mercoledì 2 ottobre 2013

Infortuni sul lavoro e malattie professionali

MALATTIA O INFORTUNIO?

Il nostro sistema di tutela sociale prevede due canali di assicurazione distinti ed autonomi per la tutela di eventi di invalidità, morte e malattia. Per quanto riguarda la malattia, di competenza delll'INPS, l'assicurazione obbligatoria prevede il versamento da parte del datore di lavoro e del lavoratore di un contributo di natura prettamente previdenziale, mentre per quanto riguarda l'INAIL solo il datore di lavoro deve versare un premio assicurativo, il cui ammontare dipende dalla pericolosità della lavorazione svolta e dal valore della retribuzione o reddito. Più eventi di infortuni e/o malattie professionali il datore di lavoro denuncia, e più il premio assicurativo aumenta. Da qui si evince l'interesse del datore di lavoro affinché in azienda ci siano il minor numero possibile di infortuni e/o malattie professionali.

Una volta stabilito che un infortunio è avvenuto in occasione di lavoro e/o la malattia non sia di natura extra – lavorativa, ma causata invece delle lavorazioni a cui si è addetti o dalle sostanze che si utilizzano, è estremamente importante che il lavoratore si rivolga all'Ente preposto per l'assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali (INAIL), e non all'INPS perchè:
  • Non è soggetto all'obbligo di restare in casa negli orari 10/12 e 17/19
  • Ha problemi in caso di ricaduta o postumi non rilevati subito
  • Ha i medicinali gratuiti ed esenti anche da tiket se inerenti l'infortunio
  • Non incide sul periodo massimo di malattia indennizzabile

INAIL

È l'Istituto che gestisce l'assicurazione contro gli Infortuni sul lavoro e le Malattie Professionali.
L'assicurazione, obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose, tutela il lavoratore contro i danni derivanti da infortuni e malattie professionali causati dalla attività lavorativa.

IPSEMA

È l'Istituto che gestisce l'assicurazione per Infortuni e Malattie Professionali per il settore marittimo.

INFORTUNIO SUL LAVORO

L'infortunio è un evento avvenuto:
  • per causa violenta
  • in occasione di lavoro
  • e che determina una inabilità al lavoro
In caso di infortunio sul lavoro, il lavoratore deve informare subito il datore di lavoro.
Appena ne ha ricevuto notizia, il datore di lavoro deve inviare all'INAIL entro 2 giorni la relativa denuncia.
Se si tratta di infortunio mortale o per il quale vi sia pericolo di morte, la denuncia deve essere fatta entro 24 ore dall'evento.

INFORTUNIO IN ITINERE

È quello occorso al lavoratore durante il normale percorso:
  • di andata e ritorno fra posto di lavoro e abitazione
  • dal luogo di lavoro a quello di consumazione dei pasti
  • fra due posti di lavoro

MALATTIA PROFESSIONALE

Per malattia professionale si intende una patologia che si sviluppa a causa della presenza di stimoli nocivi nell’ambiente di lavoro.
Gli agenti responsabili sono tantissimi e spesso i lavoratori sono esposti alla loro azione senza conoscere i rischi a cui vanno incontro. I fattori che hanno maggiore rilevanza sono quelli dovuti all’edilizia, all’agricoltura e agli agenti cancerogeni, i cui effetti si notano magari dopo decenni il loro utilizzo. Altri fattori di rischio sono legati all’organizzazione del lavoro, campo in cui il fattore umano ormai riveste un ruolo marginale, che si possono riassumere in:
  • ambienti di lavoro carenti dal punto di vista igienico o sovraffollati
  • ritmi di lavoro elevati e mansioni ripetitive
  • scarsa manutenzione degli impianti
  • a questi vanno aggiunti dei fattori emergenti legati principalmente al lavoro d’ufficio in cui si hanno molte tipologie di malattie professionali in genere di scarsa gravità ma importanti per il numero di casi registrati. In questo ambito il rischio è dovuto:
  • uso del computer che porta a patologie legate a: vista, stress, radiazioni, ergonomia: patologie spinali e sindrome del tunnel carpale.
  • impianti di condizionamento
  • infezioni
  • asma e alveoliti allergiche
In caso di malattia professionale, il lavoratore deve informare il datore di lavoro entro 15 giorni dalla manifestazione della malattia o prima possibile se causa astensione dal lavoro.
Appena ne ha avuto notizia il datore di lavoro deve inviare all'INAIL entro 5 giorni la relativa denuncia.

CAUSA DI SERVIZIO

Riguarda il dipendente pubblico.
Qualsiasi lesione o infermità, compresa la morte, conseguente al servizio prestato, avendo a riferimento le modalità di svolgimento dell'attività lavorativa.
Il procedimento si attiva con la domanda dell'interessato.

RENDITA INAIL

È la prestazione economica erogata mensilmente come indennizzo per:
  • diminuita capacità lavorativa
  • menomazioni permamenti all'integrità psico fisica
Danno dal 16% in su, per eventi occorsi dopo il 25/07/2000.

INDENNIZZO DANNO BIOLOGICO IN CAPITALE

Si tratta di una prestazione economica “una tantum” erogata dall'INAIL per Infortunio e/o Malattia Professionale avvenuti dopo il 25 luglio 2000.
Danno dal 6% al 15%.

EQUO INDENNIZZO

Si tratta di una prestazione economica “una tantum” con cui l'Amm. Pubb. indennizza il dipendente (o i superstiti) per menomazioni dell'integrità psicofisica subite a seguito di lesioni o infermità riconosciute dipendenti da causa di servizio.

REVISIONE

L'inabilità provocata da infortunio e/o M.p. può subire nel tempo miglioramenti o peggioramenti.
È possibile richiedere (sia l'Inail che l'assicurato) la revisione del danno con delle cadenze precise previste per legge.

RENDITA AI SUPERSTITI

È la prestazione erogata da Inail o Ipsema ai familiari superstiti dei lavoratori deceduti per infortunio o malattie professionali.

CHI PAGA

Il datore di lavoro deve corrispondere il 100% della retribuzione per la giornata in cui è avvenuto l'infortunio o si manifesta la malattia professionale, se quest'ultima ha causato astensione dal lavoro e il 60% della retribuzione per i successivi 3 giorni, al quale si deve aggiungere l'eventuale trattamento integrativo previsto dal contratto di lavoro del settore di appartenenza dei vari livelli.
L'INAIL deve corrispondere l'indennità del 60% della retribuzione giornaliera dal 4° giorno successivo a quello in cui è avvenuto l'infortunio o si è manifestata la malattia professionale fino al 90° giorno. Dal 91° giorno e fino a guarigione clinica aumenta del 75% l'indennità di pagamento.


Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito www.cgil.it.
Iscriviti alla CGIL. Perché? Perché è sempre dalla tua parte per dare voce al lavoro e ai diritti.

80 commenti:

  1. Buongiorno,
    Sono in infortunio sul lavoro dal 1°AGOSTO,oggi sarei dovuta andare a visita Inail per chiudere la pratica, ma ho la febbre a 38, per cui non mi sono presentata. Il mio medico curante mi ha informata che farà il certificato, ma non prima delle ore 15:00. Come funziona? Quando dovrò presentarmi all'inail se avrò certificato di 3gg?
    Grazie in anticipo

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    1. Devi telefonare alla sede INAIL di zona per richiedere un nuovo appuntamento!

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  2. Salve, dott Censori dove posso ottenere la dichiarazione INAIL attestante che il genitore è deceduto per causa di servizio?(per poter essere inserito nelle liste di categorie protette) C'è qualche modulo da compilare?Lo trovo online?Grazie

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    1. Per motivi assicurativi e legali, gli eredi legittimi di una persona deceduta possono richiedere al Servizio Interaziendale di Epidemiologia e Comunicazione o al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Usl il certificato che attesta le cause della morte.-

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    2. Forsre non mi sono spiegato; mio padre è morto a causa di servizio mentre era sul posto di lavoro e noi superstiti percepiamo l'indennità Inail in quanto ripeto è stata riconosciuta la causa di servizio, ora vorrei iscrivermi presso il centro di impiego ma per rientrare nelle categorie protette come orfano di padre deceduto a causa di servizio mi hanno comunicato che occorre la dichiarazione Inail attestante appunto che mio padre è deceduto a causa di servizio, con questo certificato potrò essere inserito nelle categorie protette, ripeto L'inail ha già riconosciuto la causa di servizio quindi a chi mi devo rivolgere per tale certficato? Grazie mille

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  3. Buonasera ho avuto un incidente d auto tragitto lavoro casa il pronto soccorso mi ha dato 10giorni..... Sono tornata il giorno dopo con vomito e nausea mal di testa e collo mi hanno dato 10giorni di collare... Al momento di chiusura la dottoressa mi ha detto se volevo fare una visita ginecologica ma io ho rifiutato in quanto la voglio fare con il mio ginecologo... A me succede qualcosa l inail x questa cosa non mi paga?

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    1. NO!
      La visita ginecologica presumo che ti sia stata proposta per verificare se sei incinta, forse perché hai dichiarato i sintomi di vomito e nausea che potrebbero essere compatibili, ma è ininfluente ai fini dell'infortunio, in quanto sarà eventualmente il medico dell'INAIL a chiamarti a visita, ovviamente non visita ginecologica.-

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  4. Buona sera dott Censori volevo un informazione riguardo una malattia professionale nel 2001 ho presentato domanda per malattia professionale per perdita uditiva dove INAIL dopo qualche mese mi ha comunicato che non c'èra esposizione a rischio per attività che svolgevo nel 2004 ho fatto ricorso portando INAIL in tribunale nella sentenza definitiva di dicembre 2008 il giudice mi ha dato un punteggio del 10% adesso con un esa audiometrico recente c'è un peggioramento uditivo vorrei inoltrare domanda di aggravamento sono ancora nei termini previsti dalla legge visto che la domanda è stata fatta nel 2001 però la sentenza nel 2008 la ringrazio per il chiarimento distinti saluti.

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    1. SI!
      L’Inail ha chiarito che la denuncia di un aggravamento che si sia verificato entro quindici anni determina un aggiornamento (appunto revisione) della prestazione in godimento.-
      Questo significa quindi che la decorrenza dei 15 anni nel tuo caso è dalla data della sentenza.-

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  5. Anonimo Cia gianfRanco o avuto un incidente 2 anni fa e o fatto infortuno sul lavoro a inail o dichiarAto quello che è successo veramente la ditta a dichiarato il contrario che psso fare

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    1. Ti consiglio di rivolgerti a un sindacato per farti tutelare ed assistere per il meglio.-

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  6. Buongiorno signor censori volevo chiederle se é giusto che l'inail dopo 3 mesi da l'intervento alla spalla può chiudere l'infortunio se pur avendo dolore e limitazione nei movimenti? La ringrazio anticipatamente per la risposta.

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    1. Non ho competenze di carattere medico quindi non posso entrare nel merito della tua domanda, ma se non sei in grado di riprendere servizio puoi rivolgerti al tuo medico di famiglia per farti mettere eventualmente in malattia.-

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  7. BUONGIORNO DOTT CENSORI VOLEVO CHIEDERLE SE E PREVISTA LA CAUSA DI SERVIZIO ANCHE PER I LAVORATORI STAGIONALI: HO LAVORATO 8-9 MESI SU 12) PER 11 ANNI . EVENTUALMENTE DOPO AVER CESSATO L'ATTIVITA' QUANTO TEMPO HO PER FAR DOMANDA.
    GRAZIE Paola

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    1. Ciao Paola!
      Il dipendente pubblico che, per motivi di servizio, abbia contratto una malattia oppure ha subito una lesione deve accertare la dipendenza da causa di servizio presentando domanda presso l’ufficio o il comando (se si tratta di un militare) presso il quale lavora o presta servizio. Deve farlo entro 6 mesi dalla data in cui si è verificato l’infortunio o l’evento dannoso o, comunque, da quando il dipendente pubblico ha saputo di essere malato e delle conseguenze invalidanti della sua patologia.
      E’ possibile presentare domanda anche quando il rapporto di lavoro non esiste più: fino a 5 anni dopo la cessazione, fino a 10 anni se il dipendente è affetto da morbo di Parkinson.-

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  8. L'inail chiude l'infortunio di un dipendente il20 settembre .dicendo che può riprendere l'attività lavorativa il 21 settembre. Il dipendente va dal medico di base il 20 e si fa rilascare un certificato che richiede ulteriori giorni di riposo. È possibile visto che invece l'inail lo.aveva chiuso?

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    1. Il medico di base non può riaprire un infortunio già chiuso dall'INAIL, ma può mettere il lavoratore in malattia se non lo richiedere ancora idoneo a riprendere servizio.-

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  9. buonasera dottore..io sono in infortunio da 3 mesi e mezzo il mio datore di lavoro mi ha pagato in busta solo 600 euro sono un cuoco e prendo 1400 al mese mi son rotto il 5 metacarpo della mano destra quella che uso perché son destro.gli altri soldi me li ha dati l inail.per il 1 mese.poi mi hanno prlolungato perché forse si doveva operare ma nn mi hanno operato solo tutore e magnetoterapia.poi mi hanno dato un altro acconto di 900 euro dato che x contratto cnl nn era obbligato a pagarmi il mio datore.a fine ottobre mi scade il contratto e penso di chiudere l infortunio perché vorrei trovarmi un altro lavoro..lei sa se prendendo 1400 al mese l inail una volta chiuso l infortunio mi paga il resto in unica soluzione cioe io prendendo 1400 al mese dovrei aver preso intorno ai 5000 euro,invece fino ad adesso ho preso intorno ai 2100 dall inail togliendo i 640 che mi aveva dato il mio datore il primo mese..come faccio a calcolare il dovuto da parte dell inail prenderò il resto al 100 % i restanti 2900 euro oppure prenderò una miseria?? grazie spero abbia capito il mio caso.. buona serata.

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    1. Ciao Massimo!
      Il datore di lavoro deve corrispondere il 100% della retribuzione per la giornata in cui è avvenuto l'infortunio e il 60% della retribuzione per i successivi 3 giorni, al quale si deve aggiungere l'eventuale trattamento integrativo previsto dal contratto di lavoro del settore di appartenenza dei vari livelli.
      L'INAIL deve corrispondere l'indennità del 60% della retribuzione giornaliera dal 4° giorno successivo a quello in cui è avvenuto l'infortunio fino al 90° giorno. Dal 91° giorno e fino a guarigione clinica aumenta del 75% l'indennità di pagamento.-

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  10. Buonasera vorrei un consiglio su come comportarmi sono un operaio metalmeccanico alcuni anni fa ho iniziato avere dolori alla spalla specialmente in alcuni movimenti facendolo presente più volte al medico della azienda che si lavora male diceva sempre che non era niente per non ammettere che era dovuto a come si lavora e al sovraccarico di lavoro fino a che tre anni fa mi sono bloccato del tutto facendo una radiografia viene fuori che avevo una tendinite calcifica sovraspinato in fase acuta alla cui dovuto fare delle sedute di onde d'urto e delle sedute di fisioterapia il tutto sono stato in malattia quasi 3 mesi con l'inps e l'azienda mi faceva pressione nel ritornare a lavorare, ritornato al lavoro alla visita annuale del medico aziendale faccio presente di quello che ho avuto e come al solito lui subito dice che non e causato dal lavoro , ora mi stanno ripresentado i sintomi sempre perché siamo molto sovraccaricati di lavoro e con ritmi sempre più veloci chiedo come posso dimostrare se facendo gli esami e ho la conferma che e di nuovo il problema alla spalla che la causa e del lavoro e sè ho bisogno di stare a casa perchè sto male devo mettermi in malattia con l'inps o inail? visto che l'altra volta sono stato con l'inps.
    Aspetto una vostra risposta
    Grazie

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    1. Se tu ritieni che la tua patologia è legata alla tua attività lavorativa devi avviare una procedura per il riconoscimento di una malattia professionale.-
      Il tuo medico di famiglia deve emettere idonea certificazione medica con la quale potrai rivolgerti a un patronato per il seguito dell'iter burocratico da seguire, e quando sarai chiamato a visita sarà il medico dell'INAIL a stabilire se c'è un collegamento tra la tua patologia e la tua attività lavorativa e procederà di conseguenza.-

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  11. Buonasera , a gennaio ho avuto un infortunio a 1 dito della mano al pronto soccorso hanno aperto la pratica inail dandomi 8 giorni di prognosi mi sono recata all’ inail e mi hanno prolungato di altri 8 giorni , passati i giorni hanno chiuso l ‘ infortunio . Ho ripreso a lavorare con fatica ( Il dito continuava a gonfiarsi ) 15 giorni dopo mi reco nuovanente al pronto soccorso perche’ il dito e rimasto curvo praticamente non riesco ne ad aprirlo ne a chiuderlo il medico del p.s. Mi dice che e da riaprire la ferita e mi riapre l’ inail nel frattempo faccio una visita dal chirurgo plastico che mi fa fare esercizi e da rivederci a maggio scaduti gli 8 giorni l’ inail chiude l ‘ infortunio .Oggi ho fatto un altra visita a pagamento da un ortopedico che mi ha messo in lista d’ attesa per l’ intervento per riaprire il dito, la mia domanda e’ chi mi riapre l’ infortunio inail ? il medico di base mi ha detto che non e’ abilitato ad aprire infortuni .grazie

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    1. In effetti il medico di base non è abilitato ad aprire infortuni, quindi se non puoi lavorare devi metterti in malattia e a riaprire l'infortunio provvederà la struttura ospedaliera all'atto del ricovero per l'intervento.-

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    2. Buongiorno, la mia domanda riguarda il contributo che ci viene detratto mensilmente riguardo un'adesione che l'azienda ha fatto con un'assicurazione.
      Nello specifico, l'azienda per cui lavoro ha aderito al fondo sanitario Sanarti. Il problema nasce quando devi prenotare una visita, quando il più delle volte non è coperta dal fondo, oppure bisogna comunque pagare una franchigia.
      La mia domanda è se siamo perforza noi dipendenti a dover accettare che ci vengano detratti questi importi mensili, oppure, non usufruendo del servizio, possiamo chiedere la sospensione di questi pagamenti?
      Grazie.
      Buona giornata.

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    3. L'iscrizione al fondo sanitario è prevista dal vostro CCNL, quindi la sospensione dei pagamenti deve essere motivata dal datore di lavoro con una specifica richiesta da parte dei lavoratori.-

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  12. Salve Gianfranco le espongo quanto segue:Mio figlio si recava al lavoro con la macchina aziendale da AOSTA a SAINT VINCENT ,dopo pochi chilometri un tizio ha avuto la brillante idea di superare la doppia striscia continua colpendo la macchina di mio figlio facendola capovolgere piu' volte.Per farla breve mio figlio ha subito la rottura della rotula ,rottura del femore,rottura tibia ,piu'piccole lesioni interne, fortunatamente di poca entita'.ha subito un intervento di 13 ore.ormai sono 4 mesi dall'incidente ,il professore che l'ha operato ha detto che ne avra' ancora per 5 mesi,nel frattempo e'seguito da un fisioterapista per le cure dovute.Le chiedo cosa spetta a mio figlio, chi dovra' valutare il grado d'infortunio per un eventuale punteggio di invalidita'.Attendo risposta e la ringrazio per la sua pazienza e professionalita'. Francesco

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    1. Ciao Francesco!
      Ti ringrazio per i complimenti!
      Se è stata fatta la denuncio di infortunio in itinere sarà il medico dell'INAIL a stabilire a suo tempo il grado di infortunio di tuo figlio per un eventuale punteggio di invalidità, vi consiglio comunque di rivolgervi a un patronato per farvi seguire per tutto l'iter burocratico necessario.-

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  13. Grazie della risposta mio figlio ha gia' dato mandato a un avvocato di seguire tutto l'iter ,perche' l'incidente e' stato abbastanza grave.Auguri per una buona Pasqua.

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    1. Perfetto!
      Buona Pasqua anche a te a tutti i visitatori e le visitatrici del blog!

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  14. Buongiorno dottore io ho avuto un'infortunio sul lavoro,precisamente una distorsione al ginocchio, in un primo momento nn sentivo niente,qundi ho continuato a lavorare tranquillamente,il giorno dopo pian piano il ginocchio si è gonfiato e sono corso in ospedale,tranite l'inail ho fatto una risonanza ed è risultato la rottura del menisco e legamento anteriore,si decide di fare un'intervento, ma nell'attesa di una chiamata dall'ospedale x l'intervento, l'inail di chiude la pratica e me la riaprirà appena vengo chiamato x l'intervento, adesso vengo a sapere che mi hanno bloccato il secondo pagamento,andrò a parlare la settimana prossima x capire i motivi, può essere che è x il fatto che sono andato il giorno dopo al pronto soccorso? Ma se fosse cosi,xche il primo acconto me l'hanno pagato? Cosi anche la risonanza? Aspetto una vostra risposta, grz

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    1. Se l'INAIL ti ha chiuso la pratica, presumo che prima sia stata aperta, e che quindi tu sia stato pagato fino al giorno della chiusura.-
      In tal caso, se non eri in grado di riprendere servizio, dovevi metterti in malattia fino alla data dell'intervento, quando si riaprirà la pratica di infortunio.-

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  15. Buonasera Gianfranco..volevo sapere per cortesia, se ho due lavori part time posso chiedere la malattia solo in uno dei due lavori? Grazie

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  16. Salve Gianfranco ,le chiedo solo una cosa, il risarcimento per un infortunio sul lavoro avviene da quando e' avvenuto l'incidente cioe' il 5 dicembre 2018 oppure ad agosto 2019 dal momento che l'inail ha assegnato il punteggio, in questo caso 20 punti.Percepira'gli arretrati mio figlio essendo la persona interessata.Grazie come sempre.Francesco

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    1. Ciao Francesco!
      Tuo figlio percepirà gli arretrati con decorrenza dalla data dell'incidente.-

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  17. Grazie Gianfranco, come sempre preciso e conciso.Alla prossima saluti

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    1. Ciao Francesco!
      Ti ringrazio per i complimenti!
      Alla prossima!!!

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  18. Salve Gianfranco,vorrei esporti un problema di infortunio capitato a mio figlio. Il giorno cinque dicembre 2018 mio figlio subi un incidente di macchina recandosi al lavoro da una sede ad un'altra,la macchina era quella aziendale.Dai rilievi eseguiti dai vigili e carabinieri mio figlio e' stato vittima di un incosciente che in un determinato momento decise di tagliare la sua carreggiata superando le due strisce continue travolgendo l'auto elettrica aziendale facendola capovolgere diverse volte.Portato in ospedale fu operato con la ricostruzione del ginocchio e del femore, piu' varie costole lesionate. Gli sono stati riconosciuti venti punti e un indennizzo mensile di 370 euro, rendita quantificata con il suo reddito annuale.Ritornato al lavoro a partecipato a un concorso interno all'azienda vincendolo e migliorando il suo stipendio da ingegnere. Mio figlio e' ancora in terapia il danno sara' permanente e dovra' subire ancora due interventi per estrarre i ferri dal ginocchio e dal femore. Le chiedo con l'aumento dello stipendio dovranno ricalcolare anche la quota stabilita dall'inail oppure rimane la stessa .inoltre le chiedo sara' rivalutata ogni anno con l'istat? infine per questo tipo di danno sono giusti 20 punti GRAZIE COME SEMPRE FANCESCO.

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    1. Ciao Francesco!
      La rendita diretta per inabilità permanente è calcolata secondo la retribuzione effettiva corrisposta al dipendente nei 12 mesi antecedenti l’infortunio o la malattia professionale.-
      Questo significa che un eventuale aumento di stipendio successivo è ininfluente ai fini del calcolo dell'indennizzo, ma la rendita sarà rivalutata ogni anno con l'ISTAT.-
      Riguardo al fatto che siano giusti o meno i 20 punti, si tratta di una questione di carattere medico, quindi solo uno specialista del ramo può rispondere al tuo quesito.-

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  19. Salve Gianfranco , grazie della risposta sempre esaustiva. Francesco

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  20. Salve ho un problema enorme spero che qualcuno possa aiutarmi ho avuto un infortunio in itinere a giugno 2018 e l'ho fatto chiudere il 3 agosto anche se avevo ancora male al ginocchio nel senso che cedeva ogni tanto allora a maggio 2019 Ho fatto una risonanza magnetica al ginocchio e mi hanno detto che dovevo operarmi al legamento crociato . Sicuramente è dovuto all'infortunio , Ma io ho fatto tutto con Inps adesso ho finito il comporto e mi stanno licenziando . È possibile che mi riconoscono dopo tanto tempo l'infortunio ? ci sono fino a 10 anni per presentare domanda giusto ? Grazie mille per la risposta .

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    1. Quando a seguito di un infortunio, l’assicurato è dichiarato guarito, entro tre anni dal provvedimento Inail, si può inoltrare la richiesta di riapertura infortunio o ricaduta, effettuando la seguente procedura:
      - inviare all’Inail un certificato medico
      - mettere a conoscenza il datore di lavoro
      - chiedere l’assistenza ad un Patronato.
      Sarà, in ogni caso, la sede Inail a decidere la riapertura dell’infortunio.-

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  21. Buongiorno Soffro di ernie e l'anno scorso mi hanno dato 10 punti, ma ho sofferto tutto l'anno di dolori alle gambe e alla schiena. Infatti quest'anno a fine maggio ho fatto il laser e mi sono dovuto fermare più di un mese. Ho fatto la domanda di malattia professionale.. Vorrei capire se mi spetta un indennità da parte dell inail. Preciso che sono un lavoratore edile autonomo

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    1. Danno biologico:
      Quando l’infortunio sul lavoro o la malattia professionale provoca un’inabilità permanente si parla del cosiddetto “danno biologico”.
      A seconda del grado di invalidità spettano:
      - Nessun indennizzo se l’invalidità è inferiore al 6%;
      - Indennizzo del danno biologico se il grado di invalidità è compreso tra il 6% e il 15%;
      - Se il grado di invalidità è pari o superiore al 16% spetta oltre all'indennizzo per danno biologico un ulteriore indennizzo per le conseguenze patrimoniali della menomazione.-

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  22. Sono un operatore di pompa per calcestruzzo gestisco il movimento della macchina con radiocomando sono oltre 30anni che faccio questo lavoro ho sentito dire che le onde emanate sono nocive all'uomo posso fare domanda per malattia professionale. Grazie della risposta

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    1. Non ho competenze di carattere medico quindi non posso entrare nel merito della tua domanda, ti consiglio pertanto di porre il tuo quesito al tuo medico di famiglia che dovrà eventualmente emettere apposita certificazione medica necessaria per avviare la pratica di malattia professionale.-

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  23. Buonasera avv Censori, mi sono rotta un tendine della spalla girandomi in un lettino ambulatoriale, ovviamente non c’erano testimoni, non mi sono recata al PS perché è accaduto mesi fa in piena pandemia , era sconsigliato di recarsi al PS se non in casi gravi, apparentemente sembrava una contusione, ma con il passare del tempo il dolore persisteva, a tutt’oggi ho fatto accertamenti c’è stata una rottura parziale del tendine, come fare per sottoporre il lettino ad una valutazione di un tecnico per stabilire se è in regola con le normative Cee, la responsabilità oltre che del medico, c’è anche da parte del distretto asl che non ha fatto le opportune verifiche?

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    1. Purtroppo senza un referto di un medico del pronto soccorso di un ospedale e a distanza di tempo, credo che sia difficile dimostrare il nesso tra la parziale rottura del tendine della spalla con il lettino ambulatoriale.-
      Puoi consultare il tuo medico di famiglia per verificare se è disposto ad emettere una certificazione medica che possa confermare il nesso, altrimenti non vedo altre opzioni possibili.-

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  24. grazie per la risposta, se andassi ora in PS si creerebbe un certificato... la responsabilità ce l’ha anche l asl distrettuale per non aver fatto le opportune verifiche? Non so se esiste una legge per la revisione periodica di questi dispositivi, se così non fosse mi sembra una cosa piuttosto sconcertante.

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    1. Non credo proprio che al pronto soccorso di un ospedale possano rilasciarti un certificato "falso", ti consiglio quindi dci lasciar perdere anche se può sembrarti "piuttosto sconcertante".-

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  25. io non ho detto che al PS debbano rilasciarmi un certificato falso, non essendo potuta andarci prima perché non si poteva accedere al PS causa covid, se vado ora spiegando l ‘accaduto, mi viene rilasciato un certificato in data odierna ovvio MA che certifica come e dove è avvenuto il fatto

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    1. Probabilmente non mi sono spiegato bene!
      Il medico del pronto soccorso di un ospedale emette un certificato con prognosi, se il paziente viene preso in carico subito dopo l'infortunio e non a distanza di tempo e cioè quando non è più possibile dimostrare la causale dello stesso.-

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  26. sicuramente non lascio perdere altroché, mi si è causato un danno non da poco, l’accertamento dal ortopedico dice che anche con un intervento artoscopico forse non ritornerò più come prima!

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    1. Ovviamente tu sei libera di fare le tue scelte, e capisco la tua amarezza, ma permettimi solo un consiglio: Se pensi di ricorrere a un avvocato informati prima sull'eventuale parcella, perché se sarà legata all'esito della causa è un conto, altrimenti potresti aggiungere al danno la beffa di inutili spese legali.-

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  27. Salve Gianfranco , mio figlio ha subito due anni fa un incidente con la macchina lungo il percorso di lavoro ,. dopo vari interventi al femore e al ginocchio gli hanno riconosciuto 20 punti di invalidita', ora stiamo facendo l'aggravamento, l'avvocato mi ha consigliato la perizia di un perito pubblico invece che privato. Cortesemente mi puo' dire qual'e' la differenza?

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    1. La differenza è che la perizia di un perito privato può non essere ritenuta valida come prova perché di parte a differenza di quella pubblica.-

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  28. Grazie Gianfranco preciso e conciso come sempre ,alla prossima Francesco.

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    1. Ciao Francesco!
      Ti ringrazio per i complimenti!
      Alla prossima!!!

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  29. Buongiorno Dottor Censori
    Ho 64 anni e da 11 anni la Commissione Medico Ospedaliera del Dipartimento Militare (C.M.O) ha ritenuto opportuno giudicarmi inabile, dopo aver contratto un malattia professionale per esposizione all’ amianto acquisita lavorando presso l’Arsenale della Marina Militare TA.
    Nel mese di maggio 2022 a seguito di un mio ricorso, il Tribunale di Taranto ha richiamato L’INAIL, affinche mi fosse riconosciuto un danno biologico derivato, che, su sentenza del Tribunale si è riconosciuto il 6% di danno biologico, sufficiente per potermi riconoscere un indennizzo in capitale. Nell’immediato giugno 2022 sulla base di una richiesta spedita al MARINASEN di Taranto datata nel lontano 2019, mi viene anche attribuita dal C.M.O. un danno morale pari al 1% che sommato al 6%, risulta una invalidità complessiva del 7% , mentre ai fini della per la sola determinazione dell’importo della pensione mi è stato attributo 1,25%. Per poter far riconoscermi anche il diritto alla rivalutazione dei benefici contributivi rientrando nella maggiorazione dell’1,5% pur in possesso della certificazione INAIL ex art 13.co. 8 legge 257/1992, cosa devo fare. Un patronato, mi dice di fare ricorso tramite un avvocato, un altro patronato mi essere poco ammalato per chiedere la rivalutazione ai fini contributi ed io non so come fare e a chi rivolgermi.
    Grazie.

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    1. Ti devi rivolgere all'avvocato o al patronato che ti ha presentato il ricorso nel mese di maggio 2022 visto che si tratta della stessa pratica.-

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  30. buongiorno dott. Censori le chiedo cortesemente se i primi 3 giorni di malattia sono retribuiti nel nella ristorazione, pubblici esercizi, mia moglie ha fatto 3 giorni e non sono stati retribuiti, ha un contratto a tempo indeterminato.
    ho letto che deve superare 5 gg. di malattia x essere retribuita , mi conferma ??? grazie LUIGI.

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    1. Ciao Luigi!
      In caso di malattia i lavoratori con Contratto pubblici esercizi e ristorazione 2022 hanno diritto a percepire l’indennità di malattia nella misura dell’80%, dal quarto al 180esimo giorno di malattia, e del 100% della retribuzione che viene pagata dai datori di lavoro per i primi 3 giorni di malattia (periodo di carenza), se la durata della malattia superi i 7 giorni.-

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  31. Concordo in tutto, tranne il periodo di carenza dei 3 gg. perché il ccnl scaduto il 31/12/2021 e sottoscritto dal FIPE 8 febbraio 2018 , all'art. 190 parla di 5 giorni di supero, sbaglio oppure mi conferma dott. Censori.

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    1. Confermo quello che ti avevo già scritto.-

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    2. alla normale retribuzione da corrispondersi da parte dei datori di lavoro
      per 1primi tre giorni di malattia (periodo di carenza) qualora l a durata della
      malattia superi i cinque giorni. Al personale retribuito con la percentuale di
      servizio sarà corrisposta la retribuzione calcolata ai sensi dell'articolo 179.

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  32. Buongiorno mi chiamo Maria lavoro in una mensa a due ore e mezza sono stata in malattia cinque giorni ma il datore di lavoro mi ha detto che i primi tre giorni non mi ripaga perché devono essere oltre ai cinque giorni le giornate di malattia Vorrei sapere se è così Grazie mille

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    1. Ciao Maria!
      L'integrazione dal 1° al 3° giorno è corrisposta nella misura del 100% per i primi 2 eventi morbosi, del 66% per il 3° evento e del 50% per il 4° evento e cessa di essere corrisposta a partire dal 5° evento.

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  33. Buonasera avvocato chiedo informazioni riguardo il mio infortunio INAIL respinto, le descrivo la problematica di seguito:
    il giorno 21/08/23 mentre ero nella mia sede di lavoro (ospedale civile di Caserta) presso la quale presto servizio con ditta esterna vincitrice di gara d'appalto ero in procinto di fine turno e mi sono spostato con il mio scooter per andare al nostro ufficio amministrativo per consegnare dei documenti. Un auto che era in sosta nel fare retromarcia mi ha investito e provocato frattura della clavicola, 3 coste e frattura del malleolo esterno piede dx. Attualmente sono ancora in cura con visite presso INAIL ma il 14 ottobre la mia pratica risulta respinta in quanto hanno scritto che l'incidente non è avvenuto né nell'orario di lavoro e né sul luogo di lavoro. Il mio turno finisce alle 17 io sono stato investito alle 16.45 e l'ingresso al triage del P.S. risulta alle 16.52 in quanto si trova a 50mt dal luogo dell'incidente come segnalato anche sul referto. Ho anche un testimone mio collega che mi ha prontamente soccorso e accompagnato al P.S. per le cure del caso. Lo spostamento all'interno dell'ospedale con il mio scooter era dovuto proprio al prossimo orario di fine turno che sarebbe avvenuto da lì a 15 minuti e tra l'altro il nostro ufficio amministrativo si trova sul percorso più vicino per raggiungere casa mia. Come posso procedere all'opposizione del provvedimento negativo? Grazie anticipatamente

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    1. Purtroppo procedere all'opposizione significa fare causa all'INAIL e se si perde la causa si può essere condannati a pagare anche le spese processuali, ti consiglio quindi di rivolgerti a un patronato per farti consigliare ed assistere per il meglio.-

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  34. Buongiorno Gianfranco,

    Ho lasciato l Italia per un esperienza di lavoro in Australia. Dopo qualche anno in Svizzera , Inghilterra e Australia nello stesso tipo di lavoro che facevo in Italia, ho subito un grave infortunio e 2 malattie professionali riconducibili al lavoro svolto.

    In merito alle varie convenzioni internazionali e bilaterali, volevo sapere se potevo e come fare domanda di rendita Inail qui in Italia per malattie professionali iniziate in Italia e aggravate all estero Inghilterra , Svizzera , Australia)e un grave infortunio in Australia

    Grazie per l’aiuto
    Luca

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    1. Ciao Luca!
      Circolare INAIL n. 11 del 02 febbraio 1989
      Intesa amministrativa tra il governo della Repubblica Italiana ed il governo del Victoria (Australia) in materia di infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

      Malattie professionali.
      Secondo il principio generalmente accolto nella regolamentazione internazionale, anche per le malattie professionali causate dalle esposizioni al rischio in Italia e nel Victoria le prestazioni in denaro sono dovute, in prima istanza, dall'istituzione del luogo dove si è verificata l'ultima esposizione al rischio, mentre la competenza dell'altro istituto interviene solo in via sussidiaria (articolo VIII).
      Pertanto, la sede che riceve la domanda deve accertare, preliminarmente, la propria competenza e in caso positivo, definire il caso stesso ai sensi del testo unico. Se invece la competenza è da attribuire in via primaria (e cioè in base all'ultima lavorazione morbigena ) all' a.c.c., la sede deve trasmetterle la domanda, unitamente alla documentazione anmnestetica e medica eventualmente acquisita. Inoltre la sede, quando constata che non sono soddisfatte le condizioni previste dalla legislazione italiana per la concessione dell'indennizzo, trasmette ugualmente la domanda all' a.c.c., corredata di tutta la documentazione acquisita e di copia della decisione adottata, informando l'interessato, oltre che del rigetto, dei termini per proporre il ricorso nonché della data di trasmissione della pratica all' a.c.c..

      Accertamenti medico legali.
      A seguito di richiesta sia dell'istituzione competente sia del lavoratore infortunato, l'istituzione del luogo di residenza dell'assicurato effettua gli accertamenti medico legali. Quindi provvederà a trasmettere i rapporti contenenti ogni elemento utile a chiarire le condizioni anatomo funzionali del lavoratore infortunato o tecnopatico, con particolare riferimento agli organi ed apparati interessati dall'evento assicurato, senza tuttavia indicare il grado d'inabilità (articolo V). Di conseguenza, la sede incaricata dall'a.c.c., sia per sua iniziativa sia a seguito di richiesta formulata all'INAIL dall'interessato, predispone con ogni possibile urgenza la relazione sanitaria contenente gli elementi di cui sopra, osservando la procedura stabilita con la circolare n. 33/1974 con la quale sono stati istituiti i moduli 84/I protocollo dei casi trattati per conto di istituzioni estere e 85/I copertina nei casi trattati per conto di istituzioni estere .

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  35. Buongiorno dott. Censori,

    avevo bisogno di chiederle una cosa ma non sapevo come contattarla. Un mio conoscente, un dipendente privato del settore commercio, è stato in Ospedale per un intervento e ora che è rientrato a casa l'Ospedale gli ha dato 30 giorni di malattia. Questi giorni come vengono retribuiti? Al 100% come se stesse lavorando normalmente (quindi il 100% della retribuzione giornaliera) oppure ci sarà una riduzione dello stipendio e quindi una busta paga più bassa? Questo mio conoscente mi diceva che c'è differenza tra i giorni di malattia assegnati dall'Ospedale (pagati secondo lui al 100%) e i giorni di malattia assegnati dal medico curante (pagati secondo lui in misura ridotta 50%-66%). Quale è la verità?



    Un caro saluto.

    Grazie per la cortesia!

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    1. In caso di ricovero ospedaliero vengono indennizzate tutte le giornate fino a un massimo di 180 giorni nell'anno solare. quindi anche quelli successivi alla degenza ospedaliera che sono una prosecuzione della malattia.-

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    2. Grazie dott. Censori, ma una cosa non ho capito. Durante la degenza ospedaliera (nei 180 giorni), si ha diritto a uno stipendio ridotto in percentuale (55% oppure 66%), oppure si ha diritto al 100% dello stipendio? Voglio dire l'importo della busta paga si riduce per effetto della degenza ospedaliera oppure resta uguale, come nel caso che il lavoratore stia lavorando normalmente?

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    3. A norma delle vigenti disposizioni, i lavoratori ricoverati in luogo di cura hanno diritto, per tutta la durata della degenza, all'indennità giornaliera di malattia ridotta ai 2/5 di quella normale ovvero il 20% anziché il 50% dal 4° al 20° giorno di malattia; il 26,66% anziché il 66,66% dopo il 20° giorno di malattia.

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  36. Buongiorno a tutti. Sono arrivato alla meta dopo 44 anni di lavoro cioè alla pensione. Ringrazio il dott. Censori per i tutti preziosi consigli dati e auguro a tutti gli altri lavoratori di raggiungere questo obiettivo. Buona giornata.

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