giovedì 2 dicembre 2010

Pensioni - Gestione separata INPS per Autonomi e Precari

Il presidente dell'Inps dice che l'istituto non permetterà a chi è iscritto alla “gestione separata” di poter fare online una “simulazione” della propria pensione: "Si rischierebbe un sommovimento sociale". Rivolta in Rete dei precari:

I giovani in Rete hanno dato il via al passaparola della dichiarazione di Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, che lo scorso 6 ottobre sulle pagine del Corriere della Sera ha chiosato al convegno dell’Ania e Consumatori: “Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”. Questo significa che, mentre i lavoratori che entro 12 mesi raggiungono il diritto al pensionamento possono consultare online quanto riscuoteranno, per i precari l’incertezza sulle cifre è assoluta. I contributi che pagano oggi, ovvero il 26% del loro stipendio, finisce nelle casse dell’istituto di previdenza per pagare nonni e genitori. Non certo il loro futuro.-

Chi è tenuto all'iscrizione:

Sono tenuti all'iscrizione ed alla contribuzione alla Gestione separata:

  • I soggetti che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo, non iscritti ad un'autonoma Cassa di previdenza.-
  • Gli incaricati alla vendita a domicilio che abbiano un reddito professionale annuo superiore ad Euro 5.000.-
  • Gli spedizionieri doganali
  • I titolari di borse di studio per la frequenza a corsi di dottorato di ricerca
  • I percettori di assegni per attività di tutorato o didattico-integrative, propedeutiche e di recupero
  • I soggetti che, nell'ambito dell'associazione in parrtecipazione, conferisocno prestazioni lavorative i cui compensi sono qualificati come redditi di lavoro autonomo
  • I titolari di co.co.pro. (collaborazioni coordinate a progetto).-
  • I titolari di co.co.co. (collaborazioni coordinate e continuative), occasionali senza progetto (c.d. mini collaborazioni caratterizzate dalla percezione di un reddito non superiore ad Euro 5.000 e da una durata inferiore  atrenta giorni nell'anno).-
  • I Pensionati di vecchiaia titolari di co.co.co.
  • I professionisti iscritti in Albi di categoria esistenti alla data del 24 ottobre 2003 che intrattengono rapporti di co.co.co. sempre che i relativi redditi non siano già assoggettati alla specifica previdenza di categoria
  • I soggetti che intrattengono rapporti di co.co.co. in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali
  • I componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società ed i partecipanti a collegi e commissioni
  • I lavoratori autonomi occasionali non iscritti ad autonoma Cassa di previdenza che producano un reddito annuo superiore ad Euro 5.000.-


Gli iscritti alla Gestione separata INPS hanno titolo a percepire, in relazione ai periodi di iscrizione alla predetta gestione, pensioni di vecchiaia, pensioni di d'inabilità, assegni d'invalidità e pensioni ai superstiti calcolate secondo il metodo contributivo di cui alla L. n. 335/95 nonché, per quanti versino il contributo nella misura piena, l'indennità di maternità, gli assegni per il nucleo familiare e l'indennità per la degenza ospedaliera.-

La pensione di vecchiaia:

La pensione di vecchiaia a carico della Gestione separata, spetta con almeno 57 anni di età e 5 anni di contributi (purchè in tal caso l'ammontare della pensione sia almeno pari a 1,2 volte l'importo dell'assegno sociale) oppure, a prescindere dal suddetto importo minimo, al compimento del 65° anno d'età. La pensione di vecchiaia spetta anche, a prescindere dal requisito anagrafico, nel caso in cui si possa vantare un'anzianità contributiva, presso la gestione separata, pari o superiore a 40 anni.-

Il calcolo delle pensioni:

Il calcolo delle pensioni dirette ed indirette a carico della Gestione separata si effettua mediante il sistema contributivo trasformando in rendita mediante uno specifico coefficente di trasformazione il montante dei contributi individuali.

Tale montante contributivo, a sua volta, si ottiene applicando, di anno in anno, l'aliquota di computo (di 2 punti percentuali più alta dell'aliquota contributiva di finanziamento) alla base imponibile nei casi che danno luogo a versamenti ed accrediti o ad obblighi contributivi e capitalizzando l'importo del montante, di anno in anno, sulla base della variazione media quinquennale del Pil.-

Per le pensioni di vecchiaia conseguite con anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni senza aver compiuto il 57° anno d'età così come per la pensione d'invalidità e d'inabilità erogate a beneficiari che non abbiano ancora compiuto il 57° anno d'età s'applica il coefficente di trasformazione relativo ai 57 anni.-

Identico coefficente di trasformazione s'applica nel caso di pensione ai superstiti erogata dalla Gestione separata qualora l'iscritto sia deceduto prima del compimento del 57° anno d'età.-

Ai pensionati d'inabilità è riconosciuta una maggiorazione convenzionale della contribuzione utile per il calcolo della pensione.-

Coefficienti di trasformazione:

Anno          2009     2010

Età anni 57   4,720%   4,419%
Età anni 58   4,860%   4,538%
Età anni 59   5,006%   4,664%
Età anni 60   5,163%   4,798%
Età anni 61   5,334%   4,940%
Età anni 62   5,514%   5,093%
Età anni 63   5,706%   5,257%
Età anni 64   5,911%   5,432%
Età anni 65   6,136%   5,620%


1) Simulazione - lavoratori dipendenti:

Età lavoratore anni 66 – Anni di versamento contributi 35 - Media annuale retribuzione (quota lavoratore + quota datore di lavoro) euro 18.000.-

18.000 x 33% (quota lavoratore + quota datore  lavoro)  = euro 5.940 x 35 = 207.900 x 5,432% = euro 11.293 lordi annuali : 13 = euro 868 lordi mensili.-

2) Simulazione - lavoratori autonomi  

Età lavoratore anni 66 – Anni di versamento contributi 35 – Media annuale retribuzione euro 16.000 x 26% (percentuale attuale contributiva) = euro 4.160 x 35 =  145.600 x 5,432% = euro 7.909 lordi annuali : 13 = euro 608 euro lordi mensili.-

3) Simulazione – lavoratori precari

Età lavoratore anni 66 – Anni di versamento contributi 25 – Media annuale retribuzione euro 12.000 x 26% (percentuale attuale contributiva) = euro 3.120 x 25 = euro 78.000 x 5,432% = euro 4.237 lordi annuali : 13 = euro 326 lordi mensili.-

L'assegno ordinario d'invalidità:

L'assegno d'invalidità a carico della gestione separata viene corripsosto ove l'assicurato presenti una riduzione permanente a meno di un terzo della capacità di lavoro in occupazioni confacenti alle proprie attitudini pe rinfermità fisica o mentale e sia in possesso di almeno 5 anni di di contributi in tutta la vita assicurativa di cui almeno 3 nei 5 anni precedenti la data della domanda. Al compimento dell'età pensionabile prevista nel regime della Gestione separata, l'assegno d'invalidità, in presenza dei requisiti contributivi, viene trasformato in pensione di vecchiaia.-

La pensione d'inabilità:

La pensione d'inabilità a carico della Gestione separata viene corrisposto ove l'assicurato presenti una assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsivoglia attività lavorativa per infermità fisica o mentale e sia in possesso di almeno 5 anni di contributi in tutta la vita assicurativa di cui almeno 3 ne 5 anni precedenti la data della domanda.-

La pensione ai superstiti:

Ai superstiti del pensionato o dell'assicurato della Gestione separata sono riconosciute la pensione di reversibilità (nel primo caso) e la pensione indiretta (nel secondo caso) a condizione, in quest'ultimo caso, che l'assicurato possa vantare un'anzianità contributiva pari ad almeno cinque anni di cui almeno tre anni nei cinque precedenti al decesso, ovvero i requisiti per conseguire la pensione di vecchiaia.-

Qualora non sussistano i requisiti assicurativi e contributivi per la pensione ai superstiti in caso di morte dell'assicurato, ai medesimi superstiti, che non abbiano diritto a rendite per infortunio sul lavoro o malattia professionale in conseguenza del predetto evento e che si trovino in particolari condizioni reddituali, compete un'indennità una tantum.-

La pensione supplementare:

Se il titolare di posizione assicurativa presso la gestione separata non raggiunge i requisiti pe ril diritto ad una pensione autonoma ma consegue la titolarità di un trattamento pensionistico a carico dell'Ago, delle forme esclusive e sostitutive della medesima, delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e di quelle obbligatorie dei liberi professionisti ha diritto alla liquidazione di una pensione supplementare sempre che abbia compiuto i 57 anni d'età.-

I supplementi di pensione:

I contributi versati versati nella Gestione separata per i periodi successivi alla data di decorrenza della pensione a carico della gestione stessa danno titolo alla liquidazione di un primo supplemento di pensione dopo che siano decorsi due anni dalla data di decorrenza della pensione e successivamente dopo cinque anni dalla data di decorrenza del precedente supplemento.-

L'indennità di maternità:

Le madri lavoratrici iscritte alla gestione separata che versano il contributo pieno hanno diritto all'indennità di maternità per i due mesi antecedenti la data del parto e per i tre mesi successivi a condizione che, in favore delle stesse, risultino accreditati nei dodici mesi anteriori al periodo indennizzabile, tre mensilità contributive.-

La misura giornaliera dell'indennità èpari all'80% di 1/395 del reddito imponibile in favore della Gestione separata per i dodici mesi precedenti l'inizio del periodo indennizzabile. Per determinare l'ammontare dell'assegno, occorre riferirsi al reddito assoggettato a  contributi in favore della Gestione separata nei dodici mesi che precedono la nascita del bambino, applicare l'80%, dividere per dodici e moltiplicare per cinque.-

L'assegno per il nucleo familiare:

Agli iscritti alla Gestione separata dell'INPS viene estesa la disciplina relativa all'assegno per il nucleo familiare. La condizione per poter beneficiare del predetto assegno è che la somma dei redditi provenienti dall'attività di lavoro autonomo del richiedente non risulti inferiore al 70% del reddito complessivo del nucleo familiare.-



Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it


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martedì 26 maggio 2009

Termini Fiscali

Per capire di più il linguaggio del fisco, e per conoscere meglio i propri diritti, forniamo di seguito, un sintetico significato dei termini fiscali di uso più comune, in ordine alfabetico:

Accise:
Sono le imposte che si pagano sul consumo dei prodotti energetici, come ad esempio la benzina, o gli alcolici.-

Acconto:
E' l'importo che si versa come anticipo dell'imposta sui redditi per l'anno in corso. L'acconto si paga se il debito d'imposta calcolato sulla base della dichiarazione dei redditi, è superiore a 51,65 euro.-

Addizionale:
E' un'imposta dovuta dalle persone fisiche. Come dice parola, questa imposta si aggiunge alle altre da pagare (in genere le imposte sui redditi). E' calcolata in base ad un'aliquota fissa. L'addizionale è destinata alla Regione (addizionale regionale), oppure al Comune (addizionale comunale).-

Aliquota:
E' la percentuale che si applica al reddito tassabile per stabilire le imposte da pagare. Attualmente sono previste cinque aliquote: 23% fino a redditi di 15.000 euro: 27% oltre 15.001 e fino a 28.000 euro: 38% oltre 28.001 e fino 55.000 euro: 41% oltre 55.001 e fino a 75.000 euro: 43% oltre 75.001 euro.-

Base Imponibile:
Il reddito su cui si applica l'aliquota per stabilire l'imposta da pagare.-

CAF:
Sono organizzazioni, iscritte in un apposito albo tenuto dall'Agenzia delle entrate, che svolgono attività di assistenza per la compilaizone e la presentazione delle dichiarazioni dei redditi.-

CUD:
E' una certificazione consegnata ai lavoratori dipendenti e ai parasubordinati, in cui risultano i redditi percepiti, le imposte pagate e i contributi previdenziali versati nel corso dell'anno precedente.-

Deduzioni:
Spese che si possono sottrarre dalla base imponibile. La deduzione riduce l'imposta da pagare visto che opera sull'aliquota che si applica sul reddito complessivo. Esempio: i contributi previdenziali e i familiari a carico.-

Detrazioni:
Spese che si traducono in uno sconto sull'imposta da pagare. Esempi: le spese sanitarie e gli interessi passivi sui mutui per l'acquisto dell'abitazione principale.-

Esonero dalla dichiarazione dei redditi:
Alcune categorie di contribuenti non sono obbligate a presentare la dichiarazione. In particolare sono esentati chi posside solo: 1) reddito di lavoro o di pensione: 2) reddito da fabbricati, derivante esclusivamente dal possesso dell'abitazione principale; 3) reddito da terreni o da fabbricati complessivamente non seperiore a 185,92 euro; 4) solo redditi esenti o soggetti già a tassazione.-

F23:
Modello che si utilizza presso banche, poste e concessionari delle riscossioni, per i versamenti a favore di enti diversi, dall'amministrazione finanziaria (per esempio i Comuni). Alcune imposte indirette si pagano con il modello F23: l'imposta di registro e le imposte catastali.-

F24:
Il modello F24 è utilizzato per pagare le imposte sui redditi. ICI, IVA, IRAP, le addizionali regionali e comunali, i contributi previdenziali (INPS, INAIL, ENPALS, INPDAI), gli interessi nel caso di pagamenti rateali. Inoltre è utilizzato per saldare errori e ritardi nel pagamento delle imposte e per procedere alle sanatori fiscali previste dalla legge.-

Ganasce fiscali:
Blocco della possibilità di circolazione di un veicolo nel caso non sia effettuato il pgamento delle tasse. Le ganasce fiscali sono definite anche fermo amministrativo.-

ICI:
Imposta di competenza dei Comuni che interessa il possesso di fabbricati, aree fabbricati o terreni agricoli. L'abitazione principale è esente dall'imposta.-

Imposta:
Contributi prelevati per soddisfare le esigenze pubbliche dello Stato, delle regioni e degli altri enti locali (per esempio: ordine pubblico, sanità, servizi pubblici di vario genere.-
Imposte dirette:
Le imposte sono definite dirette quando sono calcolate in base al reddito del contribuente, come ad esempio l'IRPEF.-

Imposte indirette:
Le imposte sono definite indirette quando sono calcolate in funzione della spesa o dell'acquisto, come ad esempio l'IVA e le accise che si pagano quando si acquistano merci e benzina.-

IRES:
Imposta sul reddito delle società. E' un'imposta diretta che colpisce i redditi di società ed enti. L'aliquota applicata è pari al 33%.-

IRPEF:
Imposta sul reddito delle persone fisiche. E' un'imposta diretta che colpisce il possesso di un reddito. Il calcolo dell'imposta da pagare è effettuato considerando cinque aliquote : 23%, 27%, 38%, 41%, e 43%.-

IVA:
L'imposta sul valore aggiunto è un prelievo che colpisce l'incremento di valore che il bene subisce nel processo di produzione. Il meccanismo è piuttosto complesso, ma il risultato è più semplice, perchè l'IVA è totalmente pagata dal consumatore finale del bene.-

Modello 730:
Modello di dichiarazione dei redditi previsto per i contribuenti che hanno un rapporto di lavoro dipendente o di collaborazione, compresi anche i redditi da pensione.-

Modello 770:
Modello di dichiarazione dei redditi utilizzato dai soggetti, definiti per legge anche sostituti d'imposta, che corrispondono compensi e salari.

Modello 770 ordinario:
Deve essere utilizzato per comunicare i dati relativi alle operazioni concerenti le ritenute operate su dividendi, proventi da partecipazione, redditi di capitale erogati ed operazioni di natura finanziaria.-

Modello 770 semplificato:
Riguarda le comunicazioni dei sostituti d'imposta che hanno corrisposto somme o valori soggetti alla ritenuta alla fonte e/o contributi previdenziali dovuti all'INPS, all'INPDAP, all'INPDAI e/o premi assicurativi dovuti all'INAIL nonché i dati relativi all'assitenza fiscale prestata.-

Ravvedimento:
La possibilità di regolarizzare le omissioni o le irregolarità commesse sia nella compilazione sia nella presentazione della dichiarazione. Chi effettua il ravvedimento beneficia della riduzione delle sanzioni.-

Reddito imponibile:
E' il reddito su cui si calcolano le imposte da pagare. Base di partenza è il reddito lordo percepito durante l'anno, al reddito lordo vanno sottratti i cosiddetti oneri deducibili, solitamente rappresentati dai contribuenti previdenziali. Inoltre, sempre dal reddito lordo, si sottraggono le deduzioni previste dalla legge. Al termine di questa operazione si determina il reddito imponibile, cioè il reddito su cui si calcola l'imposta da pagare:
al reddito imponibile sono applicate le imposte del 23%, 27%, 38%, 41% e 43%.-
sulla somma così determinata, detta imposta lorda, si sottraggono le detrazioni (spese sanitarie, ristrutturazioni, mutuo, ecc.), ottenendo così l'imposta netta da versare al Fisco.-

Sostituto d'imposta:
Con questa definizione si indica chi, generalmente il datore di lavoro, sostituisce il contribuente nei rapporti con l'amministrazione finanziaria. Per questo motivo è il sostituto d'imposta/datore di lavoro che trattiene dalla busta paga le imposte, versandole successivamente allo Stato.-

Tassa:
E' il corrispettivo che un privato deve a un ente pubblico, in cambio della fornitura di un bene o di un servizio, come ad esempio le tasse scolastiche.-

UNICO:
E' un modello di dichiarazione che comprende oltre alla dichiarazione dei redditi, anche la dichiarazione annuale dei contribuenti IVA, la dichiarazione IRAP e, facoltativamente, il modello 770 ordinario.-

Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it”
Iscriviti alla CGIL. Perchè? Perchè è sempre dalla tua parte per dare voce al lavoro e ai diritti.

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