Ecco alcune informazioni sul nuovo
Bonus Asilo Nido (in vigore dal 17/07/2017), Bonus Bebè e Bonus Mamme Domani.
1) Bonus Bebè
BONUS BEBE’ ANNO 2020:
A partire
dal 1° gennaio, per effetto di quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2020, il
bonus bebè sarà così strutturato:
160 euro
al mese (1.920 euro all’anno), per le famiglie con modello ISEE fino a 7.000
euro
120 euro
al mese (1.440 euro all’anno) per le famiglie con modello ISEE da 7.001 a
40.000 euro;
80 euro
al mese (960 euro all’anno) per le famiglie con modello ISEE superiore a 40.000
euro.
In caso
di figlio successivo al primo, nato o adottato tra il 1° gennaio 2020 e il
31
dicembre 2020, l’importo dell’assegno di natalità sarà aumentato di un
ulteriore 20%.-
Pur con
l’eliminazione del requisito di reddito, il modello ISEE dovrà comunque essere
presentato all’INPS, in quanto sarà il parametro per il calcolo dell’importo
riconosciuto.-
Viene
confermata esclusivamente per un anno la durata del bonus bebè; l’assegno di
natalità spetta dal mese di nascita o ingresso in famiglia del figlio adottato
e affidato, per un totale di 12 mesi.-
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Anno 2019:
Anche per
tutto il 2019 è stato confermato il cosiddetto bonus bebè, un aiuto
riconosciuto alle famiglie per ogni nuovo figlio. Il sostegno varia in base al
reddito ed è riconosciuto per ogni bimbo nato (o anche adottato) fino al primo
anno di vita. Per il secondo figlio bonus aumentato del 20%.-
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Il bonus bebè per i nuovi nati e adottati a partire dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 è stato confermato. Il testo della legge e l'emendamento relativo al bonus, è stato approvato dalla Commissione Bilancio, ponendo il limite a 25.000 euro annui e raddoppiando l'importo dell'agevolazione per la neo mamma con redditi fino a 7.000 euro.
Requisiti bonus bebè:
Alle neo mamme dal 1° gennaio 2015 spetta per ciascun figlio nato a partire da tale data un assegno di 960,00 euro che verrà erogato mensilmente dall'INPS previa richiesta e quindi previa presentazione della domanda su apposito modulo INPS da parte della mamma.
Possono presentare domanda bonus bebè INPS le mamme che partoriranno uno più bimbi dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 o che adotteranno un bimbo in questo arco di tempo. Il pagamento del bonus, sarà mantenuto tale finché rimarranno invariati i requisiti di accesso al beneficio fiscale, e comunque non oltre il terzo anno del bambino.
Per quanto riguarda i requisiti reddituali neo mamme e le modalità di concessione dell'agevolazione, il testo della Legge di Stabilità 2015 prevede che lo Stato riconosce un assegno annuale di 960,00 euro pagato mensilmente dall'INPS a partire dal mese di nascita o di adozione. Ciò significa che se mio figlio nasce a febbraio 2015 l'assegno parte da febbraio se invece nasce il 20 settembre 2015 il pagamento del bonus parte da settembre.
La durata del beneficio è invece fino al terzo anno di vita del bambino, sempre che la neo mamma mantenga il possesso dei requisiti, ovvero, non venga superato il limite di reddito bonus bebè che dal 2015 al 2017 è complessivamente non superiore a 25.000 euro e per i nuclei più poveri a 7.000 euro. Tale soglia reddituale va considerata come somma dei redditi dei genitori e riferito all'anno solare precedente a quello della nascita del bambino beneficiario dell'assegno. Il predetto limite di reddito, non è previsto a partire dal quinto figlio in poi.
I beneficiari del bonus bebè:
Le famiglie con un reddito ISEE inferiore a 25.000 euro in un anno (12 mesi). Il bonus bebè 2015 sarà concesso anche agli stranieri:
- cittadini di uno stato membro dell’UE;
- extracomunitari con regolare permesso di soggiorno.
Quanto vale e quando dura il bonus bebè?
Il bonus bebè vale 960 euro all’anno (80 euro al mese) e dura per i primi tre anni di vita del bambino, la cui nascita o adozione devono avvenire nel periodo tra il 1 gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017.
Se la famiglia ha un reddito ISEE inferiore a 7.000 euro, il bonus bebè raddoppia e varrà 160 euro al mese, anziché 80.
Gli importi che le famiglie riceveranno come bonus non dovranno essere dichiarati nella dichiarazione dei redditi, poiché il bonus non concorre al reddito imponibile.
Dove si presenta la domanda del bonus bebè ?
La neo mamma per fruire dell'agevolazione di 80 euro al mese per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, deve presentare la richiesta bonus bebè all'INPS.
Come?
Presentando il modulo bonus bebè INPS per via telematica direttamente se si possiede il PIN dispositivo dell'NPS, oppure, recandosi presso Caf e Patronati, intermediari abilitati che provvederanno a compilare il modello di domanda e trasmetterlo online all'Istituto.
Quando fare domanda bonus bebè ?
La domanda va presentata dopo la nascita del bambino, poiché il pagamento mensile decorre dal mese di nascita o di entrata del figlio adottivo in famiglia.
La domanda va presentata all’INPS, entro 90 giorni dalla
nascita del bebè o dall’ingresso in famiglia a seguito di adozione o affidamento
preadottivo, dal genitore convivente con il figlio.-
In via transitoria, per le nascite o adozioni avvenute
tra il 1° gennaio 2015 e il 27 aprile 2015, il termine di 90 giorni per la
presentazione della domanda decorre dal 27 aprile 2015 (quindi c’è tempo fino
al 27 luglio 2015.-
Per le domande presentate oltre i 90 giorni l’assegno spetta
a decorrere dalla data di presentazione della domanda.-
Una volta presentata la domanda bonus bebè all'INPS, l'Istituto provvede a verificare il possesso dei requisiti della neo mamma ed erogare la somma di 80 euro al mese per un totale di 960,00 euro. Si ricorda che l'assegno non è cumulativo ai fini IRPEF.
Chi ha diritto al bonus INPS?
La domanda bonus bebè 2015 all'INPS ai fini di riconoscimento delle 80 euro mensili, ovvero, un assegno di 960,00 euro all'anno, può essere presentata dalle neo mamme o mamme adottive:
- Cittadine Italiane
- Cittadine di uno Stato membro dell'Unione Europea.
- Cittadine Extracomunitarie munite di regolare permesso di soggiorno.
Per le neo mamme possibilità anche di richiedere l’assegno di maternità 2015 Stato e Comune, sempre se si possiedono i requisiti per beneficiare del contributo, ovvero, assegno a carico dello Stato per madri naturali e adottive, per padri anche adottivi lavoratori anche precari mentre quello erogato dal Comune e pagato dall'INPS per le neomamme disoccupate.
Se mio figlio è nato a dicembre 2014 ho diritto al bonus neo mamme?
No, purtroppo il Ddl di Stabilità 2015 parla chiaro, il bonus bebè spetta solo ai bambini nati a partire dal 1° gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2017, per cui se il bimbo nasce alle 11:59 del 31 dicembre 2014 la neo mamma non ha diritto all'agevolazione con assegno mensile ma secondo le modalità previste bonus bebè fondo nuovi nati quindi voucher baby sitter e asilo nido, stessa cosa se nasce, o entra in famiglia se adottato, il 1° gennaio 2018.
Per essere sicuri al 100%, si deve attendere il decreto ufficiale che come abbiamo detto sopra è da adottarsi entro 30 giorni dall'entrata in vigore della nuova manovra finanziaria.
2) Bonus Mamme
Il bonus mamme è un sussidio pari a 1.000 euro al mese, che sarà concesso alle mamme:
- con un reddito ISEE inferiore a 8.500 euro;
- e almeno quattro figli.
Tra le ultime agevolazioni c'è un nuovo bonus acquisti per famiglie con 4 figli da 1000 euro. Tale bonus, riservato a circa 45 mila nuclei familiari che hanno da 4 a più figli, avrà come tetto ISEE una soglia inferiore a 8.500 euro annui, consiste nell'erogazione di mille euro in buoni per l’acquisto di beni e servizi ai figli minori, un modo concreto per aiutare a sostenere reddito di famiglie povere. Per sapere come fare a richiederlo e a presentare la domanda bonus acquisti 2015 famiglie numerose, bisognerà però attendere il decreto attuativo, che detterà le modalità dell'erogazione, a chi presentare la domanda e quando.
3) Bonus Mamma Domani
L’art. 1, comma 353 della legge di bilancio per il 2017 prevede che, a decorrere dal 1° gennaio 2017 è riconosciuto un premio alla nascita o all’adozione di minore dell’importo di 800 euro. Il premio che concorre alla formazione del reddito complessivo di cui all’articolo 8 del testo unico delle imposte sui redditi, è corrisposto dall’INPS in unica soluzione, su domanda della futura madre, al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione.
A) Requisiti generali:
Il premio di natalità è riconosciuto alle donne gestanti o alle madri che siano in possesso dei requisiti attualmente presi in considerazione per l’assegno di natalità di cui alla legge di stabilità n. 190/2014 (art. 1, comma 125).
- Residenza in Italia;
- Cittadinanza italiana o comunitaria; le cittadine non comunitarie in possesso dello status di rifugiato politico e protezione sussidiaria sono equiparate alle cittadine italiane per effetto dell’art. 27 del decreto legislativo n. 251/2007;
- Per le cittadine non comunitarie, possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo di cui all’articolo 9 del decreto legislativo n. 286/1998 oppure di una delle carte di soggiorno per familiari di cittadini UE previste dagli art. 10 e 17 del decreto legislativo n. 30/2007:
B) Maturazione del premio alla nascita o all’adozione:
Il beneficio di 800 euro può essere concesso esclusivamente per uno dei seguenti eventi verificatisi dal 1° gennaio 2017:
- Compimento del 7° mese di gravidanza;
- Parto, anche se antecedente all’inizio dell’8° mese di gravidanza;
- Adozione del minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge n. 184/1983;
- Affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza ai sensi dell’art. 22, comma 6, della legge 184/1983 o affidamento preadottivo internazionale ai sensi dell’art. 34 della legge 184/183;
Il beneficio è concesso in un’unica soluzione, per evento (gravidanza o parto, adozione o affidamento), a prescindere dai figli nati o adottati/affidati contestualmente.-
C) Termini di presentazione della domanda o documentazione a corredo:
Il premio alla nascita è corrisposto su domanda della madre avente diritto all’INPS.
La domanda va presentata dopo il compimento del 7° mese di gravidanza e va corredata della certificazione sanitaria rilasciata dal medico specialista del servizio sanitario nazionale attestante la data presunta del parto.
Se la domanda del premio è presentata in relazione al parto, la madre dovrà autocertificare nella domanda la data del parto e le generalità del bambino.-
In caso di adozione o affidamento preadottivo si richiamano le istruzioni contenute nella circolare INPS n. 47/2012, se la richiedente non allega alla domanda il provvedimento giudiziario, abbreviando così i tempi di definizione della domanda, è necessario che nella domanda siano riportati gli elementi (sezione del tribunale, la data di deposito in cancelleria ed il relativo numero) che consentano all’INPS il reperimento del provvedimento stesso presso l’Amministrazione che lo detiene.-
Inoltre se la domanda è presentata dalla cittadina non comunitaria, se la richiedente non allega alla domanda copia di uno dei titoli di soggiorno utili per accedere al premio di cui trattasi, specificati al precedente punto 1, è necessario indicare nella domanda gli elementi identificativi che consentano la verifica del titolo di soggiorno (tipologia del titolo, numero titolo, Questura che lo ha rilasciato).
5) Bonus Asilo Nido
Anno 2020:
Secondo le novità contenute nella Legge di Bilancio 2020, il bonus nido a partire dal prossimo
1° gennaio sarà riconosciuto secondo i seguenti importi:
·
3.000 euro per i nuclei familiari
con modello ISEE di valore fino a
25.000 euro;
·
2.500 euro per i nucleo familiari
con modello ISEE di valore tra
25.000 e 40.000 euro;
·
1.500 euro per i nuclei familiari
con modello ISEE di valore
superiore a 40.000 euro.
Insomma, sarà il valore del proprio ISEE a determinare l’effettivo importo
del bonus nido riconosciuto, e a fare la differenza sulla possibilità di aver
diritto all’asilo gratis o meno.-
Si ricorda che, a differenza degli altri bonus
famiglia, il riconoscimento del bonus asilo nido è strettamente legato ai mesi di iscrizione: il pagamento viene
effettuato dall’INPS soltanto dopo
l’invio dei documenti che attestano il pagamento della retta.
Ovviamente quindi non tutte le famiglie avranno
diritto ai 3.000 euro, 2.500 euro o 1.500 euro di bonus asilo nido, ma il
totale riconosciuto sarà riparametrato in base ai mesi di frequenza.
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Anno 2019:
Con una norma inserita nella legge di bilancio
approvata a fine anno 2018 il bonus per l’asilo nido nel 2019 fino al 2021 aumenta da 1.000 a 1.500 euro. Il
sostegno viene erogato dall’INPS per l’iscrizione agli asili nido pubblici e
privati.-
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Sbloccato il bonus asilo nido. L'Inps ha infatti pubblicato la Circolare 88 che
rende operative le misure previste dalla Legge di bilancio. Il bonus ha un
importo di 1.000 euro e potrà essere richiesto per i bimbi nati dal 1° gennaio
2016. Le domande si potranno presentare dal prossimo 17 luglio e fino al 31 dicembre.
Necessario attestare l'iscrizione al nido per poter usufruire del contributo.
A) Come funziona il bonus:
Il bonus ha un importo complessivo di 1000 euro ed è destinato al pagamento
di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati per i bambini
fino a tre anni. In alternativa può essere richiesto per il pagamento
dell'assistenza, presso la propria abitazione, per i bimbi della stessa età
affetti da gravi patologie croniche. L'importo del bonus è suddiviso in 11 rate
da 90,91 euro, e verrà erogato con cadenza mensile. Per i bimbi già iscritti al
nido sarà riconosciuto l'intero importo spettante a partire dal 1° gennaio
scorso, data di entrata in vigore delle norme che hanno introdotto il
contributo. La somma sarà invece versata dall'Inps in un'unica soluzione in
caso di domanda per il supporto domiciliare.
B) Chi può presentare la domanda:
Il beneficio spetta ai genitori di bambini nati o adottati dal 1 gennaio
2016. Non è previsto alcun limite di reddito massimo, quindi non occorre
richiedere la dichiarazione Isee. Il beneficio è riconosciuto a residenti in
Italia, con cittadinanza italiana o comunitaria, e agli extracomunitari in
possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo o, di una delle carte di
soggiorno per familiari extracomunitari. Diritto al bonus anche peri cittadini
stranieri aventi lo status di rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria.
La domanda dovrà essere presentata da chi ha sostenuto la spesa per il nido. In
caso di assistenza familiare, poi, è richiesto il certificato medico e chi
presenta la domanda deve essere convivente con il bimbo.
C) I paletti:
Ci sono però un paio di paletti tenere in considerazione. Il primo è che non
può accedere al bonus per gli asili nido, chi già usufruisce del voucher asili
nido. Il voucher asili nido è un contributo di 600 euro mensili, fino ad un
massimo di sei mesi per le mamme lavoratrici che rinunciano al congedo facoltativo
e tornano immediatamente al lavoro. Voucher e bonus non sono cumulabili. Chi
otterrà il bonus, poi non potrà detrarre dal reddito le rette dell’asilo.-
D) Più figli:
Qualora il richiedente intenda fruire del beneficio per più figli sarà
necessario presentare una domanda per ciascuno di essi.-
E) Requisiti necessari:
Se la domanda viene fatta per il bonus asilo nido sarà necessario indicare
le mensilità per le quali si intende ottenere il beneficio. Potranno
verificarsi due casi: il primo è che il bimbo abbia già frequentato il nido nel
periodo gennaio-luglio 2017 (anno scolastico 2016/2017). In questo caso il genitore
richiedente dovrà indicare gli estremi della documentazione attestante l’avvenuto
pagamento delle rette. Per ottenere l’importo massimo del premio, pari a 1.000
euro, il richiedente dovrà anche dichiarare che il minore è già iscritto per l’anno
scolastico 2017/2018. Se il minore è iscritto per la prima volta, la domanda
sarà possibile solo nel caso in cui sia fornita prova dell’avvenuta iscrizione
e del pagamento almeno di una retta di frequenza.-
F) Termini e modalità:
La domanda potrà essere presentata dal prossimo 17 luglio 2017 e fino al 31
dicembre 2017, con le seguenti modalità:
- on line tramite i servizi telematici dell'Inps;
- via telefono chiamando il Contact Center dell'istituto al numero verde
803.164gratuito da rete fissa o il numero 06164.164da rete mobile (con
tariffazione a carico);
- di persona rivolgendosi ad un patronato.
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