto ci ferma e dice di essere un impiegato della banca o delle poste che vuole controllare il nostro denaro, perchè secondo lui ci hanno dato dei soldi in più o in meno, non crediamogli.-
E' certamente un truffatore. Se insiste, diciamogli che chiameremo la polizia. Per stare più sicuri, conviene avere in tasca pochi soldi; abituiamoci a fare acquisti con una card o con altri strumenti.-

MEZZI DI PAGAMENTO ELETTRONICI

Bancomat
Quando ci si reca allo sportello è bene verificare che l'apparecchio non presenti anomalie, che non vi siano microtelecamere, che la fessura nella quale si inserisce il bancomat sia ben fissa (se si muove potrebbe essere stata coperta con un dispositivo - skimmer - in grado di leggere i dati della banda magnetica del badge), e che sopra la tastiera non sia stato sovrapposto nulla che consenta di memorizzare il PIN. Digitare il codice nascondendo con una mano l'operazione effettuata e se si sospetta che lo sportello bancomat sia stato manomesso non esitare a rivolgersi al più vicino Reparto del Corpo della Guardia di Finanza.

Carte di credito
Conservare le ricevute rilasciate dagli esercizi commerciali in occasione degli acquisti e controllare ogni mese l'estratto conto, è l'unico modo per accorgersi di eventuali spese che non siano mai state effettuate. In caso di addebiti impropri occorre immediatamente denunciare la clonazione della carta alle forze dell'ordine e alla società che emesso la carta, al fine di disconoscere le spese addebitate; pertanto sarà bene tenere a portata di mano i numeri telefonici (in genere numeri verdi) forniti dal gestore della carta. Appena possibile copia della denuncia andrà inviata alla società emittente, tramite raccomandata A.R.

Non perdere mai di vista la carta al momento dei pagamenti e firmare la ricevuta solo dopo aver controllato l'importo. -

Se si ricevono messaggi nella casella di posta elettronica o sul cellulare, con cui vengono richiesti dati relativi alla carta di credito o al conto corrente, non si deve rispondere ma avvertire la banca o le forze dell'ordine avendo l'accortezza di non cancellare il messaggio ricevuto. Questo sistema, noto come phishing, è infatti un sistema usato per truffare i titolari di carte di credito acquisendo dagli stessi alcuni dati relativi all'home banking, utilizzati poi per svuotare i conti correnti.-
In base alla Raccomandazione 97/489/CE riguardante le "Responsabilità per i prelievi bancomat fraudolenti", il titolare di una carta di credito non è responsabile delle perdite derivanti dallo smarrimento o dal furto dei mezzi elettronici di pagamento, dopo averne data notizia all'istituto di credito emittente; fino al momento della notificazione (in genere con denuncia effettuata nelle 48 ore), il titolare sostiene la perdita subita in conseguenza dello smarrimento o del furto nei limiti di un massimale non superiore a 150 Euro.-

Numeri telefonici di emergenza:
  • 112 CARABINIERI
  • 113 POLIZIA STRADALE
  • 115 VIGILI DEL FUOCO
  • 117 GUARDIA DI FINANZA
  • 118 PRONTO SOCCORSO
Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it”
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venerdì 2 gennaio 2009

Violenza contro le donne

Un reato da cui difendersi:

La violenza contro le donne è una piaga che attraversa tutti i paesi, tutte le culture, senza distinzioni economiche. Si manifesta in varie forme: la violenza può essere sessuale, psicologica, fisica, economica e, recentemente, è stato individuato e perseguito il reato di “stalking”, vale a dire una serie di atti persecutori.-
Il 31,9% delle donne italiane di età compresa tra i 16 e i 70 anni ha subito almeno una violenza fisica o sessuale durante la vita, di queste ben il 63% all'interno dell'ambiente domestico.-
Il 95% delle violenze non viene denunciato, spesso per paura o per vergogna.-
I diversi tipi di violenza possono presentarsi isolatamente, ma di solito sono combinati, ciò accade soprattutto quando chi usa violenza e chi la subisce sono legati da un rapporto affettivo.-

Violenza sessuale:
Indica ogni imposizione di pratiche sessuali non desiderate, compresi comportamenti quali: coercizione alla sessualità, insulti, umiliazioni durante un rapporto sessuale, imposizione a ripetere delle scene pornografiche.-

Maltrattamento fisico:
Caratterizzato da atti d'intimidazione o azioni in cui viene esercitata una violenza fisica verso la donna. Rientrano in questa categoria comportamenti come: spintonare, legare, sovrastare fisicamente, rompere oggetti come forma d'intimidazione, sputare addosso, mordere, tirare i capelli, gettare dalle scale, calciare, picchiare, schiaffeggiare, bruciare con le sigarette, privare di cure mediche, privare del sonno, sequestrare, impedire di uscire o di fuggire.-

Maltrattamento economico:
Contraddistinto da azioni che limitano l'accesso all'indipendenza economica, come il controllo e la privazione delle risorse economiche. In questo tipo di vessazione sono inclusi atteggiamenti quali: privare delle informazioni relative al conto corrente e alla situazione patrimoniale del partner, non condividere le decisioni relative al bilancio familiare, costringere la donna a fare debiti, rifiutarsi di pagare un congruo assegno di mantenimento o costringere a umilianti trattative per averlo, licenziarsi per non pagare gli alimenti, impedire di lavorare, sminuire il lavoro della maltrattata, obbligare a licenziarsi o a cambiare tipo di lavoro oppure versare lo stipendio sul conto del vessante.-

Violenza psicologica:
Accompagna quasi sempre quella fisica e in molti casi la precede: E' considerata tale ogni forma di abuso e mancanza di rispetto che lede l'identità. Si tratta spesso di atteggiamenti che si insinuano gradualmente nei rapporti di coppia, senza che la maltrattata riesca a vedere quanto siano dannosi e lesivi per la sua identità. Si manifesta con molteplici tipologie e modalità come: l'offesa alla dignità della persona, l'indurre senso di privazione, la distorsione della realtà oggettiva, l'induzione di una paura cronica tramite la continua minaccia.-

Stalking:
Forma di vera e propria persecuzione che si protrae nel tempo e si compone di una serie di comportamenti tesi a far sentire la vittima continuamente controllata e in uno stato di pericolo e tensione costanti. Il persecutore ne segue gli spostamenti, la aspetta sotto casa, fa incursioni sul posto di lavoro al fine di provocarne il licenziamento, fa continue telefonate a tutte le ore del giorno e della notte, ne danneggia la macchina o lascia scritte infamantinei luighi frequentati, fino al minacciare di morte.-

Le leggi a tutela delle donne:


Legge n. 66/96, che classifica come crimine contro la persona il reato di violenza sessuale. Chiunque, con violenza o minaccia o mediante abuso di autorità, costringe qualcuno a compiere o subire atti sessuali è punito con la reclusione da cinque a dieci anni. La stessa pena è inflitta a chi induce altri a compiere o subire atti sessuali.-
Legge n. 154/01 contro la violenza nelle relazioni familiari, molto importante dato che quasi il 60% dei casi di violenza fisica, psicologica, economica, verbale e sessuale si svolge nell'intimità delle pareti domestiche. Prevede, sia nel codice penale che in quello civile, l'allontanamento dalla casa familiare della persona che commette violenza fisica o morale (anche se ne è il proprietario). Una misura necessaria, dato che i processi per maltrattamenti durano anni e, nel frattempo, la situazione tra le mura domestiche può assumere risvolti sempre più drammatici. Il giudice può, inoltre, prescrivere all'imputato di non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla persona danneggiata, come il luogo di lavoro, il domicilio della famiglia d'origine e dei parenti prossimi, degli amici, la scuola frequentata dai figli, e imporre all'imputato il pagamento di un assegno per il mantenimento delle persone conviventi che per effetto dell'allontanamento rimangono prive di mezzi di sostentamento.-

A chi rivolgersi:
Per trovare aiuto, ascolto e consulenza, chi subisce violenza può rivolgersi:
Call center multilingue (italiano, inglese, francese, spagnolo, russo) a sostegno delle donne in difficoltà che risponde al numero 1522, promosso dal dipartimento per i Diritti e le Pari opportunità, nel 2006, collegato alla rete nazionale antiviolenza.-
Si possono consultare i siti:
www.centriantiviolenza.eu
www.pariopportunita.gov.it
www.antiviolenzadonna.it


Violenza nei luoghi di lavoro

Molestia sessuale:
Per molestia sessuale si intende un comportamento indesiderato connesso al sesso che ha lo scopo o l'effetto di violare la dignità della persona che lavora e di creare un clima intimidatorio, ostile, degradante, umiliante ed offensivo nel luogo di lavoro.

Mobbing:
Il mobbing nei luoghi di lavoro è una strategia di prevaricazione psicologica e morale nei confronti di un soggetto che viene “preso di mira” da un gruppo di colleghi, da un superiore o anche da un singolo collega, con lo scopo di costringerlo alle dimissioni o di porlo in condizione di non nuocere. I mobber (cioè quelli che praticano il mobbing) mettono in atto sistematiche azioni aggressive (isolamento, critiche immotivate e distruttive, denigrazione personale, sabotaggio) attraverso le quali la persona viene lentamente ma inesorabilmente destabilizzata sia sul piano psicologico che su quello professionale, fino a causarne il crollo psicofisico che porterà alle dimissioni o al licenziamento per giusta causa dovuto ai prolungati mesi di malattia; nei casi più drammatici l'esito finale è il suicidio.-
Le caratteristiche del mobbing sono: la lunga durata (almeno sei mesi), la sistematicità (azioni ripetute almeno una volta a settimana, e la crescente violenza degli attacchi.-

Straning:
Secondo una sentenza del Tribunale di Bergamo dell'ottobre 2006 lo straning è una forzatura messa in atto una volta sola e magari mai più ripetuta, che può porre il lavoratore in una situazione di sudditanza e che ha gli stessi effetti psicofisici del mobbing.-


A chi rivolgersi:

Per trovare aiuto, ascolto e consulenza, chi è vittima di mobbing può rivolgersi:
Sportello antimobbing – numero verde 800255955
Antitratta nazionale - numero verde 800290290 per contrastare non solo il fenomeno dello sfruttamento sessuale ma anche quello dello sfruttamento lavorativo.-
Si possono consultare i siti:
www.antimobbing.com
www.stopmobbing.it
www.stopmobbing.org


Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it”.
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sabato 27 dicembre 2008

Scelta Energetica



No al suicidio energetico!

NO AL SUICIDIO ENERGETICO!

Il decreto legge n. 185/2008, il cosiddetto "decreto anticrisi" prevede l’obbligatorio assenso dell’Agenzia delle Entrate per chi vuole ottenere la detrazione al 55% per il risparmio energetico per gli anni dal 2008 al 2010. Tale assenso dovrà essere richiesto via internet (su un portale dell’Agenzia delle Entrate ancora inesistente). In caso di mancato assenso entro 30 giorni, la domanda si considererà rifiutata.-
Il provvedimento rende più difficile e meno efficace l'accesso agli sgravi al 55% degli interventi di riqualificazione energetica sugli edifici (isolamento termico dei tetti, tripli vetri, pannelli solari per l’acqua calda, caldaie efficienti eccetera).-
Per fortuna sembra che non ci sarà più la norma che toglieva in modo retroattivo la detrazione fiscale del 55% per i lavori di miglioramento dell'efficienza energetica degli immobili.-

La precedente normativa fu introdotta un paio di anni fa dall'allora ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani ed era una delle iniziative concrete per risparmiare energia e rispettare gli impegni presi con il protocollo di Kyoto.-
Il nuovo governo non ha neanche approvato i decreti attuativi per il finanziamento di mini eolico, idrico e biomasse rendendo lettera morta la legge approvata dal governo Prodi che li incentiva.-
Il nuovo governo non ha neppure aggiornato i criteri per ottenere il riconoscimento dei Titoli di Efficienza energetica che premiano oggi chi diffonde lampadine ad alta resa, riduttori di flusso ma non chi installa illuminazione pubblica a led o impianti geotermici di climatizzazione impedendo così a molte aziende italiane di percepire i vantaggi derivati dalla vendita di questi Titoli sul mercato internazionale. Soldi che non deve tirare fuori lo stato italiano e che arriverebbero nelle tasche dei comuni e degli imprenditori virtuosi.-

In questo momento per superare la crisi economica, negli Stati Uniti, Obama sta puntando tutto sull’efficienza energetica e lo stesso stanno facendo anche i governi conservatori in Francia, Germania, Grecia e in molti altri paesi, ma in Italia il nuovo governo si appresta ad investire sul nucleare.-
Anche se il nucleare ha rappresentato per molti anni, o meglio sembrava rappresentare, l'energia del futuro, in realtà dopo 50 anni dalle prime applicazioni è evidente una crisi legata al rischio di incidenti ed allo stoccaggio delle scorie radioattive per centinaia di migliaia di anni.-
In Italia dobbiamo ancora sistemare 90.000 metri cubi di rifiuti radioattivi, provenienti dalle vecchie centrali dismesse. Oggi questo materiale radioattivo è sparso in una serie di depositi e nelle stesse centrali nucleari dismesse e in moltissimi casi non è in condizioni di sicurezza.-

RAZIONALIZZAZIONE ENERGETICA

Di fronte alla crisi economica ed energetica Berlusconi fa esattamente il contrario di
Obama. In Usa stanno investendo miliardi in fonti rinnovabili, in Italia si fa il contrario
arrivando a peggiorare le già poche misure a favore della razionalizzazione energetica. E’
necessario impegnarsi per la cancellazione dei nuovi balzelli di Berlusconi sugli impianti
di pannelli solari fotovoltaici.
Ecco le prime idee:

1- TOGLIERE L'ICI DAL FOTOVOLTAICO, RIPRISTINARE LE CONDIZIONI DI PAGAMENTO INIZIALI DEL FINANZIAMENTO SUGLI IMPIANTI: gli impianti solari fotovoltaici a terra e sui tetti quelli non integrati, vengono classificati come impianti industriali e si impone l'onere di accatastarli e di pagare quindi l'Ici. Inoltre il governo Berlusconi ha modificato una serie di aspetti secondari dei meccanismi di pagamento in modo peggiorativo: Vogliamo sia ripristinata la situazione iniziale.

2- RIPORTARE IL RECUPERO DEL 55% DELL’IRPEF SPALMABILE SU 10 ANNI: per i lavori sull'efficienza energetica, con le nuove norme, si può recuperare il 55% di detrazione
spalmandolo su un periodo di 5 anni. Di fatto si penalizza chi ha un reddito inferiore e
quindi può recuperare ogni anno una quota inferiore di finanziamento. Chiediamo che anche i
cittadini che non pagano l’Irpef e quindi non possono recuperare nulla venga dato modo di
usufruire di pari incentivi o rimborsi. E’ assurdo che possa investire in efficienza
energetica solo la fascia medio alta della popolazione. Inoltre chiediamo che vengano
immediatamente emessi i decreti attuativi per la detrazione 2009, senza i decreti attuativi
la detrazione del 55% del’Irpef non esiste.

3- RECUPERO DELL'OLIO FRITTO PER FARNE BIODISEL: istituire la raccolto degli olii
alimentari come in Germania dove si consegnano ai distributori di carburante che rilasciano
un buono sconto proporzionato alla quantità d'olio fritto. Inoltre togliere il divieto di
commercializzare liberamente il biodiesel, oggi i produttori hanno l'obbligo di conferirlo
ai petrolieri che lo mischiano con il diesel.

4- OBBLIGARE I COMUNI A PUBBLICARE LA LORO BOLLETTA ENERGETICA e chiedere un impegno perchè ogni anno ci sia una diminuzione del consumo pro-capite.

5- ISTITUIRE FORME DI CREDITO PERMANENTI PER CHI VUOLE INVESTIRE IN ECOTECNOLOGIE magari su esempio di quello che ha fatto la Provincia di Milano.

6- SBLOCCARE LA RACCOLTA DEI RIFIUTI ELETTRONICI: Il 1 gennaio 2008 sarebbe dovuto partire il nostro sistema di raccolta dei rifiuti hi-tech. Ufficialmente ma non nella realtà!
Mancano all’appello diversi decreti attuativi necessari a tradurre in pratica le
disposizioni di legge. Tra questi, c’è il cosiddetto “Decreto Semplificazioni”, che obbliga
la distribuzione a ritirare gratuitamente, in ragione di uno contro uno, l’apparecchiatura
usata al momento dell’acquisto di un nuovo articolo simile destinato a un nucleo domestico.
Questo decreto doveva entrare in vigore entro il 28 febbraio 2008, ma ancora non vede luce.

7- SOSTEGNO ALLA MOBILITA' CICLABILE: introdurre in tutti i comuni la legge che prevede il diritto di parcheggiare le biciclette nei cortili dei palazzi e delle aziende. Obbligare i
gestori dei trasporti pubblici a permettere il trasporto delle biciclette su metropolitana
ed autobus per almeno il 50% del tempo di servizio.

8- RIDURRE L'USO DI BATTERIE USA E GETTA: tassazione sulle batterie usa e getta per
finanziare un incentivo a quelle ricaricabili.

9- SOSTEGNO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA: mettere simboli chiari su ogni materiale
utilizzato nelle confezioni in modo da evitare confusioni.

10- INVESTIRE NELLE FONTI RINNOVABILI I SOLDI DEL NUCLEARE, DELLE CENTRALI ELETTRICHE ALIMENTATE DA FONTI ENERGETICHE NON RINNOVABILI E DEI NUOVI INCENERITORI: nei recenti accordi Francia-Italia si parla di una spesa di oltre 20 miliardi di euro per costruire centrali nucleari in Italia che daranno energia solo tra 12/15 anni. Investire subito le stesse risorse sul centrali e microimpianti alimentati da fonti rinnovabili per avere
energia da subito e non trovarsi il problema delle scorie e di eventuali incidenti.



27/01/2009 - Bonus ristrutturazioni:

Manovra anticrisi:

È di poco meno di 5 miliardi di euro la manovra anticrisi varata dal Governo, approvata definitivamente dal Senato il 27 gennaio 2009.-

Sopravvive, con limitazioni, il bonus ristrutturazioni.-

Tutti gli interventi di ristrutturazione edilizia ai fini del risparmio energetico fatti fino allo scorso anno continuano a godere della detrazione fiscale del 55%. Decade cioè la stretta retroattiva al 2008 introdotta dal decreto nella sua versione originaria che aveva generato parecchie polemiche. Da quest'anno però il rimborso sarà spalmato su 5 anni non più su 3 anni come ora, dovrà essere approvato dal Fisco e verrà rispettato l'ordine cronologico delle domande fino a esaurimento del tetto di spesa disponibile (ridotto a 82 milioni nel 2009).-

19/04/2011 – Nucleare indietro tutta
Giuseppe Onufrio – Greenpeace Italia
Sarebbe da incoscienti sottovalutare quello che è successo nelle centrali atomiche giapponesi. A Fukushima c'è stato uno dei più gravi incidenti che si ricordino. E non ne attenua la gravità il fatto che non sia stato causato dall'imprudenza umana come a Chernobyl, ne da un'avaria come a Three Mile Island, ma da un terremoto devastante. Ma il rischio del nucleare non si scopre oggi. C'era anche prima. Ce lo ricorda Giuseppe Unufrio di Greanpeace. “non esiste ancora alcun esempio di deposito a lungo termine delle scorie nucleari. Le scorie a vita media rimangono radioattive per alcuni secoli, le scorie a vita lunga anche miliardi di anni. In sessant'anni l'industria nucleare non è stata in grado di sviluppare un sistema per la gestione in sicurezza. Negli Usa è stato chiuso, dopo quindici anni e nove miliardi di dollari spesi, il progetto di Yucca Monuntain”. Il secondo problema irrisolto è il ritrattamento del combustibile. La parte più rilevante delle scorie è rappresentata dal combustibile irraggiato, inviato negli anni al ritrattamento prima in Inghilterra e ora in Francia.
Questi rifiuti sono destinati a ritornare, sotto forma di scorie vetrificate, nei paesi d'origine. Anche in Italia. E' un processo più costoso dello stoccaggio a secco delle barre di combustibile, più inquinante per i rilasci in aria e acqua di radioattività, più pericoloso per i trasporti in andata e ritorno, con più rischi militari per la separazione del plutonio. E infine i nuovi reattori tanto declamati dal nostro governo. Il tipo di reattore che vogliono costruire in Italia – sostiene Onufrio – genererà scorie sette volte più radioattive di quelle dei reattori esistenti. E' lo stesso combustibile di uno dei reattori di Fukushima. Basta un microgrammo di quel combustibile per contaminare una città di un milione di abitanti.-

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