sabato 12 ottobre 2013

Scelta di destinazione del TFR

Entro il 30 giugno 2007, o entro sei mesi dalla data di assunzione, se tale data è successiva al al 1° gennaio 2007, i lavoratori dipendenti sono stati o saranno chiamati ad effettuare una scelta sulla destinazione del proprio TFR (Trattamento di Fine Rapporto) maturando ed hanno diverse possibilità.

Ecco l'elenco delle possibili scelte.

  • MANTENERE IL TFR PRESSO IL PROPRIO DATORE DI LAVORO (Modalità Esplicita)
    Se l'azienda ha almeno 50 dipendenti l'intero TFR maturando viene trasferito dal Datore di Lavoro ad uno speciale Fondo presso l'INPS, se l'azienda ha invece meno di 50 dipendenti il TFR rimane in Azienda; In entrambi i casi comunque il TFR conserva le stesse caratteristiche precedenti (rivalutazione legale, anticipazioni dopo almeno otto anni per spese mediche o acquisto prima casa e pagamento integrale, da parte dell'azienda, all'atto della cessazione del rapporto di lavoro).
  • ADERIRE AD UN FONDO PENSIONE NEGOZIALE
    Il fondo pensione negoziale è costituito dai Sindacati dei lavoratori e dalle Associazioni imprenditoriali che insieme danno vita ad un fondo negoziale di categoria destinato ai lavoratori di quel contratto; quindi è stato creato o si sta creando un fondo per ogni categoria, l'adesione è pertanto collettiva; solo in questo caso il Datore di lavoro versa la sua quota.
  • ADERIRE AD UN FONDO PENSIONE APERTO
    Il fondo pensione aperto viene promosso da Banche, Società di Gestione del Risparmio, Società di intermediazione mobiliare e Assicurazioni e l'adesione può essere sia collettiva che individuale.
  • SOTTOSCRIVERE UNA POLIZZA INDIVIDUALE (PIP)
    La polizza individuale (o PIP) può essere un contratto di assicurazione sulla vita con finalità previdenziali cioè una polizza individuale pensionistica o altre forme individuali previdenziali.
  • SILENZIO ASSENSO (Modalità Tacita)
    Se non esprimiamo alcuna scelta, con il silenzio assenso, acconsentiamo al trasferimento del TFR ad un fondo Pensione Contrattuale, se esiste, oppure, in assenza, ad un fondo residuale appositamente costituito all'INPS (FONDINPS).


PROFILO FISCALE

Il trattamento fine rapporto è soggetto a tassazione separata (in generale si applica l'aliquota IRPEF media del lavoratore nell'anno in cui è percepito), l'aliquota minima è del 23%; Dal 1° gennaio 2007 invece, le prestazioni pensionistiche erogate dal fondo pensione, in forma di capitale e rendita, per la parte imponibile sono tassate nella misura del 15% che si ridurrà di una quota pari allo 0,30% per ogni anno di partecipazione successivo al quindicesimo, fino ad un massimo del 6%; l'aliquota applicata potrà quindi scendere sino al 9% dopo 35 anni di partecipazione.


INIZIO LAVORO PRIMA DEL 29 APRILE 1993

Chi ha iniziato a lavorare prima del 29 aprile 1993, se decide di aderire, può trasferire al fondo il 100% del TFR maturando oppure la quota minima prevista dal fondo negoziale al quale si aderisce, se non prevista dal CCNL il 50% del TFR da maturare.

INIZIO LAVORO DOPO IL 29 APRILE 1993

Chi ha iniziato a lavorare dopo il 29 aprile 1993 deve, se decide di aderire, trasferire al fondo il 100% del TFR maturando, (non può trasferire una quota minore).-



COSTI E RENDIMENTI

I Fondi Negoziali costano di meno di quelli aperti e dei P.I.P. perché non hanno fini di lucro, non hanno i costi della rete commerciale, le commissioni di gestione finanziaria sono contenute al minimo e in parte sono a carico delle Imprese.


ANTICIPAZIONI TFR

I Fondi negoziali prevedono anticipazioni fino al 75% della della posizione individuale maturata, in qualsiasi momento, per spese sanitarie conseguenti a gravissime condizioni per sé, per il coniuge o i figli e dopo otto anni di iscrizione al fondo fino al 75% della posizione individuale per l'acquisto o la ristrutturazione della prima casa e fino al 30% della posizione individuale per ulteriori esigenze.


RISCATTO TFR

Il riscatto può essere effettuato nella misura del 100% della posizione maturata, in caso di disoccupazione superiore a 48 mesi, nel caso di invalidità permanente, in caso di decesso (agli eredi), mentre da 12 a 48 mesi di inoccupazione può richiedere il 50% del maturato.


PENSIONE INTEGRATIVA

Si ha diritto alla pensione integrativa all'atto della maturazione dei requisiti di accesso alla pensione pubblica e con almeno 5 anni di iscrizione al fondo pensione complementare.-

Se il lavoratore aderisce ad un fondo negoziale oltre alla quota del TFR maturando può versare un ulteriore contributo ad esempio dell'1% della retribuzione annua lorda ed in tal caso il datore di lavoro è obbligato a versare un contributo pari alla stessa percentuale dell'1%.

La quota del TFR versato + il contributo ulteriore del lavoratore + il contributo ulteriore del datore di lavoro + la rendita annuale del fondo creano un montante individuale e personale, che si accumula anno su anno, sul quale alla fine, in base ad appositi parametri verrà calcolata la pensione integrativa.


PRESTAZIONE

L'iscritto, al momento del pensionamento, può richiedere di ricevere oltre alla rendita vitalizia anche una parte come liquidazione in capitale fino al 50% del capitale accumulato.

Se convertendo in rendita vitalizia almeno il 70% del montante maturato , l'importo della della pensione complementare risultasse inferiore al 50% dell'assegno sociale, è possibile ricevere l'intera prestazione in capitale.


TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO O TFR

Il TFR è una quota che viene accantonata ogni anno al 31 dicembre pari al 7,4% o 1/13,5 della retribuzione annua complessiva.

Al 31 dicembre di ogni anno, oltre a calcolare la quota da accantonare nell'anno in corso, il datore di lavoro deve rivalutare il fondo complessivo accantonato negli anni precedenti al tasso fisso pari all'1,5% + un tasso variabile pari al 75% dell'aumento del costo della vita ISTAT.

Informazioni più complete sono reperibili sul nostro articolo TFR - Trattamento di Fine Rapporto.


Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito www.cgil.it.
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Gianfranco Censori

40 commenti:

  1. BUONA SERA Sig. Censori esco da un fallimento cm dipende. Ho il mio tfr €diviso in 4 anni in azienda e 4 al fondo pensionistico di cui 2 nn versati. Imps mi ha riconosciuto i 6 anni 4 direttamente a me e 2 al fondo. La mia domanda è... posso richiedere al fondo i 2 anni nn versati,visto che non sono stato messo a conoscenza dei mancati versamenti? La ringrazio per la sua risposta.

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    1. Purtroppo NO!
      Avendo Tu a suo tempo scelto di destinare il Tuo TFR a un fondo pensionistico, per la parte non versata, il fondo di garanzia dell'INPS provvede per legge a pagare il fondo al posto dell'azienda fallita.-
      Il fatto che tu non sia stato messo a conoscenza dei mancati versamenti in questo caso è ininfluente.-

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  2. Grazie per la sua risposta,volevo porle ancora una domanda.se oggi iniziando un nuovo lavoro ho cambiato fondo,da Alleanza ad Allianz, è possibile chiedere ad Imps, tramite legale, di versare direttamente nel nuovo fondo senza passare da quello vecchio? Premetto che il capitale è ancora in transazione. E se mi viene rifiutata la richiesta, rischio di perdere qualche cosa del capitale? Grazie mille!!! Il sito è perfetto semplice ed efficace per tutti grazie ancora.

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    1. Se non hai ancora richiesto il trasferimento del capitale maturato dal vecchio fondo al nuovo, ti consiglio di attendere il versamento dell'INPS prima di procedere.-
      In caso contrario devi comunicare all'INPS il cambiamento del fondo in modo che il versamento venga effettuato direttamente sul nuovo.-

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  3. Buongiorno Sig. Censori ho la seguente domanda da porle. La Società di cui sono dipendente mi ha accennato di voler cedere il mio contratto ad un'altra società, penso in base all'art. 1406, ora le mie domande sono le seguenti:
    1) Che fine farà il mio TFR maturato fino al momento del passaggio alla nuova società, o meglio quali sono le garanzie per tale passaggio?
    2) Da quando passerò alle dipendenze della nuova società, protrò chiedere che il TFR che maturerò da quel momento sia destinato ad un fondo pensione? Oppure dovrà rimanenere sempre in azienda?
    Grazie

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    1. Ciao Roberto!
      - Il TFR maturato verrà trasferito da una società all'altra, quindi quella attuale dovrà comunicarti per iscritto la cessione del Tuo TFR ad altra società, e la nuova dovrà comunicarti sempre per iscritto di aver preso in carico il Tuo TFR maturato.-
      - SI! Da quando passerai alle dipendenze della nuova società potrai richiedere che il TFR che andrai a maturare venga destinato a un fondo pensione.-

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    2. Mi scuso se ringrazio solo ora, ma ho da porle la seguente domanda sempre in merito alla mia domanda precedente.
      “qualora la nuova società non versi al Fondo pensione prescelto le quote maturate di TFR quali garanzie avrò al momento del pensionamento di incassare il TFR spettante?”
      Grazie

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  4. Posso trasferire il 70% dell restante TFR che ho messo al alleanza ad arco?

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    1. Non riesco a capire la tua domanda, quindi se non mi spieghi meglio purtroppo non posso esserti d'aiuto.-

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  5. buongiorno ! Mi domandavano a chi competono i costi costenuti dall'azienda per il calcolo della rata da versare all'assicurazione . Più precisamente la fattura del consulente del lavoro . grazie

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    1. L'azienda deve pagare il consulente del lavoro per l'emissione delle buste paga, che comprende ovviamente anche il servizio necessario per pagamento dei contributi, delle tasse e del TFR al fondo pensione.-

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  6. Buongiorno,
    ad inizi Maggio ho aderito alla destinazione tfr presso il fondo pensionistico Alleanza, due agenti molto molto insistenti, visite direttamente nel negozio in cui lavoro e non contenti anche a casa. Cedo e sottoscrivo a questa destinazione, solo stamattina ho fornito alla mia azienda i dati mancanti: aliquote di contribuzione al fondo, leggendo però alcuni forum ho scoperto che in futuro volessi riportare il mio tfr in azienda non sarà possibile. Ho subito bloccato l'impiegata della mia azienda dicendole di non andare avanti con i dati. Posso recedere? Come devo muovermi?

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    1. Purtroppo NO!
      L'azienda non può fare altro che attenersi all'impegno che ti sei già assunto per iscritto con il fondo Alleanza.-

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  7. Buonasera Gianfranco.
    Nel 2008 ho sottoscritto un PIP con un fondo pensionistico privato (Cattolica) e ho poi scelto nel 2013 di traferirlo ad INA Assitalia.
    A marzo 2016 mi sono licenziato e ho iniziato un nuovo lavoro. Stanno trascorrendo i 6 mesi entro i quali devo decidere dove lasciare il TFR. La domanda è:
    Se lo lasciassi in azienda (cosa che sono orientato a fare), potrei incorrere in qualche sanzione da parte del fondo? (ad esempio potrebbero trattenere quello che ho versato dal 2008 in poi).
    Oppure esiste una possibile sanzione?
    Grazie mille in aticipo.

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    1. NO!
      Se decidi di lasciare il TFR in azienda non corri in alcuna sanzione, e l'unico problema sono i soldi che hai già versato ai fondi che non sono riscattabili.-

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    2. Grazie mille della risposta.
      Cosa significa che non sono riscattabili? Dovrò attendere la pensione nonostante io abbia versato per 7 quasi 8 anni?

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    3. Purtroppo SI!
      Quando si aderisce a un fondo pensione bisogna essere consapevoli che si decide di destinare il TFR al fondo non per riscattarlo alla cessazione del rapporto di lavoro, ma per costituirsi una seconda pensione da aggiungere a quella di vecchiaia.-

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  8. Io lavoro in una azienda che mi assume solo per la stagione. L'anno scorso ho firmato Tfr poi sono stata licenziata e poi assunta di nuovo ma la seconda volta non ho ricevuto Tfr da firmare. Perché ? Vale quello del anno scorso ? Visto che azienda e la stessa ?

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    1. SI!
      Se si tratta sempre della stessa azienda, vale la scelta per la destinazione del TFR effettuata alla prima assunzione, anche se si trattava di un contratto a termine.-

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  9. lavoro in una ditta metalmeccanica da oltre 10 anni e ho sempre lasciato il TFR in azienda se ora voglio passarlo ad una assicurazione l'azienda mi passera' l'intero importo maturato?

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    1. Se vuoi cambiare destinazione del tuo TFR da azienda a fondo puoi farlo in qualsiasi momento, ma la scelta sarà solo per il TFR maturando e non per quello già maturato.-

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  10. Buongiorno Dott. Censori, sono stata licenziata nel 2015 e la ditta per cui lavoravo non mi ha mai pagato le ultime 2 mensilità ed il TFR, anche dopo innumerevoli solleciti, non mi potevo permettere economicamente di fare un'azione legale, adesso ho scoperto che hanno chiesto il fallimento di questa nel giugno 2017, volevo saper posso accedere al fondo di garanzia INPS? Se si ho diritto oltre al tfr anche alle 2 buste paga o sono scaduti i tempi?
    Ringraziandola anticipatamente per la sua risposta porgo cordiali saluti.
    Federica

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    1. Ciao Federica!
      PRESCRIZIONE DEI CREDITI DI LAVORO:
      I termini di prescrizione sono calcolati nei giorni di calendario quindi anche i sabati e le domeniche e sono i seguenti:
      - 1 anno per errori di calcolo della busta paga
      - 5 anni per i crediti di lavoro e le indennità di fine rapporto
      - 10 anni per il diritto alla qualifica superiore, esclusi gli effetti economici, ottenibili solo per gli ultimi 5 anni 10 anni
      - per l'indennità sostitutiva di ferie e riposi non goduti - nessuna prescrizione invece per il riconoscimento di una maggiore anzianità di servizio
      Nel tuo caso puoi quindi ancora accedere al fondo di garanzia INPS.-

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    2. Grazie mille.
      Federica

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  11. Salve dottore..
    Io non ho comunicato il tfr entro i sei mesi... può darmi delle informazioni e consigli in merito?
    Grazie,

    Giuseppe

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    1. Ciao Giuseppe!
      SILENZIO ASSENSO (Modalità Tacita)
      Se non esprimiamo alcuna scelta, con il silenzio assenso, acconsentiamo al trasferimento del TFR ad un fondo Pensione Contrattuale, se esiste, oppure, in assenza, ad un fondo residuale appositamente costituito all'INPS (FONDINPS).-

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  12. Salve?avrei anch'io una domanda da porle: come posso togliere il mio tfr dall'assicurazzione alla quale l'ho affidato dal 2011? Grazie.

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    1. Ciao Sandra!
      L’iscritto ad una forma pensionistica complementare, sia essa un Fondo pensione negoziale, un fondo aperto o un Pip, nel corso della sua vita lavorativa può chiedere di iscriversi da un’altra parte, portandosi appresso tutto il capitato accumulato fino a quel momento.
      Ciò è possibile quando:
      – è decorso il periodo minimo di permanenza di 2 anni presso il fondo cui ha aderito ( tecnicamente Fondo Cedente);
      – in qualsiasi momento, anche prima del periodo minimo di permanenza, qualora perda i requisiti di partecipazione al Fondo Cedente, per esempio se cambia lavoro e dal settore metalmeccanico passa a quello chimico. Poiché il Fondo pensione negoziale o di Fondo pensione aperto per le ipotesi di adesione su base collettiva hanno a base una determinata categoria si agevola il passaggio al fondo al quale accede in relazione alla nuova attività lavorativa;
      – in qualsiasi momento, anche prima del periodo minimo di permanenza, qualora abbia maturato il diritto alla prestazione pensionistica ed intenda avvalersi delle condizioni di erogazione della rendita praticate dal Fondo Cessionario;
      – in qualsiasi momento, anche prima del periodo minimo di permanenza, qualora il Fondo cedente – avente natura di Fondo pensione aperto o Piano pensionistico Individuale – ponga in essere modifiche che complessivamente comportino un peggioramento rilevante delle condizioni economiche ovvero le modifiche interessino in modo sostanziale la caratterizzazione del Fondo, secondo quanto riportato nel Regolamento del Fondo Cedente;
      – in conseguenza dello scioglimento del Fondo Cedente; alle condizioni stabilite dalla regolamentazione di settore, nell’ipotesi in cui abbiano aderito a polizze previdenziali stipulate entro il 31 dicembre 2006 e non adeguate alla nuova normativa.-

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  13. Buonasera.
    Nel 2013 ho iniziato a lavorare presso uno studio dentistico. Dal 2015 ho scelto di destinare il mio TFR a un fondo. Questo mese ho dato le mie dimissioni. Volevo sapere quindi se riceverò il mio TFR dal 2013 al 2015. Grazie

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    1. SI!
      Riceverai il TFR per il periodo antecedente all'adesione al fondo pensione.-

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  14. Salve, io non ho avuto la possibilità di scegliere la destinazione del mio Tfr perché il datore di lavoro (negozio di ferramenta) mi ha imposto di depositarlo in un fondo pensionistico. Ora, dopo quasi un anno, mi sono licenziato, ma come posso agire? È regolare comportarsi così?

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    1. Un datore di lavoro non può imporre a un lavoratore di aderire a un fondo pensione, quindi se ha versato il tuo TFR al fondo c'è sicuramente una tua preventiva autorizzazione scritta, pertanto non puoi più farci nulla.-

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  15. Buongiorno. Volevo chiederle se, una volta effettuata la prima scelta in un'azienda decidendo di lasciare a Tesoreria, se decido di cambiare e quindi versare ad un Fondo, se è necessario ripresentare nuovamente il modello TFR2. Grazie

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    1. Per modificare la scelta circa la destinazione del TFR sarà sufficiente aderire a un fondo pensione, scegliendo liberamente tra le varie opzioni disponibili sul mercato e consegnare al proprio datore di lavoro il modulo TFR2 unitamente al modulo di adesione al fondo pensione stesso.-

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  16. Buonasera dott.censori le chiedo gentilmente di farmi sapere come avviene il calcolo annuo dell'interesse annuo sul fondo pensione, Fondo Gesav delle Generali assicurazioni. Ipotizzando un 2.50% e un versamento anno 2023 di 2000 e somma capitale maturata negli anni 10000, il calcolo viene effettuato dalla somma versata nell'anno quindi 2.80% su 2000 o sulla.somma capitale ossia 10000? . grazie in anticipo

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    1. Ciao Carla!
      La rivalutazione annuale del fondo pensione avviene sulla somma maturata negli anni.-

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