1) IL DIRITTO EREDITARIO:
Nel diritto ereditario i rapporti trasmissibili sono
quelli che non si estinguono con la morte del soggetto. Quindi in via generale
si trasmettono i diritti patrimoniali assoluti (proprietà, altri diritti reali
e le relative azioni), tranne quelli personalissimi come l’usufrutto, l’uso,
l’abitazione, che si estinguono con la morte del loro titolare. Contratti e
obbligazioni pure si trasmettono, purché non fondati sulle qualità personali
della parte; così pure i rapporti inerenti all’azienda, di cui il de cuius
fosse titolare.
2) LA SUCCESSIONE:
La successione ereditaria che si apre al momento del
decesso della persona nel luogo del suo ultimo domicilio, determina il
trasferimento delle posizioni giuridiche, attive o passive, dal defunto al
successore.-
Il diritto ereditario disciplina tre tipi di
successione:
- testamentaria: il defunto ha disposto nell’atto di
testamento, l’assegnazione del proprio patrimonio agli eredi ed eventualmente
ai legatari;
- legittima: in mancanza di un testamento o nel caso
di un testamento successivamente dichiarato invalido, interviene la legge ad
individuare gli eredi nelle persone degli stretti congiunti del defunto e ad
assegnare loro i beni dell’asse ereditario. La successione legittima può
svolgere una funzione residuale rispetto a quella testamentaria, applicandosi
per quei beni eventualmente esclusi dal testamento. In altri termini, se il
testamento non disciplina l’intera successione, questa sarà in parte
testamentaria e in parte legittima;
- necessaria: è prevista quando il testatore abbia
disposto dei propri beni, ma senza rispettare i diritti garantiti dalla legge
ai congiunti più stretti, a cui spetta sempre di diritto una quota di eredità.
La
dichiarazione di successione:
In presenza o meno di volontà espresse dal
testatore, entro un anno dalla morte del de cuius, gli eredi che hanno accettato, espressamente
o tacitamente, l’eredità dovranno presentare all’Agenzia delle Entrate (ufficio
locale dell’ultima residenza del defunto) la dichiarazione di successione che
dal 01.01.2019 deve essere trasmessa solo telematicamente (è preferibile
attraverso un soggetto delegato, commercialista o CAF), per velocizzare la
procedura, il pagamento delle imposte dovute e l’automatica voltura catastale
per gli immobili ereditati; a tal fine l’Agenzia delle Entrate rende
disponibile sul proprio sito internet un programma software gratuito per la
compilazione e l’invio con le necessarie istruzioni e l’elenco dei documenti da
allegare.
Contestualmente alla presentazione della
dichiarazione di successione il soggetto deve provvedere al pagamento delle
imposte ipotecarie, catastali, di bollo, delle tasse ipotecarie e dei tributi
speciali in autoliquidazione, potendo ottenere dopo i controlli dell’Ufficio
una ricevuta e copia semplice della dichiarazione di successione con gli
estremi di registrazione, comunque inserita nel “cassetto fiscale” del
contribuente.
Per quanto riguarda il contenuto della dichiarazione
di successione essa deve comprendere tutti i beni e i diritti che spettavano al
defunto, ossia i beni mobili, immobili, titoli al portatore, contanti, valori
preziosi, rendite, pensioni, crediti, liquidazioni quote societarie, azioni,
obbligazioni, quote sociali, aziende, BOT e CCT anche se esenti dall’imposta di
successione. Non devono essere dichiarate in successione le indennità di fine
rapporto del prestatore di lavoro e quelle spettanti agli eredi per assicurazioni
previdenziali obbligatorie o sulla vita.
Chi
non deve presentare la dichiarazione di successione:
Sia il coniuge e i parenti in linea retta a cui è
stato devoluto un attivo ereditario non superiore a € 100.000,00, senza beni
immobili o diritti reali immobiliari su fabbricati o terreni, sia chi ha rinunciato all’eredità e al
legato, non deve presentare la
dichiarazione di successione.
3) SUCCESSIONE LEGITTIMA:
Quando non c’è un testamento, l’eredità si devolve
per legge al coniuge, ai figli e ai parenti fino al sesto grado; in mancanza di
questi soggetti eredita lo Stato che risponderà dei debiti ereditari solo entro
il limite dei crediti che rientrano nel patrimonio ereditario.
I
familiari che ereditano per legge sono:
Coniuge
Figli
Fratelli
(se mancano i figli)
Ascendenti
(se mancano i figli)
Altri
parenti entro il 6° grado (solo se unici eredi)
Nell’eventualità
di premorienza degli eredi
legittimi,
succedono i parenti più prossimi di grado, nel rispetto della quota
originariamente spettante all’erede.-
Eredi:
Coniuge + figlio unico = 50% per ciascuno
Coniuge + due figli = 33,3% per ciascuno
Coniuge + tre o più di tre figli = 33,3% per il coniuge + 66,6% in parti uguali per i figli
Coniuge + ascendenti = 66,6% conBlice123Bliceiuge + 33,3% ascendenti
Coniuge + fratelli = 66,6% coniuge + 33,3% fratelli
Coniuge + ascendenti + fratelli = 66,6% coniuge + 25% ascendenti + 8,33% fratelli
Figlio (senza coniuge) = intera eredità
Più figli (senza coniuge) = intera eredità in parti uguali
Ascendenti (senza coniuge, senza figli e senza fratelli) = intera eredità
Fratelli (senza coniuge, senza figli, e senza ascendenti) = intera eredità in parti uguali
Ascendenti + fratelli (senza coniuge e senza figli) = 50% ascendenti + 50% fratelli
Altri parenti oltreil 6° grado (se unici eredi) = intera eredità in parti uguali ai parenti di grado più prossimo.-
4) SUCCESSIONE TESTAMENTARIA:
La successione testamentaria è regolata dal testamento, ossia da un atto con il quale il soggetto dispone dei suoi averi, o parte di essi, per il tempo in cui avrà cessato di vivere.
La quota di legittima rappresenta la parte dell’eredità che deve andare comunque ai parenti indicati, anche contro la volontà del de cuius. Nell’ordinamento successorio italiano è infatti vietato “diseredare” alcuni parenti (i più prossimi, vedi sotto).La quota disponibile è, invece, la parte di eredità che il testatore può lasciare a chiunque, ivi compresi chiaramente anche agli eredi già beneficiari della quota di legittima (legittimari). In questa circostanza, la quota disponibile va ad accrescere la quota legittima.
I familiari che ereditano per testamento sono:
- Coniuge
- Figli
- Ascendenti (se mancano i figli)
Anche nella successione con testamento vale la regola che, nell’eventualità di premorienza degli eredi legittimari, succedono i parenti più prossimi di grado, nel rispetto della quota originariamente spettante all’erede.
Eredi:
Coniuge (in mancanza di figli e senza ascendenti) = 50% coniuge + 50% quota disponibileConiuge + figlio unico = 33,3% coniuge + 33,3% figlio + 33,3% quota disponibile
Coniuge + 2 o più figli = 25% coniuge + 50% in parti uguali tra i figli + 25% quota disponibile
Coniuge + ascendenti (senza figli) = 50% coniuge + 25% ascendenti + 25% quota disponibile
Figlio unico senza coniuge = 50% figlio + 50% quota disponibile
Più figli senza coniuge = 66,6% in parti uguali tra i figli + 33,3% quota disponibile
Ascendenti senza coniuge e senza figli = 33,3% ascendenti + 66,6% quota disponibile
Senza coniuge senza figli e senza ascendenti = 100% quota disponibile
Imposta di Successione:
Le aliquote dell'imposta di successione sono le seguenti:4% se i beneficiari sono il coniuge e parenti in linea retta, sul valore netto che supera, per ciascun beneficiario 1 milione di euro.-
6% per i beni devoluti a fratelli e sorelle, sul valore che eccede, per ciascun beneficiario, la franchigia di 100 mila euro.-
6% per gli altri parenti fino al quarto grado, gli affini in linea retta, nonchè gli affini in linea collaterale fino al terzo grado come, ad esempio, cugini di primo grado, suoceri, cognati, nipoti e zii.-
8% per tutti gli altri soggetti, tra cui rientrano i conviventi. I parenti in linea retta sono i genitori e i figli naturali e adottati e i rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta.-
Se il beneficiario è un portatore di handicap, l'imposta si sulle successioni si applica solo sul valore della quota o del legato che supera 1 milione e mezzo di euro.-
Se per esempio Tizio muore lasciando ai due figli eredi un immobile del valore complessivo di 1 milione e mezzo di euro, nessuno pagherà l'imposta di successione, ma saranno dovute solo le imposte relative al trasferimento (imposta ipotecaria e catastale, imposta di bollo e tassa ipotecaria. I figli dovranno presentare la dichiarazione di successione entro 12 mesi dalla data del decesso del padre.-
Grado di parentela:
1° = genitore – figlio
2° = nonno – nipote (figlio di figlio) – fratello
3° = zio – nipote (figlio di fratello)
4° = 1° cugino
5° = 2° cugino – figlio di 1° cugino
6° = figlio di 2° cugino
5) Il Matrimonio: Comunione e Separazione dei Beni
La legge n. 151 del 19 maggio 1975 stabilisce che quando una coppia si unisce in matrimonio si applichi automaticamente il regime patrimoniale della comunione dei beni.Al momento del matrimonio, sia che si tratti di rito civile che religioso, gli sposi possono derogare la norma scegliendo il regime patrimoniale della separazione dei beni. La scelta deve essere dichiarata, al termine della cerimonia, all’ufficiale di stato civile o al sacerdote, inoltre può essere comunicata anche al momento della richiesta delle pubblicazioni di matrimonio.
La scelta del regime patrimoniale della separazione dei beni viene annotata a margine dell’atto di matrimonio.
Se gli sposi non dichiarano questa scelta, la legge considera automaticamente, come regime patrimoniale familiare, la comunione dei beni.
Qualsiasi variazione successiva deve avvenire davanti ad un notaio con atto pubblico.
Per coloro che hanno contratto matrimonio prima del 20.09.1975, si applica automaticamente, da tale data, il regime patrimoniale della comunione dei beni.
Comunione dei beni
Con il regime patrimoniale in comunione dei beni, i
beni acquistati dai coniugi insieme o individualmente nel corso del
matrimonio, entrano automaticamente a far parte di un unico
patrimonio comune a entrambi che ne sono proprietari al 50%
indipendentemente dall'apporto reale di ognuno.
- i risparmi di ciascun coniuge accantonati durante la vita matrimoniale
- gli acquisti compiuti dai coniugi dopo il matrimonio
Sono esclusi dal patrimonio comune (art. 177 - 178 e 179 del Codice Civile):
- i beni personali di ciascun coniuge
- i beni di ciascuno esistenti prima del matrimonio
- i beni che ciascuno ha ricevuto dopo il matrimonio, per donazione o successione
- i beni ottenuti a titolo di risarcimento danni o di pensione di invalidità al lavoro
Separazione dei beni
Con la separazione dei beni gli sposi mantengono la
titolarità esclusiva non solo dei beni acquistati antecedentemente
al matrimonio ma anche di quelli conseguiti durante il matrimonio.
Al coniuge proprietario dei beni spettano, in via esclusiva, il godimento e l'amministrazione degli stessi che può essere anche assegnata all'altro coniuge tramite una procura.
Rispetto alle necessità del nucleo familiare, entrambi i coniugi sono obbligati a contribuire alle spese ognuno proporzionalmente alle sue possibilità.
Al coniuge proprietario dei beni spettano, in via esclusiva, il godimento e l'amministrazione degli stessi che può essere anche assegnata all'altro coniuge tramite una procura.
Rispetto alle necessità del nucleo familiare, entrambi i coniugi sono obbligati a contribuire alle spese ognuno proporzionalmente alle sue possibilità.
6) ACCETTAZIONE DELL'EREDITA':
La legge prevede diversi modi per accettare l’eredità:- Accettazione espressa
- Accettazione tacita
- Accettazione con beneficio d’inventario
Accettazione espressa: L’accettazione espressa consiste in una dichiarazione scritta dalla quale risulti l’intenzione di accettare l’eredità . L’accettazione può essere fatta o alla presenza di un notaio o anche con una semplice scrittura privata firmata e datata dall’accettante.-
Accettazione tacita: Si dice accettazione tacita quando l’erede a seguito di un suo comportamento chiaro ed inequivocabile, lascia intendere di avere accettato l’eredità, ad esempio appropriazione di beni ereditati, disposizione sugli stessi beni o promozione di un’azione spettante all’erede.-
Accettazione con beneficio d’inventario: In questo modo i debiti del de cuius vanno pagati ugualmente ma fino alla concorrenza del patrimonio del cuius. Quindi il patrimonio dell’erede non viene intaccato.-
In generale qualunque sia la modalità di accettazione, il chiamato all’eredità ha 10 anni di tempo per decidere se accettare o meno. Se entro 10 anni non si manifesta l’accettazione si perde ogni diritto sull’asse ereditario, che si devolve secondo le regole stabilite dalla legge.-
7) RINUNCIA ALL'EREDITA':
La rinuncia all'eredità è l’atto con il quale il chiamato all’eredità dichiara di non volerla accettare, ad esempio perché i debiti del defunto sono superiori ai crediti, In tale eventualità egli deve rinunciare espressamente per mezzo di una dichiarazione ricevuta dal notaio o effettuata dal Cancelliere del Tribunale circondario in cui si è aperta la successione, altrimenti si considera come non avvenuta.
La rinuncia all'eredità non può essere sottoposta ad una condizione o ad un termine, né può essere limitata solo ad una quota parte dell’eredità stessa. La rinuncia, a differenza dell’accettazione, è sempre revocabile; il rinunziante, se non è passato il termine di prescrizione di dieci anni, ha il diritto di accettare fino a che, in seguito al suo rifiuto, un chiamato di grado inferiore non abbia a sua volta accettato. Il chiamato all’eredità perde la facoltà di rinunciare se sottrae i beni ereditati o se comunque ha venduto o donato beni di appartenenza del defunto.
I rinuncianti si devono presentare personalmente, se maggiorenni. Nel caso di minorenni si devono presentare entrambi i genitori in loro rappresentanza. Nel caso di interdetti, inabilitati no minori, il tutore o il genitore deve chiedere l’autorizzazione per la rinuncia all’eredità del minore al Giudice Tutelare del luogo di residenza del minore o del tutore.
La rinuncia all'eredità deve farsi con dichiarazione ricevuta dal notaio o dal Cancelliere del Tribunale competente (cioè il Tribunale dell’ultimo domicilio del defunto), entro 3 mesi dalla morte se si è in possesso dei beni o entro 10 anni se non si è in possesso dei beni e non ha effetto se non è osservata la forma prescritta (art. 519 c.c.).-
Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito www.cgil.it.
Iscriviti alla CGIL. Perché? Perché è sempre dalla tua parte per dare voce al lavoro e ai diritti.
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Buongiorno Avvocato, dopo una lunga causa ho avuto sentenza favorevole e recuperato le mie quote ereditarie legittime. Mi erano state sottratte dal mio defunto padre e dai miei fratelli con un finto atto di compravendita. Purtroppo loro non rispondono alle raccomandate ed io vorrei recuperare al più presto ciò che mi spetta, tra cui una casa al mare. Qual è il modo più veloce per ottenere qualcosa? Il mio avvocato vorrebbe parlare con il loro avvocato ma io sono sicura che loro non accetteranno un accordo. La ringrazio e le auguro una buona giornata.
RispondiEliminaPurtroppo tu non hai vinto la causa ma solo il primo tempo della "partita", e ti aspetta quindi un secondo tempo che potrebbe essere della stessa durata del primo e dall'esito affatto scontato.-
EliminaIl tuo avvocato avrebbe dovuto informarti preventivamente di tutto l'iter giudiziario necessario e a questo punto solo lui può cercare la strada più veloce; ti consiglio quindi di non cercare strade alternative che ti farebbero solo allungare i tempi.-
Buongiorno, la ringrazio per la celere risposta. Ho cambiato avvocato da poco perché il mio aveva omesso delle informazioni importanti e per questo sono un po' diffidente. Il mio nuovo avvocato è stato molto disponibile e mi ha spiegato cosa intenda fare ma i miei fratelli sono molto poco collaborativi e volevo solo un parere terzo sulla questione. So bene che il recupero sarà lento e non scontato ma temo che nel frattempo loro si preservino e facciano sparire conti correnti o altro. Grazie ancora per il suo tempo e la sua franchezza!
EliminaBuongiorno avvocato
RispondiEliminaLe porgo il seguente quesito
Sono vedovo da 11 anni
All’epoca i miei due figli avevano 6 e 9 anni
Ora mia figlia 20enne mi chiede l’eredità della madre ovvero quota casa soldi sul conto cointestato all’epoca , quota della pensione di reversibilità che l’INPS mi ha riconosciuto anche per i figli fino alla maggiore età . Sono passati oltre 10 anni dalla morte di mia moglie ( settembre 2011) ma solo a gennnaio 2022 mi vengono fatte queste richieste . Sono obbligato a dare ciò che mi è stato richiesto tramite un suo legale ?
Grazie della risposta
In effetti alla morte di tua moglie tu sei diventato erede per la tua quota ed amministratore delle quote dei tuo figli, sia per la quota della casa che dei soldi sul conto corrente che della pensione di reversibilità.-
EliminaQuesto significa che avresti dovuto gestire al meglio il tutto ed assegnare ai figli al compimento della maggiore età quanto di loro competenza, a meno che tu non sia stato costretto ad utilizzare i loro soldi per il loro mantenimento, ma devi dimostrare che non avevi alternative.-
Avvocato il mio dubbio è che mia figlia ha compiuto 18 anni a maggio 2020 mentre la richiesta del suo legale e di fine gennaio 2022 , non è andata in prescrizione ? Avrebbe dovuto farla entro il compimento del 19 anno di età o sbaglio ?
EliminaPerché se c’è una legge a cui appellarsi lo faccio eccome
Grazie molte
Non mi risulta niente del genere!!!
EliminaBuongiorno, io e mia nipote (figlia di mio povero fratello) abbiamo ereditato 2 appartamenti già divisi. Io sono residente al 1°piano mentre mia nipote abita in un'altro paese e vorrebbe vendere l'appartamento di sotto che acquisterei io per fare prima casa a mio figlio grande. Come mi consiglia di agire? Mi hanno sconsigliato la donazione in quanto dicono si paghi molto di tasse ... Vorrei una soluzione che nel futuro li faccia litigare il minimo possibile. Naturalmente e' in previsione un domani che il primo piano vada al figlio piccolo. Gli appartamenti sono uguali come metratura . Grazie !!
RispondiEliminaEscluderei la donazione visto che si tratta comunque di una vendita: Per quanto riguarda l'acquisto io ti consiglierei di intestare l'appartamento direttamente a tuo figlio per evitare che per te diventi un a seconda casa, con tutto quello che ne consegue a livello fiscale, ed evitare un successivo passaggio di proprietà.-
EliminaBuonasera, noi tutti gli eredi di mio padre, deceduto nel mese di gennaio 2022, abbiamo fatto la rinuncia all'eredità. Possiamo non presentare il 730 di mio padre oppure incorriamo in qualche sanzione. Oppure se lo presentiamo è causa di accettazione tacita dell'eredità. Grazie
RispondiEliminaSe avete rinunciato tutti all'eredità di tuo padre non avete alcun titolo per presentare il 730 per suo conto.-
EliminaBuonasera, sono figlio unico e il mio genitore é morto mentre l'altro é ancora vivo. Si tratta di un immobile di due appartamenti che era intestato a tutti e due. A me spetta 1/4 dell'immobile. La mia domanda é: il Il genitore superstite può affittare o dare in comodato d'uso questi appartamenti senza il mio consenso?
RispondiEliminaGrazie
Prima di avanzare pretese devi procedere per la successione, e questo significa che se l'immobile è divisibile per 4 con il tuo 1/4 puoi fare quello che vuoi come può fare quello che vuole il genitore superstite per i suoi 3/4.-
EliminaSe invece l'immobile non è divisibile non si può ne affittare ne dare in comodato senza il consenso di entrambi.-
Grazie Avvocato. Da dove si vede se é divisibile? Si vede dalla Visura?
RispondiEliminaQuesto dovete saperlo voi nel senso che se è possibile ricavare un mini appartamento completo ed autonomo del valore di 1/4 dell'immobile la proprietà è divisibile altrimenti no.-
EliminaGrazie mille avvocato
RispondiEliminaPrego!
EliminaAlla prossima!!!
Buonasera, vorrei togliermi un dubbio,io e il mio compagno vorremmo sposarci io ho due figlie da un precedente matrimonio, lui una figlia dalla sua ex la mia domanda è fra 100 anni quando i miei genitori non ci saranno più e io ereditò la mia parte in mia morte la parte ereditata va solo alle mie figlie o anche al mio futuro marito? Grazie per la risposta
RispondiEliminaAlla tua morte, la parte ereditata andrebbe divisa in tre parti uguali tra le tue figlie e tuo marito, o sua figlia se nel frattempo fosse deceduto.-
EliminaBuonasera, mia mamma abitava con mio nonno (deceduto nel 2020) che accudiva, insieme a 3 fratelli con le rispettive mogli, da quando era venuta a mancare la nonna.
EliminaDopo la morte del nonno, 3 figlie si sono rivolte al giudice per far liberare l'appartamento occupato da mia mamma, facente parte dell'asse ereditario insieme ad altri 7 appartamenti, uno dei quali occupato da me dalla morte di mia nonna nel 2010. Anche le 3 figlie occupano ognuna un'appartamento dell'asse ereditario.
Il giudce ha deciso che mamma deve liberare l'appartamento.
Dopo la decisione del giudice ho cambiato residenza, avendo di recente acquistato una nuova casa, ma recandomi agli uffici competenti per il cambio di residenza di mamma dall'appartamento dove abitava con il nonno, a quello dove io avevo la residenza, mi viene negata chiedendo il consenso di tutti gli eredi.
Considerando che 1) C'è un testamento del nonno a favore dei figli che lo hanno accudito lasciado una quota maggiore rispetto agli altri. 2)Avendo le utenze ancora nell 'appartamento dove risiedevo e che ancora occupo, non avendo ultimato i lavori a casa nuova.3)ci sono dei rapporti tra i fratelli e sorelle tali che sarà assurdo ricevere il consenso di tutti gli eredi.4)Gli immobili dell'asse ereditario sono in attesa di sanatoria, quindi non è possibile procedere alla divsione. Come posso far ottenere la residenza a mia mamma ed evitare che mamma venga privata ANCHE di poter usufruire dell'appartamento dove io abitavo?
Purtroppo la legge è chiara nel senso che in questi casi o ci si mette tutti d'accordo sul da farsi o si va in causa in modo che sarà il giudice a decidere sulle controversie tra eredi, e non ci sono scorciatoie.-
EliminaBuongiorno Gianfranco, volevo chiederti un parere sulle tasse per la successione. Mia madre ha tre appartamenti, in uno ha la residenza mio fratello, nel secondo ci abita un mio nipote da solo e nel terzo mia madre . Alla sua morte so che la casa dove abita mio fratello si pagheranno le tasse come prima casa, però volevo chiederti se dopo la successione può cambiare e dopo quanto la residenza senza vendere casa e senza perdere le agevolazione prima casa E poi nella casa dove abita mio nipote (figlio di mio fratello come si pagheranno le tasse di successione?. E' corretto che la casa dove abita mio fratello si può vendere senza perdere le agevolazione prima casa e ne copriamo un'altra entro l'anno e comunque come ho detto prima può cambiare residenza quando vuole senza la necessità di vendere e senza perdere le agevolazioni prima casa
RispondiEliminaCiao Franco!
EliminaImposta di Successione:
Le aliquote dell'imposta di successione sono le seguenti:
- 4% se i beneficiari sono il coniuge e parenti in linea retta, sul valore netto che supera, per ciascun beneficiario 1 milione di euro.-
- 6% per i beni devoluti a fratelli e sorelle, sul valore che eccede, per ciascun beneficiario, la franchigia di 100 mila euro.-
- 6% per gli altri parenti fino al quarto grado, gli affini in linea retta, nonchè gli affini in linea collaterale fino al terzo grado come, ad esempio, cugini di primo grado, suoceri, cognati, nipoti e zii.-
- 8% per tutti gli altri soggetti, tra cui rientrano i conviventi. I parenti in linea retta sono i genitori e i figli naturali e adottati e i rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta.-
Comunque fino alla morte di tua madre è inutile formulare ipotesi perché la normativa potrebbe cambiare nel frattempo.-
Buongiorno, mia madre è morta s stiamo facendo la successione. Siamo tre fratelli e mia madre ha una casa tutta a suo nome e una dove abitava con diritto di abitazione e noi figli avevamo la quota avuta in eredità da nostro padre. Possiamo fare la successione con agevolazione prima casa nell'abitazione posseduta al 100% da mia madre(visto che andrò ad abitarci) nonostante abbia una quota avuta in eredità da mio padre nell'altra abitazione?
RispondiEliminaCiao Claudio!
EliminaPer usufruire dei benefici, l’abitazione deve trovarsi nel territorio del Comune in cui l’acquirente ha la propria residenza.
Se residente in altro Comune, entro 18 mesi dall’acquisto l’acquirente deve trasferire la residenza in quello dove è situato l’immobile. La dichiarazione di voler effettuare il cambio di residenza deve essere contenuta, a pena di decadenza, nell’atto di acquisto.-
Buongiorno Gianfranco, anch'io sono nella stessa situazione di Claudio con la differenza che io ho già la residenza nella casa che avremo in successione.Quindi volevo la sua conferma se possiamo avere l'agevolazione prima casa in successione nonostante possiedo una quota( circa 1/6) in un'altra casa avuta in eredità alla morte di mio padre. E seconda cosa se in seguito posso cambiare residenza(senza vendere casa) sempre nello stesso paese senza perdere l'agevolazione avuta in successione
RispondiEliminaSI! Puoi avere l'agevolazione prima casa avendo già la residenza nella casa che hai in successione.-
EliminaLo spostamento successivo della residenza dal Comune in cui è situato l’immobile agevolato non comporta la decadenza dall’agevolazione e non è dovuto il pagamento di ulteriore imposta perché la condizione risultava soddisfatta nel momento dell’acquisto.-
Buonasera , caro avvocato. Le faccio una domanda per conto di una mia amica. Lei sposata in reggime comunione dei beni da 17 anni , matrimonio sensa figli. Suo marito adesso malato, purtroppo grave. Come parenti più stretti lui ha una cugina di secondo grado e una di terzo, poi ci sono anche più lontani, ma nella vita non hanno avuti contatti. Se dovrebbe mancare lui, chi può pretendere per sua eredità? Lui ha due appartamenti e poi conto corrente, però intestato insieme con moglie. Per adesso lui non ha fatto nessun testamento, secondo voi sarebbe utile? Grazie mille in anticipo.
RispondiEliminaSuccessione legittima:
EliminaEredi:
Coniuge (in mancanza di figli e senza fratelli e ascendenti) = intera eredità.-
In effetti quando ci sono dei dubbi l'eredità va accettata con beneficio d'inventario, in modo che non si debba rispondere dei debiti del de cuius, quindi nel vostro caso la banca può rivolgersi ai suoi eredi e per prima a tua madre intestataria della casa.-
RispondiEliminaLa ringrazio per la risposta. Ho un'altra domanda. È normale che in questi 30 anni mia madre non abbia mai ricevuto nessuna comunicazione da parte della banca ? C'è una sentenza di separazione e la residenza di mia madre non è più stata quella da molti anni. Come l'hanno rintracciata ora,, non avrebbero potuto e dovuto farlo anche anni fa, visto che come coniuge era responsabile dei mancati pagamenti di mio padre ? Grazie mille
RispondiEliminaSono figlia unica. Mia madre è defunta e mio padre dice che non mi spetta nulla poiché si erano fatti una promessa reciproca che alla morte di uno rimaneva tutto all'altro.
RispondiEliminaÈ possibile? Che posso fare?
NO!
EliminaLa legge prevede quanto segue:
Eredità senza testamento:
Coniuge 50% + figlio 50%.-
Con testamento::
Coniuge + figlio unico = 33,3% coniuge + 33,3% figlio + 33,3% quota disponibile.-
Questo significa che se tua madre non ha fatto testamento a te spetta il 50% dell'eredità, mentre se lo ha fatto a te spetta almeno il 33,3% che la tua quota di legittima.-
Per tutelare i tuoi diritti se non ci riesci da sola devi purtroppo rivolgerti a un avvocato.-
Grazie mille Avvocato
EliminaÈ anche possibile che il testamento reciproco possa essere nullo? Per esempio se si impugna?
EliminaGrazie
Il testamento reciproco:
EliminaL’articolo 589 del codice civile stabilisce che “Non si può fare testamento da due o più persone nel medesimo atto, né a vantaggio di un terzo, né con disposizione reciproca“.
La norma contempla l’ipotesi del testamento congiuntivo e del testamento reciproco. In buona sostanza la legge ritiene invalido l’atto sottoscritto da più soggetti contenente disposizioni testamentarie in favore di un terzo o che dispongano reciprocamente di una futura successione in favore dei sottoscriventi. Ciò che pertanto la legge ritiene invalido è il testamento collettivo in quanto verrebbe violata la disposizione di cui all’articolo 602 del codice civile dalla quale emerge l’unilateralità dell’atto testamentario.
L’ipotesi di testamento reciproco, affetta da vizio che comporta la nullità, va tenuta distinta dalle ipotesi di testamento simultaneo o testamento corrispettivo. Tali ultime due forme di testamento sono infatti valide.
L’effetto principale del testamento reciproco dunque è la nullità dell’atto. Tale nullità può essere fatta valere in giudizio con i mezzi di impugnazione del testamento.-
Grazie mille
EliminaE' vero ma in questi casi le banche hanno sempre "il coltello dalla parte del manico", e purtroppo non possiamo farci nulla.-
RispondiEliminaSalve mia nonna ha venduto una casa mio padre ha avuto 60 000, io al momento mi trovo fuori della regione potrei sapere se volesse mandarmi una parte se può o devo essere per forza li ?lui non mi ha accennato un interesse a mandarmi qualcosa a distanza mi ha detto mia nonna che la casa e stata venduta .se lui volesse potrebbe mandarmeli tramite assegno o si deve andare dal notaio ?
RispondiEliminaQuanti soldi posso regalare con un bonifico?
EliminaCome donare denaro senza andare dal notaio?
Non esiste un limite ai soldi che si possono regalare (a un figlio come a chiunque altro). Senonché bisogna solo stare attenti a giustificare tale operazione nei confronti dell'Agenzia delle Entrate e a preservare le quote di eventuali eredi legittimari (il coniuge e altri figli).-
Quindi non c'è bisogno che io mi trovi sul posto giusto ?se volesse potrebbe mandarli anche a distanza
EliminaSI!
EliminaSe volesse potrebbe farti un bonifico evitando ogni formalità.-
Buongiorno avvocato
RispondiEliminaAbito all'estero dove mio padre ha un conto esclusivamente a nome suo. Io ho la procura. Negli anni mi ha regalato alcune somme di denaro per aiutarmi. Ogni volta chiamava il suo consulente per autorizzare il prelievo. Ora dice che vuole tutto il denaro indietro che purtroppo io non ho. Come posso fare? Lui può pretenderlo?
Grazie per l'aiuto avvocato.
Il donante può richiedere la revoca della donazione per ingratitudine del donatario, ossia a seguito di atti gravissimi, come un omicidio, o abbia arrecato un grave pregiudizio al patrimonio del donante.-
EliminaAssolutamente non ho fatto nulla di grave. É arrabbiato perché non voglio firmare un documento di rinuncia all'eredita' (una casa) visto che la mamma è defunta.
EliminaGrazie Avvocato
EliminaPrego!
EliminaAlla prossima!!!
Buona sera Avvocato
RispondiEliminaMia madre aveva un conto in banca con 500000 Euro.
Ora è defunta e mio padre dice che non c'è più niente poiché li ha spesi per la sua malattia. Io so che non è vero perché la mamma prima di morire mi ha confermato dell'esistenza di questi soldi. La sua malattia purtroppo è durata solo 2 mesi e non le hanno fatto alcun intervento. Solo due settimane di degenza in ospedale. Non so che conto è e neppure il nome della banca. Che posso fare?
Grazie sin d'ora per una sua risposta.
Se il conto era intestato a tua madre, e se tuo padre non non lo ha svuotato prima del suo decesso, il conto è congelato dalla banca in attesa di conoscere gli eredi legittimi.-
EliminaIn caso contrario, se non conosci nemmeno il nome della banca, è molto difficile fare delle ricerche soprattutto se tuo padre non è interessato a darti la parte che ti spetta.-
Non si può risalire tramite l'agenzia delle entrate?
EliminaNon mi risulta!
EliminaL'Agenzia delle Entrate può fare delle verifiche su potenziali evasori fiscali, ma non può fare delle ricerche per conto di cittadini privati.-
Grazie mille avvocato
EliminaPrego!
EliminaAlla prossima!!!
Ciao Lilli!
RispondiEliminaSe il coniuge del nonno o dello zio fosse ancora vivo, avrebbe comunque diritto per legge a metà dell’eredità del defunto e solo l’altra metà verrebbe divisa tra i nipoti. Se anche il coniuge del nonno o dello zio non ci fosse più, allora l’eredità spetterebbe per intero ai nipoti.-
Buonasera grazie per la risposta ma non ho ben capito o forse non sono stata chiara ad esprimermi, io ho 79 anni e solo un unico nipote maggiorenne e disabile (figlio di mio figlio defunto) . Ho anche una sorella 83 anni con dei nipoti (figli di mia sorella) . Se dovessi venire a mancare la casa in italia a chi va ?
RispondiEliminaCiao Lilli!
RispondiEliminaLa casa in Italia va a tuo nipote, figlio di tuo figlio, a meno che tu non voglia disporre diversamente con un testamento.-
Buonasera Avvocato,
RispondiEliminamia nonna (vedova) è deceduta ad inizio anno e mio padre (che ha due fratelli) dopo solo 6 mesi. Non è stata ancora presentata la dichiarazione di successione (legittima) di mia nonna ed io dovrei presentare quella di mio padre. Si è scoperto che al catasto non hanno aggiornato le quote degli immobili dei miei nonni, nonostante dichiarazione di successione di mio nonno correttamente presentata (risulta intestatario ancora mio nonno, morto prima di mia nonna). Devo attendere che sia prima regolarizzata la situazione al catasto e presentata la dichiarazione di mia nonna? La parte di casa di mia nonna spettante a mio padre rientra nel patrimonio di mio padre o dei suoi eredi? Grazie per la risposta
- SI! Devi attendere che sia prima regolarizzata la situazione al catasto e presentata la dichiarazione di tua nonna.-
Elimina- La parte di di casa di tua nonna spettante a tuo padre rientra nel patrimonio di tuo padre.-
Grazie avvocato!
EliminaIl funzionario della banca che ha rilasciato la dichiarazione di credito per il deposito intestato a mio padre sostiene che occorre procedere comunque alla successione in Agenzia delle Entrate per il solo deposito e poi "con calma" provvedere alla successione degli immobili, al fine di sbloccare i fondi del deposito intestato a mio padre, perché la banca non può attendere la dichiarazione di successione completa.
A me sembra strano, Le chiedo se tale procedura è corretta. Come occorre operare in modo corretto per lo sblocco dei fondi? Devo presentare una o più dichiarazioni di successione?
Sembra strano anche a me, però certe regole le fissano le banche ti consiglio quindi di procedere come ti ha suggerito il funzionario perché comunque il coltello dalla parte del manico ce l'hanno loro.-
EliminaGentile Gianfranco, gentilmente, papa coniuge superstite, mamma defunta, e 2 figli, io e mia sorella. Bene immobile in comunione di mamma e papà, fatta al tempo la successione, in cui lui vive come coniuge superstite. Venduto il box a 24, il notaio ha così suddiviso: 12 a papa, altri 12 divisi tra papa, io e mia sorella 4+4+4. E' corretto? Grazie e buona serata!
RispondiEliminaSI!
EliminaUna metà era già di tuo padre prima del decesso della moglie quindi l'altra metà che era la quota di eredità di vostra madre va divisa in parti uguali tra i 3 eredi.-
Buongiorno dottor Censori, mi servirebbero alcune informazioni relative ad un'eredità. La situazione è questa. malato terminale coniugato in separazione dei beni. Il malato ha un prestito, una cessione del quinto dello stipendio e delle cambiali intestate a sè. Lavora da alcuni anni in una ditta e ha il TFR investito in una assicurazione sulla vita. La moglie vorrebbe sapere se è tenuta a coprire i debiti del marito. Se rinunciasse all'eredità, andrebbe a perdere pensione e TFR? Grazie.
RispondiEliminaSe la moglie non rinuncia all'eredità sarà tenuta a pagare tutti i debiti del marito e perderà quindi anche il TFR, ma avrà comunque diritto alla pensione di reversibilità.-
EliminaBuonasera dopo la morte di mia madre mio padre fece la successione dei beni,il giorno del funerale abbiamo scoperto che nostro padre si è sposato con una donna divorziata anche lei con figli e beni immobili, il matrimonio civile è con separazione dei beni le domando la tipa ha diritto a qualcosa ?
RispondiElimina
EliminaEredità senza testamento:
La legge prevede quanto segue:
Coniuge + due figli = 33,3% per ciascuno
Coniuge + tre o più di tre figli = 33,3% per il coniuge + 66,6% in parti uguali per i figli
Gentile Avvocato
RispondiEliminaHo dato procura speciale a un avvocato per una causa ereditaria. E' da due mesi che mi tiene sulle spine dicendomi "la richiamo e poi non chiama", ogni volta che lo sollecito (sempre io lo devo chiamare) lui tergiversa o non mi da informazioni su quello che sta facendo, gli ho pure chiesto quanto gli devo di anticipo e lui continua a dirmi vedremo poi. Ad esempio giovedì scorso per l'ennesima volta l'ho chiamato per avere delucidazioni sull'andamento della causa e lui mi ha risposto che in dieci minuti mi avrebbe richiamato. Oggi sono trascorsi 5 giorni e non l'ho ancora sentito. Secondo lei come devo procedere?
Grazie mille.
Le cause in Italia purtroppo hanno tempi lunghissimi però il tuo avvocato dovrebbe dirti come stanno effettivamente le cose, quindi dovresti richiamarlo dicendogli che se non ti darà tutta l'assenza necessaria gli revocherai la procura che affiderai ad un altro avvocato.-
EliminaBuongiorno Avvocato
RispondiEliminaIo abito all'estero, mia madre è defunta. Con mio padre non parlo e sono figlia unica. Mia madre ha lasciato denaro e immobili. Mio padre ha raccontato a sua sorella, mia zia, che ha fatto la successione. È possibile che l'abbia fatta senza la mia firma e presenza e senza farmi sapere nulla?
Anche io ho diritto alla mia parte e so che lui non vuole darmi nulla. Lo può fare?
Grazie mille.
Successione legittima:
EliminaEredi:
Coniuge (in mancanza di figli e senza fratelli e ascendenti) = intera eredità
Coniuge + figlio unico = 50% per ciascuno.-
Purtroppo per far valere i tuoi diritti devi rivolgerti a un avvocato in Italia ed intentare una causa a tuo padre.-
salve,mia nonna ha messo in vendita una casa che era di sua madre,io attualmente mi trovo fuori regione, a distanza diceva sempre che doveva rendere conto ai figli, perche io avevo detto che la volevo per me ,la mia domanda e se fossi stata li me l avrebbe data o non sarebbe cambiato niente?la distanza ha inciso sulla sua decisione o se avesse voluto me la intestava a me
RispondiEliminaTua nonna in vita può disporre liberamente dei sui beni e non è obbligata a rendere conto a nessuno delle sue scelte.-
EliminaLo so volevo solo capire se il fatto che sono distante ha influito o meno sulla scelta di avere la casa
RispondiEliminaPresumo di SI!
EliminaInfatti se ti trovi fuori regione presumo che tua nonna non possa più fare affidamento su di te come magari in passato.-
io prima di andare via gli avevo chiesto se aveva intenzione di darmi la casa, ma aveva detto no perche devo rendere conto anche ai figli,io prima di partire sapevo questo,senno penso che me l avrebbe detto prima se avesse avuto intenzione di darmi la casa
Eliminavoglio spiegarmi meglio,prima di trasferirmi in un altra regione per motivi di studio gli avevo detto se lei voleva darmi la casa ,ma lei fin dal principio aveva detto che siccome era troppo grande doveva venderla perche ha tre figli a cui doveva rendere conto,tra cui anche mio padre,i mobili li ha dati a mio padre ma la casa e.stata messa in vendita mentre ero qui in regione.quindi io penso che se lei voleva darmela me lo poteva anche dire prijma che partissi quello e'il mio discorso perche non voglio avere nessun rimpianto
EliminaNon credo che tu debba avere dei rimpianti in quanto tua nonna potrebbe aver cambiato idea o di propria iniziativa o influenzata da altri familiari, e forse se non eri distante avrebbe potuto decidere diversamente, ma a questo punto è inutile formulare ipotesi.-
EliminaBuonasera Avvocato
RispondiEliminaMio padre ha lasciato un testamento olografo firmando per esteso nome e cognome ma senza firma. È valido? Inoltre si può impugnare un testamento olografo?
Grazie mille.
Il testamento olografo è quel tipo di testamento disciplinato all’articolo 602 del codice civile. Deve essere necessariamente ed integralmente scritto, sottoscritto e datato dal testatore. La violazione di tali requisiti formali determina l’impugnabilità del testamento e più precisamente la nullità o l’annullabilità delle volontà testamentarie. È l’unico testamento per la cui redazione non è richiesto l’intervento del notaio. Può infatti essere redatto autonomamente dal testatore senza alcun costo.
EliminaGrazie avvocato ma il fatto che non ci sia una firma è regolare? In caso io volessi confrontarla con una firma magari su un documento di identità come faccio?
EliminaGrazie
Non ti capisco!
EliminaMio padre ha lasciato un testamento olografo "firmando per esteso"
Che significa?
Intendo dire che normalmente noi tutti abbiamo una firma abbreviata. Sul testamento è scritto il nome, secondo nome e cognome.
EliminaNel diritto italiano, la sottoscrizione è valida se la firma apposta è autografa, cioè vergata di proprio pugno.-
EliminaBuongiorno, vorrei sapere se, pur avendo rinunciato all'eredità di mio marito, ho il diritto di chiedere la Dichiarazione di Sussistenza alla Banca dove avevamo un conto cointestato che è stato chiuso dopo la sua morte. L'Avvocato nominato come curatore dell'eredità è da mesi che dice che sta aspettando l'originale dalla banca (ha già ricevuto il documento via mail). Tra l'altro non è possibile ritirarlo personalmente?
RispondiEliminaVorrei anche sapere se, pur essendo il conto congelato, potrebbero chiedermi soldi di gestione/bollo/chiusura conto al momento della chiusura (ormai sono quasi 4 anni da quando è morto mio marito). La ringrazio anticipatamente.
La parte delle somme del defunto presente sul conto viene acquisita per il 50% dagli altri cointestatari e per il 50% dagli eredi della persona venuta a mancare. La banca in questo caso è tenuta a “congelare” solo la parte delle somme spettante agli eredi e ad aprire su di essa la successione ereditaria, lasciando agli altri titolari del conto la possibilità di ritirare o disporre delle loro somme in maniera completamente autonoma.-
EliminaBuongiorno,
EliminaLa ringrazio molto per la rapida risposta ma il mio problema è un altro, forse mi sono espressa male. So che pur essendo io cointestataria non posso chiudere il suddetto conto perché la Banca lo farà solo quando avrà la Dichiarazione di Successione e questo è chiaro. Per fare la Dichiarazione di Successione, però, il Curatore dell'eredità giacente dice che manca la "Dichiarazione di sussistenza" di un altro conto, sempre cointestato a me e a mio marito, in un'altra Banca, conto che è stato chiuso dopo la morte di mio marito (senza problemi, immagino perché era vuoto). Quello che vorrei sapere è, visto che a quanto pare il Curatore ha sempre mille problemi, io come cointestataria, posso richiedere la Dichiarazione di Sussistenza del vecchio conto chiuso?
Giusto una precisazione, non mi interessa chiudere il conto per una questione di soldi perché so che avrei diritto alla mia parte come cointestataria anche se il Curatore mi ha detto di non toccare i soldi. Voglio essere totalmente liberata da quel conto perché se il Curatore impiega 10 anni per chiuderlo (ne sono già passati 3 da quando è Curatore) perché il mio nome deve obbligatoriamente rimanere sul conto? A maggior ragione avendo rinunciato all'eredità. Voglio eliminare qualsiasi questione in sospeso, che mi riguardi, legata all'eredità. Grazie per l'attenzione.
EliminaIl curatore non può impedirti di ritirare la tua parte quindi puoi pretendere dalla banca che ti venga liquidata, dopo di che quello che succederà a un conto congelato non sarà più affar tuo in quanto rimarrà solo la parte che andrà in successione e il curatore ha 10 anni di tempo per completare l'iter burocratico.-
EliminaVa bene, la ringrazio per le informazioni.
EliminaPrego!
EliminaAlla prossima!!!
Salve,vorrei informazioni riguardo Il conto deposito titoli bancari del defunto possono continuare cambiando il nominativo, cioè mettendo al posto del defunto (mia madre)noi eredi(figli).Grazie.
RispondiEliminaPurtroppo NO!
EliminaIl conto deposito titoli bancari intestati al defunto va chiuso, i titoli vanno venduti e il ricavato va diviso tra gli eredi.-
Buongiorno Gianfranco, io so che in successione il deposito titoli si trasferisce agli eredi e che se tutti sono d'accordo hanno la facoltà di vendere quando più gli fa comodo specialmente se sono in perdita. Almeno questa è la mia esperienza e la banca non si è opposta
EliminaSI!
EliminaSe tutti gli eredi sono d'accordo sulla divisione dei titoli, in sede di successione possono decidere come vogliono.-
Buonasera avvocato, intanto grazie per tutte le informazioni che condivide con noi. Mia madre, a seguito della scomparsa di sua mamma, ha ereditato, con altri fratelli,1/5 della casa materna. In questa casa vive sua sorella single che si è occupata della successione in modo non trasparente (ovviamente per tutelarsi dato che è disoccupata in attesa della pensione minima) e che attualmente sta cercando di ottenere l'usufrutto gratuito (e a vita!) di tale casa. Ha quindi richiesto a tutti i fratelli lontani, senza alcuna spiegazione, di recarsi da un notaio per firmare una procura speciale, a favore di un fratello che vive accanto a lei, per la costituzione di usufrutto a titolo di donazione (se non ho capito male, si tratta di un usufrutto a titolo gratuito, senza pagamento dell'affitto). Ciò che non capiamo è la ragione di tale procura speciale dato che, organizzandosi, i fratelli possono recarsi sul posto per l'atto di usufrutto. Il dubbio: la procura speciale comporta che la persona che viene incaricata possa decidere con la sorella single le "regole dell'usufrutto" in autonomia? Tutti gli eredi non sono molto convinti di cedere l'usufrutto proprio per questa richiesta di procura speciale, la mancanza di trasparenza e perchè di fatto l'usufrutto andrebbe a cancellare la possibilità per tutti di ottenere la propria eredità, dato che questa persona è più giovane dei fratelli. Inoltre vorrei sapere: per l'atto di usufrutto devono firmare tutti i proprietari oppure vale una maggioranza (2 fratelli + la sorella single)? E se vale la maggioranza, questi possono dare un usufrutto parziale della casa? Vorrei anche un suo parere su questa richiesta di procura speciale, secondo lei cosa può celare? La ringrazio anticipatamente!
RispondiEliminaLa procura speciale consiste nel compimento di uno o più affari predeterminati. Il nostro ordimento dà in questo modo la possibilità a chi è incapace di agire o è momentaneamente impedito, di avvalersi di un rappresentante.
EliminaNon capisco quindi nel vostro caso il senso della procura speciale; potete quindi chiarire la questione con il notaio incaricato da tua zia.-
Per l'atto di usufrutto devono firmare tutti i proprietari quindi se non sono tutti d'accordo non è valido.-
Grazie mille, avvocato, sempre gentilissimo!
RispondiEliminaPrego!
EliminaAlla prossima!!!
Buongiorno Avvocato
RispondiEliminaSono coerede con mio padre di una casa di tre piani.
Lui abita solo in un appartamento al piano terra.
Io non vivo lì e gli altri due appartamenti sono sfitti, vuoti.
In caso ci siano delle riparazioni o manutenzioni da fare, sono obbligato a partecipare alle spese anche se non ci vivo?
Grazie mille
Purtroppo SI!
EliminaEssendo proprietario al 50% di 3 appartamenti, sei tenuto a sostenere il 50% delle eventuali spese di riparazione o manutenzione degli stessi anche se non ci vivi.-
Grazie mille avvocato
RispondiEliminaPrego!
EliminaAlla prossima!!!
Buongiorno avvocato
RispondiEliminaHo fatto esaminare da un perito il testamento olografo di mio padre defunto. Avendo in mano una lettera di mia madre, ancora in vita, ho fatto esaminare lo scritto. È risultato che il testamento lo ha scritto lei e quindi è nullo.
Inoltre se non sbaglio lei perde l'eredità.
Ora che devo fare contro di lei e come si deve procedere?
Grazie per una sua risposta.
Devi rivolgerti a un avvocato e intentare una causa a tua madre.-
EliminaGrazie mille
EliminaPrego!
EliminaAlla prossima!!!
Buona sera avvocato
RispondiEliminaSono erede insieme a mio padre di una casa. Io vivo in un' altra città piuttosto distante. Temo che in mia assenza lui possa vendere la casa. Può farlo senza il mio consenso? E se per caso lo fa comunque che succede? Rimango senza niente?
Grazie mille
Grazie avvocato
EliminaPrego!
EliminaAlla prossima!!!
Buongiorno Avvocato
RispondiEliminaLe vorrei chiedere una delucidazione:
È defunta mia madre e ho fatto richiesta di dichiarazione di credito online per de cuius alla posta. Mi rispondono così:
'De cuius non censito negli archivi informatici. In presenza di soli buoni postali si può fare direttamente la successione"
Che significa? Che mia mamma aveva dei buoni postali? La ringrazio tanto per una sua cortese risposta.
Se nell'archivio delle poste non risulta nulla su tua madre vuol dire che "potrebbe" avere avuto intestati solo dei buoni postali per verificare i quali la procedura è diversa.-
EliminaGrazie mille avvocato. Sempre molto gentile
RispondiEliminaPrego!
EliminaAlla prossima!!!
Egr. avvocato,
RispondiEliminachiedo quanto segue: mia zia ha rinunciato alla morte di suo padre, ma non ha rinunciato in seguito quanto è mancata sua madre.
Il notaio, alla successione per la morte della madre, ha attribuito a mia zia una quota inferiore a quelle dei suoi due fratelli poiché è stata dedotto la parte che era di proprietà del padre a cui lei aveva rinunciato. Chiedo se ciò sia corretto.
Ringrazio cordialmente
Olga
Ciao Olga!
EliminaSI!
E' corretto!!!
Buonasera Dott. CENSORI volevo sapere chi deve pagare IMU su una casa di 2 appartamenti dove io ho diritto di nuda proprietà 1/1e vi risiedo con la mia famiglia e mia madre ha diritto di usufrutto di 1/1 però risiede nell'altro appartamento insieme a mio fratello avendo gli stessi diritti mio fratello diritto di proprietà 1/1 e mia madre diritto di usufrutto di 1/1 in attesa di risposta la ringrazio anticipatamente.
RispondiEliminaIn caso di usufrutto, l’Imu ricade sull’usufruttuario. Tuttavia, se l’usufruttuario vive nell’appartamento in questione e, al contempo, vi ha fissato la propria residenza e quella della propria famiglia, non sarà soggetto all’imposta. L’attuale normativa prevede infatti l’esenzione Imu anche per l’usufruttuario che abbia fatto dell’immobile la propria dimora abituale (ciò che impropriamente viene detta «prima casa»). Per parlare di «dimora abituale» – e quindi per non versare l’Imu – è necessario che il possessore dell’immobile (nel nostro caso, l’usufruttuario):
Elimina- risieda anagraficamente nella casa in usufrutto (sarà pertanto necessaria un’apposita dichiarazione all’anagrafe del Comune);
- vi dimori abitualmente ossia vi viva per gran parte dell’anno.
Viceversa, se l’usufruttuario dovesse aver dato in affitto l’appartamento, sarebbe tenuto a versare l’Imu.
Il nudo proprietario non versa l’Imu sulla casa per la quale abbia concesso a un terzo soggetto l’usufrutto.
Potrebbe succedere che il nudo proprietario viva in un altro immobile di sua proprietà. Anche in questo caso, egli sarà esentato dal versamento dell’imposta se tale immobile costituisce la sua «abitazione abituale» ossia vi abbia fissato la residenza e la dimora abituale.-
salve avvocato vorrei delle delucidazioni:
RispondiEliminamio padre è deceduto sono unico figlio se rinuncio alla sua eredita la posso fare rinunciare anche ai miei tre figli (uno è minorenne) inoltre ho dei buoni postali intestati io e mio figlio eventuali creditori se rinunciamo alla sua eredita possono attaccare i buoni postali, visto che mio padre a lasciato molti debiti. la ringrazio anticipatamente
Se rinunci all'eredità puoi farlo anche per il figlio minorenne ma non per i figli maggiorenni perché decidono loro.-
EliminaSe rinunciate all'eredità i vostri buoni postali non possono essere attaccati dai creditori di tuo padre.-
Buongiorno signor Censori vorrei chiederle:
RispondiEliminasono comproprietario insieme a 5 fratelli di un appartamento, posso rinunciare alla mia quota di comproprietà su questo appartamento ( ora in vita) visto che non troviamo nessuno accordo? per venderlo. Non vorrei lasciare problemi alle mie figlie, ho letto su web qualcosa del genere ma vorrei un suo parere grazie mille
Non capisco la tua domanda quindi bisogna che mi spieghi meglio!
EliminaSei già comproprietario o no dell'appartamento? Chi è che è ora in vita?
Avvocato buongiorno, io e mio marito siamo sposati in comunione dei beni e abbiamo una figlia, mio marito e deceduto
RispondiEliminase mia figlia fa la rinuncia alla eredita dei beni a chi va tutto gli averi che avevamo io e lui,
Se tua figlia rinuncia all'eredità il tutto passa a te!
EliminaSalve Avvocato Censori, chiedo scuso ,le riscrivo il mio problema perché non mi sono spiegato bene:
RispondiEliminasono comproprietario insieme a 5 fratelli di un appartamento tutti abbiamo la stessa quota di proprietà, visto che non troviamo nessuno accordo per vederlo, vorrei chiederle, , posso rinunciare alla mia quota di comproprietà su questo appartamento? senza pretendere niente da loro. Non voglio donarlo a nessuno vorrei solo rinunciare alla mia quota per non litigare con loro.
Ringrazio anticipatamente
Purtroppo NO!
EliminaNon è possibile rinunciare alla propria quota di proprietà, quindi per liberarsene ci sono solo due opzioni possibili o la vendita o la donazione a qualcun altro.-
Nel tuo caso devi comunque cercare di metterti d'accordo con gli altri comproprietari nell'interesse reciproco.-
Buona sera Avvocato
RispondiEliminaMia madre ha lasciato un testamento olografo con il quale lascia la sua metà della casa a mio padre. Io sono figlia unica. In tal modo sono esclusa dall'eredità, non mi spetta nulla?
Grazie mille
EliminaSuccessione testamentaria:
Eredi:
Coniuge + figlio unico = 33,3% coniuge + 33,3% figlio + 33,3% quota disponibile.-
Grazie mille avvocato
RispondiEliminaIl fatto è che mio padre sta dicendo che vuole donare la casa pur di non lasciarmi nulla.
Può farlo?
SI!
EliminaIn vita tuo padre può disporre liberamente dei suoi beni!
Secondo me il padre in vita può scrivere ciò che vuole, basta che alla sua morte impugna il testamento per prendere ciò che gli spetta per legge perché non può essere diseredati, giusto
EliminaMa quindi puo donare anche la mia parte?
RispondiEliminaSI!
EliminaPuò donare anche la tuia parte e solo dopo la sua morte potrai eventualmente impugnare la donazione per pretendere la tua quota.-
Buongiorno Avvocato vorrei un consiglio: siamo due fratelli vedovi , comproprietari di un appartamento al 50% ciascuno. Lui è deceduto lasciando molti debiti , l’unico figlio che ha, ha rinunciato alla eredita della quota di suo padre. Adesso che succede che la quota di mio fratello torna a me, e se torna a me mi devo accollare tutti i suoi debiti ?
RispondiEliminaSono monto preoccupato che devo fare non vorrei trovarmi in mezzo ai problemi economici che ha creato mio fratello.
La ringrazio
Puoi scegliere tra rinunciare all'eredità o accettare con beneficio d'inventario in base alle tue condizioni economiche:
EliminaAccettazione con beneficio d’inventario:
In questo modo i debiti del de cuius vanno pagati ugualmente ma fino alla concorrenza del patrimonio del cuius. Quindi il patrimonio dell’erede non viene intaccato.-
Salve. io e mia figlia maggiorenne abbiamo intestati dei buoni postali (50 mila euro), mio marito è pieno di debiti, alla sua morte io e mia figlia se rinunciamo alla sua eredita, creditori in che misura possono attaccare i buoni intestati io e mia figlia e se si in che percentuale.
RispondiEliminagrezie anticipatamente
Se rinunciate all'eredità i creditori di tuo marito non potranno attaccare i buoni postali intestati a te e a tua figlia.-
EliminaSono sposata in comunione dei beni, mio marito è deceduto, ho solo due figli ( non sposati)
RispondiEliminaSe loro rinunciano all’eredita del padre a chi va la quota di proprieta del’appartamento che abbiamo al 50% io e mio marito. La ringrazio anticipatamente.
Il 50% è già tuo quindi se i due figli rinunciano all'eredità anche l'altro 50% diventerà tuo.-
EliminaGentile Avvocato le pongo due quesiti: coppia in comunione di beni con due figli, muore il marito senza testamento e la successione fatta dispone 75% alla vedova il resto diviso tra i due figli. La famiglia ha avuto la divisione anche di una casa in montagna con proprietà divisa come in successione.Attualmente il figlio non vuole più pagare utenze e spese e vuole vendere mentre gli altru due eredi non vogliono : cosa debbono fare allora vedova e altra figlia? Acquisire pagando la quota di proprietà del figlio con atto notarile? o c'è un' altra soluzione meno dispendiosa? grazie molte
RispondiEliminaPurtroppo non c'è un'altra soluzione meno dispendiosa; anzi se il figlio si rifiuta di vendere dovreste fargli causa e le spese sarebbero sicuramente maggiori.-
EliminaChiedo scusa si riscrivo il quesito, ho mancato di dire che io e mio marito siamo sposati in comunione dei beni . Io e mia figlia maggiorenne abbiamo intestati dei buoni postali (50 mila euro), mio marito è pieno di debiti, alla sua morte io e mia figlia se rinunciamo alla sua eredita, creditori in che misura possono attaccare i buoni intestati io e mia figlia e se si in che percentuale.
RispondiEliminagrazie anticipatamente
Con il regime patrimoniale in comunione dei beni, i beni acquistati dai coniugi insieme o individualmente nel corso del matrimonio, entrano automaticamente a far parte di un unico patrimonio comune a entrambi che ne sono proprietari al 50% indipendentemente dall'apporto reale di ognuno.-
EliminaNel vostro caso il 50% di tua figlia è inattaccabile mentre per l'altro 50% eventualmente la metà (la quota di tuo marito) cioè il 25% potrebbe essere attaccabile.-
Buonasera Avvocato,
RispondiEliminamia nonna è morta da 4anni, (mio padre e mio nonno molto prima di lei).
Ho una zia che si è occupata di lei, ed essendo in discordia non ho avuto informazioni riguardo morte o eredità.
Ho ancora del tempo per sapere se c'è un eredità? Come ?
La ringrazio.
Per sapere se c’è una eredità non si può fare totale affidamento sul testamento, in quanto non si può avere sempre certezza sulla sua esistenza. Se però il testatore ha depositato il testamento presso un notaio, allora si può effettuare una ricerca presso:
Elimina- il locale Archivio Notarile della residenza del de cuius;
- oppure il Registro Generale dei Testamenti di Roma, se si sospetta che il notaio depositario del testamento faccia parte di altro collegio.
Quali verifiche si possono fare per rintracciare una eredità?
1 Verificare i beni immobili intestati al defunto
Il primo punto è dato dalla verifica dei beni immobili. Spesso sono informazioni di cui si dispone in modo sommario e che non consentono di individuare in modo corretto gli immobili ai fini della successione. Inoltre, prima di accettare l’eredità, è preferibile accertare se i beni siano gravati da decreti ingiuntivi, pignoramenti o ipoteche. In caso di accettazione, questi gravami “seguono” l’immobile e la loro cancellazione sarebbe a cura degli eredi.
2. Controllare la presenza di veicoli di proprietà del defunto
Le automobili sono beni mobili registrati e, se di proprietà di un soggetto deceduto, rientrano tra i beni da inserire nella dichiarazione di successione.
Se non si è a conoscenza che il defunto fosse proprietario di un autoveicolo, è possibile effettuare un accertamento presso il Pubblico Registro Automobilistico. A partire dai dati anagrafici completi del defunto (codice fiscale, nome, cognome, data e luogo di nascita) si può infatti risalire agli eventuali veicoli a lui intestati attraverso la richiesta di una visura Pra per nominativo.
3. Rintracciare il conto corrente di un defunto
Le liquidità, come ad esempio i conti correnti, libretti di risparmio, titoli e polizze, compongono ovviamente l’attivo ereditario. Anche in questo caso potrebbe verificarsi il problema che non si conosca se il defunto fosse o meno intestatario di conti correnti. Altra situazione potrebbe essere invece non sapere il nome della banca oppure il numero di conto.
Buon giorno Avvocato
RispondiEliminaMio padre negli ultimi 30 anni ogni tanto mi ha regalato delle somme di denaro.
Somme che mi autorizzava a prelevare dal suo conto in banca e io chiaramente ho sempre firmato la ricevuta di prelievo.
Ora dice che quei soldi erano dei prestiti e li rivuole tutti indietro. Può farlo?
NO!
EliminaTuo padre non può richiederti indietro i soldi che ti ha dato nel tempo; può però tenerne un'evidenza e considerarli in un eventuale testamento.-
Grazie mille Avvocato
EliminaPrego!
EliminaAlla prossima!!!
Salve avvocato gentilmente vorrei delle delucidazioni:
RispondiEliminaio e mio fratello siamo comproprietari di un appartamento al 50% , lui spostato in comunione dei beni con la moglie, mio fratello è deceduto lasciando molti debiti, la su quota 50% di comproprietà della casa è stata ipotecata, la moglie può comunque fare la successione di morte? Per fare in modo che io posso vendere la mia quota. E aiutarla economicamente. Nella nostra casa lui ci abitava con la moglie.
La ringrazio anticipatamente
SI!
EliminaAccettazione con beneficio d’inventario:
In questo modo i debiti del de cuius vanno pagati ugualmente ma fino alla concorrenza del patrimonio del cuius. Quindi il patrimonio dell’erede non viene intaccato.-