martedì 12 febbraio 2019

Quota 100 – Pensione Anticipata – Opzione Donna – Lavoratori Precoci – Ape Sociale – Pace Contributiva – Pens. Ant. Commercianti in Crisi – TFS statali

Quota 100 per le pensioni è in vigore dall’1 aprile 2019.

È nel Titolo II del testo del decreto (il Titolo I è dedicato al reddito di cittadinanza) che si parla  di Quota 100. È qui, infatti, vengono introdotte le nuove disposizioni per il pensionamento anticipato con un’età minima di 62 anni e 38 anni di contributi.
Per usufruirne si devono avere i requisiti entro il 31 dicembre 2018 (per i lavoratori privati) e poi ogni 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti.
Dopo tre mesi: requisiti a partire dall’1 gennaio 2019 (lavoratori privati)
1 agosto 2019: requisiti all’entrata in vigore del decreto (lavoratori privati) e poi ogni 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti.
Dopo sei mesi: requisiti a partire dall’1 febbraio 2019 (lavoratori pubblici)
1 settembre 2019: in line con l’inizio dell’anno scolastico (lavoratori Scuola ed Afam)

  • Stop scatti età: pensione non legata all’aspettativa di vita
  • È possibile cumulare periodi assicurativi presenti su più gestioni.
  • La pensione non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo.
  • La pensione è cumulabile con redditi da lavoro occasionale (5mila euro max).
  • I dipendenti pubblici devono dare un preavviso di sei mesi.
  • Fondo Bilaterale per il ricambio generazionale: si può accedere per andare in pensione tre anni prima di quota 100 a patto che ci sia un’assunzione.


Pensione anticipata:

È possibile andare in pensione in anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi, se uomini, e con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne.
– Maturati i requisiti, i lavoratori e le lavoratrici percepiscono la pensione dopo tre mesi.

Opzione Donna:

Ad oggi, per poter ottenere il pensionamento anticipato tramite Opzione Donna, è necessario rientrare in precisi requisiti: le dipendenti devono aver raggiunto 58 anni di età e 35 di contribuzione, mentre per le autonome gli anni salgono a 59 di età e 35 di contribuzione. Una volta maturate queste condizioni l’attesa per la liquidazione dell’assegno pensionistico è rispettivamente di 12 e 18 mesi.
Per il calcolo dei requisiti, la data da prendere in considerazione è il 31 dicembre 2016 (e non più, quindi, il 31 dicembre 2015). Le lavoratrici vedranno, inoltre, il loro assegno calcolato su base contributiva.
Il metodo di calcolo utilizzato per Opzione Donna è quello contributivo. Esso viene spesso definito come svantaggioso poiché appunto basato sui contributi effettivamente accreditati anziché sulla media degli ultimi stipendi o redditi (metodo cosiddetto retributivo).

Lavoratori precoci:

– Ai lavoratori precoci non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita. I lavoratori precoci potranno quindi andare in pensione con 41 anni di contributi. Il diritto al trattamento pensionistico decorre dopo tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti

Ape Sociale

L’Ape sociale è un’indennità sostitutiva, in vigore tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2019, che durerà fino al conseguimento dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia.
Requisito anagrafico: almeno 63 anni di età.
Requisito contributivo: 30 o 36 anni, a seconda dei casi, con bonus di un anno per figlio (massimo 2) per le lavoratrici.

Pace contributiva: cos’è e come funziona

Nel decreto su Quota 100 è stata inserita anche la pace contributiva per il triennio 2019-2021.
La pace contributiva consente di riscattare, su richiesta, periodi di buco contributivo non obbligatori per un massimo di 5 anni e il riscatto del periodo di laurea a condizioni agevolate entro i 45 anni.
Agevolazioni: detraibili dell’onere del 50 per cento in cinque quote annuali e rateizzazione fino a 60 rate mensili.
Per ogni anno di università frequentato dal 1 gennaio 1996 in avanti, fino a un massimo di 5 anni ed escluso il periodo di fuori corso, il contribuente pagherà circa 5.240. E il 100% dell’importo versato sarà anche deducibile fiscalmente.-

Pensione Anticipata per commercianti in crisi: 

La legge di bilancio 2019 (articolo 1, co. 283-284) ha rinnovato a sorpresa la misura che accompagna alla pensione di vecchiaia chi rottama definitivamente la licenza commerciale. L'indennizzo potrà essere concesso, alle condizioni già fissate dal Dlgs 207/1996, a partire dal 1° gennaio 2019 senza, è una novità interessante, una precisa data di scadenza.  In passato l'indennizzo introdotto dal 1996 era stato più volte prorogato, l'ultima volta sino al 31 dicembre 2016.

Modalità di concessione

Le modalità di concessione del beneficio restano quelle note in vigore sino al 2016. Possono beneficiare dell'indennizzo gli esercenti, in qualità di titolari o collaboratori, di attività commerciale al minuto in sede fissa o ambulante; i gestori di bar e ristoranti; gli agenti e rappresentanti di commercio. Gli interessati devono poter vantare almeno 62 anni se uomini e 57 anni se donne, unitamente ad un’iscrizione al momento della cessazione dell'attività per almeno 5 anni, in qualità di titolari o collaboratori, nella gestione degli esercenti attività commerciali istituita presso l’Inps. La misura dell'indennizzo è pari al valore del trattamento minimo di pensione nel FPLD, cioè 513 euro al mese (valori 2019) per 13 mensilità, e spetta sino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia (67 anni dal 2019). Per il conseguimento dell'indennizzo occorre rottamare definitivamente la licenza e procedere alla cancellazione dal registro delle imprese.

Trattamento di fine rapporto per gli statali (TFS)

Per tutti i pensionati pubblici – non solo Quota 100 – c’è la possibilità di avere subito, a fronte dei 2-3 anni attuali, l’anticipo di fine rapporto fino a 30mila euro.

Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi porre i tuoi quesiti qui di seguito tra i commenti; ti risponderemo appena possibile!

80 commenti:

  1. Buongiorno Gianfranco..Ho 59 anni e con 20'anni di contributi..Ma non ho capito quando devo andare in pensione può delucidarmi ? Maria

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    1. Ciao Maria!
      Essendo nata nel 1960, in base alla normativa attuale tu potrai andare in pensione di vecchiaia al compimento dei 67 anni + 9 mesi d'età.-

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  2. Salve,
    la mia domanda, cortesemente, è questa:
    Sono pronta a fare richiesta di quota 100 avendo 63 anni di età e 39 di contributi, ed essendo stata licenziata;
    Ma ho una quota del 20% in una s.r.l. CHE PERò NON GENERA UTILI nè dividendi.
    Questo può inficiare la mia domanda di pensione con quota 100?

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    1. NO!
      Possedere una quota in una SRL è ininfluente ai fini del diritto ad andare in pensione con quota 100, ovviamente se non svolgi alcuna attività lavorativa nella stessa.-

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    2. Dottore, come lei aveva anticipato le mie quote nella srl non hanno influito ed a Luglio ho fatto domanda di pensione (quota100) e a settembre mi hanno riconosciuto la pensione con decorrenza, appunto, settembre.
      Per il precedente mese Agosto, avevo però inoltrato la richiesta di disoccupazione, poichè non volevo perdere quel mese, ed ancora non ho ricevuto risposta.
      Secondo lei ho diritto alla Naspi per il mese di Agosto? Licenziata a Luglio e in pensione da settembre 2019.
      Ad agosto non ho ricevuto ne' stipendio, ne' pensione, ne' naspi.

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  3. Salve
    Una domanda con due quesiti riguardanti Opzione Donna:
    1) I contributi da LSU sono utili per il raggiungimento del requisito dei 35 anni di contribuzione?
    2) La pensione ottenuta con Opzione Donna è integrabile al minimo?
    Grazie per la risposta

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    1. Ciao Graziano!
      - NO! I contributi da LSU non sono utili per il raggiungimento del requisito dei 35 anni di contribuzione.-
      - NO! Comunque con 35 anni di contributi si presume che l'importo della pensione sia superiore al minimo altrimenti non ci sarebbe alcuna convenienza a scegliere l'opzione donna.-

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  4. Gentile Gianfranco, le scrivo per mia madre. Mia mamma compirà a dicembre 58 anni e a quel punto avrà maturato 36 anni di lavoro. Vorrebbe andare in pensione con l'opzione donna (sempre che venga rinnovata). Avrei qualche domanda da farle, spero possa rispondermi:
    -Qualora venisse rinnovata l'opzione donna, mia madre da quando potrà stare a casa?sapendo che i 58 anni li compirà a dicembre.
    - quando percepirà la prima mensilità della pensione?
    -l'importo che le verrà calcolato dal patronato è esattamente quello che poi confermerà l'Inps, o è possibile che l'importo sia differente?
    - se mia madre deciderà di stare a casa fin da subito, nella prima mensilità che arriverà suppongo diversi mesi dopo, conterrà anche gli arretrati?
    La ringrazio per il suo importante contributo che dà.
    Grazie
    Manuel

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    1. Ciao Manuel!
      Opzione Donna:
      Ad oggi, per poter ottenere il pensionamento anticipato tramite Opzione Donna, è necessario rientrare in precisi requisiti: le dipendenti devono aver raggiunto 58 anni di età e 35 di contribuzione, mentre per le autonome gli anni salgono a 59 di età e 35 di contribuzione. Una volta maturate queste condizioni l’attesa per la liquidazione dell’assegno pensionistico è rispettivamente di 12 e 18 mesi.-

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    2. Salve Gianfranco, come le dicevo mia madre già al momento può far valere quasi 36 anni di lavoro, le manca però il requisito dei 58 anni che raggiungerà però tra pochi mesi, a dicembre. Una volta raggiunto anche questo requisito, potrebbe stare a casa dal lavoro già dal giorno dopo? percepirebbe però la prima mensilità pensionistica solo (nelle migliori delle ipotesi) a dicembre 2020? in questa prima mensilità saranno comprese tutte le mensilità arretrate dei precedenti mesi? mi spieghi bene per cortesia. Grazie

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    3. Una volta raggiunto il requisito tua madre potrebbe cessare l'attività lavorativa, ma rimarrebbe senza paga e senza pensione per un anno, nel senso che andrebbe in pensione a gennaio 2021, se lavoratrice dipendente, senza arretrati.-

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  5. Buongiorno Dottore, sono Antima e sono una dipendente scolastica (segretaria). Vorrei andare in pensione con quota 100 (sono nata nel 11/05/1955) ed attualmente ho 36 anni di contributi, ho richiesto accredito di contributi per periodi che non mi hanno riconosciuti - credo per un errore dal "passaggio dati" inpdap - inps perchè io ero effettiva ed ho i certificati di servizio.
    Vorrei lavorare fino ad Agosto 2020 e poi andare in pensione. I miei ultimi stipendi annui sono di 1.500,00 mensili.
    Potrei andare in pensione con quota 100? e con quale importo piu' o meno?grazie, mi scusi tanto. Antima

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  6. P.S.: ho richiesto accredito per periodi che ammontano ad 1 anno ed 8 mesi che non mi trovo accreditati.

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    1. Quota 100 per le pensioni è in vigore dall’1 aprile 2019.
      È nel Titolo II del testo del decreto (il Titolo I è dedicato al reddito di cittadinanza) che si parla di Quota 100. È qui, infatti, vengono introdotte le nuove disposizioni per il pensionamento anticipato con un’età minima di 62 anni e 38 anni di contributi.
      Per usufruirne si devono avere i requisiti entro il 31 dicembre 2018 (per i lavoratori privati) e poi ogni 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti.
      Dopo tre mesi: requisiti a partire dall’1 gennaio 2019 (lavoratori privati)
      1 agosto 2019: requisiti all’entrata in vigore del decreto (lavoratori privati) e poi ogni 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti.
      Dopo sei mesi: requisiti a partire dall’1 febbraio 2019 (lavoratori pubblici)
      1 settembre 2019: in line con l’inizio dell’anno scolastico (lavoratori Scuola ed Afam)
      Nel tuo caso quindi bisogna vedere se riesci a "sistemare" la tua situazione contributiva in modo da arrivare almeno a 38 anni di contributi.-
      L'importo della pensione viene calcolato in base all'entità dei contributi versati in tutta la vita lavorativa, quindi solo un patronato in base alla tua specifica situazione contributiva può farti una simulazione di calcolo.-

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  7. Un paio di anni fa sono stata all’Inps per conoscere la mia situazione contributiva e avere una simulazione sull’importo che avrei percepito sia con la pensione Anticipata (41 e 10 Fornero) sia Opzione Donna anche se non avevo ancora raggiunto i requisiti al 100%.
    E’ risultato che se avessi potuto andare con L’opzione donna avrei ricevuto un importo maggiore che se fossi andata con l’Anticipata (Fornero) . L’Addetta però mi anche aggiunto che se fossi andata con Opzione donna l’inps mi avrebbe comunque corrisposto l’importo minore tra le due pensioni,in quanto c’era una legge che stabiliva questo.
    Essendo presto non ho approfondito la questione però visto che è probabile una proroga di opzione donna (Si vedrà comunque quando verrà approvata la legge di bilancio 2020) lei sa per caso quale numero e data della legge che stabilisce questo? (che anche se l’importo di opzione donna sarebbe maggiore dell’importo dell’anticipata mi verrebbe corrisposto l’importo più basso)
    La ringrazio e porgo cordiali saluti.

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    1. Non mi risulta niente del genere!
      Infatti è vero il contrario, nel senso che che è il lavoratore a poter scegliere tra le due opzioni possibili quella più conveniente a livello economico, in base alla propria situazione contributiva.-

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  8. Scusi ma a inizio articolo per Opzione Donna è scritto

    Per il calcolo dei requisiti, la data da prendere in considerazione è il 31 dicembre 2016 (e non più, quindi, il 31 dicembre 2015).
    E’ corretto? La data per la maturazione dei requisti non è attualmente 31 dicembre 2018??
    Grazie

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    1. E' vero!
      Per errore ho riportato la normativa precedente ripristinata lo scorso anno, senza modificare la data del raggiungimento dei requisiti, che attualmente è al 31 dicembre del 2018.-

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  9. buonasera Avv,vorrei farle una domanda,sto andando in pensione di vecchiaia (67 anni)con 25/26 anni di contributi,si può prevedere la cifra che dovrei percepire? grazie.

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    1. Ciao Renato!
      Purtroppo NO!
      L'importo della pensione è legato all'entità dei contributi versati all'INPS in tutto l'arco lavorativo, quindi solo un patronato o direttamente l'INPS possono farti un calcolo in base alla tua specifica situazione contributiva.-

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  10. Buonasera Gianfranco, mia madre, se tutto va bene, dal 1 gennaio 2021 potrà andare in pensione sfruttando l'opzione donna. Nonostante abbia lavorato ben quasi 37 anni, prenderà una miseria. Il sindacato al quale ci siamo rivolti ci ha prospettato quello che sarà l'importo mensile, euro più euro meno. Ora le chiedo: per la sua esperienza, l'importo mensile di pensione che i Caf anticipano verbalmente al lavoratore, rispecchia quasi sicuramente quello che l'Inps certificherà? E in secondo luogo, quando il lavoratore saprà con certezza l'importo che andrà a percepire? Solo quando percepirà la prima mensilità o potrà saperlo prima? La ringrazio molto e la saluto cordialmente.

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    1. L'importo mensile che i patronati anticipano verbalmente sono tanto più attendibili quanto più si è vicini alla decorrenza della pensione e viceversa, perché nel calcolo incide anche l'ultimo periodo lavorativo.-
      Quindi nel tuo caso il calcolo della pensione, se fatto bene, dovrebbe essere preciso, ma per stare più tranquilli prima di presentare la domanda di pensione sarebbe meglio richiedere all'INPS un Estratto certificato in modo che ci sarà un documento scritto con un precalcolo già effettuato dall'INPS.-

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    2. Buonasera Gianfranco, chiedemmo qualche mese fa l'ecocert tramite il patronato. Ma non è questo a cui si riferisce lei, giusto? anche perchè all'interno dell'ecocert non vi era alcuna precalcolo. Quindi il documento che dice di richiedere si chiama ESTRATTO CERTIFICATO? va richiesto quindi personalmente, e non tramite il patronato. Che lei sappia come si può richiedere?recandosi personalmente all'Inps o si può richiedere anche dall'area riservata? Tempi di attesa per avere una risposta? biblici come sempre? Scusi per le tante domande, spero possa rispondermi. Grazie mille e buon proseguimento

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    3. L'ecocert e l'estratto certificato sono la stessa cosa, va richiesto all'INPS per una conferma dei contributi versati e deve contenere su richiesta la data di raggiungimento dei requisiti pensionistici e una simulazione di calcolo della pensione.-
      Ti consiglio quindi o di richiedere spiegazioni al patronato, perché se te lo hanno comunicato verbalmente vuol dire sono in possesso della simulazione di calcolo o di richiederlo direttamente all'INPS.-

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    4. Gentile Gianfranco, ho controllato l'ecocert di mia madre e viene riportato come "comunicazione certificato del conto assicurativo" . Vi sono due tabelle: nella prima è indicato il numero complessivo dei contributi che ha maturato per il diritto alla pensione, nella seconda invece vi è un riepilogo di contributi che risultano registrati nei loro sistemi. Il tutto è aggiornato al 30/09/2018 dove le settimane che poteva far valere erano 1824 più alcune altre settimane che sono state fatte integrare successivamente, in quanto era stata, per un breve periodo, alle dipendenze di un ente statale. Questo è quanto. Non vi è alcuna data di raggiungimento dei requisiti pensionistici, anche se in realtà mia madre l'unico requisito che le mancava era quello legato all'età, ossia i 58 anni raggiunti a fine 2019. Non vi è nemmeno alcuna simulazione di calcolo della pensione. Da quello che dice, avrebbe dovuto integrare la domanda il caf chiedendo espressamente che venissero inseriti anche questi dati. E' corretto? Ora, non avendolo fatto, come posso procedere per avere la certezza dell'importo che andrà a prendere? Grazie per l'attenzione. Cordiali saluti

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    5. Io ti consiglio appena possibile di ritornare al patronato, o eventualmente di rivolgerti a un altro di tua fiducia, per avere la conferma che la tua situazione contributiva è aggiornata e per una simulazione di calcolo "per iscritto" della tua pensione.-
      In alternativa puoi richiedere all'INPS l'autorizzazione per l'accesso online alla tua situazione contributiva, dove c'è un programma che consente la richiesta di una simulazione di calcolo della tua pensione.-

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  11. Buongiorno Gianfranco. Potrò andare in pensione a partire dal 1 gennaio 2021 con opzione donna. Mi hanno prospettato 660,00€ lordi. Se moltiplico 660,00€ × 12 mesi, non raggiungo gli 8.000€ e quindi non dovrei pagare imposte. I 660,00€ mensili dovrò quindi ritenerli anche netti? Grazie a lei per il supporto che dà sempre a noi tutti.

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    1. Se vogliamo essere precisi devi moltiplicare 660 x 13 perché c'è anche la tredicesima quindi arriverai a circa a 8.600 euro annuali, questo vuol dire che avrai una piccola trattenuta IRPEF.-

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    2. Ha ragione. La piccola trattenuta verrà applicata mensilmente già dalla prima mensilità di pensione, giusto? Grazie

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  12. Salve, sono una insegnante di scuola dell'infanzia, ho fatto domanda di pensione secondo l'articolo riferito ai lavori gravosi, avendone i requisiti.In questi giorni l'INPS mi ha mandato tramite la segreteria della scuola i conteggi, sia dei periodi da riscattare che quelli da ricongiungere, già ho pagato la somma richiesta. Quello che vorrei sapere è quanto tempo passa per avere l'esito della domanda..? L'INPS comunica l'esito alla scuola. Grazie.

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    1. Di solito l'INPS provvede a liquidare una pratica di pensione dopo circa 90 giorni dalla data di presentazione della domanda, o come nel tuo caso dalla data di ricezione del pagamento della somma richiesta.-

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  13. Buongiorno Signor Gianfranco, a fine anno andrò in pensione con opzione donna e decorrenza dal 1 di gennaio 2021. Chiedo se la prima mensilità riferita al mese di gennaio mi verrà erogata già a gennaio stesso o da febbraio. L'importo che percepirò nella prima mensilità potrà variare nei mesi successivi? Glielo chiedo perchè mia cognata, andata in pensione l'anno scorso sempre con opzione donna, per i primi mesi l'importo che le veniva erogato dall'Inps era sempre diverso. Grazie. Un cordiale saluto a lei

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    1. Di solito se la domanda viene presentata 3 mesi prima della decorrenza l'INPS eroga la pensione al 1° del mese della decorrenza altrimenti può slittare di un mese o due.-
      L'importo netto della pensione può variare leggermente nei primi mesi dell'anno per l'incidenza delle trattenute IRPEF e addizionali regionale e comunale, ma il lordo non può variare.-

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    2. Salve Gianfranco, il Caf mi ha detto che la presenterà a novembre. Quindi secondo lei la mansilità di gennaio quando la potrò percepire? Grazie

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    3. Presumo a febbraio o marzo, in base al numero delle pratiche da elaborare da parte della sede INPS di zona, ovviamente compresi gli arretrati da gennaio.-

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    4. Ah caspita, allora forse sarebbe bene che il Caf procedesse qualche mese prima, invece che a novembre.
      La ringrazio per il suo prezioso contributo.
      Cordiali saluti

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  14. Gentile Gianfranco, a fine anno andrò in pensione sfruttando l'opzione donna. Le chiedo una cosa: la pensione che riceverò dall'Inps fa riferimento al mese stesso, cioè la mensilità di gennaio mi verrà erogata a gennaio, quella di febbraio a febbraio e così via? o invece la mensilità che si riceve fa sempre riferimento al mese antecedente? Inoltre, le vorrei chiedere se ci sarà modo di ricevere ogni mese il "cedolino" relativo alla mensilità ricevuta. Come ora ricevo il cedolino dalla ditta, chiedo se è lo riceverò e con quale modalità anche dall'Inps. La ringrazio molto

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    1. La pensione viene erogata dall'INPS all'inizio del mese per il mese in corso, quindi per esempio i primi di gennaio per la quota di gennaio.-
      Per quanto riguarda i cedolini di pensione l'INPS non manda niente per posta, però se richiedi le relative password puoi accedere direttamente al sito dell'INPS e visualizzarli e scaricarli.-

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    2. Grazie Gianfranco. Tante belle cose a lei. Un caro saluto. Lucia

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  15. Buongiorno Gianfranco,
    Vorrei andare l'hanno prossimo in pensione con quota 100. Al 31/12/2020 la mia situazione contributiva sarà di 63 di età e 37 anni e un mese di contributi. Potrei andare con quota 100? Un mio amico mi detto che forse non posso andare perchè devo avere tutti e due i requisiti(62 anni e 38 contributi), quindi chiedo a lei se posso andare con 63 e 37 che cmq fa 100. Se ha ragione il mio amico (spero di no)dovrò lavorare anche tutto il 2021 ma non mi sembra giusto, così andrò con quota 102(con 64 e 38) altro che 100

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    1. Ciao Laura!
      Purtroppo ha ragione il tuo amico nel senso che quota 100 è prevista solo con 62 + 38 e non sono ammesse varianti; forse è stato messo questo "paletto" solo per ridurre il numero degli aventi diritto.-

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  16. Gentilissimo Sig. Censori, un insegnante matura il requisito "quota 100" entro la fine del 2021 e andrà in pensione da settembre 2021. Vorrei sapere se, oltre alla normale domanda di pensione quota 100, deve presentare ulteriori domande per far valere nel calcolo della pensione dei periodi in cui ha lavorato nel settore spettacolo. Grazie

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    1. È possibile cumulare periodi assicurativi presenti su più gestioni, quindi si può richiedere all'INPS che nel calcolo della pensione INPS ex INPDAP con "quota 100" vengano considerati anche i contributi versati all'ENPALS.-

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  17. Grazie mille, un ultimo dubbio: la richiesta di cumulare i contributi delle due gestioni può essere fatta anche successivamente all'invio della domanda di pensione "quota 100" ? Non vorrei rischiare di perdere i contributi della gestione spettacolo. Grazie ancora

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    1. Entrambe le opzioni sono possibili, ma ti consiglio di rivolgerti a un patronato per farti decidere al meglio sul da farsi in base alla tua specifica situazione contributiva.-

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  18. Buonasera, sono dipendente delle poste italiane, nato 1l 03/01/1959, con 38 anni 2 mesi al 31/12/2020, vado in pensione con quota 100. Mi è stato detto dall'inps che diritto il 03/01/2021 e la decorrenza il 04/04/2021.
    La mia domanda è la seguente: il primo assegno in pagamento sarà dal 01/04/2021 come tutti i pensionati, oppure dal 01/05/2021?
    Grazie per la risposta.

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    1. La decorrenza al 04/04/2020 vuol dire che il primo pagamento lo riceverai i primi di maggio compresa la quota di aprile.-

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  19. Buonasera
    fra poco potrò finalmente andare in pensione , sfruttando quota 100.
    Il dubbio è che oltre a 40 anni di contribuzione valida potrei richiedere maggiorazione contributiva di 26 settimane per legge 388 00 su periodo della vita , in cui pur lavorando avevo la qualifica di invalido al 74%.
    Questa maggiorazione è valida solo ai fini conteggio periodi contributivi o cambia
    qualcosa ai fini economici ?
    Grazie Luigi

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    1. Ciao Luigi!
      CONTRIBUTI FIGURATIVI PER IL PREPENSIONAMENTO:
      La legge 23 dicembre 2000, n. 388 (articolo 80, comma 3) consente ai lavoratori sordomuti e agli invalidi per qualsiasi causa (ai quali sia stata riconosciuta un'invalidità superiore al 74 per cento o assimilabile) di richiedere, per ogni anno di lavoro effettivamente svolto, il beneficio di due mesi di contribuzione figurativa. Il beneficio è riconosciuto fino al limite massimo di cinque anni di contribuzione figurativa utile ai fini del diritto alla pensione e dell'anzianità contributiva.
      Pertanto, usufruendo di questa opportunità, il lavoratore invalido o sordomuto può raggiungere il diritto ad andare in pensione con cinque anni di anticipo. L'entrata in vigore di questa agevolazione è stata fissata al 1 gennaio 2002.-

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    2. Bene grazie.
      quindi come immaginavo è un opportunità di avere solo un aumento della mia posizione contributiva.
      Grazie e a risentirci
      Luigi

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  20. Salve Dottore mi chiamo Palmerino. Sono Commerciante ed ho raggiunto i requisiti per quota 100. Ho letto un po’ i redditi compatibili ed incompatibili con la pensione ed ho visto che potrei tranquillamente percepire redditi occasionali fino a 5.000 euro lordi annui. La mia domanda invece riguarda un’altra situazione poiché leggendo di qua e di la ho visto pareri contrastanti anche perché sembra che manchi una circolare esplicativa da parte dell’INPS vorrei quindi un suo parere. Se dovessi partecipare in una società di capitale come socio di capitale o in una sas come socio accomandante senza prestazione d’attività ma solo con la partecipazione agli utili questi redditi sono secondo il suo parere vincolanti per il diritto a quota 100? Ci sono per caso circolari INPS a riguardo? Grazie

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    1. Ciao Palmerino!
      Divieto di cumulo Reddito/Pensione
      Viene ripristinato il divieto di cumulo tra reddito da lavoro e pensione sino al raggiungimento dell'età per la pensione di vecchiaia (67 anni) per rafforzare l'ingresso nel mercato di lavoro dei giovani (qui i dettagli). E' ammesso solo il cumulo con redditi di lavoro autonomo di natura occasionale entro un massimo annuo di 5mila euro lordi.-

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  21. Buongiorno
    con 39 anni di contributi e 62 anni da compiere a novembre 2021 ero in uno stato di sicurezza relativa.
    La mia azienda vuole incentivarmi con dimissioni volontarie e incentivo idoneo a coprire i mancati guadagni sino alla decorrenza pensione quota 100 a marzo 2022 -
    Nessuno ha la sfera di cristallo per capire che farà il nostro governo ma l'idea di accettare esodo mi tenta molto .
    Che fare ??
    Grazie Luigi

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    1. Ciao Luigi!
      Credo che in questa fase politica nessuno possa fare delle previsioni su quella che sarà la normativa per l'anno prossimo a livello pensionistico, comunque se quota 100 non verrà prorogata con le dimissioni rischi molto perché per la pensione anticipata dovresti arrivare a 42 anni + 43 settimane di contributi.-

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    2. Grazie del consiglio.
      Però " cristallizzando " il diritto a novembre 2021 sono lo stesso molto tentato di accettare.
      Saluti Luigi

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    3. Ciao Luigi!
      Che tu sia tentato di accettare è comprensibile e con molte probabilità è la scelta giusta, l'importante però è che tu sia anche consapevole del rischio che corri e che quindi tu abbia eventualmente altre possibilità di lavoro.-
      Infatti un conto è dire ci provo a presentare la domanda di pensione ma lascio il lavoro solo se ho la conferma che mi è stata accolta, altro conto è presentare la domanda dopo aver presentato le dimissioni col rischio di rimanere senza lavoro e senza pensione.-

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    4. Gentilissimo.
      Grazie

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  22. Salve dottore, Mi chiamo Mariateresa. Mio padre classe 49 si è pensionato (artigiano) con i requisiti di anzianità nel 11/2006. Dal 2006 al 2011 ha continuato a versare contributi sia sul minimale che IVS a percentuale. Non ha mi chiesto un riesame della pesnione. Ora c'è chi mi dice che devo presentare una ricostituzione contributiva, mentre altri mi parlano di Supplemento di pensione. Volevo una sua opinione sul da farsi. Grazie

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    1. Ciao Mariateresa!
      E' la stessa cosa!
      Infatti con una domanda di ricostituzione contributiva la pensione in essere viene aumentata in base ai contributi versati all'INPS successivamente al pensionamento.-

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    2. Mi scusi ma mi è stato riferito diversamente e cioè che la ricostituzione contributiva riguarda contributi accreditati antecedenti la data di decorrenza della pensione, mentre il supplemento riguarda i contributi versati dopo l’accoglimento della pensione e quest’ultima decorre solo dal mese successivo alla domanda. E’ vero?

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  23. Buon giorno dott censori. Ho 61 anni e sono invalido al 75% da quattro anni, con 34 anni di contributi. Mi hanno detto che se avessi avuto l'80% sarei potuto già andare in pensione senza perdere nulla. Volevo sapere se è così. Grazie

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    1. Ciao Sandro!
      NO!
      Con il 75% di invalidità si ha diritto all'assegno ordinario di invalidità che presumo tu percepisci già, quindi con l'80% non cambierebbe nulla.-

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  24. Buongiorno Dottor Censori,

    Premesso che mia madre non può richiedere l'ape sociale in quanto autonoma e che non può usufruire (se ho ben capito) di quota 102 perchè ha 63 anni e avrà 38anni e 11mesi di contributi al 31/12/2022, resta come unica possibilità la rottamazione della licenza per la pensione anticipata?
    Per presentare l'istanza è necessario prima chiudere l'attività e consegnare la licenza in comune, quindi come si può aver garanzia che la domanda venga accolta?

    Anche venisse accolta in ogni caso la trovo una misura fortemente iniqua in quanto con 1 solo mese in più di contribuzione la pensione per cui ha versato sarebbe già erogabile, senza attendere diversi anni con il ridicolo indennizzo di 500€. E sempre che le misure non cambino di nuovo con la nuova legge di bilancio, in peggio.
    Grazie

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    1. Avrei un altro quesito collegato a quello sopra. Supponendo che l'interessata trovi un'acquirente per vendere il negozio (non per l'attività, essendo obbligatorio depositare la licenza che quindi non verrebbe "pagata") la stessa può andare avanti a versare per qualche mese i contributi pur avendo venduto il negozio dove la esercitava?
      Tutto questo per arrivare almeno ai 39 anni di contribuzione. Naturalmente non dovrà chiudere immediatamente partita iva, immagino.
      Grazie ancora

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    2. In questa fase politica qualsiasi informazione potrebbe essere superata nei prossimi mesi, ti consiglio quindi di attendere quelli che saranno i programmi del nuovo governo a livello pensionistico a partire già da gennaio dell'anno prossimo, con la finanziaria.-

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  25. Buongiorno Dott. Censori
    attualmente in pensione , ho ricevuto in questi giorni un messaggio da Inps che mi informa che a seguito accertamenti anagrafici d'ufficio il mio Unex risulta implementato di 17 settimane.
    Ottimo ma cosa vuol dire , che sarà inps stesso a variare importo pensione o devo attivarmi io ?
    Grazie Leonardo

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    1. Ciao Leonardo!
      sarà l'INPS stesso d'ufficio, a variare l'importo della pensione.-

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    2. Grazie
      alla prossima . Leonardo

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  26. Sono Raffaele. Salve. Ho 60 anni. Lavoro ancora e percepisco una pensione ordinaria d'invalidità. La stessa è stata confermata per Tre volte e quindi è definitiva. Posso presentare la domanda di pensione anticipata oppure devo aspettare i 67 anni per essere trasformats d'ufficio? Grazie

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    1. Ciao Raffaele!
      Al compimento dell'età pensionabile l'assegno viene trasformato d'ufficio in pensione di vecchiaia.-

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