Donne incinte e maternità

Attenzione. Questo articolo contiene solo norme e leggi ormai superate, col solo scopo di mantenere una memoria storica delle normative sulla maternità che sono state in vigore negli anni.


Informazioni su normative ancora in vigore possono essere trovare nel nostro post Donne incinte e maternità.




Donne Incinte e maternità - Anno 2021


  1. Maternità anticipata:
    Si può richiedere, fin dall’inizio della gestazione, per gravi complicanze alla gravidanza o per condizioni di lavoro o ambientali pregiudizievoli, ed è retribuita all’80%.
  2. Maternità obbligatoria prima del parto:
    Va richiesta prima della fine del settimo mese di gravidanza per i 2 mesi prima del parto, ed è retribuita all’80%.
  3. Maternità flessibile:
    Se non ci sono ne problemi di gestazione ne per l’attività che si svolge, si può lavorare fino ad un mese prima del parto, per prendersi poi 4 mesi dopo il parto.
  4. Si può lavorare fino al parto: da quest’anno (2019) le neo mamme potranno lavorare fino al parto (e non saranno più obbligate a smettere un mese prima) e prendere poi tutto il congedo di maternità dopo la nascita del bimbo. È però necessario il via libera del medico.
  5. Premio alla nascita:
    È un assegno di 800 euro una tantum che può essere richiesto, senza alcuna limitazione di reddito, già a partire dall’inizio dell’ottavo mese di gravidanza.
  6. Maternità obbligatoria dopo il parto:
    Va richiesta dopo la nascita del bambino/a per i 3 mesi dopo il parto ed è retribuita all’80%.
  7. Maternità prolungata:
    Per attività gravose e/o insalubri può essere concessa dall’inizio della gestazione fino al settimo mese dopo il parto.
  8. Riposi per allattamento:
    Due ore di permesso giornaliere anche cumulabili da utilizzare entro il primo anno di vita del bambino (quando l'orario di lavoro è inferiore a 6 ore giornaliere il riposo è di una sola ora), in caso di parto gemellare i permessi raddoppiano.- 
  9. Bonus Bebè:
    A partire dal 1° gennaio 2020 il bonus bebè sarà così strutturato:
    · 160 euro al mese (1.920 euro all’anno), per le famiglie con modello ISEE fino a 7.000 euro
    · 120 euro al mese (1.440 euro all’anno) per le famiglie con modello ISEE da 7.001 a 40.000 euro;
    · 80 euro al mese (960 euro all’anno) per le famiglie con modello ISEE superiore a 40.000 euro.
    In caso di figlio successivo al primo, nato o adottato tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020, l’importo dell’assegno di natalità sarà aumentato di un ulteriore 20%.-
    Pur con l’eliminazione del requisito di reddito, il modello ISEE dovrà comunque essere presentato all’INPS, in quanto sarà il parametro per il calcolo dell’importo riconosciuto.-
    Viene confermata esclusivamente per un anno la durata del bonus bebè; l’assegno di natalità spetta dal mese di nascita o ingresso in famiglia del figlio adottato e affidato, per un totale di 12 mesi.- 
  10. Assegno di maternità dei Comuni:
    È un contributo indirizzato alle madri disoccupate e casalinghe. La richiesta va presentata al Comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bimbo; è di 346,00 euro al mese e spetta per cinque mensilità, a patto che il valore ISEE del nucleo familiare non risulti superiore a 17.330,00 euro.
  11. Congedo parentale:
    È retribuito al 30%, può durare fino a 6 mesi complessivi, si può richiedere fino ai 6 anni d’età del bambino e si può richiedere anche ad ore.
  12. Bonus Asilo Nido:
    Il bonus nido a partire dal 1° gennaio 2020 sarà riconosciuto secondo i seguenti importi:
    · 3.000 euro per i nuclei familiari con modello ISEE di valore fino a 25.000 euro;
    · 2.500 euro per i nucleo familiari con modello ISEE di valore tra 25.000 e 40.000 euro;
    · 1.500 euro per i nuclei familiari con modello ISEE di valore superiore a 40.000 euro. Insomma, sarà il valore del proprio ISEE a determinare l’effettivo importo del bonus nido riconosciuto, e a fare la differenza sulla possibilità di aver diritto all’asilo gratis o meno.-
    Si ricorda che, a differenza degli altri bonus famiglia, il riconoscimento del bonus asilo nido è strettamente legato ai mesi di iscrizione: il pagamento viene effettuato dall’INPS soltanto dopo l’invio dei documenti che attestano il pagamento della retta.
    Ovviamente quindi non tutte le famiglie avranno diritto ai 3.000 euro, 2.500 euro o 1.500 euro di bonus asilo nido, ma il totale riconosciuto sarà riparametrato in base ai mesi di frequenza.
  13. Bonus terzo figlio:
    Per quanto riguarda il bonus terzo figlio 2019, anche noto come assegno al nucleo familiare per le famiglie numerose, si tratta di un contributo mensile pari a 144,00 euro, riconosciuto dai Comuni e pagato dall’INPS per 13 mesi, erogato ai nuclei con almeno tre figli minori a carico.-
    Per le domande presentate nel 2019 il requisito ISEE è fissato in 8.745,26 euro, limite massimo che consente di accedere all’assegno mensile riconosciuto dal Comune.-



Gianfranco Censori

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