mercoledì 9 febbraio 2022

Pensione di vecchiaia - Sistema Retributivo e Misto

La pensione di vecchiaia è una prestazione economica erogata, a domanda, in favore dei lavoratori dipendenti e autonomi, che hanno:
  • raggiunto l'età stabilita dalla legge;
  • perfezionato l'anzianità contributiva e assicurativa richiesta;
  • cessato il rapporto di lavoro alle dipendenze di terzi alla data di decorrenza della pensione, fermo restando che, qualora la rioccupazione intervenga presso diverso datore di lavoro, non occorre una soluzione di continuità con la precedente attività lavorativa.
La pensione di vecchiaia decorre dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale l’assicurato ha compiuto l'età pensionabile. Nel caso in cui a tale data non risultino soddisfatti i previsti requisiti di anzianità assicurativa e contributiva, la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello in cui vengono raggiunti tali requisiti. Infine, su richiesta dell’interessato, la pensione decorre dal primo giorno del mese successivo a quello nel quale è stata presentata la domanda.

Ai fini del conseguimento della prestazione pensionistica è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. La pensione anticipata decorre dal primo giorno del mese successivo a quello di presentazione della domanda.

Ai fini del conseguimento della prestazione pensionistica è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Non è, invece, richiesta la cessazione dell'attività svolta in qualità di lavoratore autonomo.


Sistema Retributivo


Si applica ai lavoratori e alle lavoratrici che al 31/12/1995 avevano un'anzianità contributiva pari o superiore a 18 anni.Possono richiedere la pensione di vecchiaia gli uomini che abbiano compiuto 65 anni di età e le donne che abbiano compiuto 60 anni ed abbiano un'anzianità contributiva di almeno 20 anni.
Rimangono ancorati al vecchio requisito dei 15 anni di anzianità contributiva coloro che:

  • al 31 dicembre 1992 avevano già raggiunto i 15 anni di contributi
  • al 31 dicembre 1992 avevano già compito l'età pensionabile
  • erano stati autorizzati ai versamenti volontari prima del 31/12/1992
  • con almeno 25 anni di assicurazione, siano stati occupati per almeno 10 anni anche non consecutivi, per periodi inferiori a 52 settimane nell'anno solare

L'importo della pensione viene calcolato in base agli anni e all'entità dei contributi versati; per farsi un'idea sommaria si può calcolare un 2% del proprio stipendio da moltiplicare per gli anni di lavoro; esempio 25 anni di contributi e uno stipendio di euro 1.200,00 la pensione sarà di circa di euro 600,00 mensili (1.200 x 50%).

Sistema Misto o Pro Rata

Si applica ai lavoratori o alle lavoratrici che al 31/12/1995 avevano un'anzianità contributiva inferiore a 18 anni.-Il sistema misto rimane ancorato alle regole del sistema retributivo fatto salvo le modalità di calcolo della pensione che sono in pro rata.-
Ovvero con il sistema retributivo per i contributi versati entro il 31 dicembre 1995 e con il sistema contributivo per il resto dei contributi.-
La legge offre la possibilità a coloro che sono stati assunti prima del 31 dicembre 1995 di scegliere la pensione calcolata esclusivamente con il sistema contributivo a condizione che abbiano una contribuzione pari o superiore a 15 anni di cui almeno 5 versati nel sistema contributivo (e cioè successivi al dicembre 1995). Non possono esercitare l'opzione coloro che al 31 dicembre 1995 avevano già raggiunto i 18 anni di contributi.

Pensioni di vecchiaia dal 2022


Anno    Lavoratrici  -   Lavoratrici   -   Lavoratrici  -   Lavoratori  -    Lavoratori
        pubblico         s. privato        s. privato       s. pubblico      settore
        impiego          dipendenti        autonome         s. privato       autonomo

2022  67+2  mesi   67+2  mesi   67+2  mesi   67+2  mesi   67+2  mesi
2023  67+5  mesi   67+5  mesi   67+5  mesi   67+5  mesi   67+5  mesi
2024  67+5  mesi   67+5  mesi   67+5  mesi   67+5  mesi   67+5  mesi
2025  67+8  mesi   67+8  mesi   67+8  mesi   67+8  mesi   67+8  mesi
2026  67+8  mesi   67+8  mesi   67+8  mesi   67+8  mesi   67+8  mesi
2027  67+11 mesi   67+11 mesi   67+11 mesi   67+11 mesi   67+11 mesi
2028  67+11 mesi   67+11 mesi   67+11 mesi   67+11 mesi   67+11 mesi
2029  68+1  mese   68+1  mese   68+1  mese   68+1  mese   68+1  mese
2030  68+1  mese   68+1  mese   68+1  mese   68+1  mese   68+1  mese
2031  68+3  mesi   68+3  mesi   68+3  mesi   68+3  mesi   68+3  mesi
2032  68+3  mesi   68+3  mesi   68+3  mesi   68+3  mesi   68+3  mesi
2033  68+5  mesi   68+5  mesi   68+5  mesi   68+5  mesi   68+5  mesi
2034  68+5  mesi   68+5  mesi   68+5  mesi   68+5  mesi   68+5  mesi
2035  68+7  mesi   68+7  mesi   68+7  mesi   68+7  mesi   68+7  mesi
2036  68+7  mesi   68+7  mesi   68+7  mesi   68+7  mesi   68+7  mesi
2037  68+9  mesi   68+9  mesi   68+9  mesi   68+9  mesi   68+9  mesi
2038  68+9  mesi   68+9  mesi   68+9  mesi   68+9  mesi   68+9  mesi
2039  68+11 mesi   68+11 mesi   68+11 mesi   68+11 mesi   68+11 mesi
2040  68+11 mesi   68+11 mesi   68+11 mesi   68+11 mesi   68+11 mesi
2041  69+1  mese   69+1  mese   69+1  mese   69+1  mese   69+1  mese
2042  69+1  mese   69+1  mese   69+1  mese   69+1  mese   69+1  mese
2043  69+3  mesi   69+3  mesi   69+3  mesi   69+3  mesi   69+3  mesi
2044  69+3  mesi   69+3  mesi   69+3  mesi   69+3  mesi   69+3  mesi
2045  69+5  mesi   69+5  mesi   69+5  mesi   69+5  mesi   69+5  mesi
2046  69+5  mesi   69+5  mesi   69+5  mesi   69+5  mesi   69+5  mesi
2047  69+7  mesi   69+7  mesi   69+7  mesi   69+7  mesi   69+7  mesi
2048  69+7  mesi   69+7  mesi   69+7  mesi   69+7  mesi   69+7  mesi
2049  69+9  mesi   69+9  mesi   69+9  mesi   69+9  mesi   69+9  mesi
2050  69+9  mesi   69+9  mesi   69+9  mesi   69+9  mesi   69+9  mesi



Pensioni di vecchiaia dal 2014 al 2017

Anno    Lavoratrici - Lavoratrici - Lavoratrici -  Lavoratori  - Lavoratori
            pubblico       s. privato      s. privato      s. pubblico    settore
            impiego        dipendenti     autonome     s. privato       autonomo

2014   66+3 mesi     63+9 mesi    64+9 mesi    66+3 mesi     66+9 mesi
2015   66+3 mesi     63+9 mesi    64+9 mesi    66+3 mesi     66+9 mesi
2016   66+7 mesi     65+7 mesi    66+1 mese   66+7 mesi     67+4 mesi
2017   66+7 mesi     65+7 mesi    66+1 mese   66+7 mesi     67+4 mesi

Su questo articolo possiamo trovare le norme non più in vigore sulle Pensioni di vecchiaia.

Vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito www.cgil.it
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82 commenti:

  1. Buona sera dottore,
    Grazie per il suo prezioso aiuto,lei fa un lavoro molto utile per noi...
    Sono pensionata dal giugno 2020( legge Fornero).Dal fine marzo 2021 ho firmato un contratto Cococo con ASST Lombardia( Bando regionale) per lavorare al Hub vaccini ( infermiera).Dal mese di agosto 2021 ho aperto la Partita IVA, e ho rinnovato il contratto come libera professione, che lavoro anche in presente...Mi sono iscritta ad ENPAPI dal fine marzo 2021( inscrizione obbligatoria).
    I contributi pagati dall ASST Lombardia verso ENPAPI ( durante il contratto cococo) e i contributi che li sto pagando io adesso come libera professione mi possono aiutare per un ricalcolo de la mia pensione?
    Si può fare qualche ricongiungimento o meglio che mi faccio rimborsare i miei contributi soggettivi dall' ENPAPI quando chiuderò la partita IVA ( prima di 60 mesi).
    Grazie per la sua disponibilità!
    Cordiali saluti.

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    1. Ti ringrazio per i complimenti!
      L'articolo 7 della legge 155/1981 riconosce il supplemento nei confronti degli iscritti all'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti e dei lavoratori iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (AGO) che proseguono l'attività lavorativa nella suddetta assicurazione trascorsi almeno cinque anni dalla decorrenza della pensione.-
      L’interessato ha, inoltre, la facoltà di richiedere per una sola volta la liquidazione del supplemento – sia esso il primo che uno dei successivi – quando siano trascorsi anche soltanto due anni dalla decorrenza della pensione o dal precedente supplemento; in tal caso però è richiesta la condizione del compimento dell’età prevista per il pensionamento di vecchiaia nella gestione in cui si chiede il supplemento.-

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  2. Buongiorno Gianfranco,
    fra 2 mesi a 67 anni andrò in pensione con 32 anni di contributi. Purtroppo per me dal calcolo il sindacato mi ha detto che prenderò circa 390 mensili perchè negli ultimi anni lavorando par-time si è abbassato molto il montante retributivo. Volevo chiederti se è vero che la mia pensione verrà alzata al minimo e a quanto ammonta. Grazie

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    1. Ciao Claudio!
      PENSIONE INTEGRATA AL MINIMO anno 2022
      Il trattamento minimo è un'integrazione che lo Stato, tramite l'Inps, corrisponde al pensionato quando la pensione, che deriva dal calcolo dei contributi, è di importo inferiore a quello che viene considerato il minimo vitale. In tal caso l'importo della pensione viene aumentato fino a raggiungere la cifra stabilita, di anno in anno, dalla legge.
      Per verificare se si ha diritto all’integrazione al minimo bisogna considerare il proprio reddito personale, e per le pensioni con decorrenza successiva al 1994 bisogna considerare anche i redditi del coniuge. Se si ha un reddito personale annuo inferiore a 6.695,91 euro e di coppia inferiore a 20.087,73 euro l’integrazione spetta sempre. Non spetta se il proprio reddito personale supera i 13.391,82 euro o se quello di coppia eccede i 26.784,64 euro all’anno. Se si hanno redditi intermedi tra il limite basso e il limite alto, l’integrazione spetta in misura parziale. L’integrazione non spetta in alcun caso a chi percepisce una pensione supplementare o una pensione calcolata esclusivamente con le regole del sistema contributivo.-
      Valori per l'anno 2022
      Pensione integrata al minimo euro 524,34.-
      Pensione con maggiorazione sociale ultra70enni euro 660,78.-

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  3. Salve dottore. Sono Alessandro. Mia mamma ha lavorato circa 7 anni in Germania La pensione Italiana verrà corrisposta a 67 anni. Mia mamma è del 1958. Volevo sapere se la pensione tedesca le verrà corrisposta al compimento del 65 anno d'età oppure a 66. Ho visto che ci sono idee discordanti mi può dare una sua indicazione lei. GRAZIE in anticipo Alessandro

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    1. Ciao Alessandro!
      Il limite di età per la pensione ordinaria di vecchiaia in Germania è pari a 65 anni per le persone nate prima del 1947. Se siete nati tra il 1947 e il 1963, il limite viene elevato gradualmente: di un mese per anno per le classi dal 1947 al 1958 e di due mesi per le classi dal 1959 al 1963.-

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  4. Gentile dott. Censori, gentilmente vorrei una conferma da lei su questa situazione. Un dipendente ha sempre lavorato nel settore pubblico (scuola) e mai nel settore privato. Per far valere i contributi figurativi da disoccupazione relativi ai periodi pre-ruolo ai fini del raggiungimento dei 20 anni di contributi per accedere alla pensione di vecchiaia, dovrà presentare la domanda di pensione in cumulo, non essendo possibile la ricongiunzione. Grazie, cordiali saluti.

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    1. Un dipendente che non ha mai lavorato nel settore privato non può far valere contributi figurativi da disoccupazione perché sono previsti solo per il settore privato.-

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  5. Dott. Censori Buonasera. Sono stata collocata in pensione dal 1° giugno 2022 con 42 anni e un mese e con 65 anni e 11 mesi. Nel momento in cui la mia amministrazione ha inviato all'inps ad a me per conoscenza l'estratto conto in pass web mi sono accorta che i dati previdenziali presenti nell'estratto conto erano inferiore ai dati previdenziali presenti nelle mie CU. Tramite il Patronato abbiamo inviato all'inps in data 16 Marzo 2022 divese RVPA inserendo i dati presenti nelle CU in mio possesso e che sono state regolarmente allegate. Ad oggi i protocolli risultano in lavorazione e l'estratto conto presente nel mio fascicolo previdenziale riporta ancora i dati originari ma chiamando l'inps, l'operatore mi ha detto che le segnalazioni vanno inviate alla mia amministrazione di appartenenza e non all'inps ma non mi hanno saputo spiegare perchè sono in lavorazione. Che cosa mi consiglia di fare? E' passato tanto tempo. La ringrazio anticipatamente per la sua cortese risposta-

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    1. Quando per una pratica ci si rivolge a un patronato bisogna avere fiducia nello stesso e non cercare informazioni alternative magari per telefono in quanto un operatore anche se risponde per conto dell'INPS spesso non ha competenze specifiche e da quindi risposte generiche e superficiali.-
      Nel tuo caso specifico "domanda in lavorazione" significa che non é ancora concluso tutto l'iter burocratico perché l'INPS e l'ex INPDAP anche se formalmente sono insieme, a livello informatico ancora non si "parlano" tra loro e quindi i tempi di lavorazione si allungano.-
      Ti consiglio pertanto di ritornare al patronato che ti ha presentato la domanda per farti aggiornare sullo stato attuale delle tua pratica e per presentare eventualmente un sollecito.-

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    2. Grazie Dott. Censori. Aspetterò e chiederò al patronato

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  6. Buona sera con una pensione minima di 524€ al compimento dei 70 ha diritto a un aumento? Se è si di quanto grazie mille Buona serata

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    1. Pensioni integrate al minimo anno 2022:
      Pensioni integrate al minimo euro 524,34
      Pensioni con maggiorazione sociale ultra70enni euro 660,78

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  7. Dottore buonasera. Ho fatto la domanda il 3 agosto per la pensione vecchiaia ed ancora e’ in lavorazione. Quando sarà accolta ???

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    1. Di solito l'INPS provvede alla liquidazione di una pensione nel giro di 90 giorni dalla data di presentazione della domanda.-

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  8. Caro dr. Censori buonasera
    Sono in pensione col sistema retributivo/contributivo con Quota100/Cumulo dal 2019 cumulando contributi di dipendente+Autonomo+Gestione Separata.
    Purtroppo i pochi anni della Gestione Separata incidono nel calcolo della pensione abbassando l'importo di qualche centinaio di €..
    Chiedo se adesso (già da 3 anni in pensione) é possibile riscattare quegli anni di Gestione Separata versando la differenza dei contributi nel sistema Autonomo Commercio o Dipendente in modo da poter poi chiedere il ricalcolo.
    La ringrazio del chiarimento.
    Luca

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  9. una insegnante nata gennaio 1958, dipendente scuole media, anzianità 43 e 7 mesi, periodi utili a pensione diritto 43 anni 2 mesi 29 giorni, calcolo 37 anni 9 mesi 12 giorni, ha diritto a pensione anticipata anzianità? ci sono penalizzazioni? Deve fare domanda e come o è la scuola che deve inoltrare procedura per la pensione
    Grazie

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    1. Con 43 anni di contributi si ha diritto alla pensione anticipata che per i dipendenti scolastici decorre dal mese di settembre senza alcuna penalizzazione.-
      Per poter andare in pensione va presentata dalla persona interessata apposita domanda all'INPS, in quanto la scuola non ha alcun titolo per provvedere per conto della lavoratrice.-

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  10. mille grazie, prezioso come sempre

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  11. Dottore Censori, mi può aiutare a capire quello che vorrebbero fare per andare in pensioni per superare la legge Fornero. Parlano che si potrà andare in pensione con 41 anni di contributi ma sinceramente non mi sembra una cosa come dire migliorativa. Oggi come oggi ma chi ci arriva a 41 anni di contributi pieni !? Quindi mi puo' spiegare la situazione? Io diciamo arrivo se Dio vuole a oltre 60 ma se non ho i contributi 41 non posso andare in pensione? Grazie Distinti Saluti

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    1. Al momento ci sono solo ipotesi, una delle quali è confermare anche per l'anno prossimo quota 41 che significa pensione anticipata con 41 anni anni di contributi e 62 o 63 anni d'età.-
      Chi non arriva a 41 anni di contributi dovrà attendere la pensione di vecchiaia a 67 anni d'età.-

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    2. Mi perdoni Dottore Censori, quindi aspettare 67 anni di età (legge Fornero) che poi oggi sono 67 ma poi c'è l'aspettativa di vita quindi sarà 68...69...70 ecc...(sempre dalla legge Fornero) Quindi cosa dice Salvini!? per superare la legge Fornero... La legge Fornero non si supera per niente si supererebbe solo fissando un' età massima fissa per sempre di pensionamento senza aggiornarla all'aspettativa di vita... ma umana direi 62/63 anni indipendentemente dagli anni di contributi! 41 anni sono un'assurdità ma quando ci si arriva!!!?
      In pensione 62-63 anni fissi con contributi più bassi come una volta 35-38. Sarebbe un cosa più umana anche se 35/38 contributi con questa crisi sono sempre tanti tanti. Direi comunque di fissare un'età 62-63 senza aggiornamento all'aspettativa di vita ogni due/tre anni cioè io quando ci vado ha 78 anni ma siamo impazziti!!! ?

      Una buona serata Dottore Censori

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    3. Speriamo che il nuovo governo rispetti le promesse elettorali e che si superi quindi la legge Fornero, ma presumo che per l'anno prossimo ci sarà solo la proroga di quota 41.-

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  12. Ciao Gianfranco,
    pur considerando che la nuova riforma delle pensioni e mi riferisco a quota 103 non è ancora stata definita/scritta, volevo chiederti se mi puoi aiutare a capire a quanto ammonterà il tetto delle pensioni con quota 103 e cioè se sarà comprensivo dell’aumento delle pensioni minime previsto nel 2023.
    In ogni caso mi puoi indicare gli importi in questione ?

    Grazie mille

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    1. Ciao Luigi!
      Si chiamerà «pensione anticipata flessibile» e consentirà per il solo 2023 di andare in pensione con 41 anni di contributi unitamente a 62 anni di età anagrafica a tutti i lavoratori assicurati presso l’Inps.
      Il nuovo trattamento è una sorta di evoluzione della «quota 100» perché ne mutua tutte le peculiarità anche se con una differenza. Ci sarà un tetto all’importo lordo conseguibile: 2.820€ mensili, cioè circa 2.100€ netti.-

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    2. Ciao Gianfranco Grazie per la risposta.
      Volevo chiederti a questo punto se:
      1) La pensione minima quindi passerebbe a circa 564€ ?
      2) Il tetto dei 2.820€ , una volta andato in pensione con quota 103, continuerebbe a limitare gli aumenti/adeguamenti che su questa pensione potrebbero esserci nel corso del tempo ?
      Per spiegarmi meglio faccio un esempio: se nel 2023 vado in pensione con 2.820 € lordi, perché i calcoli della mia pensione sono più alti del tetto previsto e l’anno prossimo, per ipotesi, le pensioni vengono rivalutate di 30€ lordi mensili, la mia pensione diventerebbe pari a 2.820+30 = 2850€ oppure rimarrebbe ferma sempre ai 2.820€ ?

      Grazie ancora

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    3. Ciao Luigi!
      - SI! Se il decreto verrà approvato senza modifiche le pensioni minime passeranno a 564 euro.-
      - Al momento non ci sono notizie precise in merito e dobbiamo quindi attendere la stesura definitiva della legge per avere informazioni più precise.-

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    4. Grazie Gianfranco,
      come ultima informazione volevo sapere se mi puoi indicare un software affidabile, magari sul web, per il calcolo della pensione netta partendo da un importo lordo. Ad esempio quello che hai usato per calcolare i 2.100€ circa netti partendo da un lordo di 2.820 che citavi nella risposta alla mia prima domanda.
      Grazie mille

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    5. Ciao Luigi!
      https://www.irpef.info/calcola-il-netto-mensile

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  13. Dott. Censori buona sera. Mi chiamo Maria Pia e sono stata collocata in pensione dal 1° giugno 2022 con 42 anni e 1 mese e con 66 anni di età compiuti il 4 giugno. Successivamente mi sono accorta che l'estratto conto I.n.p.s. con il quale è stata calcolata la mia pensione riportava dei dati inferiori rispetto ai dati riportati nelle Cu e nella sintesi contributiva presente nella mia area personale del Ministero. L'Ufficio ha provveduto dietro mia richiesta ad integrare i dati mancanti riguardanti il periodo 1996/2004. Il giorno successivo ho già trovato l'estratto conto corretto nella mia area riservata dell'I.N.P.S. La mia domanda è questa: provvederà l'Istituto ad aggiornare la mia pensione in base ai dati corretti oppure debbo fare questa domanda? La ringrazio anticipatamente

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    1. Ciao Maria Pia!
      Purtroppo in Italia non c'è niente di automatico, quindi devi presentare all'INPS apposita domanda di ricostituzione, rivolgendoti eventualmente a un patronato, per richiedere l'aggiornamento della tua pensione.-

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    2. Grazie dott. Censori per la sua cortese risposta

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  14. Dott.Censori buonasera. Dalle ultime notizie si apprende che dal 2023 le pensioni aumenteranno del 7,3% fino all'importo lordo di 2.100,00 cioè quattro volte il trattamento minimo dell'anno 2021. Superati i 2.100 euro le pensioni saranno aumentate dell'5,84% cioè del 80% . Mi chiedo ma se una persona prende 2099,00 lordi prenderà un aumento di Euro 153,22 quindi per un totale di Euro 2.252,22. Invece se una pensionato prende un lordo di 2101,00 verrà a prendere un aumento di 122,69 cioè la sua pensione sarà rivalutata dell'80% per un totale di Euro 2.223,69 quindi a me qualcosa non torna. Penso che gli aumenti saranno progressivi cioè fino a 2.100,00 euro il 7,3% per la parte eccedente il 5,84% eccedera. Forse ho capito male Lei che ne pensa? Grazie in anticipo per la risposta.
    Angelo

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    1. Ciao Angelo!
      Rivalutazione pensioni: cosa cambierà dal 1° gennaio 2023
      Un articolo contenuto all’interno della bozza della prossima Manovra prevede, esclusivamente per il biennio 2023-2024, una modifica del meccanismo della rivalutazione che si basa su sei scaglioni e non più su tre. La pensione verrà rivalutata seguendo lo schema sottostante:
      Scaglioni Importo in euro * Percentuale di applicazione del tasso di rivalutazione
      Pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo INPS fino a 2100 euro circa 100%
      Pensioni da 4 a 5 volte il minimo fino a 2620 euro 80%
      Pensioni da 5 a 6 volte il minimo fino a 3150 euro 55%
      Pensioni da 6 a 8 volte il minimo 4200 euro 50%
      Pensioni da 8 a 10 volte il minimo 5250 euro 40%
      Pensioni oltre 10 volte il minimo da 5250 euro in su 35%
      *L’aumento di rivalutazione è comunque attribuito fino a concorrenza del limite maggiorato con la rivalutazione. Per esempio, Per pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo l’aumento si applicherà non solo fino a 2100 euro ma fino all’importo maggiorato del 7,3%, ovvero fino a 2253 euro.-

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  15. Quindi se ho capito bene Dott. Censori La rivalutazione piena del 7,3% spetta fino ad un importo lordo di Euro 2253,00. La ringrazio e buon lavoro

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  16. Scusate, non ho caèpito bene.
    Con un lordo di 36800.00 annuo ci sarà un aumento e di quanto?

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  17. Gent.mo dott. Censori, a gennaio del 2018 sono andato in pensione di vecchiaia ma continuo a lavorare. A gennaio 2023 avrò maturato 5 anni di contributi per il supplemento di pensione. In questi anni ho percepito uno stipendio medio lordo annuale di € 20.000. Le chiedo cortesemente di conoscere di quanto sarà aumentata la mia pensione. se possibile se potesse darmi la formula per il calcolo. Ringrazio e saluto cordialmente.

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    1. Il montante individuale dei contributi è la somma dell’ammontare dei contributi di ciascun anno, rivalutato ogni anno sulla base del tasso di capitalizzazione risultante dalla variazione media quinquennale del PIL calcolata dall’ISTAT con riferimento al quinquennio precedente l’anno da rivalutare.-
      La rivalutazione del montante contributivo deve essere calcolato al 31 dicembre di ciascun anno; con esclusione della contribuzione relativa all’ultimo anno lavorato, con effetto sulle pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio dell’anno successivo. In sostanza, l’ultimo anno di contribuzione non deve essere rivalutato.
      Dal montante contributivo alla pensione o all'aumento di pensione:
      Tale montante contributivo viene utilizzato per calcolare l’importo dell’assegno previdenziale o dell'aumento. Per passare dal montante contributivo individuale alla rendita pensionistica bisogna:
      - moltiplicare il montante contributivo complessivo per il coefficiente di trasformazione legato all’età anagrafica in cui si esce o si raggiungono i requisiti per l'aumento;
      - dividere tale importo della pensione lorda annua per 13 mensilità.
      Si ottiene così l’importo della pensione lorda mensile o dell'aumento.-

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  18. La ringrazio, ora provo a fare il calcolo...cordiali saluti

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  19. Dott. Censori buonasera. Sono in pensione dal 1 luglio 2022 collocata in pensione d'ufficio avendo raggiunto l'anzianità contributiva di 42 e un mese e con 65 anni e 11 mesi di età. Mi sono accorta da poco che nella lettera che mi è stata inviata dall'I.n.P.s. nell'oggetto è riportata la dicitura "conferimento di Pensione anticipata (ex anzianità) liquidata con il sistema misto dal 1 luglio 2022. Ho visto anche la domanda di pensione che ha inviato il mio patronato all'I.N.P.S. " Domanda di Pensione di anzianità/anticipata" che è stata inviata dopo che ho ricevuto da parte del Ministero il decreto di collocamento a riposo per il compimento del limite massimo d'età. Le chiedo cortesemente se la procedura è stata corretta oppure andava fatta una domanda da parte del Patronato per domanda di pensione per raggiungimento dell'anzianità contributiva o limite di età. La ringrazio e cordialmente la saluto.

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    1. La procedura è stata corretta perché il calcolo della pensione viene comunque effettuato in base ai contributi versati, quindi a prescindere dalla motivazione per la quale viene richiesta.-

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  20. La ringrazio tanto e Le auguro buon lavoro e Buone Feste

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  21. Dr. Censori Buon Anno intanto e speriamo porti salute e benessere per tutti.
    Le chiedo se gentilmente potrà chiarirmi alcuni dubbi.
    Mia moglie da qualche anno sta svolgendo con partita Iva ed iscritta all'Inps l'attività di produttore col sistema forfettario tassato al 5% del reddito pagando i contributi previdenziali in misura ridotta (circa 3.200 l'anno).
    Avevo letto che bastano 5 anni di contributi per ottenere all'età di 70 anni una pensione che col sistema contributivo immagino sarà davvero poca.
    Le chiedo se questa normativa é vera e se nel caso dovesse cessare l'attività raggiungendo i 5 anni di contributi anche se versati in forma ridotta, potrà all'età di 70 anni chiedere la pensione di lavoro.
    La ringrazio in anticipo del chiarimento del quesito.
    Cordiali saluti
    Luca

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    1. Ciao Luca!
      Buon Anno anche a te!
      Pensione vecchiata sistema contributivo:
      Requisiti necessari:
      La pensione di vecchiaia contributiva riguarda lavoratori che quando raggiungono l’età pensionabile (anno 2022 67 anni) hanno perfezionato i requisiti contributivi (20 anni di contributi versati, e un assegno pari ad almeno 1,5 volte il minimo). Se hanno 5 anni di contributivi versati, nel 2022 accedono comunque a una pensione di vecchiaia con 71 anni di età.-

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  22. Grazie del chiarimento dr. Censori.
    Allora fermo restando questa normativa, con i 5 anni di contributi dal 2020 al 2025 potrà ottenere la pensione dopo aver compiuto i 71 anni nel 2028.
    Giusto così?

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    1. E' giusto in base alla normativa attuale, ma nessuno può darti garanzie per il futuro.-
      Il nuovo governo sembra intenzionato a modificare la normativa sulle pensioni, quindi non possiamo fare altro che attendere.-

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  23. Ciao Gianfranco, ho maturato i requisiti per quota 103 già nel 2022. Ho visto una proiezione dei requisiti esposti alla TV da Benelli in cui mostrava le condizioni di quota 103 e tra queste vi era esposto "NO tetto se requisiti entro il 2022"
    Volevo chiederti, se ho interpretato bene come ho letto/visto e cioè che il tetto sulla pensione, calcolata come 5 volte la pensione minima, è escluso per coloro come me hanno maturato il diritto di quota 103 nel 2022 ?
    Grazie mille

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    1. Ciao Luigi!
      Il tetto non si applica se si esce con i requisiti di quota 100 o di quota 102 (vanno maturati entro il 31/12/2022).-

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    2. Grazie Gianfranco, ti spiego meglio nel dettaglio:
      ho compito 62 anni nel 2022 ed ho maturato, sempre nel 2022, 42 anni e 6 mesi di contributi e quindi ho maturato i requisiti di quota 100 nel 2022, ho diritto alla non applicazione del tetto ?
      Grazie ancora

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    3. Ciao Luigi!
      Purtroppo NO!
      L'alternativa è una "battaglia legale" con l'INPS, che non ti consiglio.-

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    4. Ciao Gianfranco e ancora grazie mille!
      Rimango perplesso del motivo per il quale non posso ottenere la non applicazione del tetto stante a quanto riporta la frase "Il tetto non si applica se si esce con i requisiti di quota 100 o di quota 102 (vanno maturati entro il 31/12/2022)" visto che io al 31/12/2022 maturo i requisiti di quota 100....forse mi sono perso qualche dettaglio... mi puoi spiegare meglio ?
      Grazie

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    5. Ciao Luigi!
      Quando la normativa si presta a una doppia interpretazione l'INPS opta d'ufficio per quella più restrittiva.-

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    6. Grazie Gianfranco per le tue risposte/consigli! Però analizzando la famosa frase "Il tetto non si applica se si esce con i requisiti di quota 100 o di quota 102 (vanno maturati entro il 31/12/2022)", tralasciando quota 102 per cui non rientro, ritorno sui requisiti di quota 100 che, pur essendo scaduta al 31/12/2021, dovrebbero essere considerati, se maturati entro il 31/12/2022, (come nel mio caso) al fine di eliminare il tetto previsto per quota 103. Quando mi scrivi “Purtroppo NO!” puoi anche spiegarmi quale è la doppia interpretazione?
      Grazie ancora e buona serta

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    7. Ciao Gianfranco, scusa ma volevo chiederti se avevi avuto modo di analizzare la mia domanda che ti ripubblico:
      Grazie Gianfranco per le tue risposte/consigli! Però analizzando la famosa frase "Il tetto non si applica se si esce con i requisiti di quota 100 o di quota 102 (vanno maturati entro il 31/12/2022)", tralasciando quota 102 per cui non rientro, ritorno sui requisiti di quota 100 che, pur essendo scaduta al 31/12/2021, dovrebbero essere considerati, se maturati entro il 31/12/2022, (come nel mio caso) al fine di eliminare il tetto previsto per quota 103. Quando mi scrivi “Purtroppo NO!” puoi anche spiegarmi quale è la doppia interpretazione?
      Grazie ancora e buona serata

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    8. Ciao Luigi!
      Il tuo ragionamento è giusto però non posso darti alcuna certezza in merito perché ogni domanda viene valutata da un funzionario che decide come va applicata la normativa, quindi non posso dirti di più.-

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    9. Grazie mille Gianfranco! Proverò a sentire un patronato o L'Inps direttamente. Cosa mi consigli eventualmente ?

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    10. Ciao Luigi!
      Ti consiglio di rivolgerti a un patronato per farti seguire per tutto l'iter burocratico necessario.-

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  24. Buongiorno: Dott. Gianfranco, vorrei cortesemente avere una risposta alla mia domanda così esposta: Io ho già compiuto 68 anni, attualmente sono titolare della pensione di inabilità lavorativa dei dipendenti privati dal 2008, ora quello che vorrei comprendere è devo fare domanda all'Inps per trasformare questa pensione, a pensione di vecchiaia? Visto che sono nato il 06/12/1954 e se sì ho 31,7 anni di contribuzione con il calcolo misto, con più di 6 anni di contributi figurativi utili solo per l'età anagrafica. Qualora facendo domanda di pensione di vecchiaia avrò qualche beneficio economico? O devo rimanere con la pensione di inabilità? Visto che ho saputo che bisogna fare domanda all'Inps? Puoi cortesemente darmi una risposta esaudiente. Ti ringrazio per la tua sicura risposta che mi darai.

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    1. La pensione di inabilità non si trasforma automaticamente in pensione di vecchiaia come invece accade per l'assegno ordinario di invalidità. Perché ciò avvenga è necessario che il pensionato possa far valere i requisiti di età e contributivi previsti per tale prestazione e presenti apposita domanda all'ente. A tal fine si ricorda che ai fini del raggiungimento del requisito contributivo per la prestazione di vecchiaia, nelle ipotesi di trasformazione, non possono essere considerati come contributi figurativi i periodi di godimento della pensione di inabilità (a differenza invece di quanto previsto con l'assegno di invalidità). Tale principio tuttavia è temperato dall'articolo 4, comma 4 della legge 222/1984 secondo il quale, nelle ipotesi in cui la pensione di inabilità cessi in seguito a recupero della capacità lavorativa da parte del titolare, i periodi di godimento della pensione di inabilità sono considerati come contribuzione figurativa.-

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  25. Ma allora cosa devo fare resto con la pensione di inabilità o faccio domanda per quella di vecchiaia? Significa che dal 2008 a ora non mi vedrò aumentati gli anni di godimento? E se così fosse il calcolo della pensione di vecchiaia sarà sui contributi versati cioè 31,7 anni? e 68 anni di età a questo punto l'importo della pensione sarà uguale a quello attuale di 1.500,00 ?? o sarà di meno, questo è quello che vorrei sapere. Grazie Gianfranco se potrai sciogliere questo mio dilemma.

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    1. In questo blog posso dare solo delle informazioni di carattere generale perché non ho titolo ne elementi per una consulenza specifica.
      Infatti si possono dare delle risposte precise solo con una valutazione della tua specifica situazione contributiva perché la tua pensione a suo tempo ha avuto una maggiorazione rispetto ai contributi versati e bisogna quindi calcolare l'incidenza dei contributi successivi, ti consiglio pertanto di rivolgerti a un patronato per farti consigliare al meglio sul da farsi.-

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  26. Dr. Censori buonasera
    Le chiedo se può darmi le giuste informazioni riguardo le detrazioni per coniuge a carico per i pensionati di vecchiaia come me.
    Mia moglie fa lavorato fino a gennaio scorso percependo nel 2022 un reddito di € 18.000 ed a gennaio ha chiuso l'attività con € 1.500 di reddito che resterà tale per tutto l'anno.
    Naturalmente fino adesso non ho chiesto all'Inps nessuna detrazione per coniuge non essendo a mio carico ma adesso da febbraio non avendo più redditi, andrà a mio totale carico.
    Quando dovrò chiedere la detrazione del coniuge ? Posso chiederglielo adesso o devo aspettare fine anno ?
    Grazie in anticipo per i chiarimenti e mi congratulo per la sua sempre attiva collaborazione.
    Francesco

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    1. Francesco!
      La detrazione per il coniuge a carico puoi richiederla, o da subito, o entro fine anno, o l'anno prossimo con la dichiarazione dei redditi.-

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  27. Dott. Censori buongiorno. La disturbo per conto di mio marito che è titolare dell'assegno ordinario di invalidità ed il 12-09-2023 compie 67 anni. Il patronato al quale ci siamo rivolti per fare la domanda di pensione ci ha detto che la pensione decorre dal 1° Ottobre 2023 anzichè dal 1 Gennaio 2024 come era in precedenza. Vorrei cortesemente una sua conferma. La ringrazio in anticipo e Le augoro buon lavoro

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    1. Confermo!
      La pensione di vecchiaia decorrerà da ottobre 2023, cioè al compimento dei 67 anni d'età.-

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  28. Ciao Gianfranco, volevo sapere, per quanto riguarda la pensione quota 103 (c.d.pensione anticipata flessibile), se il tetto è calcolato come 5 volte il valore della pensione minima al 2022 (circa 525,38€) o al 2023 (circa 563,74€)?
    poichè il decreto parla di cinque volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente e visto che la legge di bilancio è stata approvata il 29 dicembre 2022 ho il timore che venga considerato l'importo della pensione minima al 2022.
    Scusami ma essendo direttamente interessato non volevo avere brutte sorprese.
    Grazie ancora per la tua gentile disponibilità

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    1. Il tetto massimo mensile erogabile nel 2023 sarà di 2.840€ lordi. Rivalutato annualmente durerà sino al raggiungimento dell’età anagrafica di vecchiaia, cioè 67 anni. I chiarimenti in un documento dell’Inps.
      Nessuna penalità occulta per chi aderisce alla «Quota 103» avendo maturato un assegno superiore a 2.840€ lordi al mese. All’età di 67 anni, infatti, il pensionato riceverà comunque l’importo della pensione piena, perequata sin dalla decorrenza come se il tetto non avesse mai trovato applicazione. E' quanto, in sintesi, certifica l'INPS nella Circolare n. 27/2023 nella quale illustra la novella introdotta dall'articolo 1, co. 283 e 284 della legge n. 197/2022 (legge di bilancio 2023).-

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  29. Grazie Gianfranco, ma sono sempre più disorientato perchè ho letto su diversi siti di alcune testate giornalistiche dove venivano riportati vari importi ad esempio : tg24.it riporta 2626,91€ - altroconsumo riporta 2.818,7€ - pensionioggi riporta 2839,7€
    Ti chiedo quindi:
    1) esiste un documento ufficiale dove viene indicato e riportato questo importo di circa 2.840€ ?
    2) aderendo a quota 103 in questo mese di marzo e ipotizzando che la mia pensione superi l'importo del tetto, posso contare di percepire l'importo suddetto di circa 2.840€ ?
    Grazie ancora

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    1. Non mi risulta!
      Comunque non vedo il problema visto che le ultime due delle tre informazioni che hai ottenuto coincidono con quella che ti avevo dato.-

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  30. Dottor Censori buongiorno. Sono stata una dipendente del pubblico impiego per 42 anni e un mese e al raggiungimento di tale requisito im Ministero mi ha collata in pensione d'ufficio a Giugno 2022. Il rinnovo del contratto 2019/2021 del Pubblico impiego di fatto è stato applicato nell'anno 2022. Io ho prese gli arretrati riferiti al periodo Gennaio 2019/Maggio 2022. Ma i benefici effettivi del contratto 2019/2021 sono stati applicati nelle mensilità successive a Giugno 2022. Mi riferisco al conglobamento dell'assegno perequativo nella voce stipendio e di conseguenza a chi è andato in pensione nei mesi successivi a Luglio 2022 ha una base pensionabile superiore a chi purtroppo come me è andato in pensione prima di tale data e l'elemento perquativo non viene conteggiato nella base pensionabile. Mi sembra di aver subito una grave ingiustizia. Vorrei sapere cortesemente se per questo tipo di problematica c'è qualche speranza di risoluzione. La ringrazio anticipatamente per la sua cortese risposta

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    1. Purtroppo NO!
      Nel tuo caso non mi risulta che si possa richiedere un ricalcolo della pensione.-

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  31. Salve Dott. Censori sono Tommaso 51 mi spieghi per favore questa cosa, le ore straordinarie fatte e percepite in busta paga sono utili o no ai fini pensionistici? grazie e distinti saluti

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    1. Ciao Tommaso!
      SI!
      Le ore di straordinario sono utili per il calcolo dell'importo della pensione.-

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  32. Mi chiamo Alberto e ho usufruito dell'APE social con ultimo assegno il 2 gennaio 2024. La domanda di pensione di vecchiaia è stata presentata il 7 dicembre 2023 visto che maturava il diritto il 1 febbraio 2024 avendo compiuto 67 anni il 28 gennaio 2024. Il problema e che ancora la pratica è in lavorazione perché nel 1983 ho lavorato 3 mesi in comune come IMDAP.Tutto è bloccato lì,vorrei sapere quanto tempo da la legge per risolvere tale situazione perché non tutti hanno soldi da parte per aspettare mesi. La saluto cortesemente aspettando una eventuale risposta.

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  33. Egr. Dott. Censori
    sono pensionato categoria VOCOM a decorrere dal 01 ottobre 2022. la mia vita lavorativa inizia dal lontano settembre 1972 per cui la mia pensione è stata calcolata con i due sistemi: retributivo e contributivo e fin qui nulla da eccepire. All'età di 18 anni e sino a 23 anni ero in ferma volontaria presso il Ministero dell'Interno nel corpo di Pubblica Sicurezza. Posso vantare quegli anni ai fini della ricostituzione della pensione? Nell'estratto contributivo certificativo non risultano gli anni in cui sono stato militare. Sebbene la parte contributiva all'epoca la gestiva, prima l'ENPAS, poi L'INPDAP , tali anni di servizio possono essere computati come lavoro da impiego pubblico e dunque riconosciuti ai fini pensionistici?
    Grazie.

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