domenica 22 febbraio 2009

Truffe agli Anziani

Campagna di prevenzione per la sicurezza dei cittadini più indifesi

IN CASA

Suonano alla porta. Se non aspettiamo nessuno, come ci comportiamo?
Per prima cosa, aspettiamo qualche istante. Se è un venditore, probabile che non sentendoci arrivare suoni anche ad altri inquilini. Già questo “primo passo” ci fa capire con chi eventualmente avremo a che fare.-
Ci sono venditori che fanno solo il loro mestiere, faticoso e onesto. Ma la prudenza non è mai troppa. Meglio verificare attraverso l'occhio-spia della porta.-

Controlliamo chi vuole controllarci:
Qualcuno si presenta dicendo di essere un tecnico dell'azienda comunale o un funzionario statale.-
Ci dice che vuole fare dei controlli, per il gas, l'acqua, la luce, la caldaia, il telefono.-
Ricordiamoci che le aziende pubbliche mandano prima un avviso quando devono fare dei controlli.- Quindi, attenzione. Se la persona si presenta come un funzionario o un responsabile di un istituto privato (banche, assicurazioni), non fidiamoci: anche se ha un cartellino di riconoscimento potrebbe essere falso. Il lavoro dei veri funzionari non viene fatto “porta a porta”, ma nelle loro sedi, nei loro uffici.-

Non sentiamoci dei maleducati, la nostra è solo prudenza:
Meglio non aprire il portone con il citofono se non sappiamo chi ha suonato.-
Non dobbiamo vivere barricati, sempre con l'ansia dello sconosciuto che suona alla nostra porta, ma il buon senso suggerisce di stare in guardia.-

PROTEGGERE LA CASA

Casa mia, per sicura che tu sia...
Purtroppo è così: c'era una volta la chiave sulla porta. Sarebbe lungo e complicato elencare le moltissime cause che hanno cambiato la società (noi e gli altri) fino a renderci poco tranquilli, sospettosi, insicuri. La realtà è questa, e andrebbe modificata, ma per adesso dobbiamo essere prudenti.
Quindi, niente più chiavi alla porta. Se una porta blindata non possiamo istallarla, montiamoci almeno una serratura di sicurezza, con catenelle e occhio-spia. Niente copie di chiavi nascoste sotto lo zerbino o nella cassetta della posta. I ladri vanno a cercarle proprio li. C'è chi, stando fuori casa per l'intera giornata, lascia una luce accesa, per indicare che qualcuno è in casa. Buona idea.-
Una lampadina accesa (a risparmio energetico) è un vigilante sempre in azione.-

PER LA STRADA

Scusi, sa dove si trova...?
A volte la richiesta di un'informazione è solo una scusa per truffarci:
E' capitato a tutti di aver dato un'informazione ad un automobilista o ad un passante. Rispondere è buona educazione. Tutta un'altra storia quando qualcuno ci chiede di accompagnarlo, perchè gli sembra complicato arrivare in quel dato posto, in macchina o a piedi. Meglio diffidare e rispondere che non si ha tempo.-
Può succedere di incontrare una persona che in quel momento chiede il nostro aiuto perchè dice di avere l'auto in panne o di sentirsi male. Se qualcosa non ci convince, meglio affrontare la situazione con distacco, cercando di capire come stanno realmente le cose.-

Occhio al portafoglio. Teniamolo lontano dallo sguardo degli estranei:
Quando usciamo di casa, mettiamo pochi soldi nel portafoglio. D'altronde, non è che facciamo grandi spese tutti i giorni. E' preferibile essere leggeri che farsi alleggerire. Il portafoglio teniamolo nelle tasche interne degli abiti o delle borse, sempre ben chiuse e possibilmente a tracolla.
Soprattutto quando ci troviamo in posti molto frequentati (al mercato, in autobus) o quando facciamo la fila: sono questi i momenti e i luoghi ideali per i borseggiatori.-

Al buio ci vedono bene solo i maleintenzionati:
“Ci” vedono bene, cioè vedono bene noi. Quindi, non passiamo di sera per luoghi solitari o poco illuminati. Sembrerebbe una raccomandazione ovvia, eppure l'imprudenza spesso ci fa essere poco accorti. Con conseguenze non certo piacevoli. Potendo, facciamo la strada con una persona che conosciamo, e se siamo soli arriviamo a destinazione prima che diventi troppo buio.-

Mettiamo un freno all'abitudine di lasciare la borsa in macchina:
Succede spesso di lasciare la borsa in macchina, specialmente quando pensiamo di tornare subito. Non è una buona abitudine. Una borsa in auto è una facile preda per chi ne vuole approfittare.
Se la borsa rubata contiene oltre al denaro anche i documenti personali ci sarà poi la seccatura di doverli rifare. Senza dimenticare che per impossessarsi della borsa il ladro forzerà la serratura o romperà il vetro. Anche se ci sembra tutto sotto controllo, portiamoci appresso la borsa. Sempre.-

NOI E GLI ALTRI

Partiamo per le vacanze? Non diciamolo ai quattro venti: possono ascoltarci anche degli estranei.
La ragione ovviamente è semplice: se qualche malintenzionato viene a sapere quando e per quanto tempo resteremo fuori casa, avrà “campo libero”.-
D'accordo, ci sono gli allarmi e le serrature di sicurezza, ma vale sempre il proverbio “l'occasione fa l'uomo ladro”.-
Facciamo le nostre meritate vacanze, e raccontiamole al ritorno. Noi saremo più rilassati e la nostra casa ancora in ordine.-

Se ci propongono un buonissimo affare al volo, è probabile che ci ritroveremo un po' spennati:
I truffatori di professione in genere sono eleganti e convincenti. Proprio come nei film. Ma la realtà non è un film. Non facciamo allora la parte degli sprovveduti. Diffidiamo di chi ci propone guadagni facili e imediati. Se insiste, chiamiamo la polizia. Mettiamo alle strette i truffatori. Si terranno alla larga.-

Ritirare o versare dei soldi. Il truffatore lo fa dalle nostre tasche alle sue:
Dobbiamo ritirare la pensione, prelevare soldi o depositi. Duarante il tragitto da casa alla banca o dalla banca a casa, andiamo dritti per la nostra strada, e non facciamoci “distrarre” da persone che non conosciamo. Il truffatore è scaltro, abile e sa come approfittare della nostra buona fede.-
In questi casi, una persona di fiducia che ci accompagna sarebbe l'ideale. Se per strada uno sconosciuto ci ferma e dice di essere un impiegato della banca o delle poste che vuole controllare il nostro denaro, perchè secondo lui ci hanno dato dei soldi in più o in meno, non crediamogli.-
E' certamente un truffatore. Se insiste, diciamogli che chiameremo la polizia. Per stare più sicuri, conviene avere in tasca pochi soldi; abituiamoci a fare acquisti con una card o con altri strumenti.-

MEZZI DI PAGAMENTO ELETTRONICI

Bancomat
Quando ci si reca allo sportello è bene verificare che l'apparecchio non presenti anomalie, che non vi siano microtelecamere, che la fessura nella quale si inserisce il bancomat sia ben fissa (se si muove potrebbe essere stata coperta con un dispositivo - skimmer - in grado di leggere i dati della banda magnetica del badge), e che sopra la tastiera non sia stato sovrapposto nulla che consenta di memorizzare il PIN. Digitare il codice nascondendo con una mano l'operazione effettuata e se si sospetta che lo sportello bancomat sia stato manomesso non esitare a rivolgersi al più vicino Reparto del Corpo della Guardia di Finanza.

Carte di credito
Conservare le ricevute rilasciate dagli esercizi commerciali in occasione degli acquisti e controllare ogni mese l'estratto conto, è l'unico modo per accorgersi di eventuali spese che non siano mai state effettuate. In caso di addebiti impropri occorre immediatamente denunciare la clonazione della carta alle forze dell'ordine e alla società che emesso la carta, al fine di disconoscere le spese addebitate; pertanto sarà bene tenere a portata di mano i numeri telefonici (in genere numeri verdi) forniti dal gestore della carta. Appena possibile copia della denuncia andrà inviata alla società emittente, tramite raccomandata A.R.

Non perdere mai di vista la carta al momento dei pagamenti e firmare la ricevuta solo dopo aver controllato l'importo. -

Se si ricevono messaggi nella casella di posta elettronica o sul cellulare, con cui vengono richiesti dati relativi alla carta di credito o al conto corrente, non si deve rispondere ma avvertire la banca o le forze dell'ordine avendo l'accortezza di non cancellare il messaggio ricevuto. Questo sistema, noto come phishing, è infatti un sistema usato per truffare i titolari di carte di credito acquisendo dagli stessi alcuni dati relativi all'home banking, utilizzati poi per svuotare i conti correnti.-
In base alla Raccomandazione 97/489/CE riguardante le "Responsabilità per i prelievi bancomat fraudolenti", il titolare di una carta di credito non è responsabile delle perdite derivanti dallo smarrimento o dal furto dei mezzi elettronici di pagamento, dopo averne data notizia all'istituto di credito emittente; fino al momento della notificazione (in genere con denuncia effettuata nelle 48 ore), il titolare sostiene la perdita subita in conseguenza dello smarrimento o del furto nei limiti di un massimale non superiore a 150 Euro.-

Numeri telefonici di emergenza:
  • 112 CARABINIERI
  • 113 POLIZIA STRADALE
  • 115 VIGILI DEL FUOCO
  • 117 GUARDIA DI FINANZA
  • 118 PRONTO SOCCORSO
Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito “www.cgil.it”
Iscriviti alla CGIL. Perchè? Perchè è sempre dalla tua parte per dare voce al lavoro e ai diritti.

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10 commenti:

  1. Sig.Gianfranco mio padre 82enne ha l'alzaimer e anche se autosufficiente e in buone condizioni fisiche ho paura che possa in buona fede fare degli acquisti non necessari ponendo firme su documenti che venditori "furbi" gli potrebbero sottoporre come stava accadendo di recente. E' possibile togliere la validità alla sua firma onde evitare spiacevoli conseguenze? Grazie.

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  2. Ciao Romano!
    SI!
    E' possibile togliere la validità alla firma a Tuo padre, ma l'unico sistema è quello dell'interdizione, che la malattia di Tuo padre consentirebbe, ma bisogna ricorrere al tribunale di competenza, e devono essere d'accordo tutti i familiari.-

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  3. buona sera posso avere un suo consiglio?ancora oggi aspetto un rimborso dalla regione siciliana del buono scuola anno 2004/05......oggi trovo in casa 1 lettera che dice:In riscontro alla vostra del 26/01/2009,con la quale la S.V.chiede la modifica in proprio favore dell'intestazione del pagamento del contributo buono scuola 2004/05 della sig.ra A.G,si comunica che la predetta richiesta non può essere accolta in quanto il contributo è un rimborso spese che viene disposto in favore del soggetto che ha sostenuto la spesa e che,pertanto,e intestatario delle ricevute di pagamento.la modifica può essere disposta,solo dopo la scadenza del pagamento,e previa autorizzazione,con firma autenticata a norma della legge 445/2000,del soggetto che ha presentato l'istanza.Si restituisce l'avviso di pagamento......
    quindi ,quando è arrivato l'avviso di pagamento a mio nome anno fatto richiesta alla regione siciliana di modificare il nome per riscuotere la somma.....a me di tutto questo la famiglia nn disse nulla,io non ho firmato nulla,come faccio a sapere se la somma è stata riscossa?e da chi?Se non è stata riscossa posso far valere ancora il mio diritto?questa lettera porta la data del 27 febbraio 2009.

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  4. Ciao Antonella!
    Fiorse ho capito male ma non stiamo parlando dei Tuoi genitori? Non fai prima a chiedere a loro queste informazioni? Con un sollecito da parte Tua non credi che puoi creare Loro qualche problema?
    Puoi sempre far seguito alla lettera del 26/01/2009, chiedendo spiegazioni, ma la Tua non è una bella situazione.-

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  5. Si,non mi sn spiegata...io sono la mamma di Elisa che andava in istituto parietario e a fine anno si presentavano le domande corredate di fatture delle spese annuali per chiedere il buono scuola alla regione sicilia,
    la domanda fu fatta a nome mio A. G. ma non ebbi mai il rimborso mentre trovai una lettera come ho citato sopra che veniva chiesto il cambio del nome(il mio con un altro)ma la regione siciliana chiese una delega con firna autenticata,cosa che io non feci mai...mai nessuno mi parlò di questa faccenda in famiglia e ancora mi chiedo--che fine ha faqtto sto buono scuola?chi ha firmato per me?come posso saperlo?sono passati 2 anni,come posso muovermi?grazie mille.

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  6. Ciao Antonella!
    A questo punto dovresti fare una raccomandata A/R alla Regione Sicilia, indirizzata all'Ufficio competente, citando gli estremi della lettera che hai ricevuto, e richiedendo quindi lo stato attuale della Tua pratica.-

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  7. salve Gianfranco, mi potresti informare se un ente che ti fa un sollecito di pagamento a mezzo raccomandata può addebitarti le spese per la spedizione? Grazie

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  8. Ciao Aurelia!
    Purtroppo SI!
    Se hai un debito verso un ente, sia pubblico o privato, per dei pagamenti non effettuati nei termini, fino a quando non provvedi, devi accollarti anche le spese inerenti gli eventuali solleciti.-

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  9. Buon Giorno sig.Gianfranco,
    sono la sorella di una persona di 81 anni ricoverata in una struttura per anziani. Dai primi di agosto mi sto interessando a lei e mi sono accorta, che dal mese di maggio 2017, data dell' entrata in struttura, ci sono stati diversi prelevamenti importanti sul suo libretto postale in possesso della badante. Alcuni di tali prelevamenti potrebbero essere stati fatti con la presenza della sorella, che andava regolarmente a visitare e portarla a passeggio. Altri sono stati effettuati da uno sportello bancomat, fuori località di residenza della struttura. Insospettita da ciò, anche perché al pagamento della retta della struttura e spese personali provvedo io, ho richiesto la copia del libretto precedente a quello in possesso. E da ciò è comparso che i prelievi sono stati molteplici, anche consistenti già dal mese di gennaio 2017 e fino a luglio 2017. Presumo che chiedendo l'estratto conto anche del periodo anteriore a gennaio 2017, ci sia dell'altro ancora. La sorella è una persona molto modesta che ha sempre vissuto con poco, del suo orticello, che risparmia, e tali prelievi non si spiegano. Sospetto ci sia stata truffa se non plagio ai danni della sorella. Una persona come la "sig.badante" potrebbe essersi fatta firmare anche delle carte, che potrebbero comparire in futuro.
    Come posso tutelarmi? Fare denuncia? Che cosa succede dopo
    la denuncia? Non vorrei incorrere in avvocati e tribunali, anche perché sarà difficile dimostrare che c'è stata truffa.
    Grazie, Giovanna

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    Risposte
    1. Ciao Giovanna!
      Per quanto riguarda il futuro, se tua sorella è d'accordo puoi far chiudere il libretto postale in essere, ed aprirne un altro intestato a te a tua sorella, in modo che la badante non possa più fare prelevamenti.-
      Per quanto riguarda invece il passato, il discorso è un po più complicato, nel senso che se tua sorella è in grado di intendere e di volere, può disporre liberamente dei suoi beni e quindi può regalare dei soldi anche alla badante senza che tu possa farci nulla.-
      Diversamente tua sorella va interdetta e nominato un tutore che può eventualmente "indagare" anche sui prelevamenti passati della badante.-
      L'alternativa è presentare una denuncia ai Carabinieri, ma tua sorella deve essere d'accordo, e se la badante nega di essersi appropriata indebitamente di denaro di tua sorella, bisogna andare in causa.-

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