mercoledì 17 agosto 2022

Donne Incinte e Maternità - Anno 2022

Tutto quello che devi sapere se sei incinta.

MATERNITA' E PATERNITA'

Novità dal 13/08/2022:

Dieci giorni di congedo obbligatorio per i padri

Il pacchetto famiglia prevede l’introduzione di 10 giorni lavorativi (non frazionabili ad ore e fruibili anche in via non continuativa) di congedo obbligatorio per i padri. In caso di parto plurimo, la durata del congedo è aumentata a 20 giorni lavorativi. Il congedo si applica anche al padre adottivo o affidatario. Per i giorni a casa è riconosciuta un’indennità giornaliera pari al 100% della retribuzione. Il nuovo congedo di paternità obbligatorio può essere fruito a partire dai due mesi prima della data presunta del parto fino ai 5 mesi successivi alla nascita del figlio e in caso di morte perinatale del figlio.


Indennità rafforzata per le autonome

Alle lavoratrici autonome è riconosciuta un’indennità giornaliera anche per i periodi antecedenti i due mesi prima del parto, nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza, sulla base degli accertamenti medici effettuati da un medico della Asl. L’indennità è calcolata alla stessa stregua dei periodi di tutela della maternità/paternità a seconda della categoria di appartenenza della lavoratrice autonoma.

Tre mesi in più di congedo facoltativo indennizzato

Cambiano anche le norme sul congedo parentale facoltativo. I mesi complessivi che possono essere richiesti restano gli stessi (sei mesi per la madre e sei per il padre) ma aumenta da sei a nove il numero di quelli indennizzabili al 30%. Fino al dodicesimo anno di vita del figlio (o dall'ingresso in famiglia in caso di adozione o affidamento) i lavoratori dipendenti avranno diritto a un'indennità pari al 30% della retribuzione per tre mesi, non trasferibili all'altro genitore. I genitori hanno poi anche diritto, in alternativa tra loro, ad un ulteriore periodo di congedo di tre mesi indennizzabile al 30%. Quindi nel complesso il periodo indennizzabile per ogni figlio arriva a nove mesi dai sei precedenti. Al genitore solo, sono riconosciuti 11 mesi continuativi o frazionati, di congedo parentale, di cui 9 mesi indennizzabili al 30% della retribuzione. Va però precisato che ci sono 3 mesi di congedo parentale non trasferibili quindi se entrambi I genitori prendono 3 mesi ciascuno, uno dei due avrà diritto anche agli 3 aggiuntivi mentre se il congedo parentale viene richiesto da uno solo dei genitori non si ha diritto ai 3 mesi aggiuntivi.-

Congedo parentale più ampio per gli autonomi

I genitori lavoratori iscritti alla Gestione separata Inps potranno fruire del congedo parentale entro i 12 anni e non più entro il terzo. Ciascun genitore ha diritto a 3 mesi di congedo parentale indennizzato, non trasferibile all'altro genitore. I genitori hanno anche diritto ad ulteriori 3 mesi indennizzati in alternativa tra loro, per un periodo massimo complessivo indennizzabile tra i genitori di 9 mesi. È previsto, infine, il congedo parentale per i lavoratori autonomi che avranno diritto a 3 mesi di congedo parentale, da fruire entro l'anno di vita del figlio.

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1) Maternità anticipata:

Si può richiedere, fin dall’inizio della gestazione, per gravi complicanze alla gravidanza (Autorizzazione ASUR) o per condizioni di lavoro o ambientali pregiudizievoli (Autorizzazione Ispettorato del Lavoro), ed è retribuita all’80%.-


2) Maternità obbligatoria prima del parto:

Va richiesta qualche giorno prima della fine del settimo mese di gravidanza per i 2 mesi prima del parto, ed è retribuita all’80%.-


3) Maternità flessibile:

Se non ci sono ne problemi di gestazione ne per l’attività che si svolge, si può lavorare fino ad un mese prima del parto (Certificato Ginecologo + Certificato Medico aziendale) , per prendersi poi 4 mesi dopo il parto.-


4) Si può lavorare fino al parto:

Dall'anno 2019 le neo mamme possono lavorare fino al parto (e non sono più obbligate a smettere un mese prima) e prendere poi tutto il congedo di maternità dopo la nascita del bimbo. E’ però necessario il via libera del medico.-


5) Maternità obbligatoria dopo il parto:

Va richiesta dopo la nascita del bambino/a per i 3 mesi dopo il parto, o i 4 mesi se è stata richiesta la maternità flessibile, ed è retribuita all’80%.-


6) Maternità prolungata:

Per attività gravose e/o insalubri può essere concessa dall’inizio della gestazione fino al settimo mese dopo il parto (Autorizzazione Ispettorato del Lavoro).-


7) Riposi per allattamento:

Due ore di permesso giornaliere anche cumulabili da utilizzare entro il primo anno di vita del bambino (quando l'orario di lavoro è inferiore a 6 ore giornaliere il riposo è di una sola ora), in caso di parto gemellare i permessi raddoppiano.-


8) Assegno di maternità dei Comuni:

E’ un contributo indirizzato alle madri disoccupate e casalinghe. La richiesta va presentata al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bimbo; per l'anno 2022 è di 354,73 euro al mese e spetta per cinque mensilità, a patto che il valore ISEE del nucleo familiare non risulti superiore a 17.747,58 euro.-


9) Congedo parentale:

I genitori naturali, possono usufruire dell’indennità per congedo parentale entro i primi 6 anni di età del bambino per un periodo massimo complessivo (madre e/o padre) di 6 mesi con un importo pari al 30% della retribuzione media giornaliera calcolata considerando la retribuzione del mese precedente l’inizio del periodo indennizzabile. 
Dai 6 anni e un giorno agli 8 anni di età del bambino, nel caso in cui i genitori non ne abbiano fruito nei primi 6 anni, o per la parte non fruita, il congedo verrà retribuito al 30% solo se il reddito individuale del genitore richiedente risulti inferiore a 2,5 volte l'importo annuo del trattamento minimo di pensione: Dagli 8 anni e un giorno ai 12 anni di età del bambino il congedo non è mai indennizzato.


10) Assegno Unico Universale:

Dal 1° gennaio 2022 è possibile presentare la domanda per l’Assegno unico e universale con decorrenza dal 01/03/2022 fino al 28/02/2023. La prestazione sarà pagata a partire da marzo e andrà a sostituire le altre prestazioni e detrazioni. Infatti sostituisce e ingloba diverse misure tra cui gli assegni al nucleo familiare e assegni familiari, l'assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori riconosciuti dai Comuni, oltreché l'assegno di natalità e il premio alla nascita. 
L'assegno unico e universale è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio minorenne a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino alla maggiore età e, al ricorrere di determinate condizioni, fino al compimento dei 21 anni di età. L'assegno unico è riconosciuto anche per ogni figlio a carico con disabilità senza limiti di età. E' “unico” perché mira a semplificare e potenziare gli interventi in favore della genitorialità e della natalità, è “universale” perché garantito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia. 
Gli importi dell'assegno unico per i figli dipenderanno dal reddito famigliare, anche se comunque nessuno ne rimarrà completamente escluso. Per questo però, é importante sapere come calcolare l'ISEE. Gli importi infatti dipenderanno dall'ISEE. Chi è sotto i 15mila euro con la dichiarazione otterrà il massimo dei benefici, oltre i 40mila si avrà comunque diritto all'importo minimo.


11) Bonus Asilo Nido:

Il bonus nido a partire dal 1° gennaio 2020 sarà riconosciuto secondo i seguenti importi:
  • 3.000 euro per i nuclei familiari con modello ISEE di valore fino a 25.000 euro;
  • 2.500 euro per i nucleo familiari con modello ISEE di valore tra 25.000 e 40.000 euro;
  • 1.500 euro per i nuclei familiari con modello ISEE di valore superiore a 40.000 euro.
Insomma, sarà il valore del proprio ISEE a determinare l’effettivo importo del bonus nido riconosciuto, e a fare la differenza sulla possibilità di aver diritto all’asilo gratis o meno. Si ricorda che, a differenza degli altri bonus famiglia, il riconoscimento del bonus asilo nido è strettamente legato ai mesi di iscrizione: il pagamento viene effettuato dall’INPS soltanto dopo l’invio dei documenti che attestano il pagamento della retta. Ovviamente quindi non tutte le famiglie avranno diritto ai 3.000 euro, 2.500 euro o 1.500 euro di bonus asilo nido, ma il totale riconosciuto sarà riparametrato in base ai mesi di frequenza.


12) Maternità Lavoratrici Autonome:

Alle lavoratrici autonome (coltivatrici dirette, mezzadre e colone, artigiane e commercianti, imprenditrici agricole) non è richiesta l'astensione obbligatoria dal lavoro, ma viene comunque versata una indennità per i due mesi prima e i tre mesi dopo il parto, calcolata sull'80% della retribuzione convenzionale stabilita annualmente, e differente per le varie tipologie di lavoro (domanda da trasmettere all'INPS a parto avvenuto). Per ottenere l'indennità sono necessari precisi requisiti contributivi. Hanno diritto anche al congedo parentale, con il relativo trattamento economico, limitatamente ad un periodo di tre mesi entro il primo anno di vita del bambino/a. In questo caso l'astensione dal lavoro è richiesta e deve essere dimostrata.


Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito www.cgil.it.
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50 commenti:

  1. Grazie per la risposta, quindi se io rinuncio ad un giorno di congedo obbligatorio lo posso trasferire al padre? Per fare questo mi devo recare presso il sindacato o basta comunicarlo allo studio che fa le paghe e ci pensano loro?
    Grazie ancora per le risposte.
    Federica

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    1. Ciao Federica!
      SI!
      Se rinunci a un giorno di congedo obbligatorio puoi trasferirlo al padre, e devi semplicemente comunicarlo allo studio che fa le paghe.-

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  2. Buonasera dottor Censori,
    Ho terminato un contratto full time in maternità anticipata.
    Dopo due mesi ho iniziato un nuovo contratto part time, rimanendo in maternità.
    Ora mi chiedo l'importo della maternità a quale contratto farà riferimento?

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    1. L'indennità di maternità continuerà a fare riferimento al contratto full time, perché il contratto part time avrà efficacia solo al tuo rientro in servizio.-
      Comunque non capisco che senso ha farsi modificare il contratto durante la maternità, quindi nel periodo di astensione dal lavoro.-

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  3. Buongiorno dott. Gianfranco, sono Claudio e le ho scritto diverse volte in passato. Ad ottobre di quest'anno io sono giunto alla pensione e ho una domanda da rivolgere. Premetto che non sono un affittuario, non sono possessore di abitazione o terreni o quant'altro, sono “ nullatenente “. Percepisco esclusivamente la pensione dall’ INPS e basta. Volevo sapere se l'anno prossimo 2019 e gli anni a venire io sono obbligato a fare il 730 oppure no. Per quanto ne sappia, mi pare che io sono obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi solo nel caso in cui durante l'anno precedente ho sostenuto spese mediche per un importo superiore a Euro 129 ( le vecchie 250.000 lire). E' così ? In attesa di sua gradita risposta cordialmente la saluto.

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    1. Ciao Claudio!
      Si è obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi solo se nel corso dello stesso anno si ha più di un CUD o più di un reddito, o se si hanno delle spese da portare in detrazione.-

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  4. Gentile Dott.Censori, Le scrivo per chiedere un suo parere in merito alla compatibilità tra il congedo per allattamento e i Voucher Baby Sitting/Asili nido da 600 euro mensili. Mia moglie dovrebbe rientrare al lavoro al termine del periodo di maternità obbligatorio e vorrebbe usufruire del congedo per allattamento (2h) lavorando 6 ore al giorno. Il bimbo andrebbe al nido e vorremmo richiedere il voucher; secondo lei è possibile, oppure il congedo per allattamento esclude tale contributo?

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    1. Il contributo Baby Sitting/Asili Nido esclude il diritto al congedo per allattamento perché è alternativo al congedo parentale, nel quale ovviamente non si possono usufruire delle 2 ore di permesso giornaliere.-
      Infatti a che titolo la madre dovrebbe prendersi 2 ore di permesso al giorno se il bambino è all'asilo o seguito da una baby sitter?

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  5. Buongiorno avvocato! Le scrivo per chiedere un suo parere. Sono una ragazza di 28 anni e sono in maternità facoltativa fino al 03/01/2019. Ho lavorato in agricoltura con contratti a tempo determinato ( 3 mesi ogni contratto per un massimo di 8 mesi lavorati all'anno) fino al 30/06/2017. Poi non sono più rientrata a lavoro perché ho avuto una gravidanza a rischio. Adesso mancano 4 giorni per finire la maternità facoltativa e ho scoperto di essere nuovamente incinta di 5 settimane (si sospetta sempre gravidanza a rischio). Ora la mia domanda è,se va tutto bene con questa gravidanza ho ancora diritto alla maternità? O finita la facoltativa devo rientrare a lavoro ? Grazie,le auguro buon anno!

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    1. Finita la facoltativa devi rientrare al lavoro ed avviare eventualmente la pratica per la maternità a rischio.-

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  6. Salve Dott. Gianfranco, sono Claudio. Da poco ricevo la pensione. Io mi chiedevo come si fa a sapere a quanto ammonta il lordo. Non è come ricevere la busta paga dove sono elencate tutte le voci, dove è presente l'importo lordo, le trattenute ed infine il….netto. Per le pensioni , si vede solamente il netto accreditato il primo di ogni mese. Mi chiedevo perciò come faccio a saper il lordo? la domanda è di pertinenza quando si parla di perequazione delle pensioni nel 2019.
    Attendo suo gradita risposta, cordialmente la saluto e le auguro un felice anno 2019

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    1. Ciao Claudio!
      L'importo lordo della pensione lorda si vede sul modello OBIS/M che di solito viene messo a disposizione dei pensionati da parte dell'INPS verso la fine di febbraio di ogni anno.-

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  7. Buongiorno Dott. Censori, sono Claudio. Ho necessità di scrivere un’altra volta perché ho trovato una amara sorpresa quando ho visto l’accredito della pensione di Gennaio 2019.
    Premetto che io percepisco la pensione dal 1 ottobre 2018. Ebbene, da Ottobre 2018 a Dicembre 2018 l’importo lordo della pensione è stato sempre di 2245 euro/mese e le trattenute IRPEF di 400 euro/mese
    Dal 3 Gennaio 2019, inspiegabilmente il lordo è stato portato a 2270 euro/mese ( solo +25 euro) con la conseguenza che le trattenute IRPEF sono salite a 494 euro/mese (cioè +94 euro) e la pensione netta è scesa di ben 75 euro/ mese che vuol dire 900 euro all’anno.
    Ma io mi chiedo : perché mi hanno aumentato il lordo? E poi ho verificato che gli scaglioni di tassazione pensione vanno di 100 euro in 100. Mi è oscuro il fatto che io ci rimetterò un sacco di quattrini da gennaio 2019 senza sapere la ragione di questa decisione di aumento del lordo. Per 25 euro in più di lordo, non posso essere entrato in un’altra fascia di reddito, mi capisce?
    Dott. Censori, lei è in grado di darmi una spiegazione ragionevole e plausibile di questa amara sorpresa ?
    Nell’attesa , la ringrazio vivamente e porgo cordiali saluti

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  8. Buongiorno dott. Censori, sono Claudio. Le chiedo scusa, ma vorrei ricollegarmi a quanto scritto in data 3 gennaio.
    In seguito all'adeguamento, alla rivalutazione del 1,1% avuto sullo stipendio di Gennaio 2019, rimane comunque un problema.
    La domanda è:
    Perchè a fronte di un aumento lordo di soli 24 euro
    (lordo Gen 2019 di 2269 euro meno lordo Nov. 2018 di 2245 euro = 24 euro)

    l'IRPEF è aumentata in modo così esagerato?
    Da 400 euro a Nov. 2018 a 494 euro a gen. 2019 = 94 euro in più, mi sembra una follia!

    Io dovrei pagare sull'eccedenza di quello che ho sforato, ma l'eccedenza è di soli 24 euro, e per soli 24 euro sono per caso finito in un altro scaglione? Mi sembra impossibile.

    E vengo all'altra domanda.
    Quello che mi può venire in mente in tali circostanze è :
    potrebbe essere che l'INPS mi ha conguagliato l'IRPEF che avrei pagato meno nei 3 mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre 2018?

    Dott. Censori, le chiedo perdono se la importuno così tanto, ma mi è venuta un pensiero fisso da cui vorrei uscirne con una risposta soddisfacente. Ecco perché mi rivogo a lei. Ringraziandola ancora una volta le auguro una serena giornata

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    1. Ciao Claudio!
      Il discorso dello scaglione di reddito puoi scartarlo subito, quindi la motivazione dell'aumento dell'IRPEF è dovuto a un'altra ragione, presumibilmente a un conguaglio delle addizionali regionale e comunale del 2018 che di solito viene effettuato nei mesi di gennaio e febbraio.-

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  9. Buonasera dott. Censori,
    Intanto La ringrazio in anticipo per il servizio che offre a tutti noi.
    Sto per accingermi a firmare un contratto full-time di qualche mese con un'azienda municipalizzata. Ho 2 bambini piccoli(di cui uno sotto i 3 anni di età) e spesso mi trovo in difficoltà a gestire la vita familiare. Ho dei mesi di facoltativa che non ho mai sfruttato e pensavo di usarli come facoltativa oraria. Possono licenziarmi nel periodo di prova qualora decidessi di usufruirne fin dall'inizio? Giada

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    1. Ciao Giada!
      Ti ringrazio per i complimenti!
      Purtroppo SI!
      Nel periodo di prova puoi essere licenziata con una qualsiasi motivazione, e sicuramente non indicherebbero che il mancato superamento del periodo di prova è dovuto alla richiesta di maternità facoltativa.-

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  10. Buonasera dott. Censori, sono Claudio. Ogni tanto vengo alla ribalta. Anzitutto vorrei ringraziarla per il servizio molto utile e prezioso che offre a tutti coloro che la seguono Questa volta si tratta di mia moglie. E' venuto fuori che la società per la quale lavora da 38 anni non le ha versato i contributi relativi al periodo della sua maternità. Parliamo di circa 6 mesi mi pare e relativi all'anno 1984. Ciò è emerso quando lei è andata al Patronato per verificare la sua posizione. La ditta le ha chiesto di produrre le buste paga di 30 anni fa! Ovviamente lei non le ha più. Quindi lei ha scritto all'ufficio del personale per far presente la cosa. La domanda è: può una ditta pagare i contributi di un lavoratore 30 anni dopo? oppure tocca al lavoratore versarsi i contributi volontari per il periodo "oscuro" e quindi, come si dice, oltre al danno anche la beffa? La ringrazio e attendo sua cortese risposta

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    1. Ciao Claudio!
      Ti ringrazio per i complimenti!
      Le buste paga andrebbero conservate tutte fino al pensionamento proprio per evitare problemi come quelli di tua moglie, infatti l'INPS senza buste paga, CUD o ricevute di versamento contributi non effettua alcuna verifica.-
      Comunque in questo caso tua moglie può ritenersi fortunata perché l'errore è avvenuto presso l'azienda in cui lavora ancora, e che pertanto è ancora attiva, e che dovrà quindi necessariamente sanare in qualche modo la situazione.-

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  11. Gent.mo dott.Censori , grazie di nuovo per la sua pazienza e disponibilità

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  12. Buonasera dott. Censori,
    Grazie innanzitutto per tutte le informazioni che ci fornisce. L'azienda per cui lavoro a tempo indeterminato alla notizia della mia gravidanza mi ha messo subito in maternità per rischio lavorativo all'incirca 10 giorni prima dell'inizio del 3 mese (facendomi usufruire di ferie e permessi).L'azienda mi ha inoltre riferito che devo fare domanda all'INPS per la maternità presso un CAF.Purtroppo ho scoperto da oggi che ho perso il bambino. Volevo sapere in questo caso l'iter da seguire. Io sapevo che dopo un aborto dopo il 180.giorno si ha diritto alla maternità, è vera questa cosa? Grazie mille. Federica

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    1. Ciao Federica!
      L'interruzione di gravidanza, spontanea o terapeutica, che si verifichi entro il 180 giorno dall`inizio della gestazione è qualificata come aborto dall'art. 12 del D.P.R. n. 1026/1976.
      Mentre l`interruzione di gravidanza verificatasi oltre il suddetto termine è considerata a tutti gli effetti parto (prematuro) e, pertanto, comporta il diritto al congedo di maternità post partum ed al relativo trattamento economico - indennitario.-
      Lo stesso evento verificatosi in epoca anteriore (aborto) è equiparato ad una semplice malattia, cosicchè la lavoratrice ha diritto all`indennità di malattia per il periodo strettamente necessario al ripristino della capacità lavorativa (cfr. circolari INPS n. 134382 A.G.O. /17 del 26 gennaio 1982, parte I, nota 7; n. 396 S.L./139 del 21 giugno 1982, parte II, par. 14).-

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  13. Buonasera dott. Censori,
    Ho una domanda da porLe riguardo il congedo parentale ad ore. Nel 2017 per poter stare più vicino alle mie figlie piccole (per entrambe non ho usufruito della maternità facoltativa perché disoccupata)ho usufruito per 4 mesi del congedo parentale ad ore. Prima della fine del mese mi accordavo col datore di lavoro e poi mandavo la richiesta all'inps. Consideri che per ogni mese avrò chiesto mediamente 5-6 giorni, quindi un totale di 24 giorni. Attualmente ho potenzialmente 6 mesi per una figlia al di sotto dei 4 anni e parte del congedo (6 mesi meno 24 giorni) dell'altra figlia che compirà a breve 6 anni. Considerato che nel mio ccnl non è contemplato il numero di ore a giornata, quindi di base si prendono 8 ore, e volendo fare per esempio 20 ore settimanali, ciò vuol dire che io potrei fare un part-time a 20 ore spalmato su un anno? O altra ipotesi se avessi bisogno di 3 pomeriggi liberi a settimana (quindi corrispondenti in un mese a circa 6 giorni) ciò vuol dire che posso usufruire del congedo orario per circa un anno e mezzo? Non so se mi sono spiegata...glielo chiedo perché si parla nel sito dell'INPS di un periodo complessivo non superiore a 10 mesi e non ho ben capito a cosa faccia riferimento. Grazie. Antonella

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    1. Ciao Antonella!
      Il congedo parentale ad ore significa che ogni mese devi comunicare all'INPS le giornate che prendi, e devi concordare con il datore di lavoro come intendi trasformarle in ore, in base all'orario di lavoro giornaliero.-
      In totale spettano 180 giorni per figlio; il discorso dei 10 mesi riguarda il periodo massimo spettante se il congedo parentale viene richiesto da entrambi i genitori.-

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    2. Grazie mi ha chiarito molti dubbi. In giro per Internet ho letto che oltre al congedo parentale ad ore esiste il congedo giornaliero, la cui richiesta necessità di una procedura diversa rispetto al congedo ad ore. In cosa consiste?

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    3. Ciao Antonella!
      Il congedo parentale a giorni significa che richiedi un periodo indicando la data di inizio e la data di fine, per esempio dal 1° febbraio al 10 febbraio.-
      Il congedo parentale a ore significa che richiedi dei giorni in un mese da distribuire poi su base oraria, per esempio puoi richiedere 10 giorni per il mese di febbraio da rapportare ad ore giornaliere.-

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  14. Buongiorno dott. Censori,
    Mi chiamo Arianna e sono incinta di pochi mesi. Dopo aver comunicato a lavoro la notizia e dopo aver fatto anche una visita dal medico del lavoro che ha richiesto l'interdizione,il datore di lavoro ha inviato richiesta all'ispettorato. Dalla richiesta all'ispettorato e all'approvazione finale dell'ispettorato stesso quanto tempo può passare? Io sono ancora in malattia per qualche giorno...ma se l'istruttoria si conclude dopo il periodo della malattia cosa devo fare? Grazie

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    1. Ciao Arianna!
      Tranquilla!
      Fino a quando l'istruttoria non si conclude tu devi restare in malattia e non devi assolutamente preoccuparti per i tempi, sarà poi l'Ispettorato del Lavoro che richiederà all'INPS la trasformazione della malattia in maternità anticipata con decorrenza dalla data della richiesta del medico del lavoro.-

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  15. La ringrazio dott. Censori! Buone feste! Arianna

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    1. Ciao Arianna!
      Prego!
      Tanti auguri anche a te!
      Alla prossima!!!

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    2. buongiorno dott. Censori sono Arianna, Le avevo scritto qualche giorno fa per la maternità anticipata. L'ispettorato del lavoro ha dato esito positivo alla pratica. oggi il mio datore di lavoro mi chiama per chiedermi se ho comunicato la cosa all'Inps. A Lei risulta che debba fare qualche pratica per l'Inps o mandare qualche comunicazione? La ringrazio ancora. Arianna

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    3. Ciao Arianna!
      SI!
      E' l'Ispettorato del Lavoro che provvede a comunicare all'INPS il riconoscimento della maternità anticipata ma è meglio che anche tu fai la relativa comunicazione per via telematica, da sola o eventualmente tramite un patronato.-

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  16. Buongiorno. Sono in maternità anticipata per lavoro a rischio. Ho capito che percepisco solo l'80% ma il bonus (renzi) da 100€ viene lo stesso erogato (oltre l'80%)?

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    1. SI!
      Il bonus Renzi viene lo stesso erogato, ovviamente se si supera il limite di reddito lordo annuale di 8.000 euro.-

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  17. Buongiorno avvocato, sono in congedo parentale e vorrei capire se mi spettail bonus di Renzi di (100.00€).
    Grazie per la Sua disponibilità

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    1. Il bonus Renzi spetta se il reddito lordo complessivo annuale è superiore a 8.000 euro.-

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  18. Salve dott. Censori, sono in maternità anticipata dal 7 dicembre 2020, ho percepito negli ultimi due mesi rispettivamente 147€ e 134€, secondo la mia azienda, avendo preso in considerazione l'ultimo cedolino paga dove ho lavorato effettivamente 10 gg e il restante sono dovuta stare in malattia fino alla visita con la ginecologa che ha stabilito il rischio e mi ha rilasciato il certificato, il calcolo è corretto. Io lavoro part time 30 ore settimanali per 5 giorni, su paga oraria di 5,50 lordi. Mi domando se in maternità comunque si deve garantire alla madre lavoratrice lo stesso tenore di vita, se è possibile ricevere così poco e cosa posso fare, sono veramente disperata non si può vivere con 134€. Grazie per la risposta

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    1. Indennità di maternità, retribuzione di riferimento:
      Per addentrarsi nel calcolo della maternità è utile distinguere tra operai e impiegati in quanto il calcolo subisce delle variazioni.
      La regola generale prevede che, ai fini della determinazione della misura dell’indennità, si deve prendere la retribuzione media globale giornaliera del periodo di paga mensile immediatamente precedente a quello nel corso. Si prende cioè il periodo precedente a quello in cui ha avuto inizio l’evento sospensivo. A questo va aggiunto il rateo giornaliero relativo alle mensilità supplementari previste contrattualmente.
      A formare la retribuzione concorrono gli stessi elementi che vengono considerati agli effetti della determinazione dell’ammontare dell’indennità di malattia. Nel caso degli impiegati, ottenuta la somma dei due elementi sopra indicati si deve dividere l’importo per 30.-
      Ti consiglio di rivolgerti eventualmente a un sindacato per una verifica dei calcoli effettuati dall'azienda.-

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  19. Buonasera dott. Censori,
    lavoro in farmacia e attualmente sono in maternità anticipata per rischio lavorativo come è stato richiesto dal datore di lavoro all'ispettorato per rischio biologico. Visti anche i tempi del covid, vorrei provare a richiedere l'allattamento a rischio fino ai 7 mesi del bambino. Come si procede in questo caso? Grazie. Melissa

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    1. Ciao Melissa!
      Per la maternità prolungata dovrai seguire la stessa procedura della maternità anticipata, ovviamente al termine della maternità obbligatoria (tre mesi dopo il parto).-

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  20. Buongiorno dott. Censori,
    Sono Sonia. Sono occupata in un'azienda e mi trovo attualmente in maternità posticipata. A breve dovrei rientrare a lavoro e vorrei sapere se oltre alle 2 ore giornaliere di allattamento posso usufruire dei permessi residui in modo tale da ricominciare facendo mezza giornata, cioè usando 2 ore di permesso e 2 ore di allattamento. Grazie anticipatamente. Buon anno! Sonia

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    1. Ciao Sonia!
      SI!
      Una giornata lavorativa può essere assorbita da istanze di diversa natura, richieste dalla lavoratrice a vario titolo: ad esempio, un’intera giornata lavorativa (8 ore) può essere interamente assorbita da 4 ore di ROL, due ore di permesso per motivi personali e due ore di permessi per allattamento.-

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  21. Buongiorno avvocato. Sono in maternità anticipata ( gravidanza a rischio) da novembre 2022. Nel mese precedente ho lavorato solo i primi 14 giorni perché i successivi sono stata assente ingiustificata con sospensione dello stipendio ( green pass). Il reddito da tenere presente è quello di quel mese o si deve comunque tenere presente dei soli giorni lavorati? Perché l' articolo 23 della Gazzetta ufficiale 26.04.2001 specifica che in caso in cui la lavoratrice dipendente sia stata nel mese precedente sospesa con mantenimento del lavoro per cessazione o per nuova assunzione la rmg si calcola dividendo per i giorni effettivi di lavorare e non diviso 30 come di solito si fa... Nel mio caso specifico?

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    1. La legge prevede che alla lavoratrice spetti una indennità pari all’80% della retribuzione giornaliera sulla base all’ultimo periodo di paga percepito prima dell’inizio del congedo di maternità.
      Secondo quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza 20673 del 2020, l’indennità di maternità va calcolata dividendo per 30 (i giorni utili di ogni mese) la retribuzione percepita dalla lavoratrice nel mese precedente l’accesso al congedo di maternità.-
      Nel tuo caso purtroppo con "assenza ingiustificata" il reddito da tenere presente è quello di quel mese, a prescindere quindi dai giorni lavorati.-

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  22. Buon giorno gentile avvocato Censori. Per piacere vorrei chiedere, come procedere, se volessi licenziarmi. Si tratta di un lavoro stagionale come receptionist di 4.livello, il contratto scade il 31.luglio, ma vorrei finire se possibile fine giugno. La nuova direttrice mi fa mobbing, mi stressa troppo, non riesco a lavorare con lei. Che motivazione devo inserire. Basta portare di persona la lettera di licenziamento? Grazie mille in anticipo per la risposta. Cordiali saluti

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    1. Un contratto a termine non prevede dimissioni anticipate perché ci si è assunti per iscritto un impegno fino alla scadenza, quindi se le presenti corri il rischio che ti venga richiesto anche un risarcimento danni.-
      Devi pertanto richiedere al datore di lavoro che provveda per una rescissione anticipata in quanto dopo il 30 giugno non ti presenterai più al lavoro.-
      Se non riesci a risolvere la questione in via amichevole ti consiglio di rivolgerti a un sindacato per farti tutelare ed assistere per il meglio.-

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    2. Grazie mille per la disponibilità

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