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giovedì 22 febbraio 2024

Riflessioni di carattere politico

22/02/2024

Le tasse sono un pizzo di stato?

I lavoratori dipendenti coprono oltre la metà del gettito dell’imposta; i pensionati un terzo. In generale per ogni contribuente che versa almeno un euro ce ne sono due che non versano nulla. Il 42% dei contribuenti paga il 91% del totale. Il 54% della popolazione ha redditi mediani inferiori a 10 mila euro lordi l’anno. Insomma, un Paese povero, allo stremo.

Emerge, con connotazioni inquietanti la fuga dall’Irpef dei contribuenti italiani grazie al cumularsi di regimi forfettari speciali e a provvedimenti favorevoli soprattutto al lavoro autonomo e alle piccole imprese. Con una doppia conseguenza. Primo: diventa più difficile monitorare la propensione all’evasione di questi “transfughi” del Fisco. Secondo: l’Irpef è sempre di più la «prigione» nella quale sono intrappolati dipendenti e pensionati, ormai gli unici a sostenere di fatto il peso dell’unica area impositiva nella quale si applica la progressività sancita dalla Costituzione.

L’esodo dei contribuenti dall’Irpef è diventato massiccio negli ultimi anni con la flat tax per autonomi e imprese. Il limite di fatturato di 65 mila euro, stabilito con il governo gialloverde del Conte 1, è stato alzato dall’esecutivo Meloni a 85 mila euro, mentre un dipendente di pari reddito è gravato di un’aliquota al 23% fino a 28 mila, del 35% fino a 50.000 e del 43% oltre i 50 mila.-

Sanità, istruzione, sicurezza, pensioni: ecco dove vanno a finire le tasse pagate dagli italiani. Il 20% dell’Irpef versato dai contribuenti finanzia la sanità, il 21% la previdenza, l’11% l’istruzione e l’8,9% la difesa, l’ordine pubblico e la sicurezza.

Quasi tutti i partiti in ogni campagna elettorale promettono la riduzione delle tasse nella convinzione di “raccattare” qualche voto in più, ma nessuno ci dice che se paghiamo meno tasse non potremo poi lamentarci se avremo meno servizi gratuiti.-

La sanità, con meno risorse, offrirà prestazioni in tempi rapidi solo a chi potrà pagare e chi non potrà permetterselo o dovrà rinunciare a curarsi o dovrà attendere tempi biblici per esami o controlli periodici, il tutto a favore di cliniche e strutture diagnostiche private.-

L'istruzione, con meno risorse, in prospettiva sarà destinata a chi potrà permettersela a pagamento, quindi con scuole private sempre più efficienti e scuole pubbliche sempre più scadenti e l'università sarà aperta solo a chi potrà pagarsela di tasca propria.-

La sicurezza, con meno risorse, sarà sempre più scarsa perché verrà ridotto il numero di poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili urbani con la conseguenza che aumenterà inevitabilmente la criminalità e chi potrà si rivolgerà alla vigilanza privata.-

Le pensioni, con meno risorse, non ci saranno più per chi non avrà versato i contributi necessari, e verranno penalizzate soprattutto le donne che dovranno lasciare il lavoro, prima per crescere i figli, e poi magari per accudire i genitori; per non parlare degli invalidi che avranno sicuramente versato pochi contributi e che saranno quindi i più penalizzati.-

La giustizia, con meno risorse, diventerà un privilegio per ricchi che potranno permettersi i migliori avvocati e per gli altri sarà sempre più difficile far valere i propri diritti.-

In fondo chi pensa che la destra, il centro o la sinistra sono tutti uguali ed è quindi inutile andare a votare, forse capiranno con questo governo, che non è proprio così e che la cultura della destra prevede mettere sempre in primo piano 'l'io” e non “il noi”; quindi ognuno deve tutelare solo ai propri interessi senza preoccuparsi minimamente degli altri in difficoltà.- 


06/01/2024

ANCHE QUESTO GOVERNO FA CASSA SULLE PENSIONI:

Adeguamento pensioni anno 2024

Fino a 2.272,76 euro lordi + 5,400%

Fino a 2.839,70 euro lordi + 4,590%

Fino a 3.407,64 euro lordi + 2,862%

Fino a 4.543,52 euro lordi + 2,538%

Fino a 5.679,40 euro lordi + 1,998%

Oltre 5.679,40 euro lordi + 1,188%

Fare cassa sulle pensioni e rendere continuamente precaria la qualità della vita in vecchiaia non è solo profondamente ingiusto ma anche il segno del disprezzo che questo Governo, e quelli che l’hanno preceduto, nutre nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici dipendenti di questo Paese.

Va precisato infatti che le pensioni, escluse ovviamente quelle dei politici per i quali va fatto un discorso a parte, sono state calcolate in base ai contributi versati come previsto dalla normativa del momento, quindi gli operai qualificati, gli impiegati, i quadri e i dirigenti pubblici e privati hanno versato tutti i contributi dovuti e soprattutto hanno pagato le tasse senza evadere nemmeno una lira.-

E' vero che forse non dovremmo preoccuparci più di tanto per chi ha una pensione di importo superiore a 2.272,76 euro mensili lorde, ma va precisato che una percentuale più bassa di adeguamento ISTAT significa una riduzione del potere di acquisto che non sarà più recuperato perché i pensionati non possono certo fare scioperi per richiedere un aumento.-

Quando si parla di diritti acquisiti a livello di pensioni per i politici, che tra l'altro si fanno le leggi da soli, non dovrebbe valere lo stesso discorso per i privati? Non è anticostituzionale ridurre progressivamente il potere d'acquisto delle pensioni? Non si poteva trovare un modo alternativo per richiedere eventualmente un contributo di carattere economico alle pensioni più alte magari con una tassazione una tantum?

Non mancano certo i soldi come dimostrano i continui e miliardari finanziamenti alle guerre o inutili infrastrutture come il Ponte sullo Stretto, senza parlare del fatto che a questo governo non interessa certo la lotta all'evasione fiscale, e concede riduzioni di tasse ai lavoratori autonomi e liberi professionisti.-


17/12/2023

Tre ostaggi uccisi per errore dall'esercito israeliano a Gaza!

L'altra faccia della medaglia!

Avevano innalzato un bastone con un pezzo di stoffa bianca in modo rudimentale per indicare la bandiera bianca ma sono stati massacrati comunque.-

Una domanda sorge spontanea: Perché l'esercito israeliano ha sparato su tre cittadini inermi che volevano solo arrendersi dando per scontato che fossero terroristi palestinesi?

Il problema per il governo israeliano è stato solo quello che per errore sono morti tre cittadini israeliani, mentre se fossero deceduti cittadini palestinesi sarebbe stato tutto regolare?

Adolf Hitler nella seconda guerra mondiale aveva dato ordine al suo esercito di non fare prigionieri, nel senso che i nemici anche se si arrendevano dovevano comunque essere uccisi tutti, e alla fine del conflitto sono stati passati per le armi anche molti soldati italiani, anche se si erano arresi dopo duri combattimenti di fronte alla superiorità numerica e di armamenti dei tedeschi.-

Non è per caso che anche il governo di Benyamin Netanyahu ha dato più o meno gli stessi ordini di Hitler ai soldati israeliani nella striscia di Gaza?

Che tipo di guerra sta conducendo l'esercito israeliano? E' solo contro i terroristi di Hamas o contro tutto il popolo palestinese nella striscia di Gaza?

Rispondendo a chi gli chiedeva perché non si sia ritirato dagli accordi di Oslo, che ha sempre criticato, Netanyahu ha rivendicato di essere “orgoglioso di aver bloccato la nascita di uno Stato palestinese. “Io li ho ereditati”. La decisione di portare l’Olp da Tunisi, e di piantarla nel cuore della Giudea e della Samaria e a Gaza – ha ricordato – è stata una decisione presa e attuata prima che diventassi primo ministro. “Ho pensato che fosse un terribile errore e lo penso ancora”

Quale sarà quindi il futuro dei palestinesi, a Gaza in particolare e in Palestina in generale? Quanti palestinesi dovranno ancora soffrire e morire per “vendicare” i crimini di Hamas?

Per ora c'è solo “una specie di gioco delle 3 carte” degli Stati Uniti che fanno finta di criticare Israele per i massacri nella striscia, ma in pratica continuano il pieno sostegno politico, economico e militare che consente a Netanyahu di bombardare e radere al suolo intere città, di ridurre alla fame e agli stenti centinaia di migliaia di inermi cittadini e di fregarsene altamente delle risoluzioni dell'ONU.-

In Italia con il governo più di destra della storia repubblicana, la Meloni si limita a sostenere Israele senza se e senza ma, per cercare di mostrare la fedeltà assoluta al governo degli Stati Uniti su tutti i fronti, limitandosi per ora ad inviare una nave ospedale verso Gaza.-

Quali iniziative per la pace sta portando avanti il governo italiano?

Come si fa a proporre l'esigenza di due popoli e due stati senza condannare il governo di Israele che su questo punto è contrario per principio?

Perché non si chiede ad Israele di rispettare le risoluzioni dell'ONU?

Se si risponde ai massacri con altrettanti massacri è difficile parlare di prospettive di pace perché per i palestinesi vittime dei soprusi di oggi che riusciranno a sopravvivere alla guerra non sarà facile non odiare un domani i loro “nemici” israeliani.-



18/11/2023

Israeliani e Palestinesi: figli e figliastri!

La Palestina, come dice il nome stesso, fino alla fine della seconda guerra mondiale era abitata prevalentemente dai palestinesi; poi le potenze vincitrici del conflitto hanno deciso che anche gli ebrei avevano diritto a una patria, e a diventare quindi uno stato autonomo e gli hanno assegnato un fazzoletto di terra in Palestina con il nome di Israele.-

Passano gli anni, si susseguono guerriglie interne e guerre e con i Paesi confinanti contrari all'insediamento degli ebrei, ma con l'appoggio politico e il sostegno militare degli Stati Uniti, gli israeliani vincono tutte le guerre e si impadroniscono progressivamente di quasi tutta la Palestina relegando la maggior parte dei palestinesi in un fazzoletto di territorio (La Striscia di Gaza: si tratta di una regione costiera di 360 km quadrati di superficie) dove vengono “ammassati” 2 milioni e mezzo di persone.-

In pratica in più di 2 milioni vivono in una specie di “ghetto” o di prigione all'aperto, senza via di uscita autonoma, ne per via terra ne per via mare, dove si entra e si esce solo in alcuni valichi e solo con con l'autorizzazione dell'esercito israeliano.-

Allora mi chiedo: Come mai noi occidentali siamo tutti solidali con Israele perché giustamente il popolo ebraico ha diritto come tutti gli altri a uno stato sovrano, ma nessuno si indigna perché il popolo palestinese non solo è stato spodestato del suo territorio e confinato in un ghetto e non ha diritto nemmeno ad esistere come stato autonomo e indipendente? Consideriamo forse il popolo palestinese come una sotto specie di umanità tipo gli Indiani d'America a suo tempo massacrati e sterminati dai bianchi di origine europea?

E' giusto e sacrosanto condannare i criminali di Hamas che i giorni scorsi hanno torturato e ucciso ferocemente in Israele uomini, donne e bambini, ed è giusto quindi che gli Israeliani cerchino di assicurare alla giustizia tutti quelli che hanno commesso questi crimini, ma fino a che punto può estendersi la rappresaglia senza che diventi una vendetta ingiustificata? Quanti palestinesi devono a loro volta morire sotto le bombe israeliane? Quanti profughi devono abbandonare le loro case soffrire di fame e di stenti per placare l'ira degli israeliani? Perché non vengono rispettate nei confronti dei civili palestinesi le regole internazionali valide anche in guerra? E' legittimo privare milioni di persone di acqua luce gas e carburante? E' legittimo bombardare scuole, ospedali e luoghi di culto?

Quasi tutti i mezzi di informazione continuano a mostrarci a distanza di giorni le atrocità commesse dalle bande armate di Hamas su donne vecchi ed anche nei confronti di bambini israeliani, ma non si soffermano con altrettanta partecipazione sulle vittime dei bombardamenti israeliani nella striscia di Gaza che colpisce i civili, uomini, donne e ovviamente anche i bambini palestinesi.-

Il governo italiano continua ad inviare armi all'Ucraina per aiutarli legittimamente a riconquistare tutti i territori occupati dai Russi, e lo fa aumentando il debito pubblico, cioè facendone pagare il prezzo ai nostri figli e nipoti, e perché allora non invia armi anche ai palestinesi, ovviamente a un esercito legittimo, per aiutarli a riconquistare una parte del territorio occupato dagli israeliani?

Io credo che purtroppo fino a quando non si concederà un minimo di dignità al popolo palestinese assegnando loro un territorio per la creazione di uno stato autonomo, non ci sarà pace nella zona e continueranno quindi le guerre e gli atti di terrorismo.-



01/10/2023

La demagogia dei 5 stelle!

Oggi in Italia abbiamo il governo più di destra della storia repubblicana, un governo che toglie soldi e tutele ai poveri e ai più bisognosi per dare ai ricchi o comunque ai più agiati con condoni e agevolazioni fiscali, e non è un caso che sono quasi solo i lavoratori dipendenti e i pensionati che pagano le tasse dovute all'erario visto che hanno una ritenuta alla fonte, mentre per quasi tutti gli altri c'è la flat tax (tassa piatta) che consente loro di pagare una percentuale bassa e fissa di IRPEF in base ai redditi dichiarati.-

Il governo attuale ha un'ampia maggioranza in Parlamento, anche se nelle elezioni non ha raggiunto nemmeno la maggioranza assoluta dei voti, grazie a una legge elettorale che premia le colazioni vincenti, maggioranza quindi che le consente di fare il bello e il cattivo tempo, senza tenere conto delle proposte delle minoranze e delle parti sociali.-

In questa situazione politica, se i partiti e i movimenti che non fanno parte della maggioranza di governo si coalizzassero potrebbero “forse” ottenere un qualche risultato, ma divisi fanno solo gli interessi dei Partiti che governano e non certo gli interessi della collettività.-

Il movimento 5 stelle nell'attuale situazione politica mostra il suo vero volto e cioè che più che agli interessi del Paese o almeno del suo elettorato di riferimento, si preoccupa di “raccattare” più voti possibili, magari a discapito di quelli che potrebbero essere i suoi alleati, incuranti del fatto che così facendo rafforzano solo l'attuale maggioranza.-

D'altra parte quasi tutti quelli che sono sono stati i principali cavalli di battaglia del movimento di Giuseppe Conte si sono dimostrati un fallimento; in pratica solo demagogia e il Governo attuale ci va a nozze, smontando il tutto pezzo su pezzo.-

Era demagogia, così come concepito, il reddito di cittadinanza che doveva sconfiggere la povertà e dare lavoro ai disoccupati, ma non ha influito sulla povertà e non ha procurato posti di lavoro aggiuntivi; l'invenzione dei navigator si è dimostrata poi un'assurdità in quanto bastava solo potenziare i Centri per l'Impiego che hanno o almeno dovrebbero avere proprio questa funzione. Per quanto riguarda la povertà c'era già il REI che consentiva maggiori controlli e non a caso il nuovo governo lo sta ripristinando anche se con un nome diverso.-

Altra assurdità si è dimostrato il super bonus del 110% che anziché aiutare le famiglie più bisognose a ristrutturare la loro casa si è prestato alle speculazioni più assurde con prezzi saliti alle stelle e senza controlli, tanto che oggi ci si chiede: Perché un cittadino comune deve pagare le tasse per consentire a qualcuno di ristrutturarsi la sua villa o magari il suo castello senza spendere nemmeno un centesimo? Un contro è che lo stato dia una qualche agevolazione, altro conto è che tutte le spese siano a carico dello stato, e quindi dei contribuenti.-

Un altro cavallo di battaglia dei 5 stelle è stato la riduzione del numero dei parlamentari spacciato come riduzione della spesa pubblica, che non ha portato alcun beneficio per le casse dello stato perché i parlamentari che sono rimasti possono adeguarsi “da soli” i loro compensi, i loro benefit e i loro vitalizi, mentre crolla drasticamente il collegamento dei Deputati e Senatori con il loro elettorato di riferimento a discapito quindi della partecipazione democratica dei cittadini all'attività politica.-

L'unica posizione coerente dei 5 stelle è stata quella sulla contrarietà all'invio di nuove armi all'Ucraina, anche se non si sono preoccupati minimamente di prendere iniziative per avviare una trattativa tra le parti, che prima o poi dovrà necessariamente aprirsi, che porti a un processo di pace, se non vogliamo arrivare a un nuovo conflitto mondiale.-

Credo quindi che i partiti di sinistra debbano “stanare” i 5 stelle e far capire all'elettorato che il movimento di Giuseppe Conte non ha niente a che vedere con i principi e gli ideali della sinistra italiana.-


06/09/2023

Proposta Indecente:

I giorni scorsi navigando su internet ho trovato la seguente offerta FIAT:

Nuova 500 X Hybrid – Da 21.950 euro con rottamazione, oltre oneri finanziari – Anticipo 0 – Rata finale 12.629 euro – Rate mensili: 59 rate da 307 euro – TAN 8,75 – TAEG 10,03.-

Totale: 59 x 307 = 18.113 euro + 12.629 = 30.742 euro (interessi e spese 8.792 euro)

In pratica ti offrono un'auto senza che tu debba versare alcun anticipo, che paghi in parte con rate mensili in 5 anni e la differenza la verserai in un'unica soluzione alla fine dei 5 anni; scadenza dell'offerta a fine agosto 2023.-

Presumo che queste offerte sono indirizzate a dei giovani che hanno appena trovato un lavoro stabile, che non hanno quindi molti risparmi accumulati e che sono sicuri che potranno pagare le rate mensili di 307 euro, e dopo 5 anni anche la rata finale di 12.629 euro.-

A mio avviso ci sono però alcune osservazioni da fare:

Il primo problema sono le garanzie, perché la Banca o la Finanziaria per concederti il finanziamento pretende una busta paga per valutare se sarai in grado di pagare tutte le rate e il saldo finale, e magari ti chiede se hai qualcuno che può aiutarti economicamente in caso di difficoltà, e se gli dici che potresti rivolgerti magari ai tuoi genitori pretendono anche una busta paga o un cedolino di pensione di tuo padre, e quindi dovrai subire l'umiliazione di dover ricorrere anche a una garanzia dei tuoi genitori.-

Il secondo problema è il tasso di interesse! Ma è normale che una Banca ti chieda un tasso di interesse del 8,75%, che alla fine diventa un 10,03% spese comprese, mentre se tieni dei soldi in deposito ti danno interessi pari quasi a zero? In passato, nei periodi di inflazione più alta, c'era una piccola differenza tra tasso attivo e tasso passivo applicato dalle Banche, (per esempio ti davano l'8% di interessi sui depositi e richiedevano il 10% sui prestiti che richiedevi, e le differenza era effettivamente la remunerazione delle Banche per i loro servizi. E quindi oggi cosa succede, cos'è cambiato?).-

Un altro problema è il prezzo d'acquisto di oggi di un'autovettura! Ai miei tempi era tutta un'altra cosa! Nel 1970 ho acquistato una FIAT 500 al prezzo di 500.000 lire e con uno stipendio di 100.000 lire mensili il valore dell'auto corrispondeva a 5 mesi di lavoro.-

Oggi una FIAT PANDA costa 10.400 euro che con uno stipendio di 1.300 euro mensili corrisponde a 8 mesi di lavoro. In pratica dopo 50 anni la remunerazione del lavoro in termini di potere d'acquisto non solo non è salita ma è addirittura scesa e di molto.-

Ai miei tempi, come prassi, prima si cercava di accumulare dei risparmi e quando erano sufficienti o comunque coprivano una buona percentuale, si procedeva per l'acquisto di un'auto, consapevoli che se ti prestavi del denaro, un buon affare lo facevano le banche e non certo tu che ricorrevi al loro denaro.-

In conclusione oggi invece di invogliarti a risparmiare per avere eventualmente delle disponibilità di carattere economico in caso di necessità, ti consigliano di acquistare anche quello che non puoi permetterti, e anche se non hai un centesimo in tasca non ti devi preoccupare perché pagherai il tutto in comode rate mensili, magari con un mutuo a “vita”, ma si guardano bene dal dirti che puoi avere tutto quello che vuoi ma alle condizioni che ti impongono i creditori, che in altri tempi avremmo considerato una specie di strozzinaggio.-

E' chiaro però che così facendo ai giovani di oggi tolgono ogni dignità, perché è vero che possono ottenere e subito tutto quello che vogliono, ma alla prima difficoltà dovranno o “prostituirsi” con le banche o finanziarie o ricorrere magari a prestiti dai genitori o altri familiari, mentre in passato succedeva esattamente il contrario e cioè che i giovani aiutavano economicamente i genitori che avevano magari una pensione molto bassa di quelle di oggi-

20/08/2023

La solidarietà questa illustre sconosciuta!

Come sono cambiati i partiti e i sindacati negli ultimi 50 anni!

Se penso alle lotte operaie degli anni 70, allo stretto legame di allora tra il PCI e la CGIL, ai risultati ottenuti a livello salariale e a livello di conquiste sociali, che hanno portato l'Italia all'avanguardia tra i Paesi occidentali, e provo a confrontare i Partiti e i Sindacati di allora con i Partiti e i Sindacati di oggi mi chiedo cos'è successo nel frattempo!

I sindacati sono stati costretti a passare principalmente dalle tutele collettive alle tutele individuali, quindi si sono trasformati in Patronati e CAF per dare delle risposte personali ed evitare agli utenti l'obbligo di ricorrere ad avvocati o a commercialisti, e le iscrizioni di oggi sono spesso richieste per ottenere dei benefici a livello di tutela ed aumenti salariali di categoria ma purtroppo non per solidarietà tra tutti i lavoratori.-

Infatti se pensiamo ai contratti a termine, ai contratti a chiamata o in somministrazione non possiamo nemmeno immaginare lo sfruttamento e i ricatti a cui sono sottoposti questi lavoratori e queste lavoratrici per poter continuare ad elemosinare un lavoro oltretutto precario.-

I lavoratori con contratto a tempo indeterminato e quindi almeno teoricamente i più protetti non sono più solidali e non si preoccupano di chi sta peggio di loro e cioè i precari, gli invalidi, i discriminati o svantaggiati e le donne soprattutto quelle in età fertile.-

Emblematico e è il caso di diversi iscritti al sindacato in età lavorativa che all'atto del pensionamento non confermano l'iscrizione con la motivazione che a quel punto il sindacato non serve più, a riprova che talvolta ci si iscrive valutando solo gli eventuali benefici personali, magari anche a discapito degli altri.-

Ci si chiede perché i salari in Italia sono tra i più bassi d'Europa ma poi non si aderisce agli scioperi e alle manifestazioni sindacali e si considera il sindacato come una specie di ente parastatale che dovrebbe tutelare comunque i lavoratori a prescindere dalla loro adesione in prima persona, meglio addirittura “se a loro insaputa”.-

In politica è ancora peggio!

Non c'è un partito che tuteli i lavoratori e la parte più debole e fragile della società.-

Il Movimento 5 stelle sorto sulla demagogia e il qualunquismo di Beppe Grillo, con Giuseppe Conte si limita a difendere l'indifendibile, e cioè quelli che sono stati i maggiori cavalli di battaglia del Movimento, che hanno portato la gente a schierarsi con le destre.-

Il Partito democratico sorto dalle ceneri del vecchio Partito Comunista e della vecchia Democrazia Cristiana, per cercare di barcamenarsi tra una politica di “centro” e una politica di “sinistra” finisce per scontentare quasi tutti e non offre quindi un'alternativa credibile al governo delle destre.-

Con il massimo rispetto per Elly Schlein, io credo che il segretario o la segretaria di un partito debbano essere scelti dagli iscritti e non con le primarie, perché altrimenti si svilisce il ruolo degli iscritti e si consente di votare a persone che magari hanno solo l'interesse ad alimentare le divisioni interne nel partito.-

E mi resta comunque difficile pensare che una donna nata e cresciuta tra gli agi e le comodità possa comprendere a pieno il significato della povertà, di chi lotta giorno per giorno per sopravvivere e che anche se lavora non riesce comunque ad arrivare a fine mese.-

La cosa più assurda è che nel momento in cui le destre al potere mostrano il loro vero volto a sinistra non c'è un Partito che tuteli la parte più debole della società, cioè quelli che non hanno l'arma dello sciopero e che quindi non possono difendersi in alcun modo e che per sopravvivere devono ricorrere ai servizi sociali del Comune e magari alla Caritas per assicurarsi un pasto decente al giorno.-


16/04/2023

Finalmente!

Erano anni che noi tutti, o forse quasi tutti, ci chiedevamo con insistenza: Perché a Civitanova Marche non viene intestata una Via o una Piazza a Toro Seduto? E finalmente siamo stati accontentati perché oggi possiamo dire con orgoglio che, forse unici in Italia, abbiamo intestato un Piazzale a Toro Seduto (Piazzale della Palestra di Civitanova Alta) e non ci resta quindi che ringraziare il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale per la lungimiranza dimostrata.-

Ma poi chi era effettivamente questo Toro Seduto?

E' stato un capo indiano sioux d'America (n. 1831 m. 1890). Nel 1867 fu eletto capo dell’intera nazione degli Stati Uniti; nel 1876, rifiutatosi di condurre il suo popolo in una riserva, si alleò con cheyenne e arapaho e guidò la vittoria su G.A. Custer a Little Big Horn (25 giugno). Rifugiatosi con la sua tribù in Canada nel 1877, quattro anni più tardi si arrese. Nel 1885 entrò a far parte del circo di Buffalo Bill. Nel 1890, nell’ambito di un’insurrezione sioux, fu arrestato e ucciso.-

Ci chiediamo anche perché l'intestazione di un Piazzale a Civitanova Alta e perché al piazzale della palestra? Si è voluto forse mandare un messaggio subliminale a noi residenti della Città Alta?

Va precisato che storicamente il Comune assunse la denominazione di Civitanova Alta il 25 maggio 1913 quando la frazione di Porto Civitanova venne scorporata e divenne comune autonomo. I due comuni furono riunificati il 27 luglio 1938 con il nome attuale e la sede comunale fu trasferita a Porto Civitanova.

Non è per caso che questa amministrazione comunale vuole farci sapere che non dobbiamo tirare troppo la corda con le nostre richieste per Civitanova Alta? E che quindi se gli indiani d'America sono stati rinchiusi nelle riserve noi dobbiamo rimanere chiusi nelle mura castellane senza tante pretese se non vogliamo fare la fine di Toro Seduto, ovviamente in senso metaforico?

E soprattutto che nella palestra non si cerchi di di organizzare delle gare di tiro con l'arco perché magari a qualcuno potrebbe venire in mente di usare le frecce contro i nostri amministratori comunali, ovviamente senza colpirli?

Penso che oggi le priorità di Civitanova Alta siano altre e che comunque a noi residenti un'idea del genere non sarebbe mai venuta in mente, ma forse mi sfugge qualcosa e ci sarà magari una spiegazione logica a questa scelta.-    


05/11/2022

Aberto Losacco chi l'ha visto?

L'on. Alberto Losacco residente a Bari, commissario del PD marchigiano dal 23 marzo 2022 è stato eletto senatore il 25 settembre nel collegio plurinominale delle Marche, ma pare che non sia impegnato molto, ne per risolvere la crisi del PD regionale, ne per la campagna elettorale per le comunali del 12 giugno (x esempio a Civitanova Marche mai visto), ne per le politiche del 25 settembre, anche se il suo nome era stato “imposto” dal PD nazionale come primo della lista e quindi di quasi sicura elezione.-

Inevitabile il confronto con il compianto David Sassoli eletto alle elezioni europee del 26 maggio 2019 per la circoscrizione dell'Italia centrale, che nonostante la vastità del suo collegio elettorale trovò il tempo per venire e presentare il suo programma anche a Civitanova Marche, nel massimo rispetto per il suo elettorato, ed è questo il modo di fare politica che ci piace.-

Ora che Letta è intenzionato a dimettersi da segretario, anche se pare che non abbia molta fretta, la base del PD dovrà cercare di analizzare le cause della sconfitta elettorale e ripartire facendo una scelta di campo, anche a difesa dei ceti più deboli del Paese, magari in competizione con Conte visto che Renzi e Calenda si sono messi insieme per non scomparire definitivamente dalla scena politica nazionale e si rivolgono a un altro tipo di elettorato.-

Purtroppo Letta non ha capito in tempo utile che se prima Conte, poi Salvini e Berlusconi hanno tolto la “spina” al governo Draghi è perché la sua funzione era terminata in quanto era stato chiamato a formare un governo istituzionale solo per affrontare un'emergenza, superata la quale, con i veti incrociati su ogni singola questione non era più in grado di fare delle scelte utili per il Paese, ed è rimasto con il “cerino” acceso in mano pagando per tutti.-

Ora quindi ringraziamo Letta per il suo lavoro fatto fino ad oggi, un po meno il gruppo dirigente che lo ha sostenuto e speriamo che si arrivi a un vero rinnovamento della classe dirigente con un “vero” programma e propongo che a Lui e ai suoi fedelissimi, Losacco compreso, venga offerto un biglietto aereo di sola andata per Parigi tutto a carico di noi iscritti.-

A partire dalle elezioni del 1979 l'affluenza alle consultazioni parlamentari ha subito un progressivo e continuo calo che l'ha portato dal 93,4% del 1976 al 63,8% del 2022; 17 milioni sono gli elettori che hanno scelto di non votare o hanno votato scheda bianca allargando le fila del partito del non voto. Si tratta del 37,2% del corpo elettorale, ben più del 15,9% raccolto dal primo partito, Fratelli d'Italia, che complessivamente ha ottenuto 7,3 milioni di voti.-

La riduzione del numero dei parlamentari insieme a una legge elettorale che non ha consentito di dare un voto di preferenza ha portato in Parlamento 400 deputati e 200 senatori nominati dai vertici romani dei vari partiti, che hanno scelto quindi i più “fedeli” a prescindere pertanto dalle loro competente e dal loro radicamento nel territorio di appartenenza e di conseguenza a prescindere dalla volontà degli elettori, “costretti” a votarli.-

E' quindi evidente che i partiti legati a un leader hanno voluto questa legge elettorale e presumo che non abbiano alcuna intenzione di cambiarla, quindi continueremo ad avere il Partito della Meloni, il Partito di Salvini, il Partito di Conte, il Partito di Renzi, il Partito di Calenda e chi più ne ha più ne metta, che vanno avanti solo con slogan a effetto immediato, e sarà quindi dura per i partiti come il PD in cui la base pretende non a torto di avere un ruolo attivo sia nella scelta dei parlamentari che nella scelta della linea politica da portare avanti.-

Il centro destra con questa legge elettorale è passato dal 44% dei voti ottenuti al 58%

dei parlamentari eletti, quindi il centro sinistra che complessivamente ha ottenuto il 56% dei voti rimane all'opposizione divisa tra PD, Movimento 5 stelle e Azione + I.V.  


29/09/2022

Elezioni Politiche del 25/09/2022:

Camera:

Movimento 5 stelle – voti 4.333.748 – 15,43% - 41 seggi + 10 = 51

Azione + I.V. - voti 2.186.658 – 7,79% - 21 seggi + 0 = 21

Altri – Proporzionale 1 – Maggioritario 3 – Totale 4


Fratelli d'Italia - Voti 7.300.628 – 25,99% - 69 seggi + 52 = 118

Lega – Voti 2.464,176 – 8,77% - 23 seggi + 42 = 65

Forza Italia – Voti 2.279.130 – 8,11% - 22 seggi + 23 = 45

Noi Moderati – voti 255.714 – 0,91% - 0 seggi + 7 = 7

Coalizione centrodestra – Proporzionale114 – Maggioritario 121 – totale 235


Partito Democratico – voti 5.355.086 - 19,7% - 57 seggi + 8 = 65

Alleanza verdi e sinistra – voti 1.019.208 – 3,63% - 11 seggi + 1 = 12

Più Europa – voti 793.925 – 2,83% - 0 seggi 2 = 2

Impegno civico – voti 169.405 – 0,60% - 0

Coalizione centrosinistra – Proporzionale 68 Maggioritario 12 – Totale 80


Senato:

Movimento 5 stelle – voti 4.285.894 – 15,55% - 23 seggi + 5 = 28

Azione + I.V. - voti 2.131.310 – 7,73% - 9 seggi + 0 = 9

Altri – Proporzionale 0 – Maggioritario 1 – Totale 1


Fratelli d'Italia - Voti 7.165,795 – 26,01% - 34 seggi + 32 = 66

Lega – Voti 2.439.409 – 8,85% - 13 seggi + 16 = 29

Forza Italia – Voti 2.279.980 – 8,27% 9 seggi + 9 = 18

Noi Moderati – voti 244.363 – 0,89% - 0 seggi + 2 = 2

Coalizione centrodestra – Proporzionale 56 – Maggioritario 59 – totale 115


Partito Democratico – voti 5.225.456 - 18,96% - 31 seggi + 6 = 37

Alleanza verdi e sinistra – voti 972.445.- 3,53% - 3 seggi + 1 = 4

Più Europa – voti 809.412 – 2,94% - 0

Impegno civico – voti 154.375 – 0,56% - 0

Coalizione centrosinistra – Proporzionale 34 Maggioritario 5 – Totale 39


Il centro destra con la quota del maggioritario passa dal 44% dei voti ottenuti al 58%

dei parlamentari eletti e ci poteva andare pure peggio, perché se i 5 stelle non avessero vinto in qualche collegio del sud Italia la destra avrebbe ottenuto una maggioranza “bulgara”.- Credo quindi che vada fatta una seria riflessione da parte di tutti quelli che non si riconoscono con la maggioranza e siamo il 56% degli italiani in 3 opposizioni distinte e separate.-

Quello che più mi meraviglia è che Matteo Renzi che ha fortissimamente voluto questa legge elettorale in realtà probabilmente non ne ha capito il funzionamento visto che pur essendosi messo insieme a Calenda non ha ottenuto nemmeno un seggio sull'uninominale.-

Per il futuro ogni partito dell'area di centro sinistra dovrà cercare di rafforzare la propria identità ma nello stesso tempo dovrà cercare dei punti di convergenza con gli altri se non vuole condannarsi all'opposizione per un lungo periodo.-


22/09/2022

Voto o non voto: quali sono le conseguenze?

Alle prossime elezioni politiche del 25 settembre 2022 si presenteranno due coalizioni e diverse liste singole:

Coalizione di centro destra formata da: Noi Moderati, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega.-

Coalizione di centro sinistra formata da Partito Democratico, Impegno Civico, Alleanza Verdi di Sinistra e + Europa.-

Liste singole e personali: La lista di Conte (Movimento 5 stelle), la lista di Renzi e Calenda (Azione) e tra le tante altre, la lista di Paragone.-

Con questa legge elettorale, studiata per favorire le coalizioni, un terzo dei deputati e senatori verranno scelti nei collegi uninominali dove viene eletto il candidato che ottiene un solo voto in più rispetto agli altri. Questo significa che in base agli ultimi sondaggi disponibili il centro destra che presenta un solo candidato unitario potrebbe teoricamente vincere in quasi tutti i collegi visto che nel centro e nella sinistra vengono presentati diversi candidati in competizione tra di loro. A mio avviso quindi l'unica possibilità di vincere in qualche collegio uninominale è quella di votare per il Partito Democratico o per uno degli altri partiti della coalizione di centro sinistra. Infatti il Partito di Conte o di Renzi e Calenda presumibilmente non vinceranno in nessun collegio e corriamo quindi il rischio di regalare in partenza un terzo dei parlamentari alle destre. Ovviamente questo discorso non è diretto a chi ha già in mente un partito a cui votare, perché è sicuramente consapevole che gli interessa di più il risultato elettorale del suo partito rispetto alle esigenze del Paese, ma a chi è indeciso su chi votare e a chi pensa di non andare a votare.-

La conseguenza quindi, per chi pensa di non votare per una delle due coalizioni, è che in realtà è come se votasse per quella vincente che presumibilmente potrebbe essere quella di centro destra.

Lo stesso discorso vale per chi pensa di non andare a votare perché in realtà è come se votasse per la Meloni, per Salvini o per Berlusconi in quanto sulla composizione del futuro Parlamento decide solo chi vota.-

Dobbiamo sapere che se vince la destra è a rischio la nostra collocazione internazionale con Salvini e La Meloni che tifano per l'Ungheria di Orban, che non è proprio un esempio internazionale di democrazia.-

La Meloni dice che vorrà tutelare maggiormente gli interessi degli italiani in Europa come se chi l'ha preceduta avesse curato gli interessi di un altro Paese e vogliono rinegoziare il PNRR senza rendersi conto dell'entità degli aiuti economici che l'Europa ci sta dando, e che in parte sono a fondo perduto.-

Dobbiamo sapere che la famosa flat tax, che tra l'altro ognuno dei tre partiti vede a modo suo, o non verrà mai realizzata o ci porterà a un forte aumento del debito pubblico con il rischio che l'Europa ci porrà dei paletti per il rientro nei parametri com'è successo in passato.-

Lo stesso discorso vale per lo sbandierato superamento della legge Fornero sulle pensioni cavallo di battaglia della Lega di Salvini.-

Anche ali vello di diritti civili dobbiamo aspettarci un sostanzioso passo indietro perché alle destre la famiglia è solo quella tra moglie marito e figli; ai figli di cittadini stranieri continuerà a non essere concessa la cittadinanza fino al compimento dei 18 anni d'età anche se nati in Italia e studiano nelle scuole italiane.-

Non parliamo poi delle promesse di Berlusconi sull'aumento delle pensioni minime, dei salari minimi e chi più ne ha più ne metta.-


13/08/2022

Renzi & Calenda:

Matteo Renzi: Eletto senatore il 4 marzo del 2018 nella lista del Partito Democratico, il 17 ottobre 2019 lascia il PD e fonda la lista “Italia Viva” ma si guarda bene dal dimettersi da senatore della Repubblica.-

Carlo Calenda: Nel 2019 è stato eletto al Parlamento Europeo nelle file del Partito Dem orativo e nello stesso anno lascia il PD e fonda un nuovo soggetto politico “Azione”, ma anche lui si guarda bene dal dimettersi da Parlamentare Europeo.-

E' vero che i parlamentari in base all'articolo 67 della costituzione italiana possono svolgere le loro funzioni senza vincolo di mandato, cioè senza alcun obbligo nei confronti del partito che li ha candidati, ma è altrettanto vero che se ti presenti in lista con un partito e non condividi più la sua linea politica puoi cambiare partito e magari fondarne uno nuovo a tua immagine e somiglianza, ma avresti comunque il dovere morale di dimetterti dalla carica nel rispetto di chi ti ha votato nella lista in cui ti eri presentato.-

Sarei infatti curioso di vedere se questi due signori avranno il coraggio di ripresentarsi nei rispettivi collegi in cui hanno chiesto ed ottenuto il voto dagli elettori, per spiegare la motivazione del tradimento della loro fiducia, cosa che ovviamente non faranno mai per evitare magari di essere insultati come meriterebbero.-

Credo che uno dei motivi per il quale tanta gente è stanca della politica e non va più a votare è anche questo e cioè che tanti politici dicono di tutto e il contrario di tutto per ambizione personale e per un minimo di visibilità in più sono disposti anche ad inventarsi liste personali e quindi senza alcun rispetto per gli elettori.-

Ora se posso giustificare l'ambizione personale di chi non si rassegna a non essere o a non essere più il numero uno, non capisco invece chi segue questi signori e fa anche propaganda elettorale per loro, magari per un piatto di lenticchie, senza rendersi quindi conto della differenza tra i partiti e i venditori di fumo, screditando quindi la vera politica che è una cosa seria e onesta se ci si pone come si dovrebbe al servizio degli altri.-

Non è un caso che sentiamo parlare spesso del Partito di Renzi, di Calenda, di Conte, di Berlusconi, di Salvini, della Meloni. ecc., ma non del partito di Letta, perché parliamo invece del Partito Democratico che forse anche per questo è ostico a molti.-

Infatti tanto per fare un esempio; se Italia Viva alle prossime elezioni politiche ottiene un risultato elettorale inferiore alle aspettative nessuno si permetterà di chiedere le dimissioni a Matteo Renzi, mentre il discorso sarebbe ovviamente diverso per Enrico Letta che è il segretario di un partito “vero” e non di una lista personale.-

Nel merito delle prossime elezioni politiche è bene ricordare che un terzo dei parlamentari verrà eletto con il sistema uninominale dove in ogni collegio viene eletto il candidato che prende un solo voto in più degli altri, e questo significa che se il centro destra si presenta unito e il centro sinistra diviso, corriamo il rischio che in quasi tutti i collegi venga eletto un candidato di centro destra e quindi gli altri partiti potranno spartirsi solo i due terzi dei voti per la parte proporzionale, ed è per questo che Enrico Letta si è battuto fino all'ultimo per cercare di unire il più possibile l'area di centro sinistra.-

Ricordo infine, ironia della sorte, che questo sistema elettorale a suo tempo è stato fortissimamente voluto e alla fine ottenuto da Matteo Renzi, che forse non ha ben chiaro come funziona vista la sua scelta di correre alle prossime elezioni politiche prima da solo e poi solo con Calenda e speriamo che lo capirà a sue spese e cioè che verrà punito dall'elettorato come merita visto che sta remando contro al centro sinistra.-  


18/07/2022

E adesso teniamoci Ciarapica per altri 5 anni!

Sabato scorso si è insediato il consiglio comunale ed è stata eletta la nuova giunta: Claudio Morresi x Forza Italia, Barbara Capponi e Francesco Caldaroni x Fratelli d'Italia, Giuseppe Cognigni x la Lega Nord, Roberta Belletti x Vince Civitanova, Ermanno Carassi e Manola Gironacci x Civitanova Unica.

Pare che abbiano avuto un qualche problema nel dividersi le poltrone perché la lista della Meloni voleva un assessorato in più, ma alla fine si sono accontentati di 2 poltrone magari con la promessa di uno sgabello in più con l'assegnazione dei prossimi incarichi tipo presidenze delle partecipate comunali.-

Richiedere un assessorato in più solo in base alla percentuale di voti ottenuti, quindi senza una motivazione politica legata a specifiche competenze per attuare il programma concordato è preoccupante anche per i riflessi a livello nazionale, perché se la Meloni insiste da tempo per le elezioni politiche anticipate non vorrei che più che ai problemi del Paese stia già pensando ai ministeri che le spetterebbero in base alle sue previsioni elettorali.-

Purtroppo a noi della coalizione di centro sinistra resta solo l'amarezza per una battaglia persa dalla nostra candidata sindaca nel turno di ballottaggio nonostante Ciarapica avesse perso 1.040 voti rispetto alla prima tornata e la Paglialunga avesse ottenuto 651 voti in più.-

La logica conseguenza è che dovremmo riporre nel cassetto quasi tutti i nostri programmi elaborati con l'ascolto puntiglioso e sistematico dei cittadini e rimandare quindi di 5 anni le nostre proposte per il futuro di Civitanova Marche, nella speranza che nel frattempo qualcuna venga accettata e presa in carico dalla maggioranza.

Infine vorrei ritornare sul mancato apparentamento non per innescare ulteriori e inutili polemiche ma solo per cercare di fare un po più di chiarezza.

Al termine del primo turno se nessun candidato sindaco raggiunge il 50% +1 voto, vanno al ballottaggio i primi due classificati che erano Fabrizio Ciarapica e Mirella Paglialunga.-

In questo caso la legge consente gli apparentamenti perché diventando una competizione a due e vince chi riceve un voto in più dell'avversario, è quindi offerta ai competitori la possibilità di cercare tutte le alleanze possibili.-

In pratica a mio avviso la nostra candidata non doveva convocare un incontro a due con la Squadroni, ma avrebbe dovuto promuove un incontro ufficiale e formale tra Lei insieme a tutti i referenti delle liste della sua coalizione e la Squadroni con i referenti delle sue liste.-

Sarebbero stati quindi i responsabili delle varie liste che avrebbero dovuto confrontarsi tra loro e valutare se fossero state possibili delle convergenze sui programmi, e di conseguenza in caso negativo il discorso finiva li e ognuno andava per la sua strada, mentre in caso positivo l'ultima parola spettava ovviamente alla Paglialunga che doveva decidere sull'apparentamento, con la consapevolezza che in caso di vittoria le liste della Squadroni sarebbero entrate a tutti gli effetti nella maggioranza con tutto quello che ne sarebbe conseguito anche a livello di assegnazione degli incarichi futuri.-

L'amarezza nasce dal fatto che “forse” con l'apparentamento avremmo potuto vincere la competizione e ritrovarci con una sindaca dell'area di centro sinistra, perfettamente in grado di portare avanti i programmi concordati anche con una parte del centro destra, perché sono

convinto che il centro destra è maggioritario a Civitanova e si può battere solo se si riesce a dividerlo, ed abbiamo quindi perso un'ottima occasione per amministrare la Città, e speriamo che ci rifletta chi ha remato contro in questa circostanza, perché per esempio per qualche lista civica erano magari altre le priorità.-  


10/07/2022

Civitanova è persa per un bel pezzo:

Fabrizio Ciarapica: 7.360 preferenze: Complimenti al sindaco per il suo risultato elettorale anche se inferiore a quello dello scorso mandato. Di solito un sindaco che ha amministrato bene la sua città viene riconfermato; nel suo caso non mi risultano tutte queste realizzazioni ma forse mi sono perso qualcosa e se la Paglialunga e la Squadroni fossero riuscite a mettersi d'accordo il risultato elettorale avrebbe potuto anche essere diverso. Infatti Civitanova Marche tendenzialmente ha una maggioranza di centrodestra e il centrosinistra ultimamente ha vinto solo quando il centrodestra era diviso, e forse si è persa quindi un'occasione d'oro per riprovarci.-

Mirella Paglialunga: 6.272 preferenze: Bisogna darle atto che mentre molte donne alla sua età cercano di andare in pensione, lei invece ha deciso di mettersi in gioco e con grinta, determinazione e coraggio ha portato avanti la sua battaglia per diventare sindaca della città. Purtroppo in campagna elettorale abbiamo verificato che nel mondo della scuola di sua provenienza, non era “amata” da tutti. Aggiungo che quando è emerso il suo nome come candidata sindaca l'On. Mirella Emiliozzi, appartenente allo stesso mondo, ha posto il veto su di lei e il movimento 5 stelle ha abbandonato la coalizione di centrosinistra alla quale in un primo tempo aveva aderito. Comunque a mio avviso ha commesso un errore nel non cercare un apparentamento con la Squadroni; purtroppo in politica non è prevista la medaglia d'argento per chi arriva seconda. Infatti che vince le elezioni amministra la città e chi le perde è destinato a ricoprire in consiglio comunale un ruolo pressoché ininfluente.-

Ermanno Carassai: 385 preferenze: Credo che sia lui il vero vincitore di questa tornata elettorale, infatti esce da Forza Italia, si inventa una lista insieme ad alcuni fedelissimi ed ottiene un plebiscito per se e porta alla lista gli stessi voti del PD a dimostrazione che il contatto diretto e non sporadico con gli elettori paga sempre.-

Roberto Mancini: 345 preferenze: Il suo è un ottimo risultato elettorale; dopo diversi tentativi riesce finalmente ad ottenere “un posto al sole” ma il bello per lui viene adesso perché dovrà dimostrare il suo impegno concreto a chi lo ha votato sulle tematiche per le quali si è impegnato, e visto che è stato contrario ad apparentamenti con la Squadroni capirà a sue spese quello che significa fare il consigliere comunale di minoranza.-

Tommaso Claudio Corvatta: 249 preferenze (593 voti di lista): Prima sindaco poi consigliere di minoranza ad infine escluso dal consiglio comunale; è purtroppo il più grande sconfitto da questa competizione elettorale. Mi verrebbe da dire che la politica non è fatta per le persone serie, oneste e competenti, ma forse la causa della sua sconfitta è un'altra e cioè che le singole liste civiche prima o poi vengono superate, magari da altre liste civiche.-

Stefano Mei: 72 preferenze (433 voti di lista): Probabilmente il passaggio in piena corsa dalla coalizione di centrosinistra alla coalizione della Squadroni non ha portato molto bene ne al movimento 5 stelle ne al suo capolista, visto che anche lui è escluso dal consiglio comunale.-

Giulio Silenzi: E' stato il grande assente di questa tornata elettorale: Diversi “politologi” dentro o vicini al PD premevano per una sua non ricandidatura perché a loro avviso avrebbe fatto perdere voti al PD ; ora visto lo scarso risultato elettorale mi pare poco verosimile che avrebbe potuto andare anche peggio. La verità è che in politica c'è chi ha un seguito elettorale e chi no e bisogna quindi farsene una ragione ed è giusto puntare a un rinnovamento, ma bisogna che ci sia gente che abbia voglia e capacità di mettersi in gioco.-




03/01/2022

Stefano Mei ha abbandonato!

E' quello che è apparso nei giorni scorsi nella chat “amici del centro sinistra civitanovese” creata alcuni mesi fa da alcuni volenterosi con l'intento di spingere le forze politiche di opposizione all'attuale amministrazione di centro destra di Civitanova Marche a portare avanti un programma e un candidato a sindaco comune in vista delle prossime elezioni amministrative.

E' l'epilogo amaro di una serie di incontri e trattative sviluppatesi in questi mesi conclusi con la scelta del movimento 5 stelle di preferire la candidatura della Squadroni a quella della Paglialunga e renderà quindi più difficile il percorso dei partiti e delle liste civiche dell'area di centro sinistra.-

Stefano Mei nei suoi interventi pubblici aveva sempre cercato con coerenza di portare avanti un discorso unitario motivato dalla necessità di puntare a vincere le elezioni perché ha verificato per esperienza diretta che dall'opposizione si è pressoché ininfluenti, ma purtroppo la maggioranza del suo movimento alla linea collaborativa di Giuseppe Conte ha preferito la linea dei vaffa di Grillo.-

Egli motiva la sua scelta scrivendo che nella vita bisogna avere coraggio, che i prossimi 5 anni saranno importantissimi perché ci sarà da gestire l'uscita dalla crisi del covid e ci saranno da intercettare i fondi che arriveranno dal PNRR; quindi una serie di buoni propositi da portare avanti in un polo ne di destra ne di sinistra, mentre fino a ieri aveva sostenuto l'esatto contrario.-

Infatti concordiamo sul fatto che i capisaldi dovrebbero essere onestà, trasparenza, condivisione, progettualità e rispetto, ma se si parte dal presupposto che si resterà presumibilmente all'opposizione allora il coraggio serve a poco, anzi serve molto alle destre che avranno quindi maggiori possibilità di restare al governo della città per i prossimi 5 anni con programmi diametralmente opposti.-

Siamo quindi sicuri che gli elettori saranno più lungimiranti dei loro dirigenti e si rifiuteranno di riconsegnare la città a questa destra civitanovese che in 5 anni di governo si sono distinti solo per il vuoto assoluto sia a livello di progettualità che di realizzazioni, per non parlare di partecipazione che non c'è stata proprio.-


24/01/2021

La politica e l'antipolitica!

In questi giorni si sta decidendo in Parlamento lo sorte del Governo Conte 2 messo in discussione dall'uscita di Italia Viva di Renzi, mentre siamo purtroppo ancora in piena pandemia e con il Recovery Fund da discutere ed approvare.

Non so se è il momento giusto, ma è difficile dare torto a Renzi sul fatto che da mesi il governo è inerte, a parte i numerosi bonus e ristori, paralizzato da veti incrociati, e quindi c'è da chiedersi se ha senso l'alleanza politica tra il MS5 e il PD.-

Il Movimento 5 stelle è nato in contrapposizione ai partiti tradizionali ed è riuscito nelle ultime elezioni politiche ad ottenere un terzo dei Parlamentari, ma dopo appena un anno il consenso si è dimezzato a riprova che l'elettorato è disposto a dare fiducia alle nuove idee, ma quando si rende conto che le sue attese vengono deluse e con l'antipolitica non si va da nessuna parte, cambia il voto.-

E' antipolitica infatti ridurre il numero dei parlamentari senza una corrispondente modifica della legge elettorale, perché diminuisce la rappresentanza dei cittadini mentre si sarebbe potuto ottenere lo stesso beneficio di carattere economico riducendo semplicemente i compensi e i vari benefit in atto.-

E' antipolitica rifiutare il MES perché la pandemia ci ha dimostrato che bisogna investire il più possibile sulla sanità, con l'assunzione di medici e infermieri, il potenziamento degli ospedali e la creazione di strutture in grado di seguire i pazienti a casa propria fino a quando non necessitino di terapia intensiva. Il problema purtroppo non è solo per il covid in quanto l'intasamento degli ospedali paralizza anche tutti gli altri tipi di interventi chirurgici di routine spesso non meno urgenti.-

E' antipolitica il reddito di cittadinanza perché non crea nuovi posti di lavoro e viene elargito con criteri che spesso sfuggono al controllo dei requisiti necessari, mentre in precedenza con il REI erano i servizi sociali dei Comuni a gestire con più cognizione di causa le effettive esigenze delle fasce più indigenti della popolazione.

E' antipolitica il blocco della prescrizione senza prevedere adeguati investimenti sulla Magistratura perché bisogna accelerare i processi e non renderli eterni! Oggi con i 3 gradi di giudizio i processi cadono in prescrizione e spesso ci guadagna di più chi compie reati se dispone di buoni avvocati, e non chi li subisce, mentre basterebbe disincentivare il ricorso in appello o in cassazione.-

E' antipolitica non investire sulla scuola; ovviamente non servono i banchi a rotelle ma bisognerebbe mettere a disposizione delle regioni e dei Comuni le risorse economiche necessarie per permettere il rientro in classe in sicurezza degli studenti.-

E' antipolitica tenere bloccate quasi tutte le opere pubbliche nonostante la legge sblocca cantieri, perché si è contrari alla Torino/Lione, alle acciaierie di Taranto, alla gestione delle autostrade, all'Alitalia, al gasdotto del Salento ecc.

A questo punto mi chiedo se ha senso che il Recovery Fund venga discusso e approvato da un governo con una strettissima maggioranza, perché parliamo di una cifra immensa che l'Europa ci presta ma non ci regala, e che dovrà essere quindi restituita in gran parte dai nostri figli e nipoti e pertanto abbiamo l'obbligo di utilizzare al meglio le risorse economiche che ci vengono messe a disposizione.-


24/09/2020

Le Marche alla destra!

Mentre i vertici dei partiti di centro sinistra cercheranno di trovare la causa della pesante sconfitta elettorale, per poi lasciare magari le cose come stanno perché la colpa si troverà da qualche altra parte, proviamo a fare alcune riflessioni.

Quando una coalizione decide di non ricandidare il presidente uscente vuol dire che non considera sufficiente il suo operato amministrativo, e se poi al suo posto propone una persona sponsorizzata dallo stesso, sostanzialmente si vuole dire ai marchigiani che abbiamo governato male e intendiamo continuare a governare male; non c'è quindi da stupirsi poi più di tanto del risultato elettorale.-

Pare che almeno l'80% del bilancio regionale sia destinato alla sanità quindi si può immaginare la mole di denaro che è chiamato a gestire l'assessore alla sanità, e nel nostro caso il Presidente si è tenuto la delega per se, senza che qualcuno abbia avuto il coraggio di sollevare una qualche obiezione, almeno per una questione di operatività, se non per altri motivi altrettanto validi.-

Infatti il Presidente ci ha “bombardato” per 5 anni con la necessità di ridurre i costi chiudendo alcuni ospedali pubblici perché “improduttivi”, finendo quindi per favorire anche se indirettamente i privati, e ha costretto i sindaci di cittadine confinanti a litigare tra loro sulla destinazione di un ospedale unico di zona in sostituzione di quelli esistenti, inventandosi addirittura un algoritmo per dirimere le controversie.-

Nel frattempo i cittadini marchigiani sono alle prese con le liste di attesa per visite mediche o esami diagnostici, dove un operatore ti dice che il primo posto disponibile è a Canicattì tra un mese o tra un anno nelle immediate vicinanze alla tua zona di residenza.-

Un altro problema non meno importante è quello delle zone terremotate dove dopo 4 anni dobbiamo ancora finire di liberare i Paesi terremotati dalle macerie; ovviamente le maggiori responsabilità sono del governo, ma non mi pare che nella regione Marche qualcuno si sia impegnato più di tanto in prima persona per combattere la burocrazia ed accelerare quindi i tempi della ricostruzione.-

Un altro dei motivi della sconfitta elettorale è sicuramente quello della miriade di liste civiche, soprattutto quelle con un candidato presidente autonomo che al di la del risultato elettorale irrisorio, sono servite solo per dare una illusoria e momentanea visibilità al candidato presidente, ma che hanno comunque contribuito a portare discredito ai partiti tradizionali di centro sinistra alimentando quindi o un non voto o un voto di protesta a destra.-

15/08/2020

Trattati come bestie!

Un pensiero a chi se ne va di questi tempi e trascorre gli ultimi istanti della sua vita in un corridoio di pronto soccorso di un ospedale, solo ed abbandonato al suo destino, o in una stanza insieme ad altri in attesa dello stesso imminente tragico destino, e ai suoi familiari che vengono semplicemente avvistati per telefono del già avvenuto decesso del proprio congiunto.-

Fino a qualche anno fa, gli ultimi giorni di vita venivano trascorsi in ospedale assistiti dai propri familiari e consolati da parenti ed amici che si potevano quindi abbracciare e salutare prima di intraprendere l'ultimo viaggio, e spesso con medici compiacenti era concessa anche la facoltà di ritornare a casa ed esalare l'ultimo respiro in casa propria, muniti dei conforti religiosi e circondati dall'affetto dei familiari.-

Oggi, anche a causa della pandemia, questo non è più possibile, e si è costretti a morire in ospedale da soli, senza visite e senza l'assistenza dei familiari, talvolta trascurati o addirittura abbandonati a se stessi, perché medici e infermieri non hanno il tempo di assisterti in quanto nel loro lavoro hanno comunque una scala di priorità da seguire, e i malati terminali sono ovviamente gli ultimi della lista.-

Purtroppo oggi non sono consentite le visite in ospedale e non è consentita l'assistenza ai familiari per paura dei contagi, mentre la presenza dei congiunti oltre a tranquillizzare i malati sarebbe utile anche ad aiutare i medici e gli infermieri a svolgere al meglio la loro attività quotidiana.-

Ovviamente se alcuni pazienti vengono trattati come “bestie”, senza assistenza, e magari senza nemmeno pasti regolari, se si è “ammassati” in un pronto soccorso, non è certo colpa dei medici o degli infermieri che fanno quello che possono, ma di scelte politiche che negli ultimi anni hanno diminuito in modo sempre più ossessivo le spese per la sanità, riducendo il personale in tutte le strutture ospedaliere, oltre al numero degli ospedali operativi, come se medici e infermieri lavorassero in una catena di montaggio obbligati a raggiungere la massima “produttività” possibile, e non in strutture al servizio dei malati che sono le persone più bisognose della società.-

Purtroppo i nostri politici hanno molto senso pratico, nel senso che propongono leggi che portano loro consenso elettorale, e chi sta per morire non sarà un futuro elettore, quindi non vale la pena di curarsene.-

Siccome chi muore lascia di solito coniuge o figli e nipoti forse è il caso di riflettere un attimo su questa situazione; non sarà certo il problema primario del Paese ma ci riguarderà tutti anche se ovviamente si spera il più tardi possibile, quindi o cerchiamo di inventarci qualcosa per aiutarli in qualche modo o in alternativa facciamoli morire il più velocemente possibile, senza ipocrisie.-

22/04/2020

Un lazzaretto a Civitanova Marche?

I giorni scorsi: Guido Bertolaso che non usa la mascherina in modo corretto e dovrebbe essere ancora in quarantena come previsto dalla legge per chi è appena guarito dal corona virus; Luca Ceriscioli Presidente della Regione Marche e Assessore alla sanità, che doveva quindi solo mettersi d’accordo solo con se stesso; Fabrizio Ciarapica sindaco di Civitanova Marche che con gli ospedali non ci azzecca molto visto che si è fatto “fregare” da Carancini sulla collocazione dell’ospedale unico provinciale e Francesco Micucci capogruppo PD; ci hanno detto che la struttura in fiera è ancora necessario anche se è superata l’emergenza per liberare gli altri ospedali dai malati covid19, per prepararsi a un eventuale nuovo contagio e far ritornare l’ospedale di Civitanova alla sua funzione originaria.

E’ passato però molto tempo e la struttura a Civitanova ancora non c’è. E passata la fase acuta del contagio: oggi nelle Marche abbiamo 61 pazienti in terapia intensiva.-

Ha senso a questo punto spendere 12 milioni di euro per creare una nuova struttura ospedaliera provvisoria, anche se non se ne conosce la durata, in fiera cioè in un luogo con altra destinazione d’uso, quando si potevano investire questi soldi per potenziare le strutture ospedaliere pubbliche già esistenti?

In Emilia Romagna stanno potenziando i 6 ospedali maggiori al fine di poter essere attivi anche per altre regioni in caso di nuove epidemie o catastrofi. In Cina hanno smobilitato le due strutture create nella fase di massima necessità, e per il futuro attrezzano gli ospedali esistenti. I reparti intensivi fatti in poco tempo non contigui ad ospedali generali complessi hanno senso nell’emergenza non prevista ed in cui ci si trovi impreparati: prepararsi per il futuro in tal modo è sbagliato. Si sta arrivando tardi per l’attuale epidemia ed in modo improprio per fabbisogni futuri.

La location è una delle meno appropriate, alternative erano l’ultimo piano dell’ospedale di Torrette o i due inutilizzati di quello di Civitanova.-

Forse con una spesa simile si sarebbe potuto seguire il progetto dell’Emilia-Romagna anziché quello della Lombardia ovvero il potenziamento della rete delle terapie intensive negli ospedali regionali, garantendo flessibilità, percorsi sicuri e separati e potenziamento del sistema sanitario in questa e in altre esigenze future, senza creare invece Astronavi isolate e distaccate e temporanee?

Perché affidato l’incarico a Bertolaso perché credo che nelle Marche ci siano personalità che hanno dimostrato sul campo e in particolare nella protezione civile le loro capacità e professionalità

Affidata raccolta delle donazioni private all’ordine dei cavalieri di malta invece che alla protezione civile nazionale , sarebbe certamente stato più trasparente affidarsi ad un organismo pubblico.

Mi chiedo se quella struttura per come è stata pensata abbi ancora oggi senso o se invece non varrebbe la pena di utilizzare le donazioni dei marchigiani per rafforzare le strutture ospedaliere esistenti come sta facendo l’Emilia Romagna; quei posti di terapia intensiva e sub intensiva potrebbero essere creati all’interno dei nostri ospedali pubblici allargando ed affiancando i moduli preesistenti. Avremmo così le risorse per rafforzare i nostri ospedali e saremmo preparati se dovesse presentarsi una nuova fase acuta di contagio.



02/01/2020

Proposta di legge: Obbligo di Patente Elettorale!

Mentre si parla di diritto di voto da estendere ai sedicenni e di scarse affluenze elettorali, mi chiedo invece se ha senso il suffragio universale, e cioè se tutti i cittadini che votano sono effettivamente consapevoli delle scelte politiche che sono chiamati ad effettuare.-

Proviamo ad immaginare che se per esercitare il diritto di voto fosse necessaria una patente elettorale da conseguire magari con le stesse regole della patente di guida, cioè un quiz con 40 domande da rispondere in 30 minuti; promossi con meno di 5 errori.-

Rinnovo della patente obbligatorio ogni 10 anni da 18 a 50 anni, ogni 5 anni da 50 a 70 anni, ogni 3 anni da 70 a 80 anni e ogni 2 anni dopo gli 80 anni.-

Il quiz dovrebbe riguardare i seguenti argomenti:

1) Cos’è la costituzione della repubblica italiana e cosa prevede?

2) Chi è il presidente della Repubblica e quali sono le sue funzioni?

3) Cosa sono la Camera Dei Deputati e il Senato della Repubblica e quali sono le loro funzioni?

4) Cos’è il Parlamento Europeo e quali sono le sue funzioni?

5) Cosa sono il Consiglio Regionale, il Consiglio Provinciale, il Consiglio Comunale e quali sono le loro funzioni?

6) Cosa sono i Partiti o i movimenti politici che si presentano alle elezioni e quali sono i loro compiti le loro funzioni?

7) Chi sono i personaggi politici che andiamo a votare? Ci ricordiamo per esempio dei trascorsi politici di Silvio Berlusconi, Matteo Salvini, Giorgia Meloni, Matteo Renzi e Nicola Zingaretti, o li votiamo solo perché ci piace quello che ci dicono al momento in TV o scrivono sui social?

8) Ci ricordiamo per esempio dei parlamentari che cambiano casacca? E cioè di quelli che si fanno eleggere in un Partito per poi passare tranquillamente in corso d’opera a un altro solo per ambizione personale?

Oggi in Parlamento ci troviamo nella condizione che diversi parlamentari sono usciti dal partito di appartenenza per crearne uno nuovo tipo Matteo Renzi o Carlo Calenda o che stanno uscendo tipo Alfonso Bonafede ed altri, tutti in polemica con il Partito di Appartenenza, ma quasi tutti “stranamente” disposti ad appoggiare comunque il governo in carica.-

Ora è vero che la Costituzione non prevede il vincolo di mandato, ma un deputato o senatore che non condivide più la linea politica del suo partito potrebbe anche dimettersi per rispetto di chi lo ha votato, invece di cambiare semplicemente casacca; basterebbe che ci ricordassimo dei loro nomi alle successive elezioni ed avremmo probabilmente un Parlamento più vicino ai nostri bisogni.-

Proviamo a pensare alla brexit, e cioè al referendum con cui gli Inglesi hanno votato a maggioranza per l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, siamo sicuri che tutti quelli che hanno votato erano consapevoli delle conseguenze per il loro Popolo della loro scelta? E gli elettori degli Stati Uniti erano tutti consapevoli delle scelte politiche, economiche e militari che avrebbe effettuato Donald Trump? E gli elettori di Matteo Salvini sono tutti consapevoli delle possibili conseguenze degli attacchi e delle sfide continue all’Unione Europea?

Ovviamente si tratta solo di una provocazione, ma penso che a volte ci vuole anche un pizzico di ironia!        




21/09/2019
Partito Democratico e Italia Viva:
Italia Viva, o Partito Socialista-Italia Viva come pare si chiamerà in Senato, non mi interessa quindi io resto nel PD anche se sono sempre stato un sostenitore di Renzi, ovviamente da quando è entrato nel partito democratico, anche se non sempre ho condiviso le sue battaglie politiche, che anzi talvolta ho dovuto “ingoiare” perché le sue erano comunque posizioni maggioritarie nel partito.-
Ognuno è libero di fare le sue scelte ma a mio avviso non si  può confrontare un partito e cioè il Partito Democratico con una singola persona e cioè Matteo Renzi: I partiti ad personam non mi sono mai piaciuti perché sono effimeri,  perché morto politicamente il capo chiude il partito, perché al confronto preferiscono il pensiero unico, quello del capo, e perché gli interessi del capo sono prioritari rispetto a quelli comuni.-
Il sito di Italia Viva è stato registrato il 9 agosto, quindi prima della nascita del governo fra PD e Cinque stelle guidato da Giuseppe Conte, e si può capire pertanto una certa irritazione del Premier per non essere stato informato preventivamente da Renzi delle sue intenzioni.-
Abbiamo sentito dai mezzi di comunicazione che Maria Elena Boschi si era lamentata del fatto che nella compagine governativa non figuravano nomi di fiorentini; io penso che sia importante che i ministri i vice ministri e i sotto segretari siano persone oneste e capaci, quindi non importa se sono uomini o donne, se sono milanesi, romani o napoletani, e ci sta bene anche se non ci sono “civitanovesi”.-     
Qualcuno che ha contatti diretti dovrebbe chiedere alla “bellissima” Maria Elena Boschi, che sta facendo proselitismo per Renzi , se ha imparato qualche parola di tedesco, visto che è stata eletta come parlamentare a Bolzano, e soprattutto dovrebbe tornare o andarci se non c’è mai stata, e spiegare a chi l’ha sostenuta nel PD perché una persona che viene votata in un partito si accorge solo dopo eletta che non è più il suo partito di riferimento ed aderisce ad un’altra lista, ma si guarda bene dal dimettersi da parlamentare.-
Ovviamente lo stesso discorso vale per tutti i parlamentari che sono andati o andranno a far parte della pattuglia di Renzi, e che prima si sono fatti eleggere sotto lo stemma del PD per accorgersi solo dopo che non si trovano più bene e si sentono quindi liberi di andare dove vogliono e con chi vogliono, ma ovviamente senza lasciare la poltrona, anzi sperando magari di ricavarne ulteriori benefici a livello economico, per esempio entrando in qualche commissione parlamentare.-       
Credo che ora con Zingaretti  si possa aprire una fase politica  nuova, e già il fatto che si sia passati dall’io al noi è un passo avanti, perché è un modo di fare politica aggregante e non divisivo; non avremo più il “rottamatore”, ma confidiamo comunque in un rinnovamento della classe dirigente, e magari anche in un modo diverso di fare politica attiva, o almeno lotteremo per questo,  ma comunque dall’interno del partito, anche per il rispetto dovuto a chi a suo tempo lo ha fondato e  in buona fede ci ha creduto.-

17/08/2019
I Parlamentari – Indennità e benefit!
1) Indennità parlamentare:
Deputati:
Per i deputati, l’importo netto dell’indennità parlamentare, corrisposto per 12 mensilità, è di 5.246,54 euro, a cui devono essere sottratte le addizionali regionali e comunali. Questa cifra è il risultato finale di un importo lordo di 10.435 euro, su cui vengono effettuate ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali, compresi i versamenti mensili per l’assistenza sanitaria integrativa e l’assegno di fine mandato.
Senatori:
Per i senatori, l’indennità lorda è invece pari a 10.385,31 euro. Al netto di ritenute fiscali e contributi obbligatori, assegno di fine mandato e assistenza sanitaria, l’indennità mensile finale è di 5.304,89 euro, anche questa da decurtare poi con le addizionali regionali e comunali.
2) Diaria:
All’indennità si somma poi la “diaria”, cioè il rimborso delle spese di soggiorno a Roma. Oggi la diaria per i parlamentari è di 3.503,11 euro, decurtata di 206,58 euro per ogni giorno di assenza dai lavori parlamentari, ma solo quelli in cui si vota. Per risultare presenti, comunque, è sufficiente partecipare a una votazione su tre.
3) Rimborso delle spese per l’esercizio del mandato:
Questa voce per i deputati ammonta a 3.690 euro, corrisposta così: per un importo fino a un massimo del 50% viene erogata a titolo di rimborso per specifiche spese che devono essere attestate, e cioè collaboratori, consulenze, ricerche, gestione dell’ufficio, convegni e sostegno delle attività politiche; l’altro 50% viene invece assegnato forfettariamente, cioè senza rendicontazione. Per i senatori, l’importo complessivo è diviso tra una quota mensile di 2.090 euro, sottoposta a rendicontazione quadrimestrale, e una quota uguale erogata forfetariamente.
4) Viaggi e spese telefoniche dei parlamentari:
Deputati e senatori usufruiscono di tessere per la libera circolazione autostradale, ferroviaria, marittima e aerea per i trasferimenti sul territorio nazionale. I deputati, per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra l’aeroporto di Roma-Fiumicino e Montecitorio, godono di un rimborso spese trimestrale da 3.323,70 euro a 3.995,10 euro. Quanto ai telefoni, il rimborso forfetario delle spese telefoniche è  pari a 1.200 euro annui alla Camera. Ogni senatore riceve invece 1.650 euro mensili come rimborso forfetario per spese accessorie di viaggio e telefoniche.
5) Assistenza sanitaria
Ciascun deputato versa obbligatoriamente, in un apposito fondo, una quota della propria indennità lorda, pari a 526,66 euro mensili, destinata al sistema di assistenza sanitaria integrativa, che eroga ai propri iscritti,  rimborsi per prestazioni sanitarie, secondo quanto previsto da un apposito tariffario.
6) Assegno di fine mandato:
Oltre al trattamento previdenziale dei parlamentari, basato sul sistema di calcolo contributivo, al termine del mandato parlamentare, senatori e deputati ricevono l'assegno di fine mandato, che è pari all'80 per cento dell'importo mensile lordo dell'indennità, moltiplicato per il numero degli anni di mandato effettivo.
Riflessione finale:

Ora, sarà pur vero che spinti dal sacro fuoco della politica questi “signori” lavorino molto e stiano sempre in giro per occuparsi dei nostri problemi, ma il divario con un lavoratore qualsiasi, che spesso è un pendolare, che già lavora le sue 8-9 ore, e poi fa 1-2 ore di viaggio al giorno per 1.300 euro (netti) al mese, e poi si paga di tasca sua auto, benzina, cellulare, pranzo ecc.;  mi sembra che ci sia davvero una differenza indecente, e forse si spiega allora perché non abbiano alcun interesse a interrompere anticipatamente la legislatura con il rischio di rimanere poi a casa.- 

14/08/2019
M5S + PD + LEU = Governo Istituzionale o governo per le poltrone?
In questa fase politica è molto difficile fare delle previsioni sulla durata e sugli sviluppi della crisi di governo, perché tra l’altro ogni giorno c’è un nuovo colpo di scena, ma il primo dato di fatto è che M5S, PD e LEU hanno votato insieme in Parlamento per l’allungamento dei tempi della stessa.-
Una domanda sorge spontanea: C’è un’affinità di programmi tra il M5S e il PD?
Il M5S ha ottenuto il massimo di consenso elettorale puntando tutto non su programmi per il Paese, ma spesso sulla propaganda con false notizie sui familiari di Renzi e della Boschi, e con proposte demagogiche e irrealizzabili; infatti sia sulle principali leggi approvate che in quelle in corso di approvazione il PD è sempre stato non a caso contrario.-
1) La riduzione dei Parlamentari è solo propaganda elettorale perché ridurre il numero di Deputati e Senatori senza diversificare le funzioni delle due Camere significa solo diminuire la partecipazione  perché comporta la diminuzione del numero dei  collegi e quindi con un territorio più vasto si riducono i contatti tra eletti ed elettori, fondamentali in una democrazia partecipata; infatti il numero attuale dei parlamentari non è stato stabilito a caso dai padri costituenti della repubblica, ma è stato ritenuto un numero necessario per garantire la rappresentanza a tutti i territori. Non era meglio pensare a una drastica diminuzione dei compensi e dei privilegi della casta? 
2) Il salario orario minimo garantito è un’altra proposta slegata dalla realtà perché forse non ci si rende conto che nella paga oraria influiscono diversi fattori tipo tredicesima, TFR, ferie, permessi, malattia, infortunio e maternità, quindi visto che ci sono i contratti di lavoro perché non lasciare la materia alla libera contrattazione tra le parti sociali a quindi ai sindacati che è il loro mestiere?   
3) Il reddito di cittadinanza si sta dimostrando una bufala perché non serve ne per la lotta alla povertà ne per la ricerca di nuovi posti di lavoro; infatti viene concesso direttamente dall’INPS in base a una specie di algoritmo che tiene conto di una serie di parametri stabiliti dalla legge, ma è sganciato dalla realtà, e non a caso per il REI del precedente governo venivano coinvolti i servizi sociali del Comuni, cioè gli unici a conoscere la realtà cittadina. Per aiutare i disoccupati a trovare lavoro bastava solo potenziare i centri per l’impiego, stabilizzando magari i precari, perché i navigators non potranno certo trovare un lavoro che non c’è.-
4) Quota 100 è solo un privilegio concesso a pochi che possono scegliere se andare in pensione subito o aspettare ancora qualche anno, senza preoccuparsi di chi non può scegliere perché ha perso il lavoro, non ne trova un altro e non può ancora andare in pensione.-
In conclusione non so su che cosa potrebbero mettersi d’accordo i M5S e il PD; sul sesso degli angeli? Però una cosa è certa e cioè che se andiamo alle elezioni a ottobre almeno una metà dei parlamentari dei MSC andrebbero a casa visto che i voti potrebbero essere dimezzati rispetto alle precedenti elezioni politiche, dato che in un solo anno gli elettori italiani hanno capito che per governare ci vogliono anche le competenze, mentre per quanto riguarda il PD più della metà dei parlamentari sono renziani anche a causa di una specie di forzatura fatta a suo tempo, e quindi probabilmente anche una metà di loro andrebbe a casa visto che sono cambiati i rapporti di forza interni nel partito.-
In base agli ultimi sondaggi elettorali il centrodestra in caso di elezioni raggiungerebbe la maggioranza assoluta del Parlamento e quindi molti strateghi della sinistra si preoccupano ora per le possibili conseguenze negative per il Paese, ma nessuno si chiede il perché l’elettorato si sia “innamorato” improvvisamente di Salvini, non è magari colpa anche degli errori dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni?
Io credo che non bisogna avere paura della democrazia e visto che oggi il Parlamento non rappresenta più la volontà popolare è giusto che si vada a votare e che siano gli italiani a scegliersi il nuovo governo anche se non sarà un governo gradito all’area di centrosinistra

02/02/2019
E’ stata abolita la legge Fornero?
Per la serie “la montagna ha partorito un topolino”, o “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare” vediamo  quelle che sono le novità del decreto che modifica la legge Fornero:
L’unica novità di rilievo è la cosiddetta quota 100 che sarebbe più corretto chiamare quota 62 + 38, in quanto  prevede che si potrà andare in pensione a 62 anni d’età con 38 anni di contributi, ma che non consente varianti perché bisogna aver raggiunto entrambi i requisiti, e potrebbe quindi essere quota 100 o 101 o 102, nel senso che non bastano 62 anni d’età ma che bisogna arrivare anche a 38 anni di contributi, e si tratta quindi solo di propaganda elettorale per le prossime elezioni europee.-
Infatti quello che  non ci dicono  è che sarà valida solo per gli anni 2019, 2020 e 2021, e quindi è solo una piccola modifica a termine della legge Fornero, che va ad aggiungersi alle diverse salvaguardie di questi ultimi anni, e per il resto non cambia nulla, infatti la pensione di vecchiaia che è il pilastro della riforma Fornero, e che in futuro riguarderà un  numero sempre maggiore di lavoratori e di lavoratrici a causa della precarietà dei rapporti di lavoro, continuerà a spostarsi sempre più avanti, senza un limite massimo d’età anagrafica, in base all’aumento dell’aspettativa di vita certificato annualmente dell’ISTAT.-  
Nella precedente campagna elettorale  non ci avevano nemmeno detto che i soldi per quota 100 li avrebbero presi bloccando anche l’indicizzazione delle pensioni in essere di importo superiore a 1.500 euro lordi mensili, che si va ad aggiungere ai blocchi degli anni scorsi, a meno che non avevamo capito che per Di Maio e Salvini una pensione superiore a 1.200 euro netti mensili è da considerarsi come una pensione d’oro, e quindi da penalizzare.-

L’unico aspetto positivo è  che il nuovo governo ha ripristinato l’Opzione Donna,  l’Ape Sociale, la Pensione Anticipata per Commercianti in Crisi e l’Agevolazione per i Lavoratori Precoci, e di nuovo ha introdotto solo la cosiddetta “Pace Contributiva” e cioè la possibilità di riscattare dei vuoti contributivi a condizioni economiche vantaggiose, e quindi non mi pare proprio che sia stata “smontata”  la legge Fornero.-  

29/12/2018
In attesa del Reddito di Cittadinanza, delle Pensioni di Cittadinanza, e di quota 100, c’è già chi pagherà il conto dal I° gennaio 2019!
Ci avevano detto che sarebbe stata abolita la legge Fornero, tagliate le pensioni d’oro e tolti i privilegi ai parlamentari, ma alla fine pagano solo i pensionati che hanno una pensione di importo superiore a  1.500 euro lordi mensili, che corrispondono più o meno a 1.200 euro netti, anche se non sapevano di essere loro i pensionati d’oro e quindi le uniche vacche da mungere.-
E’ vero come dice il vice Premier Salvini che i pensionati nel 2019 prenderanno qualcosa di più rispetto al 2018, ma prenderanno qualcosa di meno rispetto all’aumento del costo della vita, quindi il loro potere di acquisto diminuirà, e la differenza sarà persa per sempre.-
E’ anche vero che per il 2019 parliamo di cifre irrisorie, ma c’è la spada di Damocle dell’aumento IVA per il 2020 e 2021 che se non scongiurato porterà inevitabilmente all’aumento dei prezzi e quindi dell’inflazione, con conseguente penalizzazione per i pensionati e i lavoratori dipendenti.-
Per quanto riguarda il reddito di Cittadinanza, le Pensioni di Cittadinanza, quota 100, e opzione donna, dovremo invece attendere l’anno nuovo per capirci qualcosa di più, anche se dalle cifre messe in bilancio per il 2019 dobbiamo presumere che, o sarà una corsa a chi arriva prima che sia finito il budget, o magari ci sarà una specie di sorteggio per assegnare il “premio” ai vincitori, perché sicuramente i soldi non basteranno per tutti quelli che si aspettano che vengano mantenute le “generosissime” promesse elettorali.-                      
Rivalutazione delle pensioni dal 2019:
Dal 1° gennaio 2019 entra in vigore il meccanismo della rivalutazione delle pensioni come descritto dalla Legge di Bilancio. Nel dettaglio,  la perequazione sarà piena (quindi al +1,1% per il 2019) solamente per gli assegni con importo non superiore a 3 volte il trattamento minimo  pari a 513,01€. Quindi, solamente per gli assegni di importo mensile non superiore a 1.539,03€.
Con l’aumentare dell’importo delle pensioni, invece, la misura della perequazione verrà pian piano ridotta. Nel dettaglio:
1) importo superiore a 3 volte, ma inferiore a 4 volte (2.052,04€): 97% del tasso di riferimento, ossia 1,067%;
2) importo superiore a 4 volte, ma inferiore a 5 volte (2.565,05€): 77% del tasso di riferimento, ossia allo 0,847%;
3) importo superiore a 5 volte ma inferiore a 6 volte (3.078,06€): 52% del tasso di riferimento, ossia lo 0,572%;
4) importo superiore a 6 volte ma inferiore a 8 volte (4.104,08€): 47% del tasso di riferimento, ossia lo 0,517%;
5) importo superiore a 8 volte ma inferiore a 9 volte (4.617,09€): 45% del tasso di riferimento, ossia lo 0,495% per il 2019;
6) importo superiore a 9 volte il trattamento minimo: 40% del tasso di riferimento, lo 0,44%.
Esempi:
Pensione lorda di euro 1.500,00 – aumento di euro 16,50
Pensione lorda di euro 1.700,00 – aumento di euro 18,13 invece di euro 18,70.-
Pensione lorda di euro 2.000,00 – aumento di euro 21,34 invece di euro 22,00.-
Pensione lorda di euro 2.500,00 – aumento di euro 21,18 invece di euro 27,50.-
Pensione lorda di euro 3.000,00 – aumento di euro 17,16 invece di euro 33,00.-
Pensione lorda di euro 3.500,00 – aumento di euro 18,09 invece di euro 38,50.-

Aumenti IVA:
Aumenti Iva per 23 miliardi nel 2020 e quasi 29 miliardi (28,75) nel 2021 e nel 2022. Lo prevede l'emendamento del governo che recepisce l'accordo con la Ue sulla Manovra depositato in Senato. Senza interventi l'aliquota ridotta del 10% passerebbe dal 2020 al 13% mentre l'aliquota ordinaria oggi al 22% passerebbe nel 2020 al 25,2% e al 26,5% nel 2021.-


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13/10/2018
Il governo del cambiamento o il governo dello sfascio?
Di Maio e Salvini ci dicono che sono stati eletti dal popolo e quindi possono fare tutto quello che vogliono, ma forse non è proprio così, perché Lega e Movimento 5 stelle, si sono presentati agli elettori con programmi alternativi tra loro, altrimenti sarebbero stati alleati prima delle elezioni.-
Infatti la lega si è presentata insieme a Forza Italia e a Fratelli d’Italia con un programma di “destra” cioè promettendo la diminuzione delle tasse con la flat-tax, che prevede un’aliquota IRPEF uguale per tutti, e il superamento della legge Fornero, mentre il movimento 5 stelle si è presentato con un programma in parte di “estrema sinistra”, cioè promettendo di combattere la povertà con il reddito di cittadinanza e la pensione di cittadinanza.-    
In teoria chi può essere contrario a simili proposte? In pratica però dobbiamo sapere che non si possono fare le nozze con i fichi secchi, perché per tutte queste misure ci vogliono dei soldi che purtroppo non ci sono.-
Per dare più soldi ai poveri  le strade sono solo due: o si tolgono dei soldi ai ricchi con una patrimoniale o altre tasse, o  bisogna prestarceli da chi può darceli, ma dobbiamo essere consapevoli che prima o poi dovremo comunque restituirli e con gli interessi.-
Anche diminuire le tasse e abolire la legge Fornero potrebbe andar bene a tutti, però per i soldi che mancano, anche in questo caso le strade sono solo due: o diminuire i servizi, su sanità, istruzione e trasporti pubblici, o prestarceli da chi li ha e può darceli; però dovremo poi restituirli e con gli interessi.-
Per esempio se una famiglia ha 130.000 euro di debiti e due nuovi capi famiglia i quali dicono che si possono fare delle spese aggiuntive perché i soldi ci sono, semplicemente richiedendo nuovi prestiti in banca, evidentemente la loro non è una gestione sana, perché i soldi ricevuti in prestito dovranno comunque essere restituiti a meno che non si dichiari fallimento.-
E il problema dell’Italia in questo momento è proprio questo! Chi acquista i nostri tutoli di stato, soprattutto dall’estero vuole essere ragionevolmente certo che i soldi prestati gli verranno restituiti a scadenza con gli interessi, perché se ha qualche dubbio che il Paese possa andare in default si ritira il prima possibile dall’investimento.-   
Si può obiettare che il debito pubblico è stato fatto dai governi precedenti, e comunque in diversi c’era anche la Lega, ma resta il fatto che si può aumentare il debito pubblico facendo degli investimenti su strade, autostrade, porti, aeroporti, case popolari; e in questo caso se lasciamo dei debiti ai nostri figli e nipoti potremo dire che potranno godere anche loro degli investimenti fatti, altro conto è dire che abbiamo fatto i debiti solo per adempiere ad anacronistiche promesse elettorali.-
Ce la prendiamo con l’Europa perché non approvano la nostra manovra finanziaria ma ci dimentichiamo di dire che se apparteniamo a un “club” di 27 Paesi ed abbiamo concordato delle regole valide per tutti,  non possiamo poi fare le “vittime” se gli altri Paesi non accettano che vengano violate da parte nostra, quindi o ci adeguiamo a quello che decide la maggioranza dei Paesi o ne usciamo per volontà nostra o degli altri, cioè usciamo dall’euro.-
E riguardo allo spread che sale, non è colpa degli europei o dei mercati che “ci vogliono male” ma di chi è in possesso di titoli di stato, cioè risparmiatori italiani e stranieri, che se non si fidano più dei nostri governanti, o se ne disfanno o pretendono interessi sempre più alti per prestarci i loro soldi, e questo innesta una spirale perversa che se non fermata in tempo può portarci fino al default.-

Portare il deficit al 2,4% per il 2019 con aumento del debito pubblico, sapendo in partenza che è solo una stima ottimistica, perché  quasi sicuramente saranno necessarie delle spese aggiuntive che lo faranno aumentare ancora, vuol dire che non ci saranno più soldi per altri investimenti comunque necessari, che non c’è un minimo di programmazione a medio e lungo termine, e che il debito pubblico aumenterà a dismisura, ed il rischio spread sarà sempre più in agguato.-     

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14/06/2018
Nave Aquarius!
Quello che ci hanno detto!
Ci hanno detto che una nave con 629 profughi a bordo, al largo delle coste libiche in viaggio verso l’Italia è stata prontamente bloccata dalle autorità italiane in quanto si trovava al momento più vicina alle coste maltesi rispetto a quelle italiane, e quindi toccava al governo di Malta accogliere i profughi.-
Quello che non ci hanno detto!
La nave si trovava al largo delle coste libiche su richiesta delle autorità italiane perché  due motovedette italiane avevano già provveduto al salvataggio dei profughi da diversi gommoni ed avevano richiesto l’assistenza di una nave più grande per trasbordare i profughi, e si spiega quindi il rifiuto delle autorità di Malta.-
Comunque a prescindere da quello che prevede il codice della navigazione resta il fatto che il governo italiano ha colto volutamente l’occasione per muovere accuse al governo di Malta per aver impedito lo sbarco nel suoi porti  e all’Europa di averci lasciati soli, ma il governo  spagnolo fortunatamente si è offerto di accogliere i profughi.-
In molti hanno esultato per la scelta del Ministro Salvini, che da perfetto stratega politico, è riuscito al momento giusto a bloccare una nave dell’ong SOS Mediterranée, e che quindi oggi l’Italia grazie a questo gesto “valoroso” può farsi valere in Europa, come se i mali dell’Italia di oggi dipendano dall’invasione incontrollata dei profughi; la storia si ripete, ieri tutta colpa degli ebrei oggi tutta colpa dei profughi africani.-
Purtroppo la “straordinaria” vittoria di Salvini è avvenuta sulla pelle di 629 persone inermi, cioè uomini, donne, tra le quali alcune incinte, e bambini, la cui unica colpa era quella di rischiare la vita in un viaggio disumano per sfuggire a una guerra o comunque alla ricerca di un mondo migliore.-  
Io credo che il problema dei profughi non è quello di chiudere i porti italiani ma al contrario è quello di aprire tutti i porti europei ed accogliere e trattenere i profughi in base alle possibilità di ogni Paese di ospitarli, inserirli ed integrarli al tessuto sociale esistente.-
E’ ovvio che non possiamo ospitare tutti i profughi che arrivano in Italia, ma non è chiudendo i porti che si risolve il problema, perché continueranno ad arrivare comunque, dobbiamo quindi collaborare con i Paesi di origine per limitare i flussi, ma dobbiamo anche essere consapevoli che tutti gli esseri umani hanno diritto almeno a sognare un mondo migliore e a provare a cercalo.-
Non è vero che in Italia siamo invasi dagli stranieri, anzi potremmo e dovremmo ospitarne di più perché ne abbiamo e ne avremo sempre più bisogno, visto anche il costante calo delle nascite, ovviamente inserendoli nel mondo produttivo magari in attività che i nostri figli non vogliono fare, perché preferiscono a loro volta trasferirsi all’estero alla ricerca anche loro di un mondo migliore; che ci piaccia o no questa è la globalizzazione.-
A proposito di sogni; le zone montane del centro Italia colpite duramente dal terremoto si stanno gradualmente spopolando perché molti terremotati si sono traferiti o si stanno traferendo lunga la costa, e la ricostruzione ha tempi sempre più lunghi, provate quindi ad immaginare se dessimo la possibilità a delle famiglie di extracomunitari interessate, di trasferirsi in quelle zone in sostituzione dei residenti che se ne vanno.-

Mi aspetto un mare di insulti, ma penso di avere anch’io il diritto di dire la mia, senza ovviamente avere la pretesa di imporre le mie idee agli altri.- 

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28/04/2018
M5S e PD un matrimonio che non s’ha da fare?
Dopo quasi due mesi dalle elezioni politiche del 4 marzo, non abbiamo ancora il nuovo governo, e non riusciamo nemmeno a capire se e quando ce l’avremo!
In teoria il risultato elettorale è stato molto chiaro, nel senso che ha decretato come vincitori il Centro Destra e il Movimento 5 Stelle, e come sconfitto il Partito Democratico.-
In pratica però la situazione è molto più complessa perché se i due vincitori cioè Di Maio e Salvini si fossero messi  d’accordo avrebbero avuto i numeri per governare, ma al momento il tutto si è arenato per i veti incrociati, perché Di Maio vuole solo Salvini al governo, mentre Salvini vuole tutto il centro destra Forza Italia compresa, ed  è un nodo che non sono riusciti a sciogliere.-
Questo significa però che, in base alla legge elettorale in vigore passiamo da due vincitori a nessun vincitore, perché il Movimento 5 Stelle anche se è il primo partito con il 32% dei voti non ha comunque i numeri per governare, e lo stesso discorso vale per il Centro Destra  anche se è la prima coalizione con il 37% dei voti.-            
Il Partito Democratico in partenza ha deciso di stare all’opposizione per rispettare la volontà dell’elettorato, comunicando quindi di non avere alcuna intenzione di appoggiare ne il Centro Destra ne il Movimento 5 Stelle in quanto i programmi sono comunque alternativi.-
A questo punto però c’è una novità perché Di Maio, chiusa la trattativa con il Centro Destra,  propone al partito democratico un accordo sul programma e il Partito Democratico deciderà se accettare la proposta nella direzione del 3 maggio.-
Io trovo strano che si debba convocare una direzione del Partito Democratico per decidere se aprire o no una trattativa con il Movimento  Stelle, perché sarebbe stato più logico aprire la trattativa, verificare le possibilità di raggiungere un accordo almeno su alcuni punti importanti, sottoscrivere eventualmente un’ipotesi di accordo da sottoporre poi rispettivamente agli organismi dirigenti del Partito Democratico e alla base del Movimento 5 Stelle.-
Ora è vero che se facciamo un sondaggio sia tra gli elettori del M5S che del PD probabilmente la maggioranza è contraria ad ogni ipotesi di accordo, ed è normale dopo un’aspra campagna elettorale dove non sono mancati attacchi  ed insulti reciproci, anche a livello personale, ma ora la campagna elettorale è finita e la priorità dovrebbe essere quella di assicurare un governo al Paese.-
Che ci piaccia o no, il partito più votato dagli italiani è stato il Movimento 5 Stelle, quindi credo che il Partito Democratico abbia il dovere di verificare se c’è la possibilità di raggiungere un qualche accordo con Di Maio e debba valutare attentamente quelle che saranno le alternative a un rifiuto della trattativa o a un esito negativo della stessa.-
Presumo infatti che alla fine della giostra le altre opzioni possibili saranno solo tre:
1) Riapertura di una trattativa Centro Destra e Movimento  Stelle, che se andasse a buon fine manderebbe a monte quasi tutte  le riforme faticosamente portate a termine dal  precedente governo.- 
2) Un governo istituzionale di breve durata per modificare la legge elettorale e per altre poche leggi urgenti, ma si correrà il rischio che duri 5 anni com’è successo la scorsa legislatura, visto che presumibilmente i nuovi deputati e senatori non avranno tanta fretta di ritornare a casa.-  
3) Ritornare di nuovo al voto con questa legge elettorale, ma con il rischio che ci ritroveremo ancora senza una maggioranza che abbia i numeri per governare.-
 
Elezioni politiche 2018:
Camera:                                  Perc:                           Seggi
LEGA                                    17,37%                       125
FORZA ITALIA                   14,01%                       104
FRATELLI D’ITALIA          4,35%                           32
CENTRODESTRA               37.00%                       261
MOVIMENTO 5 STELLE   32,66%                       222
PARTITO DEMOCRATICO            18,72%                       111
ALTRI CSX                                                                  9
CENTROSINISTRA                                                120
LIBERI E UGUALI               3,39%                         14
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Senato:                                   Perc:                           Seggi
LEGA                                    17,62%                         58
FORZA ITALIA                   14,42%                         61
FRATELLI D’ITALIA          4,26%                          18
CENTRODESTRA               37.00%                       137
MOVIMENTO 5 STELLE   32,21%                       109
PARTITO DEMOCRATICO            19,12%                          53
ALTRI CSX                                                                   6
CENTROSINISTRA                                                   59
LIBERI E UGUALI               3,28%                            4    
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10/03/2018
Un saluto a Matteo Renzi!
Dopo la sconfitta sul referendum e la successiva pesante sconfitta elettorale del PD di domenica scorsa alle elezioni politiche, il nostro segretario ha rassegnato le dimissioni e si apre quindi la fase di successione, e si volta di nuovo pagina.-
Per quello che mi riguarda è la fine di un sogno, cioè della rottamazione della vecchia classe politica, del cambiamento, e della possibilità di provare un nuovo  modo di fare politica, perché ci ritroviamo al punto di partenza, in quanto per strada ci siamo persi solo d’Alema!
Ora mentre noi discutiamo se i nostri parlamentari dovranno appoggiare Di Maio o Salvini, o restare semplicemente all’opposizione, dovremo anche iniziare a discutere sulle cause della sconfitta elettorale, perché è da qui che si dovrà ripartire per il rilancio del Partito Democratico.-
Le due cocenti sconfitte sono figlie anche di una sorta di “arroganza” del leader, nel senso che è stato o amato o odiato, quindi senza mezze misure,  oltre ovviamente a errori commessi sia sul referendum, che per altre scelte impopolari tipo la buona scuola, il job act e l’emarginazione  della CGIL.-  
Un ruolo importante, e purtroppo in negativo lo hanno svolto i suoi più stretti consiglieri e per prima metterei la Boschi, per come ha gestito il referendum, con errori anche formali, oltre ad alcune scelte sbagliate proposte  agli elettori, e mi auguro quindi che impari un pò di tedesco e resti a Bolzano al servizio di chi l’ha votata, per la serie va bene per un presidente del consiglio scegliersi tanti ministri donne, ma non è detto per forza che quella più bella è anche la più intelligente.- 
Alle Comunali dello scorso anno il PD aveva chiesto la mia disponibilità a mettermi in lista visto anche che ero anche collaboratore volontario in CGIL; avevo consultato alcuni compagni e compagne, e quasi tutti mi avevano detto che mi avrebbero votato volentieri ma il problema era il PD di Renzi e mi pregavano quindi o di non candidarmi o di non chiedere loro il voto di preferenza perché li avrei messi in grosse difficoltà.-
A quel punto ho declinato l’invito, ma senza alcun rimpianto, visto che Silenzi da grande stratega politico qual è, in previsione di una possibile sconfitta elettorale, aveva “blindato” le prime 3 posizioni con 3 capilista e quindi si poteva correre solo per il quarto posto che purtroppo non c’è stato.-   
A parte il referendum , il job act, e la buona scuola,  credo che quello che ha fatto “infuriare” di più il sindacato è il taglio di risorse ai CAF e ai patronati, e spero che anche in questo caso non ci sia stato lo zampino della Boschi.-
Il CAF svolge funzioni in sostituzione dell’Erario in quanto aiuta i contribuenti per tutto l’iter fiscale previsto dalle varie leggi, e riceve un contributo pubblico che copre solo in parte i costi che sostiene, quindi ridurgli le risorse di carattere economico serve solo per far pagare di più agli utenti.-
Anche il patronato svolge compiti che l’INPS non è in grado di svolgere direttamente e riceve anche in questo caso contributi che coprono solo parzialmente i costi che sostiene, con la  conseguenza che per sopravvivere è costretto a chiedere agli utenti non iscritti al sindacato un contributo di carattere economico su alcune pratiche che svolge.-
Tanto per essere chiari, chi si rivolge al CAF, al patronato o comunque al sindacato è chi non può permettersi il lusso di pagare un commercialista, o un avvocato privato, quindi parliamo degli utenti che dovrebbero essere maggiormente tutelati da un partito di centrosinistra.- 
Tutto questo per dire che si può disquisire sulla presenza della CGIL nei luoghi di lavoro e a fianco dei lavoratori, ma che non si può comunque mettere in discussione la sua radicalizzazione sul territorio, ed è quindi assurdo che il PD non sia posta l’esigenza almeno di confrontarsi con  il sindacato sulle scelte politiche da fare.-
Mi diceva un amico grillino: Se dipendesse da me tu non dovresti nemmeno votare, perché sei un pensionato e quindi pensi solo a conservare i tuoi privilegi, pertanto dovrebbero votare solo quelli in età lavorativa  perché sono loro che devono decidere per il loro futuro.-
In effetti a 68 anni, con 50 anni di attività politica alle spalle, mi ritrovo che sono partito con D’Alema e Veltroni e mi ritrovo con Di Maio e Salvini, e a livello locale sono partito con Rossella Palmini e mi ritrovo con Mirella Emiliozzi; devo aver commesso un qualche grosso errore anch’io ed è forse ora che vada in pensione anche come militanza politica.-       
   

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30/12/2017
Pensioni d’oro! Quello che non ci diranno mai!
Raffaele Bonanni!
Da “il Fatto Quotidiano del 06/11/2014”
Risulta che l’ex segretario generale della CISL percepisce una pensione lorda di 8.593,00 euro al mese. Al netto delle trattenute si tratta di 5.391,50 euro mensili. Infatti si sarebbe deciso un aumento vertiginoso dello stipendio a ridosso dell’anno in cui, il 2011, decide di andare in pensione, beneficiando così a pieno del sistema retributivo ed evitando di finire nelle maglie della imminente riforma Fornero.-   
La retribuzione complessiva dichiarata all’INPS nel 2007 è di 171.652 euro, che aumenta  nel 2008 a 201.681 euro,  per poi viaggiare nel 2009 verso i 255.579 euro, e sale nel 2010 a 267.436 euro, mentre nel 2011 schizza a 336.260 euro.
In pratica siamo “all’assurdo” che nel 2011 per poter corrispondere la retribuzione a Bonanni, è stato necessario attingere alle trattenute sindacali di  qualcosa come 2.800 operai della CISL, che immagino siano stati entusiasti dell’utilizzo fatto dal sindacato dei loro soldi.- 
In questo modo Bonanni, scriveva ancora il quotidiano, riesce a fare domanda pensionistica prima dello scatto della riforma Fornero e quindi beneficiare del sistema retributivo: in questo modo basandosi sulle ultime cinque retribuzioni d’oro riesce a conquistare una cifra nemmeno lontanamente sognata da qualunque altro lavoratore iscritto al suo sindacato, e non solo.- 
Ovviamente quello di Bonanni è solo un esempio per provare a spiegare che in Italia ci sono tante pensioni d’oro di dirigenti pubblici e privati, per non parlare dei politici cioè dei deputati, senatori, consiglieri regionali, e magistrati, ai quali la pensione è stata calcolata con il sistema retributivo sulla paga degli ultimi anni, se non addirittura dell’ultimo anno, quindi senza alcun rapporto con i contributi versati un tutto l’arco lavorativo. Il problema è che più sono alte le pensioni e più è alta la differenza tra i contributi versati e la pensione percepita, ecco perché parliamo di pensioni d’oro.-
Tutti quelli che hanno iniziato a lavorare dal 01/01/1996 in poi andranno invece in pensione con il sistema contributivo, quindi la loro pensione verrà calcolata semplicemente in base ai contributi versati in tutto l’arco lavorativo, in pratica è come se versassero i loro soldi a un’assicurazione privata.-
Tanto per provare a spiegare la differenza tra il sistema retributivo e il sistema contributivo; ipotizziamo che Bonanni abbia un figlio che intraprenda la stessa carriera sindacale del padre, e che quindi in tutto l’arco lavorativo abbia le stesse retribuzioni del padre; ebbene a parità di stipendi la pensione del figlio sarebbe inferiore di circa il 35% rispetto a quella del padre, quindi presumibilmente avrebbe una pensione di 5.200 euro lordi mensili, a differenza del padre  che percepisce 8.593,00 euro lordi mensili.-
Oggi quasi tutti i politici si affannano a dirci che si tratta di diritti acquisiti e che quindi non possono essere messi in discussione, ma i “privilegi” acquisiti possono essere considerati diritti acquisiti? Invece ora  i giovani  non trovano lavoro e se lo trovano è saltuario e non sanno quando potranno andare in pensione, quindi quando avranno loro i diritti acquisiti?

Da comunista io avrei una proposta “rivoluzionaria”! Ricalcolare con il sistema contributivo tutte le pensioni elargite negli ultimi 25 anni e usare lo stesso criterio per i prossimi 25 anni, e  togliere la differenza, magari in modo scaglionato, cioè un 10% all’anno per 10 anni, a tutte le pensioni di importo superiore per esempio a 2.000 euro mensili. Con le somme risparmiate si potrebbe ripristinare il turnover, ed  anticipare quindi l’età pensionabile con conseguente inserimento di giovani al posto degli anziani. Infatti costringere un lavoratore a lavorare dopo i 65 anni significa che non riesce più a svolgere in pieno le sue mansioni e diventa quindi un peso per il datore di lavoro che potrebbe sostituirlo con un giovane che gli costa di meno e gli rende di più.-                  

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08/12/2017
Ospedale unico provinciale: Uno sperpero di denaro pubblico?
1)  Quello che è successo:
La normativa a livello nazionale prevede che le regioni in modo autonomo, per cercare di contenere le spese a livello sanitario, devono andare a un accorpamento delle strutture ospedaliere. La regione Marche quindi convoca una conferenza dei sindaci della provincia di Macerata e li invita  a formulare una proposta per la creazione di un ospedale al servizio di tutta la provincia, in quanto non è più economicamente sostenibile continuare a tenere aperti tanti piccoli ospedali cittadini.-Arrivano in regione 6 proposte con le quali ogni sindaco chiede la creazione dell’ospedale unico nella propria città. Il presidente Ceriscioli nei successivi incontri chiama i sindaci a scegliere tra le 6 proposte pervenute in regione, ma i  sindaci direttamente interessati continuano a insistere affinché venga scelta la propria città, mentre per gli altri la scelta è indifferente, e molti non partecipano nemmeno più ai successivi incontri.-
Visto che i sindaci non riescono a mettersi d’accordo, il presidente Ceriscioli propone allora che la scelta venga effettuata in base alla baricentricità, e cioè in base alla distanza media dei residenti delle varie città della provincia  rispetto alle 6 località in ballottaggio, per scegliere quella mediamente più vicina. Il computer messo prontamente a  disposizione dalla regione sentenzia che la località vincente è Sforzacosta di Macerata e quindi Ceriscioli comunica che si procederà in base a quanto “scelto” dai sindaci.-
2)  Quello che avrebbe dovuto o potuto succedere:
A mio avviso è coretto che il presidente della regione, essendo anche assessore alla sanità convochi la conferenza dei sindaci e richieda loro delle proposte da esaminare e in base alle quali scegliere la soluzione migliore, ma il problema è il seguito. -
Infatti ospedale unico non significa necessariamente una struttura unica a livello provinciale, ma potrebbe anche essere un ospedale dislocato in due o tre località diverse, per esempio qualche reparto a Civitanova, qualche reparto a Macerata e magari qualche altro a Tolentino, ma a questa opzione nessuno dei sindaci si è mostrato interessato.-
Comunque, se viene decisa la creazione di una struttura unica, oltre alla baricentricità bisognerebbe considerare anche i costi di realizzazione dell’opera, che sarebbero stati sicuramente inferiori a Montecosaro Scalo per la presenza di infrastrutture e di un’area già di proprietà dell’ASUR, ma questo obiettivamente non era facile  spiegarlo a un computer.-
3) Quello che succederà:
La realizzazione del nuovo ospedale di Sforzacosta pare che  costerà almeno 200 milioni di euro, in una zona priva di infrastrutture e sembra che il presidente Ceriscioli intenda stipulare una specie di contratto di “leasing” per 10 anni, se trova una società interessata; in pratica la regione Marche sborserà 20 milioni di euro all’anno per 10 anni, e alla fine tuti gli ospedali attualmente presenti in provincia verranno o ridimensionati o convertiti in ricoveri per anziani o ceduti a privati.-    
4)  Considerazione finale:
E’ giusto che su un investimento così importante a livello economico debbano decidere dei sindaci interessati solo alla realizzazione di opere nel proprio territorio? Ma non esistono dei partiti che hanno degli organismi provinciali? Non esiste una provincia con un presidente, una giunta e dei consiglieri provinciali e  regionali? Infatti questi organismi non dovrebbero  superare i campanilismi e dirimere controversie tra sindaci e organismi politici cittadini? Qualcuno si è posto il problema di chi pagherà alla fine? Sicuramente noi cittadini che ci ritroveremo o con servizi sanitari ridotti, o con ticket aumentati.-

Se per esempio i “politici” di tutto il maceratese avessero optato per Montecosaro Scalo, la regione Marche avrebbe sicuramente dovuto tenerne conto, ed avremmo quindi potuto risparmiare decine di milioni di euro che avremmo potuto spendere in altro modo e cioè  per nuovi macchinari, attrezzature, medici e infermieri.-    

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20/11/2017
Dilettanti allo sbaraglio!
Cinque consiglieri appartenenti alle liste “Vince Civitanova e “Noi con Ciarapica” quindi della maggioranza del consiglio comunale di Civitanova Marche, convocano una conferenza stampa per informare la cittadinanza che l’ex vice sindaco Giulio Silenzi si è intascato gli ultimi sei mesi di indennità da assessore, mentre aveva promesso pubblicamente che avrebbe dato tutto in beneficenza.-
Il problema però è che i “cinque moschettieri”, si sono fidati ciecamente di chi ha “soffiato” loro la notizia, senza preoccuparsi minimamente di consultare le carte, e l’ex assessore Silenzi chiamato in causa in prima persona, da politico di razza qual è, ne è uscito alla grande, spiegando in una successiva conferenza stampa che è vero che aveva chiesto il pagamento degli ultimi sei mesi di indennità, ma aveva chiesto l’accredito di tutto quello che gli spettava su un c/c particolare, utilizzato per girare poi a mezzo bonifico gli importi alle associazioni scelte, fornendo anche l’elenco dettagliato dei pagamenti effettuati.- 
Comunque che cinque consiglieri comunali, rappresentanti di  liste civiche, convochino una conferenza stampa per comunicare a noi cittadini che un ex assessore non ha rispettato le promesse  fatte a livello “personale”, non capisco quale rilevanza politica abbia, nel senso che a noi interessa che vengano possibilmente rispettati gli impegni presi a livello politico, poi se uno fa beneficenza o meno è una questione sua privata che a noi può interessare solo a livello di “pettegolezzo”.-
Riflettendo su questa vicenda mi sorge spontanea una domanda! Qual è il motivo principale per il quale una persona decide di “scendere in campo”, e cioè di mettersi in lista in partito o in una lista civica e va quindi a chiedere i voti a conoscenti, amici e parenti per essere eletto consigliere comunale?
Mi sarei aspettato che i “cinque moschettieri” avessero convocato una conferenza stampa per informare la cittadinanza sullo stato dei lavori, cioè sulla realizzazione degli impegni assunti con il proprio elettorato, invece di limitarsi a gettare del “fango”  addosso a chi aveva amministrato la Città prima di loro.-  
Purtroppo a questo punto “forse” viene a cadere una delle mie certezze più assolute, perché negli ultimi anni mi sono battuto, ovviamente nel mio piccolo, per il rinnovamento della classe politica, sia a livello nazionale che a livello locale, ero infatti per la “rottamazione”  della vecchia classe dirigente, e giustamente il mio partito ha pensato bene di rottamare me, ma se il nuovo sono i “cinque moschettieri”, devo fare il mea culpa ed augurare lunga vita, anche a livello politico,  a Giulio!.-   
  
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02/11/2017
Ospedale Unico Provinciale: Il gioco delle tre carte!
I sindaci del maceratese hanno scelto definitivamente via computer, che il nuovo ospedale provinciale verrà costruito a Macerata in Contrada Pieve; cerchiamo quindi di capire il perché.-
Dopo tante discussioni nelle quali ogni sindaco proponeva che l’ospedale fosse costruito nella propria città, fino ad arrivare a 6 candidature, ala fine i sindaci si erano messi d’accordo che la scelta venisse effettuata con dei criteri precisi e la regione  Marche mise a loro disposizione un software che, valutando dati oggettivi di popolazione e distanze,  individuasse il luogo più baricentrico dove far sorgere il nuovo ospedale.
In pratica un programma in un computer con inserito il numero dei residenti per ogni località della provincia di Macerata, nonché le distanze dalle 6 località candidate a ospitare il nuovo ospedale, ha calcolato che con una media di 81,9 milioni di minuti necessari per raggiungerlo, Macerata si piazzava al primo posto.-      
Dobbiamo dire che in questo caso l’ex sindaco Corvatta aveva capito il meccanismo, in quanto si era reso conto che insistere su Civitanova Marche era una scelta perdente, mentre optare per Montecosaro Scalo poteva essere la scelta vincente, in base ai criteri concordati con gli altri sindaci.
Successivamente, con il cambio dell’amministrazione comunale di Civitanova Marche, a  Corvatta  è subentrato il nuovo Sindaco Ciarapica che si è trovato con quasi tutte le scelte già fatte, e che  non poteva quindi fare altro che avallare le scelte degli altri sindaci e del suo predecessore.-
Il problema però è che non ha tenuto conto che i nostri amici montanari sono notoriamente più “furbi” di noi della costa, perché a un certo punto dell’assemblea conclusiva, uno dei sindaci dell’entroterra propone una variante dall’apparenza insignificante, e cioè chiede che nel calcolo matematico entrino a far parte anche i residenti di Camerino e San Severino, esclusi precedentemente perché è previso che il loro ospedale resterà in funzione e quindi non interessati direttamente al nuovo ospedale.-
Purtroppo Ciarapica non ha capito che la variante avrebbe inciso pesantemente, perché inserendo i residenti di Camerino, San Severino e zone limitrofe, il computer ha decretato che  per tutti i residenti della provincia la zona baricentrica più vicina non era più Montecosaro Scalo ma Macerata.-   
Non so se sia stato giusto o meno aggiungere i residenti di Camerino e San Severino, ma credo che scegliere l’ubicazione di un ospedale unico provinciale in base al solo criterio della distanza media dei residenti sia un’assurdità, perché non si tengono contro dei costi di realizzazione, che sarebbero stati sicuramente inferiori a Montecosaro Scalo per la presenza di infrastrutture e di un’area già di proprietà dell’ASUR.-
Presumo anche che non è  stato fatto uno studio sul possibile scenario demografico dei prossimi anni, perché se non si ricostruisce presto nelle zone terremotate, gran parte della popolazione sarà costretta a trasferirsi definitivamente nella zona costiera, con conseguente spostamento quindi anche della zona baricentrica.-   
A Civitanova Marche è previsto che rimarrà solo “il presidio di base per emergenza e attività non specialistiche”, cioè in pratica solo il pronto soccorso con annessi e connessi, con possibilità di vendita di una parte della struttura a privati che presumo già stiano fiutando l’affare, perché potranno realizzare magari strutture per anziani, ovviamente a pagamento.-  
Per quanto riguarda il costo di questo nuovo ospedale provinciale si parla di almeno 130 milioni di euro ai quali andranno aggiunti altri 70 milioni di euro per viabilità di raccordo, i parcheggi, gli arredi e altre strutture, per un totale quindi di 200 milioni di euro.- 
In conclusione mi viene un dubbio! Possibile che noi residenti nella provincia di Macerata non meritiamo una classe politica un po più preparata, e un po più attenta a come vengono spesi i soldi pubblici, e magari anche un po più al servizio dei cittadini che rappresentano?   

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29/10/2017
Un saluto a Gustavo!
Apprendiamo da  notizie di stampa che l’ex assessore all’urbanistica di Civitanova Marche, Gustavo Postacchini, non intende rinnovare la tessera del PD  perché amareggiato, tra l’altro, per non essere stato inserito nel nuovo coordinamento cittadino.
In effetti escludere l’ex assessore dal nuovo gruppo dirigente è una scelta poco comprensibile, vista la dedizione e  l’impegno da lui sempre dimostrati al servizio del Partito Democratico.-
Caro Gustavo, pare che tu sia stato escluso perché considerato “non inclusivo” dall’establishment del partito;  ma se è questa la motivazione  della tua esclusione puoi stare tranquillo, perché per esempio a Civitanova Alta siamo tutti “non inclusivi”, visto che nessuno di noi fa parte del nuovo coordinamento.-  
Forse è il caso che valutiamo la possibilità di costituire a Civitanova Alta, e non solo, un nuovo circolo del PD riservato esclusivamente ai “non inclusivi”.-
Io credo che in politica non si finisce mai di imparare; infatti in condizioni normali quando un partito perde le elezioni comunali pur avendo amministrato la città per 5 anni, con un vice sindaco e ben 4 assessori che si sono avvicendati, la logica conseguenza è che il gruppo dirigente si dimette in massa e si va a un profondo rinnovamento del gruppo dirigente.
In effetti nel PD di Civitanova Marche il rinnovamento c’è stato, ma al contrario, nel senso che il vecchio gruppo dirigente si è riproposto in massa al vertice, escludendo però i “dissidenti”, vecchi e nuovi, appunto i “non inclusivi”, e l’assemblea degli iscritti  ha “ovviamente” confermato la scelta.-  

A proposito di vicende cittadine mi viene in mente, chissà perché, una vecchia serie televisiva “Highlander - L'ultimo immortale”  Dove la trama prevede che tutti gli immortali sono spinti dall'eterna lotta per la sopravvivenza in un gioco che non conosce limiti di tempo e spazio e quando un immortale ne uccide un altro tramite decapitazione, ne assorbe la forza, il potere e la conoscenza.-

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19/08/2017
Civitanova Marche - La squadra di Ciarapica!
Da chi è composta e quanto ci costa!
Compensi degli amministratori comunali
1) CIARAPICA FABRIZIO – Sindaco                                  euro 1.557 x 12 = euro  18.684,00.-
2) TROIANI FAUSTO – Vice sindaco                                   euro    856 x 12 = euro  10.272,00.-
3) BORRONI PIERPAOLO – assessore                               euro 1.401 x 12 = euro  16.812,00.-
4) CAPPONI BARBARA – assessore                                   euro 1.401 x 12 = euro  16.812,00.-
5) GABELLIERI MAIKA – assessore                                   euro 1.401 x 12 = euro  16.812,00.-
6) CARASSAI ERMANNO – assessore                               euro 1.401 x 12 = euro  16.812,00.-
7) GIARDINI ENRICO – assessore                                      euro 1.401 x 12 = euro  16.812,00.-
8) COGNIGNI GIUSEPPE – assessore                                 euro 1.401 x 12 = euro  16.812,00.-
9) MORRESI CLAUDIO – Presidente consiglio                    euro 1.401 x 12 = euro  16.812,00.-
Totale compensi annuali                                               euro                             146.640,00.- 
 
Compensi CDA- ATAC
10) BELVEDERESI MASSIMO – Presidente                        euro  833 x 12 = euro     10.000,00.-
11) BRINI OTTAVIO – vice presidente                                  euro  625 x 12 = euro       7.500,00.-
12) ROSSI DANIELE – consigliere                                       euro  625 x 12 = euro       7.500,00.-
13) ORLANDI EMANUELA – consigliere                            euro  625 x 12 = euro       7.500,00.-
14) MERCURI MILENA – consigliere                                   euro  625 x 12  = euro      7.500,00.-
Totale compensi annuali                                               euro                                40.000,00.-

Compensi CDA- AZIENDA TEATRI
15) CENTIONI FRANCESCO – Presidente             non previsti compensi
16) MOBILI MASSIMO – vice presidente                            “         
17) SQUADRONI SILVIA – consigliere                                “         
18) GATTAFONI MICHELA – consigliere                            “
19) POLVERINI FABIOLA – consigliere                               “
20) CAPODARCA  GIOVANNA – consigliere                      “
21) SANTORI ALDO – consigliere                                        “
Totale compensi annuali                                               euro                                        0,00.-

Compensi CDA – Civita.S.                                                    
22) MOBILI ALBERTO – Presidente                         euro  451 x 12 = euro        5.415,00.-
23) PETILLO ANTONIO – consigliere                                    “     198 x 12 =  euro       2.381,00.-            
24) BOMPADRE ILARIA – consigliere                                   “     198 x 12 = euro        2.381,00.-
Totale compensi annuali                                               euro                                10.177,00.-            

Totale costo complessivo annuale                                euro                             196.817,00.-

E non finisce qui!         


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14/08/2017
Un consiglio al Sindaco di Civitanova Marche
E’ di questi giorni la notizia che  tre consiglieri del centrodestra e cioè Sergio Marzetti (Forza Italia), Simone Garbuglia (Noi con Ciarapica) e Alfredo Perugini (Vince Civitanova), sono fuorusciti dalle rispettive liste e hanno costituito un nuovo gruppo consiliare.-   
Marzetti motiva tra l’altro con: “sono uscito da Forza Italia perché voglio rappresentare chi mi ha votato senza vincoli, sottomissioni o condizionamenti. La volontà dei cittadini non è stata rispettata a pieno nella composizione della giunta, né sono stato tutelato dal mio partito”.-
Sicuramente me ne intenderò  poco di politica, ma presumo che se una persona vuole mettersi in lista in un partito o in una lista civica, contatta parenti, amici e conoscenti, ai quali presenta il programma del partito o della lista di appartenenza e chiede il voto di preferenza per se, impegnandosi a portarlo avanti in caso di elezione, e non capisco quindi cosa c’entra la composizione della giunta.-
Infatti trovo strano che un candidato possa dire in campagna elettorale a un suo potenziale elettore, e ricevere anche la sua approvazione: “guarda che se vengo eletto e la giunta non verrà fatta come dico io, programma o non programma, abbandonerò il partito per fondare un gruppo autonomo”.-
A mio modesto avviso, il sindaco per premiare Civitanova Alta per il successo elettorale raggiunto, ha voluto rispristinare anche il ruolo dell’assessore delegato, e per forza di cose ha dovuto quindi nominare Carassai residente appunto in loco, magari a discapito dello stesso Marzetti.-
Devo ammettere che il sindaco, da uomo di parola, ha  cercato di fare di tutto e di più per mantenere le promesse fatte a chi lo ha sostenuto, ma purtroppo di assessori più di tanti non ne poteva nominare, ha aumentato il numero dei consiglieri dell’ATAC e dell’Azienda Teatri per il massimo consentito dalla legge, e quindi di più non poteva fare, e non si capisce  perché  per esempio all’Azienda Teatri si possono nominare al massimo 7 componenti e non 10 o 15, perché avrebbe potuto accontentare quasi tutti, e nominare magari anche un “comunista” da contrapporre al presidente “fascista”.-  
Il problema è  che dopo il primo turno Ciarapica non ha  fatto apparentamenti, ma ha fatto degli accordi con altre liste, che hanno inevitabilmente fatto “lievitare” il numero delle persone da collocare da qualche parte, e quindi i programmi iniziali sono saltati, e gli è andata pure bene perché non oso pensare a quante poltrone in più avrebbe dovuto prevedere se avesse stipulato un accordo anche con Ghio.-
Il consiglio quindi che voglio dare a questo punto al sindaco per salvare il salvabile è quello di nominare 3 “portaborse”, magari con un compenso solo simbolico:
Propongo quindi Sergio Marzetti come portaborse di Ermanno Carassai, in quanto essendo provenienti dallo stesso partito possono anche mettersi d’accordo sul contenuto della borsa, tenendo anche conto che Carassai deve partire da Piazza della Libertà per arrivare a Piazza XX Settembre, e rispettivamente  Simone Garbuglia per Barbara Capponi e  Alfredo Perugini per Maika Gabellieri in quanto queste “povere” donne  già si trovano svantaggiate ritrovandosi solo in 2  su 7 componenti la giunta, evitiamole almeno lo sforzo fisico di trasportare delle borse magari pesanti.-
E se questo non è sufficiente a risolvere il problema, mi dispiace ma purtroppo non ho altre
proposte da fare!
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22/07/2017:
Un saluto alla Cecchetti!
Di questi giorni si parla molto a Civitanova Marche di rotatoria, di sottopasso e di cavalcavia, ed è quindi inevitabile rivolgere un pensiero a una delle  protagoniste delle “battaglie” contro la realizzazione  del cavalcavia e cioè all’ex assessora Cristiana Cecchetti, che alla testa del comitato no cavalcavia è riuscita a suo tempo a impedire la realizzazione dell’opera, e a guadagnarsi meritatamente  un posto in giunta.- 
Poi però c’è stata una caduta di stile con la battuta sui leoni neri, associazione di destra ospitati nella palestra comunale: “Auspico vivamente che le pelli dei leoni neri siano molto presto utilizzate per artistici scendi letto. Non vedo altro utilizzo pertinente di tanta idiozia”. Seguita dalla giustificazione: “Mi spiace se non si capisce il senso. È e rimane una battuta”.-  
Poi è diventata una convinta sostenitrice della necessità della costruzione del forno crematorio a Civitanova Alta, cercando di rassicurare i residenti in più occasioni insieme al sindaco sul fatto che non ci sarebbe stato alcun pericolo per la loro salute, con l’unico inconveniente a suo dire di una possibile riduzione del valore delle case costruite nelle zone adiacenti; chissà poi perché!.-
Poi è diventata una convinta sostenitrice del sotto passo sulla SS16  necessario per ridurre  i problemi viari di Civitanova Marche, e io nella mia ignoranza non ho ancora capito che differenza c’è tra un cavalcavia e un sotto passo, nel senso che alla Cecchetti vanno bene le opere pubbliche realizzate sotto terra e non quelle in superficie? O vanno bene le opere pubbliche solo se vengono realizzate a qualche centinaio di metri di distanza da casa propria? Sicuramente ci sarà una spiegazione più valida, che però al momento mi sfugge.-
Poi alla presentazione della lista di Corvatta alle ultime elezioni comunali nella quale lei era capolista, le solite male lingue mi hanno riferito che una domenica mattina a Civitanova Alta sotto  le logge alla presenza di quattro gatti più due o tre cani di passaggio,  ad un certo punto lei si è allontanata dal gruppo, spostandosi al centro della piazza per applaudire platealmente l’intervento di Corvatta, ovviamente sulla parola, perché era difficile capire bene a distanza cosa stesse dicendo in quel momento; il risultato elettorale è stato, forse non a caso, che la lista di Corvatta non è riuscita ad eleggere nemmeno un consigliere comunale, “zero tituli” avrebbe commentato un noto allenatore di calcio internazionale.-
Oggi non sappiamo ancora quelle che saranno le scelte della nuova amministrazione comunale ed è quindi inutile fare supposizioni; personalmente ritengo che per quanto riguarda lo snellimento del traffico a Civitanova Marche il cavalcavia sarebbe servito a poco, e ancora meno servirà il sotto passo, quindi mi auguro che venga adottata  una soluzione alternativa ad entrambe, ma forse potete immaginare una certa mia soddisfazione  recondita se si realizzasse il cavalcavia ed andasse a finire proprio vicino alla casa di chi ho in mente io; ovviamente è solo una battuta.- 
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15/07/2017
Ciarapica – Civitanova Alta: un feeling in arrivo?
Esprimere giudizi positivi sul nuovo sindaco a pochi giorni dal suo insediamento è alquanto prematuro, e corro anche il rischio di essere “richiamato all’ordine” dal  mio partito,  cioè da qualche dirigente del PD, che mi accuserà magari di fare propaganda per la “destra”, ma ci sono alcuni segnali inequivocabili che mostrano una maggiore attenzione del nuovo sindaco su Civitanova Alta rispetto al suo predecessore.
Il primo segnale è la nomina di un assessore con la delega per Civitanova Alta, e cioè ad Ermanno Carassai che ovviamente è residente nella Città Alta e quindi è stato e continuerà ad essere un punto di riferimento per i residenti, ed è inevitabile pertanto  il confronto tra il nuovo sindaco con il suo predecessore che a suo tempo tenne per se la delega, per farne cosa non ci è ancora dato di sapere.-
Il nuovo sindaco ha anche promesso che a Civitanova Alta sarà presente stabilmente un vigile urbano, completamente “sparito” con la precedente amministrazione, tanto che la segnaletica è solo un opzione possibile, perché  a che serve per esempio un divieto di sosta se non c’è nessuno che verifichi che venga rispettato e che sanzioni chi non lo rispetta?
Se qualcuno in futuro mi chiederà perché a Civitanova Alta il centro destra raccoglie più voti del  centro sinistra rispetto al resto della Città, forse una spiegazione può anche essere questa, e cioè che il centro destra, purtroppo per noi, è più vicino ai cittadini.-
Ovviamente non credo che l’assessore Carassi con questa amministrazione risolverà i problemi di Civitanova Alta, che sono tanti e di non facile soluzione, ma il fatto che ci sia e che quindi ci si possa confrontare con lui come in passato, almeno lo spero, è già un passo avanti rispetto all’amministrazione precedente, e il che è tutto dire, visto che uno dei punti qualificanti del  programma elettorale di cinque anni fa di Corvatta era appunto la partecipazione, e della quale ha iniziato quasi subito dopo il suo insediamento, a farne a meno.- 

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09/07/2017
Elezioni Comunali: Riflessione su governabilità e democrazia:
La coalizione di Ciarapica che  ha vinto le elezioni comunali a Civitanova Marche con il 34,77%  dei voti, (pari al 20,10% dell’elettorato, avendo votato solo il 57,81% degli aventi diritto), si ritrova con 15 consiglieri +  il sindaco + un consigliere aggiunto, mentre la minoranza con il 63,23% dei voti + il 2% di voti senza rappresentanza, si ritrova con 9 consiglieri – 1 consigliere passato alla maggioranza.-
Questo tipo di legge elettorale di sicuro assicura la governabilità, perché voglio vedere come si farà a mettere in minoranza una giunta che dispone in consiglio di una maggioranza di 17 voti contro una minoranza di 8 voti, e potranno fare quindi per i prossimi 5 anni il bello e il cattivo tempo, ma qual è il prezzo che paghiamo a livello di rappresentanza democratica? Qual sarà il ruolo dell’opposizione? E soprattutto ne vale la pena di questa “forzatura democratica” per assicurare la governabilità? Ovviamente sarebbe stato lo stesso discorso anche se avesse vinto la coalizione di Corvatta.-
L’unica differenza è che nell’aerea di centro-sinistra siamo specialisti nel dividerci e nel fare quindi sia la maggioranza che la minoranza da soli, mentre nell’area di centro destra si sono già premuniti da ogni possibile rischio, agganciando anche un consigliere di minoranza, e pertanto almeno per i prossimi 5 anni presumibilmente non ci sarà trippa per gatti.-
Non invidio di sicuro i consiglieri di opposizione perché penso che sarà abbastanza frustante per loro fare opposizione in 8 su 25, divisi oltretutto in 4 raggruppamenti diversi ed  anche antitetici tra loro.-
Infatti avremo  il sindaco uscente Dott. Tommaso Claudio Corvatta + 3 consiglieri PD e cioè Giulio Silenzi – Mirella Franco e Jury Rosati +  1 consigliere per La Nuova Città e cioè  Marco Poeta + 2 consiglieri liste Ghio e cioè Stefano Massimiliano Ghio e Pier Poalo Rossi + Stefano Mei per il movimento 5 stelle.-

In questa tornata elettorale ha perso Corvatta, uscito pesantemente sconfitto al ballottaggio, ma hanno sicuramente perso anche gli altri 2 antagonisti che almeno sulla carta avevano i numeri per andare al ballottaggio, e cioè Ghio che con il 18,79% di voti ottenuti dalle sue liste si ritrova con soli 2 consiglieri ed è andata ancora peggio a  Mei che con l’11,42% ottenuto dalla lista 5 stelle si ritrova con un solo consigliere, avendo perso per una manciata di voti, il secondo che avevano 5 anni fa.-       
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30/06/2017
Corvatta – Civitanova Alta: un feeling mai nato!
Credo che Corvatta non abbia capito in questi 5 anni in cui è stato sindaco del legame che hanno i  residenti con la città alta!
Faccio un esempio banale: Se chiedi qual è la sua residenza a un abitante di Fontespina, di San Marone o di Santa Maria Apparente ti dirà che è di Civitanova, mentre se lo chiedi a chi è residente nella città alta ti risponderà che è di Civitanova Alta, per rimarcare comunque una peculiarità.-
A mio avviso Corvatta ha commesso almeno 3 errori che purtroppo ha dovuto pagare caro a livello di consenso elettorale:
1) Ha eliminato la figura dell’assessore delegato, cioè dell’assessore che avrebbe dovuto seguire espressamente le problematiche della città alta, ed è la prima volta che succede dal dopoguerra. Ha concesso una  pseudo-delega al consigliere comunale Gustavo Postacchini che invece  meritava sicuramente questo assessorato per il contributo dato all’elezione di Corvatta, al successo del PD, e per il suo attaccamento a Civitanova Alta. A fine mandato Corvatta, forse colto da un qualche dubbio,  ha affidato a Postacchini l’assessorato all’urbanistica che però poco c’azzeccava con le sue legittime aspirazioni e con la volontà dei residenti della città alta abituati da sempre a un referente in loco.-
2) Ha cercato di portare avanti con testardaggine il progetto del Forno Crematorio a Civitanova Alta, pensando di doversi scontrare solo con qualche centinaio di residenti delle zone limitrofe, senza capire invece che il problema toccava da vicino tutti i residenti del centro storico di Civitanova Alta, delle zone limitrofe e della campagna. Quando parliamo di campagna parliamo di addetti all’agricoltura tradizionale, di addetti all’agricoltura biologica, di proprietari di ville, e di proprietari di vecchie case coloniche ristrutturate, di Bed & Breakfasts, di gente cioè che magari dopo una giornata di intenso lavoro, nel tempo libero vuole solo sedersi davanti all’uscio di casa e respirare un po d’aria buona. E’ riuscito a far mobilitare contro, anche chi non è più residente a Civitanova Alta ma che ha conservato comunque un attaccamento al vecchio centro storico, e mi sento di fare un ringraziamento particolare ad Amedeo Regini che ha combattuto insieme a noi questa battaglia.-
3) Debbo confessare che appena venuto a conoscenza dell’accordo con Ghio per il ballottaggio,  dopo il primo turno, sono stato colto da un attimo di sconforto, mi sono immaginato un’ipotetica giunta formata da Corvatta, Silenzi, Ghio e Rossi, ed ho pensato: se ripartono con il forno crematorio, visto che  negli anni scorsi erano stati tutti favorevoli, questa volta non riusciremo a fermarli. Poi mi sono calmato pensando che il PD era comunque contrario, ma presumo purtroppo che anche altri hanno avuto i miei stessi timori ed  anche qualcuno che al primo turno aveva votato PD, e di conseguenza per Corvatta, al ballottaggio ha votato per Ciarapica per non correre rischi, solo così si spiega il fatto che in alcuni seggi di Civitanova Alta Ciarapica ha preso più del doppio dei voti di Corvatta, mentre nel primo turno la differenza tra i due candidati a sindaco era minima.-

Ora la speranza è che anche il nuovo sindaco non commetta gli stessi errori, perché in caso contrario so per esperienza personale che quando sono in gioco le sorti di Civitanova Alta noi riusciamo sempre e comunque a mobilitarci e a batterci insieme, a prescindere dalle diverse posizioni politiche di appartenenza.-

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26/06/2017
COMUNE DI CIVITANOVA MARCHE
Elezioni comunali 11/06/2017 – ballottaggio 25/06/2017
Iscritti 34. 860
Primo turno
Votanti 20.154 = 57,81%
Ballottaggio
Votanti 16.705 = 47,92%

Risultato:
CORVATTA TOMMASO CLAUDIO
Voti 6.910 = 42,35%
CIARAPICA FABRIZIO
Voti 9.408 = 57,65%

Coalizione Fabrizio Ciarapica: Voti 6.313 = 34,77%
Consiglieri maggioranza eletti:
4 - Vince Civitanova = Fausto Troiani + Maika Gabellieri + Alfredo Perugini + Roberta Belletti
4 – Noi con Ciarapica = Poalo Mercuri + Enrico Giardini + Costantino Cavallo + Vincenzo Pizzicara
3 – Forza Italia = Ermanno Carassai + Sergio Marzetti + Piero Croia
2 – Fratelli d’Italia = Pierpaolo Borroni + Francesco Caldaroni
1 – Lega = Maicol Pezzola
1 – Obiettivo Civitanova = Flavio Rogani
Consiglieri minoranza eletti:
A) Coalizione Tommaso Claudio Corvatta: Voti 5.995 = 33,02%
1 – Tommaso Claudio Corvatta
3 – PD = Giulio Silenzi + Mirella Franco + Yuri Rosati
1 – La Nuova Città = Marco Poeta
B) Liste Ghio: Voti 3.411 = 18,79%
3 =  Stefano Ghio + Pier Poalo Rossi + Claudio Morresi (passato con Ciarapica)
C) Movimento 5 stelle: Voti 2.073 = 11,42%
1 =  Stefano Mei 

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24/06/2017:
A proposito di presenze! 
Risulterebbe agli atti che negli ultimi 5 anni, su 96 sedute  Ciarapica si è presentato in Consiglio Comunale solo a 47, quindi a meno della metà.
Mi viene spontanea una domanda! Se perde al ballottaggio di domani, Fabrizio Ciarapica ritornerà ad essere un consigliere comunale di minoranza, quindi per i prossimi 5 anni ci onorerà un po’  più spesso della sua presenza in Consiglio Comunale o rispetterà la stessa percentuale di presenze degli ultimi 5 anni?
Posso capire che fare il consigliere comunale di minoranza è un po’ meno gratificante che fare l’assessore o il sindaco, ma in democrazia devi accettare il verdetto popolare e dare comunque il massimo contributo possibile per il bende della città, in base alle funzioni che ti vengono assegnate dall’elettorato.-
Forse la differenza tra un politico di destra e un politico di sinistra sta anche in questo, cioè nel rispetto verso chi ti ha votato e nei confronti del quale ti sei assunto degli impegni nel richiedergli il voto.-
Basterebbe solo questo a mio avviso per votare Corvatta al ballottaggio, perché possiamo essere sicuri che cercherà di rispettare comunque i suoi impegni, a prescindere dal ruolo che avrà, come ha sempre fatto in passato sia a livello politico che a livello professionale.-

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21/06/2017:
A proposito di Forno Crematorio! 
Qualcuno per fare campagna elettorale per Ciarapiaca sta dicendo in giro che l’accordo Corvatta - Ghio per il ballottaggio prevede anche la costruzione dell’impianto di cremazione a Civitanova Alta. Vorrei quindi precisare che per il PD la questione è superata definitivamente e lo hanno confermato in assemblee pubbliche sia la Segretaria Mirella Franco, che il Vice Sindaco Giulio Silenzi che il Presidente del Consiglio Comunale Daniele Maria Angelini. Consiglio quindi ai sostenitori di Ciarapica di trovare motivazioni più valide per farlo votare, e se non le trovano  è meglio che vadano sul sicuro e facciano votare Corvatta!

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Insensato abbattere tutta l’ex fiera (20/02/2017)

- Dal corriere adriatico del 16 febbraio 2017:
L’ingegnere Giorgio Medori, presidente dei tecnici civitanovesi, fornisce spunti interessanti sul possibile riutilizzo dell’ex area dell’ex fiera, la cui volumetria è stata completamente demolita dal Comune, ad eccezione del complesso di archi in cemento armato (opera di valore architettonico, della scuola Nervi) che sovrastava la struttura. Medori è particolarmente critico sulla demolizione della porzione dell’ex fiera che si trovava sotto gli archi. “A mio avviso la decisione dell’Amministrazione di abbattere questa parte del complesso, preferendo l’ipotesi urbanisticamente forte dell’apertura di un varco sul lungomare, è stata frettolosa e insensata – afferma l’ingegnere “. Tale osservazione è già stata fatta dalla sezione maceratese di Italia Nostra. Forse era meglio valutare il riutilizzo di questo spazio, a costo zero per l’ente. Il Comune ha scelto di riappropriarsi degli spazi pubblici per lasciare un vuoto, che consenta il collegamento visivo con il lungomare anche dal lido Cluana. Questa soluzione potrebbe anche avere fortuna, a patto che l’area venga destinata semplicemente a parco cittadino. La superficie coperta sotto gli archi potrebbe diventare un’agorà per manifestazioni di vario tipo. In tal caso la nuova struttura dovrebbe essere realizzata in acciaio inox ed essere completamente a vetri, per conservare la trasparenza con il parco limitrofo e il lungomare sud.     
- Nel 2012 quando l’Amministrazione Corvatta appena insediata ha confermato il progetto della precedente di realizzare una nuova struttura in altra zona, i locali erano ancora utilizzati dall’ente fiera, quindi in buono stato di conservazione. Perché in 5 anni non si è pensato a un diverso utilizzo dei locali stessi, ma si è lasciato tutto in abbandono tanto da rendere necessario l’abbattimento dell’intera struttura? Non è uno dei compiti di un Sindaco, di cercare di conservare  il patrimonio immobiliare comunale con la “diligenza del buon padre di famiglia, visto che i locali erano stati realizzati dalle precedenti amministrazioni con i soldi pubblici, quindi a spese dei contribuenti? Per il futuro una delle ipotesi in campo è quella di realizzare in loco dei parcheggi sotterranei, anche se vicino alla spiaggia  e quindi sotto il livello del mare.  Gli architetti che “bazzicano” attorno a questa amministrazione comunale dicono che con le nuove tecnologie di oggi è possibile, allora mi chiedo perché invece di progettare una nuova struttura sott’acqua, non hanno progettato una “semplice” ristrutturazione  dei locali esistenti in base ad eventuali nuove esigenze della città ed evitare quindi l’abbattimento?                     

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Museo delle arti e tradizioni popolari di Civitanova Marche Alta (29 maggio 2016)


Categoria: Musei etnografici e antropologici

Il Museo è stato inaugurato il 13 agosto del 1992 È un museo privato fondato da Pietro Pepa (“Pierino”), dopo una ventina d'anni passati a raccogliere con acquisti e donazioni tutti quegli oggetti che avevano caratterizzato la vita quotidiana fino a pochi anni prima e che ora tutti si affrettavano a distruggere. Pierino, proveniente da una famiglia che dal 1840 produceva i birocci (carri agricoli) era abituato a restaurare da sé gli oggetti che riusciva in vari modi a reperire per il Museo. Occupava due piani e si articolava in sedici Sezioni, che si arricchivano di materiale praticamente in continuazione. Al piano terra si trovava la ricostruzione delle botteghe del fabbro, del falegname e del birocciaio, la Sezione Enologica, la cucina e la camera da letto della tradizione contadina. Inoltre erano esposti mezzi di trasporto, aratri, giocattoli e cimeli vari. I pezzi forti dell’esposizione erano un biroccio del 1924, il pregevole torchio a viti gemelle, un antico tavolo da norcino, il frantoio e gli attrezzi della fonderia della fabbrica “Cecchetti”.

La raccolta l'ha fatta Pierino Pepa che a suo tempo ha sistemato il tutto in quel luogo “provvisoriamente” in attesa che il Comune gli avesse trovato un locale adatto promessogli dall'allora sindaco Marinelli , sono passati circa 25 anni, il Pepa purtroppo è scomparso, l' unico figlio è andato a vivere all'estero e quel materiale prezioso si trova ancora a marcire in uno scantinato.-

Attualmente infatti tutto il materiale si trova chiuso in un locale scantinato del villaggio della solidarietà in via Centofiorini (zona tirassegno ) dimenticato da tutti.-

Sono parti della nostra storia che non bisognerebbe mai dimenticare, per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti, per i turisti, e per il rispetto dovuto anche a chi lo ha pazientemente raccolto e donato al Comune. -

Penso che se tutto è ancora "nascosto", c'è chi dovrebbe provare almeno un minimo di vergogna.-




IL FORNO CREMATORIO NON SI FARÀ (20 maggio 2016)


IL CONSIGLIO COMUNALE A STRAGRANDE MAGGIORANZA HA CANCELLATO DAL BILANCIO 2016 DELLE OPERE PUBBLICHE IL "FORNO CREMATORIO"

Questo è Il risultato di un anno di impegno civico,ambientale, di difesa della immagine e del valore della CITTÀ ALTA portato avanti, sostenuto e condiviso da tantissimi cittadini che hanno dato vita attraverso Assemblee Pubbliche, Petizioni, Diffide ad una grande esperienza di vera Democrazia Partecipata.

La PARTECIPAZIONE, il confronto, la capacità di analisi anche tecnica, le proposte alternative hanno piegato la volontà di quanti volevano imporre un Forno Crematorio inutile, se rapportato ai reali bisogni cittadini, e potenzialmente dannoso sul piano ambientale.

Fin dall'inizio abbiamo dimostrato, dati alla mano, che altre erano e restano le soluzioni per la gestione del Cimitero di Civitanova Alta.

AVER OTTENUTO QUESTA VITTORIA IMPORTANTE DI GRANDE CONTENUTO CIVICO, STRETTAMENTE INSERITA NELLE PROBLEMATICHE E NEI BISOGNI DELLA CITTÀ ALTA, NON E’ STATA UNA CONCESSIONE MA Il RISULTATO DI IMPEGNO, PASSIONE TRASPARENZA E DELLE RAGIONI DEI CITTADINI.

In tutta questa entusiasmante vicenda Civica il Comitato NO Crem è stato solo uno strumento dei cittadini. Cittadini che ringraziamo per la fiducia che non è mai venuta meno nei momenti difficili.

Un impegno ci sentiamo di assumere: quello di vigilare affinché niente e nessuno possa tentare di vanificare il risultato .

Un ringraziamento particolare va alla Parrocchia che ha ospitato nelle sue strutture tutte le nostre iniziative pubbliche alla quale devolveremo i fondi rimasti.


Il Comitato NO CREM




Corvatta: Sindaco dal 2012 - Porta Marina: In attesa di Restauro dal 2012 (26 aprile 2016)

Il Sindaco in più occasioni pubbliche ha promesso e ribadito che Civitanova Alta era destinata a diventare il polo turistico e culturale di Civitanova Marche.

Nei giorni scorsi abbiamo avuto la conferma che Porta Marina non è ancora una priorità, mentre è ancora una priorità la realizzazione di un forno crematorio nel cimitero di Civitanova Alta.

In effetti il forno crematorio avrà effetti positivi sul turismo perché porterà migliaia di turisti a visitare un forno crematorio costruito con le più moderne tecnologie, oltre ovviamente alle persone addette al trasporto di salme da cremare in arrivo da tutta la Regione Marche e Regioni limitrofe.

La realizzazione del forno avrà sicuramente anche un riscontro di carattere culturale, perché magari anche le scuole organizzeranno delle gite per far conoscere ai ragazzi le nuovissime tecniche di “smaltimento” delle salme.

Mi viene un dubbio! Sig. Sindaco non è per caso che lei sta facendo un po’ di confusione? Lei dice pubblicamente che la Città è dalla sua parte, possibile che non le viene almeno un qualche dubbio?





IL FORNO CREMATORIO A CIVITANOVA ALTA ( 14 Gennaio 2016)


Scenario futuro:

Il centro storico di Civitanova Alta si trova in linea d’aria a circa 500 metri di distanza da dove è prevista la costruzione del forno crematorio, quindi in un raggio di 500 metri, tra ville, case singole ed appartamenti ci sono circa mille famiglie e tremila abitanti che dovranno convivere con il forno.-

Provate ad immaginare di trovarvi in Piazza della Libertà, magari davanti al Bar Cerolini a sorseggiare un caffè o a gustarvi un gelato, e una folata di vento a favore vi fa arrivare un odore acre di carne bruciata, non è il massimo del piacere?

Provate ad immaginare quello che potrà bruciare in quel forno!

Se la struttura fosse a gestione pubblica potremmo suppore il rispetto della normativa in vigore, ma trattandosi di una struttura privata, e sappiamo che quando si costituisce una società SPA o SRL che sia lo scopo primario è quello di conseguire degli utili, chi può darci delle certezze su quello che verrà effettivamente bruciato? Funzionano i controlli?

Provate ad immaginare anche che siccome una delle cause principali di malattie gravi e decessi sono dovuti ai tumori, magari tra qualche anno ci diranno che la percentuale dei tumori a Civitanova Alta sarà superiore alla media cittadina o nazionale, sarà solo per un caso fortuito?

Provate ad immaginare che tra qualche anno volete vendere casa, che si tratti della vostra villa, della vostra casa singola o del vostro appartamento, e vi diranno che vicino al cimitero non vuole venirci nessuno ad abitare e che quindi il valore del vostro immobile scenderà di molto, non è quello che ci aspettavamo?


Motivazione:

Nel cimitero di Civitanova Alta attualmente vengono richieste circa una quarantina di cremazioni all’anno mentre il forno crematorio prevede di effettuare circa 900 cremazioni all’anno, quindi si creerà una struttura che raccoglierà, esseri umani e animali deceduti da tutta la regione per la cremazione.-

Ci dicono che il cimitero è saturo e che quindi il forno crematorio è necessario, ma siccome la cremazione non è obbligatoria ma è a libera scelta dei familiari, il forno crematorio non risolve il problema dello spazio cimiteriale, pertanto se il cimitero è saturo va chiuso ed aperto un terzo in una zona meno densamente abitata, alla quale abbinare eventualmente il forno crematorio.-


Turismo!

Porta Marina è ancora imbragata e invece di provvedere per il restauro per invogliare il turismo ed esaltare la vocazione culturale di Civitanova Alta questa Amministrazione Comunale si preoccupa di potenziare il cimitero incurante del fatto che attualmente è circondato da abitazioni, costruite ovviamente nel rispetto di tutte le leggi vigenti, e quindi non certo abusive.-

In effetti avremo comunque un incremento del “turismo”, anche se forse non è il genere di turismo che volevamo!

Infatti per arrivare a 900 cremazioni all’anno vuol dire che a regime transiteranno per Civitanova Alta almeno 5 o 6 carri funebri al giorno, oltre a quelli inerenti i deceduti di Civitanova marche, che faranno la spola da tutta la regione per portare defunti da cremare e per venirli a riprendere successivamente cremati, quindi era proprio quello che ci mancava a Civitanova Alta!

Immagino quindi che tutta questa gente farà rivitalizzare il centro storico perché sicuramente si fermeranno a fare spesa nei nostri negozi, visiteranno i nostri musei, affolleranno i nostri bar e festeggeranno nei nostri ristoranti, o no?



I costi della politica! Da “Il messaggero” del 16 maggio 2010! Parlamentari europei:
Gli italiani sono i più ricchi in assoluto, La retribuzione base è di 149 mila euro, ma tra benefit, indennità di spese generali, viaggi, soggiorno e assistenti parlamentari si vola verso 35 mila euro mensili.-

Deputati:
Indennità parlamentare         euro  5.486,00.-
Diaria                                   euro  4.003,00.-
Rimborso spese                    euro  4.190,00.-
                    -------------------
Totale mensile                       euro 13.679,00.-
Da aggiungere poi le spese di trasporto da 1.100,00 euro mensili per chi risiede a Roma fino a raggiungere i 1.331,00 euro mensili per chi risiede altrove.-
Poi ci sono 3.098,00 euro annuali per spese telefoniche, per arrivare per chi risiede più lontano ad un totale di 15.000,00 euro mensili.-

Senatori:
Indennità parlamentare          euro  5.613,00.-
Diaria                                    euro  4.003,00.-
Rimborso spese                     euro  4.678,00.-
                    -------------------
Totale mensile                       euro 14.294,00.-
Da aggiungere poi le spese di trasporto da 7.679,00 euro annuali per chi risiede a Roma fino a raggiungere i 18.486,00 euro annuali per chi risiede altrove.-
Poi ci sono 4.150,00 euro annuali per spese telefoniche, per arrivare per chi risiede più lontano ad un totale di 16.179,00 euro mensili.-

Ministri:
I ministri italiani come indennità sono al quinto posto in Europa, vicini ai 14 mila euro, ai quali vanno aggiunti tutti i benefit, inclusa auto blu e viaggi ministeriali.-

Governatori:
I presidenti della giunta regionale e del Consiglio guadagnano stipendi diversi a seconda delle regioni. Si va da 7.102 euro dell'Umbria, ai 14 mila di Sicilia e Sardegna, ai 12 mila del Lazio, Lombardia, Campania. La Toscana sta a 7.498, il Molise a 12.038.-

Consiglieri regionali:
Si va dai 16.000 euro mensili in Piemonte ai 6.597 dell'Umbria. Sopra la soglia dei 10.000 euro fino a 12 mila Puglia, Abruzzo, Lombardia, Emilia Romagna, Calabria e Campania. Il Lazio è a quota 12 mila, il Molise a 10 mila.-
Regione Marche:
I consiglieri regionali delle Marche percepiscono un compenso base, denominato indennità di carica, che ammonta a circa 8.082 euro al mese, in più una diaria come rismborso spese forfettario di 2.620 euro, poi c'è l'indennità di funzione che varia da 580 a 2.900 euro mensili, ed infine un rimborso spese viaggio che varia da 390 a 1.000 euro in base alla distanza; Totale dagli 11,000 euro per i più poveracci ai 14.500 euro e oltre al mese-
 
Sindaci:
L'indennità è in proporzione numero di abitanti e anche alla popolazione stagionale per le località turitiche. Comunque nei Comuni piccoli, fino a mille abitanti, 1.291 euro mensili; da 3mila a 5mila abitanti si sale a 2.169 euro; si raddoppiano per i comuni da 50 a 100 mila abitanti; dai 100 a 250 mila abitanti si sale a 5mila euro; oltre il mezzo milione di abitanti 7.798 euro.-

Riflessione finale:
Ora, sarà pur vero che spinti dal sacro fuoco della politica questi “signori” lavorino molto e stiano sempre in giro per occuparsi dei nostri problemi, ma il divario con un lavoratore qualsiasi, che spesso è un pendolare, che già lavora le sue 8-9 ore, e poi fa 1-2 ore di viaggio al giorno per 1.200 euro (netti) al mese, e poi si paga di tasca sua auto, benzina, cellulare, pranzo ecc. ecc.; mi sembra che ci sia davvero una differenza indecente.-  
Ma la cosa più incredibile è che la deliberazione del proprio compenso spetti a loro!!!
Ognuno se potesse decidere quale debba essere il proprio compenso, indipendentemente da tutto (anche della mancanza di soldi in cassa) sarebbe certo più magnanimo.-
Allora la soluzione qual'è? Probabilmente in Italia nessuna! In una democrazia vera, basterebbe togliere la decisione dell'importo dello stipendio ai beneficiari, per affidarla ad altri enti o organismi.