domenica 8 maggio 2011

Curriculum Vitae

Guida allo scrivere il Curriculum Vitae:

Scrivere Curriculum (o Curricula) efficaci richiede alcune capacità di base. Per essere efficace, un CV fatto bene deve essere esaustivo, ovvero riportare le informazioni necessarie ed i punti salienti, sintetico, se non si vuole far perdere tempo a chi lo legge, ed obiettivo: non bisogna mai eccedere nel descrivere le proprie capacità o esagerare citando esperienze che non si hanno.-
Va tenuto presente che lo scopo del Curriculum è di farti ottenre un colloquio, non il posto di lavoro. E' in sede di colloquio che dovrai dimostrare di essere la persona giusta per quel posto, in quel ruolo: il CV serve solo a dimostrare che sei una persona adatta.-
La differenza è sottile: il Curriculum serve a far si che la persona che lo legge possa decidere se tenere in considerazione la Tua candidatura oppure no, in funzione dell'aderenza del Tuo profilo alle esigenze dell'azienda. Se poi l'invio del CV ha esito positivo, ovvero il candidato potrebbe andar bene e non è stato scartato, l'organizzazione deciderà di richiamare per un colloquio: è in quella sede che bisognerà poi dimostrare di essere all'altezza.-


Gli errori da evitare: 
  • Omettere le informazioni personali e i dati anagrafici (nome, cognome, data e luogo di nascita e di residenza)
  • Omettere i contatti (e-mail e numero di telefono)
  • Citare esperienze e studi con dettagli non rilevanti o significative
  • Esagerare nel descrivere competenze o, peggio, includere capacità che non si hanno
  • Omettere il consenso al trattamento dei dati personali se necessario

Consigli sul contenuto:
  • Evita di superare le due pagine
  • Inserisci all'inizio i dati personali e i riferimenti per contattarti
  • Menziona il possesso degli eventuali requisiti richiesti, come patenti di guida o conoscenza di lingue straniere
  • Elenca i punti salienti della Tua esperienza professionale, iniziando dall'occupazione attuale o comunque da quella più recente; prosegui a ritroso nel passato
  • Nell'elencare le esperienze professionali, indica sempre la data, la sede di lavoro ed il ruolo da te ricoperto
  • Esponi i risultati conseguiti con frasi brevi ed incisive: descrivi il Tuo ruolo, illustra le scelte compiute e commentane i risultati 
  • Indica soltanto i punti salienti del Tuo percorso di studi: data, titoli conseguiti ed istituti frequentati. Aggiungi il voto solo se è particolarmente brillante; allo stesso modo menziona la tesi solo se è pertinente
  • Se i Tuoi studi sono ancora in corso, come nel caso dei neolaureati che frequentano un Master, indica anche questo dato, in cima al percorso di studi
  • Se alcune informazioni servissero a dimostrare in modo efficace la Tua attitudine al ruolo per il quale Ti proponi, menzionale nella metà superiore della prima pagina o comunque in una posizione prioritaria
  • Includi i dettagli sui corsi di formazione o qualificazione professionale che hai seguito e che potrebbero risultare rilevanti      
  • Alla fine, fai sempre un controllo ortografico e tipografico, e non fidarti ciecamente del controllo ortografico del computer

Consigli su come impaginarlo:
  • Sii ordinato, usa pure tabelle e bordi per racchiudere blocchi
  • Usa i caratteri in modo coerente nel testo: non cambiare carattere, ed usa quelli più leggibili (i caratteri più leggibili sono Verdana e Arail) 
  • Non usare un corpo del carattere inferiore a 11 punti
  • Non esagerare con i colori: il classico bianco e nero va bene quasi sempre; se vuoi usa il grassetto per evidenziare alcune parole chiave (ma non esagerare)
  • Evita i margini troppo abbondanti o troppo ridotti
  • Evita i paragrafi troppo lunghi: meglio sintetizzare per punti
  • Nel caso in cui si invii il Curriculum via e-mail, meglio evitare di trasmetterlo in formato word (.doc): non tutti potrebbero riuscire a leggerlo. Meglio scegliere formati più ampiamente compatibili come Rich Text Format (.rtf) oppure, meglio ancora, universali come il PDF

Lettera di presentazione:

La lettera di presentazione ha lo scopo di introdurre e presentare il curriculum vitae, non deve essere troppo breve ma neppure più lunga di una pagina, deve essere professionale e non contenere errori di ortografia o grammaticali.-
È composta dalle seguenti sezioni:
  • Intestazione: La lettera va inviata al responsabile dell'ufficio, del settore o dell'aera in cui si vorrebbe lavorare, se non si conosce inviarla all'attenzione del responsabile dell'ufficio risorse umane.-
  • Primo paragrafo. Spiegare in modo semplice e chiaro il perchè del nostro interesse verso l'azienda in questione. Indicare i dati personali che vanno scritti in alto a sinistra, mentre il nome e l'indirizzo dell'interlocutore vanno, un po' più in basso, a destra del foglio.-
  • Secondo paragrafo. Illustrare le proprie competenze ed i punti di forza che ritieni in linea con il profilo richiesto dall'azienda.-
  • Terzo paragrafo. Indica eventuali leggi di agevolazione di cui godi che potrebbero rappresentare titoli preferenziali.-
  • Evidenziare il motivo del perché abbiamo contattato l'azienda, ossia ottenere un colloquio.
  • Indicare tutti i nostri recapiti e riferimenti per essere reperiti.-
  • Specificare che alla lettera di presentazione si allega il curriculum vitae.-  


Fac-simile di curriculum vitae:

DATI ANAGRAFICI:
Nome e Cognome:
Nato a: ____________________ il: ____________
Residente in: _________________________ Città: ______________
Telefono:
Cellulare:
E-mail:

STUDI E FORMAZIONE
(elencare dal più recente al più remoto)
Titolo di studio:
Conseguito presso: __________________ Anno:__________
Corso di:
Frequentato presso: _______________________ Periodo: _________
Altre informazioni:
(es: stage in azienda, attestato finale, votazione, ecc.)

ESPERIENZE PROFESSIONALI
(elencare dal più recente al più remoto, indicare anche le esperienze informali)
Periodo:
Tipo di lavoro:
Presso:
Mansioni:

LINGUE STRANIERE
(elencare le lingue straniere conosciute e il grado di dominio nella forma scritta, letta e parlata)

CONOSCENZE INFORMATICHE
(elencare le competenze informatiche e specificare il livello di conoscenza dei singoli programmi applicativi e delle procedure)

DISPONIBILITA’
(elencare se disponibili a trasferte, trasferimenti, part time, ecc.)

INTERESSI EXTRAPROFESSIONALI
(elencare interessi, hobby personali che risultano in linea con la posizione di lavoro ricercata)


Lavorare in Europa

Per chi volesse fare esperienze lavorative all'estero, la Commissione Europea ha messo a disposizione diversi strumenti per che permettano ai vari lavoratori di far capire facilmente le proprie competenze e qualifiche all'interno dell'Unione Europea. Tra questi strumenti c'è appunto un modello di CV: "Europass Curriculum Vitae", conosciuto anche come Curriculum Europeo.

E' possibile scaricare questo modello in bianco da questo link, oppure scaricare direttamente esempi di CV completati cliccando qui. Nel sito Europass è possibile trovare tutte le informazioni necessarie riguardo alla compilazione del modello e ulteriori approfondimenti riguardo a tutti gli altri strumenti messi a disposizione dalla Commissione Europea.

          
Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it
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venerdì 11 febbraio 2011

Borse Lavoro, Stage e Tirocini Formativi

La Borsa Lavoro

La borsa lavoro è uno strumento educativo/formativo per facilitare l'inserimento nel mercato del lavoro di soggetti appartenenti alle cosiddette fasce deboli atrtaverso un'esperienza lavorativa: non si costituisce un rapporto di lavoro dipendente con l'azienda, il lavoratore viene retribuito dagli Entri Pubblici soggetti attuatori.- 

Stage (o Tirocinio formativo e di orientamento)

Si rivolge a coloro che hanno adempiuto l'obbligo scolastico ma anche agli individui in cerca di occupazione che vogliono rientrare nel mondo del lavoro e a cittadini comunitari o extra comunitari, fatto salvo il principio di reciprocità.-

Per stage o tirocinio formativo s'intende il rapporto che s'instaura fra un datore di lavoro (pubblico o privato) ed un soggetto, non configurabile come rapporto di lavoro subordinato (non sussistono quindi in capo all'impresa obblighi retributivi e contributivi), al fine di consentire al tirocinante di acquisire un'esperienza lavorativa, a scopi formativi o di orientamento professionale.-

Il tirocinio è un ottimo strumento per acquisire un'esperienza professionale pratica e per le imprese c'è un vantaggio economico, in quanto non sono tenute a corrispondere una retribuzione, ed inoltre possono acquisire informazioni e impressioni sui soggetti in vista di una futura assunzione.-

A chi è rivolto:

Il tirocinio formativo è indirizzato a soggetti che abbiano adempiuto l'obbligo scolastico, ai sensi della legge 1859/62, anche a cittadini di stati membri della comunità europea o cittadini extra comunitari, fatto salvo il principio di reciprocità. Può essere utilizzato anche per consentire ai disoccupati di rientrare nel mondo del lavoro.

Attuazione:

E' necessaria una convenzione tra l'ente promotore del tirocino ed il lavoratore corredata da un progetto del tirocinio preparato dal datore di lavoro.

Il progetto formativo deve contenere:

a) Obiettivi e modalità di svolgimento del tirocinio assicurando, per gli studenti, il raccordo con i percorsi formativi svolti presso le strutture di provenienza.-
b) I nominativi del tutore incaricato dal soggetto promotore e del responsabile aziendale.-
c) Gli estremi identificativi delle assicurazioni contro gli infortuni e la responsabilità civile.-
d) La durata ed il periodo di svolgimento del tirocinio.-
e) Il settore aziendale d'inserimento.-

E' prevista inoltre la presenza di due soggetti, che seguono l'andamento del tirocinio, una nominata dal soggetto promotore (tutore del soggetto promotore) e una nominata dal soggetto ospitante fra i propri dipendenti (responsabile aziendale).-

Enti promotori:

Possono promuovere tirocini formativi i seguenti soggetti:

- Università
- Provveditorati agli studi
- Scuole statali, scuole private parificate
- Centri di formazione e/o orientamento pubblici o convenzionati
- Comunità terapeutiche e cooperative sociali
- Servizi di inserimento lavorativo per disabili e fasce svantaggiate
- Agenzie regionali e provinciali per l'impiego
- Istituzione formative private, senza fini di lucro

Agli Enti promotori spetta l'onere di assicurare i tirocinanti contro gli infortuni sul lavoro presso l'INAIL oltre che per la responsabilità civile verso terzi e su loro ricade la responsabilità di elaborare il progetto formativo e di orientamento contenente le modalità di attuazione dello stage. Nell'elaborazione di questo progetto i soggetti promotori godono di un'ampia discrezionalità. I rapporti tra soggetti promotori e azienda ospitante sono regolati da apposite convenzioni che descrivono gli aspetti fondamentali del tirocinio.-

Obblighi dei soggetti ospitanti:

I soggetti che ospitano i tirocinanti sono tenuti a favorire l'esperienza dello stagista nell'ambiente di lavoro. Dovrebbero, inoltre, garantire la presenza di un tutore come responsabile didattico/organizzativo delle attività. Non confidurandosi come rapporto di lavoro, il tirocinio formativo non comporta l'obbligo, a carico del soggetto ospitante, di pagare retribuzioni o contribuzioni al tirocinante. Per le aziende che impiegano giovani provenienti da regioni del sud Italia è possiible ottenre il rimborso totale o parziale degli oneri finanziari sostenuti per coprire le spese di vitto e alloggio del tirocinante.-

Soggetti ospitanti possono essere tutti i datori di lavoro pubblici e privati, a patto che siano rispettati i tetti massimi per ciò che riguarda il numero dei tirocini in realzione al numero di occupati a tempo indeterminato, e cioè per aziende fino a 5 dipendenti 1 stagista, da 6 a 19 dipedenti 2 stagisti e per aziende con più di 20 dipedenti a tempo indeterminato, il 10% dei lavoratori a tempo indeterminato.-

I soggetti promotori hanno l'onere di assicurare i tirocinanti conro gli infortuni sul lavoro presso l'INAIL, oltre che per la responsabilità civile verso terzi, e su di loro cade la responsabilità di elaborare il progetto formativo e di orientamento contenente le modalità di attuazione dello stage.-

I datori di lavoro che ospitano i tirocinanti devono invece favorire l'esperienza dello stagista nell'ambiente di lavoro. Dovrebbero anche garantire la presenza di un tutore come repsonsabile delle attività.-

Retribuzione:

Lo stagista non ha diritto ad una retribuzione perchè il tirocinio non costituisce rapporto di lavoro, di conseguenza il soggetto ospitante non è tenuto a pagare nulla al tirocinante, ma può erogargli un compenso quale rimborso per gli oneri sostenuti.-

Durata:

La durata massima è di 4 mesi per gli studenti della scuola secondaria superiore, di 6 mesi per gli allievi degli studi professionali di stato, di corsi di formazione professionale, di attività formative post-diploma o post laurea e i disoccupati/inoccupati, di 12 mesi per i soggetti svantaggiati e per gli studenti universitari, di 24 mesi per i portatori di handicap.-

Attestato:

Alla fine del tiorcinio, il tirocinante riceverà dal soggetto promotore un attestato su cui risulterà l'avvenuto periodo di tirocinio.-


Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it”.

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giovedì 2 dicembre 2010

Pensioni - Gestione separata INPS per Autonomi e Precari

Il presidente dell'Inps dice che l'istituto non permetterà a chi è iscritto alla “gestione separata” di poter fare online una “simulazione” della propria pensione: "Si rischierebbe un sommovimento sociale". Rivolta in Rete dei precari:

I giovani in Rete hanno dato il via al passaparola della dichiarazione di Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, che lo scorso 6 ottobre sulle pagine del Corriere della Sera ha chiosato al convegno dell’Ania e Consumatori: “Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”. Questo significa che, mentre i lavoratori che entro 12 mesi raggiungono il diritto al pensionamento possono consultare online quanto riscuoteranno, per i precari l’incertezza sulle cifre è assoluta. I contributi che pagano oggi, ovvero il 26% del loro stipendio, finisce nelle casse dell’istituto di previdenza per pagare nonni e genitori. Non certo il loro futuro.-

Chi è tenuto all'iscrizione:

Sono tenuti all'iscrizione ed alla contribuzione alla Gestione separata:

  • I soggetti che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo, non iscritti ad un'autonoma Cassa di previdenza.-
  • Gli incaricati alla vendita a domicilio che abbiano un reddito professionale annuo superiore ad Euro 5.000.-
  • Gli spedizionieri doganali
  • I titolari di borse di studio per la frequenza a corsi di dottorato di ricerca
  • I percettori di assegni per attività di tutorato o didattico-integrative, propedeutiche e di recupero
  • I soggetti che, nell'ambito dell'associazione in parrtecipazione, conferisocno prestazioni lavorative i cui compensi sono qualificati come redditi di lavoro autonomo
  • I titolari di co.co.pro. (collaborazioni coordinate a progetto).-
  • I titolari di co.co.co. (collaborazioni coordinate e continuative), occasionali senza progetto (c.d. mini collaborazioni caratterizzate dalla percezione di un reddito non superiore ad Euro 5.000 e da una durata inferiore  atrenta giorni nell'anno).-
  • I Pensionati di vecchiaia titolari di co.co.co.
  • I professionisti iscritti in Albi di categoria esistenti alla data del 24 ottobre 2003 che intrattengono rapporti di co.co.co. sempre che i relativi redditi non siano già assoggettati alla specifica previdenza di categoria
  • I soggetti che intrattengono rapporti di co.co.co. in favore delle associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali
  • I componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società ed i partecipanti a collegi e commissioni
  • I lavoratori autonomi occasionali non iscritti ad autonoma Cassa di previdenza che producano un reddito annuo superiore ad Euro 5.000.-


Gli iscritti alla Gestione separata INPS hanno titolo a percepire, in relazione ai periodi di iscrizione alla predetta gestione, pensioni di vecchiaia, pensioni di d'inabilità, assegni d'invalidità e pensioni ai superstiti calcolate secondo il metodo contributivo di cui alla L. n. 335/95 nonché, per quanti versino il contributo nella misura piena, l'indennità di maternità, gli assegni per il nucleo familiare e l'indennità per la degenza ospedaliera.-

La pensione di vecchiaia:

La pensione di vecchiaia a carico della Gestione separata, spetta con almeno 57 anni di età e 5 anni di contributi (purchè in tal caso l'ammontare della pensione sia almeno pari a 1,2 volte l'importo dell'assegno sociale) oppure, a prescindere dal suddetto importo minimo, al compimento del 65° anno d'età. La pensione di vecchiaia spetta anche, a prescindere dal requisito anagrafico, nel caso in cui si possa vantare un'anzianità contributiva, presso la gestione separata, pari o superiore a 40 anni.-

Il calcolo delle pensioni:

Il calcolo delle pensioni dirette ed indirette a carico della Gestione separata si effettua mediante il sistema contributivo trasformando in rendita mediante uno specifico coefficente di trasformazione il montante dei contributi individuali.

Tale montante contributivo, a sua volta, si ottiene applicando, di anno in anno, l'aliquota di computo (di 2 punti percentuali più alta dell'aliquota contributiva di finanziamento) alla base imponibile nei casi che danno luogo a versamenti ed accrediti o ad obblighi contributivi e capitalizzando l'importo del montante, di anno in anno, sulla base della variazione media quinquennale del Pil.-

Per le pensioni di vecchiaia conseguite con anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni senza aver compiuto il 57° anno d'età così come per la pensione d'invalidità e d'inabilità erogate a beneficiari che non abbiano ancora compiuto il 57° anno d'età s'applica il coefficente di trasformazione relativo ai 57 anni.-

Identico coefficente di trasformazione s'applica nel caso di pensione ai superstiti erogata dalla Gestione separata qualora l'iscritto sia deceduto prima del compimento del 57° anno d'età.-

Ai pensionati d'inabilità è riconosciuta una maggiorazione convenzionale della contribuzione utile per il calcolo della pensione.-

Coefficienti di trasformazione:

Anno          2009     2010

Età anni 57   4,720%   4,419%
Età anni 58   4,860%   4,538%
Età anni 59   5,006%   4,664%
Età anni 60   5,163%   4,798%
Età anni 61   5,334%   4,940%
Età anni 62   5,514%   5,093%
Età anni 63   5,706%   5,257%
Età anni 64   5,911%   5,432%
Età anni 65   6,136%   5,620%


1) Simulazione - lavoratori dipendenti:

Età lavoratore anni 66 – Anni di versamento contributi 35 - Media annuale retribuzione (quota lavoratore + quota datore di lavoro) euro 18.000.-

18.000 x 33% (quota lavoratore + quota datore  lavoro)  = euro 5.940 x 35 = 207.900 x 5,432% = euro 11.293 lordi annuali : 13 = euro 868 lordi mensili.-

2) Simulazione - lavoratori autonomi  

Età lavoratore anni 66 – Anni di versamento contributi 35 – Media annuale retribuzione euro 16.000 x 26% (percentuale attuale contributiva) = euro 4.160 x 35 =  145.600 x 5,432% = euro 7.909 lordi annuali : 13 = euro 608 euro lordi mensili.-

3) Simulazione – lavoratori precari

Età lavoratore anni 66 – Anni di versamento contributi 25 – Media annuale retribuzione euro 12.000 x 26% (percentuale attuale contributiva) = euro 3.120 x 25 = euro 78.000 x 5,432% = euro 4.237 lordi annuali : 13 = euro 326 lordi mensili.-

L'assegno ordinario d'invalidità:

L'assegno d'invalidità a carico della gestione separata viene corripsosto ove l'assicurato presenti una riduzione permanente a meno di un terzo della capacità di lavoro in occupazioni confacenti alle proprie attitudini pe rinfermità fisica o mentale e sia in possesso di almeno 5 anni di di contributi in tutta la vita assicurativa di cui almeno 3 nei 5 anni precedenti la data della domanda. Al compimento dell'età pensionabile prevista nel regime della Gestione separata, l'assegno d'invalidità, in presenza dei requisiti contributivi, viene trasformato in pensione di vecchiaia.-

La pensione d'inabilità:

La pensione d'inabilità a carico della Gestione separata viene corrisposto ove l'assicurato presenti una assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsivoglia attività lavorativa per infermità fisica o mentale e sia in possesso di almeno 5 anni di contributi in tutta la vita assicurativa di cui almeno 3 ne 5 anni precedenti la data della domanda.-

La pensione ai superstiti:

Ai superstiti del pensionato o dell'assicurato della Gestione separata sono riconosciute la pensione di reversibilità (nel primo caso) e la pensione indiretta (nel secondo caso) a condizione, in quest'ultimo caso, che l'assicurato possa vantare un'anzianità contributiva pari ad almeno cinque anni di cui almeno tre anni nei cinque precedenti al decesso, ovvero i requisiti per conseguire la pensione di vecchiaia.-

Qualora non sussistano i requisiti assicurativi e contributivi per la pensione ai superstiti in caso di morte dell'assicurato, ai medesimi superstiti, che non abbiano diritto a rendite per infortunio sul lavoro o malattia professionale in conseguenza del predetto evento e che si trovino in particolari condizioni reddituali, compete un'indennità una tantum.-

La pensione supplementare:

Se il titolare di posizione assicurativa presso la gestione separata non raggiunge i requisiti pe ril diritto ad una pensione autonoma ma consegue la titolarità di un trattamento pensionistico a carico dell'Ago, delle forme esclusive e sostitutive della medesima, delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi e di quelle obbligatorie dei liberi professionisti ha diritto alla liquidazione di una pensione supplementare sempre che abbia compiuto i 57 anni d'età.-

I supplementi di pensione:

I contributi versati versati nella Gestione separata per i periodi successivi alla data di decorrenza della pensione a carico della gestione stessa danno titolo alla liquidazione di un primo supplemento di pensione dopo che siano decorsi due anni dalla data di decorrenza della pensione e successivamente dopo cinque anni dalla data di decorrenza del precedente supplemento.-

L'indennità di maternità:

Le madri lavoratrici iscritte alla gestione separata che versano il contributo pieno hanno diritto all'indennità di maternità per i due mesi antecedenti la data del parto e per i tre mesi successivi a condizione che, in favore delle stesse, risultino accreditati nei dodici mesi anteriori al periodo indennizzabile, tre mensilità contributive.-

La misura giornaliera dell'indennità èpari all'80% di 1/395 del reddito imponibile in favore della Gestione separata per i dodici mesi precedenti l'inizio del periodo indennizzabile. Per determinare l'ammontare dell'assegno, occorre riferirsi al reddito assoggettato a  contributi in favore della Gestione separata nei dodici mesi che precedono la nascita del bambino, applicare l'80%, dividere per dodici e moltiplicare per cinque.-

L'assegno per il nucleo familiare:

Agli iscritti alla Gestione separata dell'INPS viene estesa la disciplina relativa all'assegno per il nucleo familiare. La condizione per poter beneficiare del predetto assegno è che la somma dei redditi provenienti dall'attività di lavoro autonomo del richiedente non risulti inferiore al 70% del reddito complessivo del nucleo familiare.-



Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it


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