mercoledì 17 giugno 2020

Eredità e Successioni

1) IL DIRITTO EREDITARIO:

Nel diritto ereditario i rapporti trasmissibili sono quelli che non si estinguono con la morte del soggetto. Quindi in via generale si trasmettono i diritti patrimoniali assoluti (proprietà, altri diritti reali e le relative azioni), tranne quelli personalissimi come l’usufrutto, l’uso, l’abitazione, che si estinguono con la morte del loro titolare. Contratti e obbligazioni pure si trasmettono, purché non fondati sulle qualità personali della parte; così pure i rapporti inerenti all’azienda, di cui il de cuius fosse titolare.

2) LA SUCCESSIONE:
La successione ereditaria che si apre al momento del decesso della persona nel luogo del suo ultimo domicilio, determina il trasferimento delle posizioni giuridiche, attive o passive, dal defunto al successore.-
Il diritto ereditario disciplina tre tipi di successione:
- testamentaria: il defunto ha disposto nell’atto di testamento, l’assegnazione del proprio patrimonio agli eredi ed eventualmente ai legatari;
- legittima: in mancanza di un testamento o nel caso di un testamento successivamente dichiarato invalido, interviene la legge ad individuare gli eredi nelle persone degli stretti congiunti del defunto e ad assegnare loro i beni dell’asse ereditario. La successione legittima può svolgere una funzione residuale rispetto a quella testamentaria, applicandosi per quei beni eventualmente esclusi dal testamento. In altri termini, se il testamento non disciplina l’intera successione, questa sarà in parte testamentaria e in parte legittima;
- necessaria: è prevista quando il testatore abbia disposto dei propri beni, ma senza rispettare i diritti garantiti dalla legge ai congiunti più stretti, a cui spetta sempre di diritto una quota di eredità.
La dichiarazione di successione:
In presenza o meno di volontà espresse dal testatore, entro un anno dalla morte del de cuius,  gli eredi che hanno accettato, espressamente o tacitamente, l’eredità dovranno presentare all’Agenzia delle Entrate (ufficio locale dell’ultima residenza del defunto) la dichiarazione di successione che dal 01.01.2019 deve essere trasmessa solo telematicamente (è preferibile attraverso un soggetto delegato, commercialista o CAF), per velocizzare la procedura, il pagamento delle imposte dovute e l’automatica voltura catastale per gli immobili ereditati; a tal fine l’Agenzia delle Entrate rende disponibile sul proprio sito internet un programma software gratuito per la compilazione e l’invio con le necessarie istruzioni e l’elenco dei documenti da allegare.
Contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione il soggetto deve provvedere al pagamento delle imposte ipotecarie, catastali, di bollo, delle tasse ipotecarie e dei tributi speciali in autoliquidazione, potendo ottenere dopo i controlli dell’Ufficio una ricevuta e copia semplice della dichiarazione di successione con gli estremi di registrazione, comunque inserita nel “cassetto fiscale” del contribuente.
Per quanto riguarda il contenuto della dichiarazione di successione essa deve comprendere tutti i beni e i diritti che spettavano al defunto, ossia i beni mobili, immobili, titoli al portatore, contanti, valori preziosi, rendite, pensioni, crediti, liquidazioni quote societarie, azioni, obbligazioni, quote sociali, aziende, BOT e CCT anche se esenti dall’imposta di successione. Non devono essere dichiarate in successione le indennità di fine rapporto del prestatore di lavoro e quelle spettanti agli eredi per assicurazioni previdenziali obbligatorie o sulla vita.
Chi non deve presentare la dichiarazione di successione:
Sia il coniuge e i parenti in linea retta a cui è stato devoluto un attivo ereditario non superiore a € 100.000,00, senza beni immobili o diritti reali immobiliari su fabbricati o terreni, sia  chi ha rinunciato all’eredità e al legato,  non deve presentare la dichiarazione di successione.

3) SUCCESSIONE LEGITTIMA:
Quando non c’è un testamento, l’eredità si devolve per legge al coniuge, ai figli e ai parenti fino al sesto grado; in mancanza di questi soggetti eredita lo Stato che risponderà dei debiti ereditari solo entro il limite dei crediti che rientrano nel patrimonio ereditario.
I familiari che ereditano per legge sono:
Coniuge
Figli
Fratelli (se mancano i figli)
Ascendenti (se mancano i figli)
Altri parenti entro il 6° grado (solo se unici eredi)
Nell’eventualità di premorienza degli eredi legittimi, succedono i parenti più prossimi di grado, nel rispetto della quota originariamente spettante all’erede.-

Eredi:
Coniuge (in mancanza di figli e senza fratelli e ascendenti) = intera eredità
Coniuge + figlio unico = 50% per ciascuno
Coniuge + due figli = 33,3% per ciascuno
Coniuge + tre o più di tre figli = 33,3% per il coniuge + 66,6% in parti uguali per i figli
Coniuge + ascendenti = 66,6% conBlice123Bliceiuge + 33,3% ascendenti
Coniuge + fratelli = 66,6% coniuge + 33,3% fratelli
Coniuge + ascendenti + fratelli = 66,6% coniuge + 25% ascendenti + 8,33% fratelli
Figlio (senza coniuge) = intera eredità
Più figli (senza coniuge) = intera eredità in parti uguali
Ascendenti (senza coniuge, senza figli e senza fratelli) = intera eredità
Fratelli (senza coniuge, senza figli, e senza ascendenti) = intera eredità in parti uguali
Ascendenti + fratelli (senza coniuge e senza figli) = 50% ascendenti + 50% fratelli
Altri parenti oltreil 6° grado (se unici eredi) = intera eredità in parti uguali ai parenti di grado più prossimo.-

4) SUCCESSIONE TESTAMENTARIA:

La successione testamentaria è regolata dal testamento, ossia da un atto con il quale il soggetto dispone dei suoi averi, o parte di essi, per il tempo in cui avrà cessato di vivere.

La quota di legittima rappresenta la parte dell’eredità che deve andare comunque ai parenti indicati, anche contro la volontà del de cuius. Nell’ordinamento successorio italiano è infatti vietato “diseredare” alcuni parenti (i più prossimi, vedi sotto).

La quota disponibile è, invece, la parte di eredità che il testatore può lasciare a chiunque, ivi compresi chiaramente anche agli eredi già beneficiari della quota di legittima (legittimari). In questa circostanza, la quota disponibile va ad accrescere la quota legittima.

I familiari che ereditano per testamento sono:
  • Coniuge
  • Figli
  • Ascendenti (se mancano i figli)
In questo tipo di successione, a differenza della prima (ex legge), i fratelli del de cuius non rientrano tra gli aventi diritto.

Anche nella successione con testamento vale la regola che, nell’eventualità di premorienza degli eredi legittimari, succedono i parenti più prossimi di grado, nel rispetto della quota originariamente spettante all’erede.


Eredi:

Coniuge (in mancanza di figli e senza ascendenti) = 50% coniuge + 50% quota disponibile
Coniuge + figlio unico = 33,3% coniuge + 33,3% figlio + 33,3% quota disponibile
Coniuge + 2 o più figli = 25% coniuge + 50% in parti uguali tra i figli + 25% quota disponibile
Coniuge + ascendenti (senza figli) = 50% coniuge + 25% ascendenti + 25% quota disponibile
Figlio unico senza coniuge = 50% figlio + 50% quota disponibile
Più figli senza coniuge = 66,6% in parti uguali tra i figli + 33,3% quota disponibile
Ascendenti senza coniuge e senza figli = 33,3% ascendenti + 66,6% quota disponibile
Senza coniuge senza figli e senza ascendenti = 100% quota disponibile

Imposta di Successione:

Le aliquote dell'imposta di successione sono le seguenti:
4% se i  beneficiari sono il coniuge e parenti in linea retta, sul valore netto che supera, per ciascun beneficiario 1 milione di euro.-
6% per i beni devoluti a fratelli e sorelle, sul valore che eccede, per ciascun beneficiario, la franchigia di 100 mila euro.-
6% per gli altri parenti fino al quarto grado, gli affini in linea retta, nonchè gli affini in linea collaterale fino al terzo grado come, ad esempio, cugini di primo grado, suoceri, cognati, nipoti e zii.-
8% per tutti gli altri soggetti, tra cui rientrano i conviventi. I parenti in linea retta sono i genitori e i  figli naturali e adottati e i rispettivi ascendenti e discendenti in linea retta.-     
Se il beneficiario è un portatore di handicap, l'imposta si sulle successioni si applica solo sul valore della quota o del legato che supera 1 milione e mezzo di euro.-
Se per esempio Tizio muore lasciando ai due figli eredi un immobile del valore complessivo di 1 milione e mezzo di euro, nessuno pagherà l'imposta di successione, ma saranno dovute solo le imposte relative al trasferimento (imposta ipotecaria e catastale, imposta di bollo e tassa ipotecaria. I figli dovranno presentare la dichiarazione di successione entro 12 mesi dalla data del decesso del padre.-


Grado di parentela:
1° = genitore – figlio
2° = nonno – nipote (figlio di figlio) – fratello
3° = zio – nipote (figlio di fratello)
4° = 1° cugino
5° = 2° cugino – figlio di 1° cugino
6° = figlio di 2° cugino


5) Il Matrimonio: Comunione e Separazione dei Beni

La legge n. 151 del 19 maggio 1975 stabilisce che quando una coppia si unisce in matrimonio si applichi automaticamente il regime patrimoniale della comunione dei beni.
Al momento del matrimonio, sia che si tratti di rito civile che religioso, gli sposi possono derogare la norma scegliendo il regime patrimoniale della separazione dei beni. La scelta deve essere dichiarata, al termine della cerimonia, all’ufficiale di stato civile o al sacerdote, inoltre può essere comunicata anche al momento della richiesta delle pubblicazioni di matrimonio.
La scelta del regime patrimoniale della separazione dei beni viene annotata a margine dell’atto di matrimonio.
Se gli sposi non dichiarano questa scelta, la legge considera automaticamente, come regime patrimoniale familiare, la comunione dei beni.
Qualsiasi variazione successiva deve avvenire davanti ad un notaio con atto pubblico.
Per coloro che hanno contratto matrimonio prima del 20.09.1975, si applica automaticamente, da tale data, il regime patrimoniale della comunione dei beni.

Comunione dei beni

Con il regime patrimoniale in comunione dei beni, i beni acquistati dai coniugi insieme o individualmente nel corso del matrimonio, entrano automaticamente a far parte di un unico patrimonio comune a entrambi che ne sono proprietari al 50% indipendentemente dall'apporto reale di ognuno.
Fanno parte del patrimonio comune:
  • i risparmi di ciascun coniuge accantonati durante la vita matrimoniale
  • gli acquisti compiuti dai coniugi dopo il matrimonio
I coniugi in regime di comunione legale dei beni possono agire con poteri disgiunti per il compimento di atti di ordinaria amministrazione, per quelli di straordinaria amministrazione devono, invece, agire congiuntamente. In caso di disaccordo si ricorrere alla decisione di un giudice.
Sono esclusi dal patrimonio comune (art. 177 - 178 e 179 del Codice Civile):
  • i beni personali di ciascun coniuge
  • i beni di ciascuno esistenti prima del matrimonio
  • i beni che ciascuno ha ricevuto dopo il matrimonio, per donazione o successione
  • i beni ottenuti a titolo di risarcimento danni o di pensione di invalidità al lavoro

Separazione dei beni

Con la separazione dei beni gli sposi mantengono la titolarità esclusiva non solo dei beni acquistati antecedentemente al matrimonio ma anche di quelli conseguiti durante il matrimonio.
Al coniuge proprietario dei beni spettano, in via esclusiva, il godimento e l'amministrazione degli stessi che può essere anche assegnata all'altro coniuge tramite una procura.
Rispetto alle necessità del nucleo familiare, entrambi i coniugi sono obbligati a contribuire alle spese ognuno proporzionalmente alle sue possibilità.


6) ACCETTAZIONE DELL'EREDITA':

La legge prevede diversi modi per accettare l’eredità:
  • Accettazione espressa
  • Accettazione tacita
  • Accettazione con beneficio d’inventario

Accettazione espressa: L’accettazione espressa consiste in una dichiarazione scritta dalla quale risulti l’intenzione di accettare l’eredità . L’accettazione può essere fatta o alla presenza di un notaio o anche con una semplice scrittura privata firmata e datata dall’accettante.-

Accettazione tacita: Si dice accettazione tacita quando l’erede a seguito di un suo comportamento chiaro ed inequivocabile, lascia intendere di avere accettato l’eredità, ad esempio appropriazione di beni ereditati, disposizione sugli stessi beni o promozione di un’azione spettante all’erede.-

Accettazione con beneficio d’inventario: In questo modo i debiti del de cuius vanno pagati ugualmente ma fino alla concorrenza del patrimonio del cuius. Quindi il patrimonio dell’erede non viene intaccato.-

In generale qualunque sia la modalità di accettazione, il chiamato all’eredità ha 10 anni di tempo per decidere se accettare o meno. Se entro 10 anni non si manifesta l’accettazione si perde ogni diritto sull’asse ereditario, che si devolve secondo le regole stabilite dalla legge.-


7) RINUNCIA ALL'EREDITA':


La rinuncia all'eredità è l’atto con il quale il chiamato all’eredità dichiara di non volerla accettare, ad esempio perché i debiti del defunto sono superiori ai crediti, In tale eventualità egli deve rinunciare espressamente per mezzo di una dichiarazione ricevuta dal notaio o effettuata dal Cancelliere del Tribunale circondario in cui si è aperta la successione, altrimenti si considera come non avvenuta.

La rinuncia all'eredità non può essere sottoposta ad una condizione o ad un termine, né può essere limitata solo ad una quota parte dell’eredità stessa. La rinuncia, a differenza dell’accettazione, è sempre revocabile; il rinunziante, se non è passato il termine di prescrizione di dieci anni, ha il diritto di accettare fino a che, in seguito al suo rifiuto, un chiamato di grado inferiore non abbia a sua volta accettato. Il chiamato all’eredità perde la facoltà di rinunciare se sottrae i beni ereditati o se comunque ha venduto o donato beni di appartenenza del defunto.

I rinuncianti si devono presentare personalmente, se maggiorenni. Nel caso di minorenni si devono presentare entrambi i genitori in loro rappresentanza. Nel caso di interdetti, inabilitati no minori, il tutore o il genitore deve chiedere l’autorizzazione per la rinuncia all’eredità del minore al Giudice Tutelare del luogo di residenza del minore o del tutore.

La rinuncia all'eredità deve farsi con dichiarazione ricevuta dal notaio o dal Cancelliere del Tribunale competente (cioè il Tribunale dell’ultimo domicilio del defunto), entro 3 mesi dalla morte se si è in possesso dei beni o entro 10 anni se non si è in possesso dei beni e non ha effetto se non è osservata la forma prescritta (art. 519 c.c.).-

Se vuoi avere informazioni più dettagliate e personalizzate puoi rivolgerti alla sede CGIL più vicina; troverai indirizzi e numeri di telefono sul sito www.cgil.it.
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80 commenti:

  1. salve avvocato vorrei delle delucidazioni:
    mio padre è deceduto sono unico figlio se rinuncio alla sua eredita la posso fare rinunciare anche ai miei tre figli (uno è minorenne) inoltre ho dei buoni postali intestati io e mio figlio eventuali creditori se rinunciamo alla sua eredita possono attaccare i buoni postali, visto che mio padre a lasciato molti debiti. la ringrazio anticipatamente

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    1. Se rinunci all'eredità puoi farlo anche per il figlio minorenne ma non per i figli maggiorenni perché decidono loro.-
      Se rinunciate all'eredità i vostri buoni postali non possono essere attaccati dai creditori di tuo padre.-

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  2. Buongiorno signor Censori vorrei chiederle:
    sono comproprietario insieme a 5 fratelli di un appartamento, posso rinunciare alla mia quota di comproprietà su questo appartamento ( ora in vita) visto che non troviamo nessuno accordo? per venderlo. Non vorrei lasciare problemi alle mie figlie, ho letto su web qualcosa del genere ma vorrei un suo parere grazie mille

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    1. Non capisco la tua domanda quindi bisogna che mi spieghi meglio!
      Sei già comproprietario o no dell'appartamento? Chi è che è ora in vita?

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  3. Avvocato buongiorno, io e mio marito siamo sposati in comunione dei beni e abbiamo una figlia, mio marito e deceduto
    se mia figlia fa la rinuncia alla eredita dei beni a chi va tutto gli averi che avevamo io e lui,

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  4. Salve Avvocato Censori, chiedo scuso ,le riscrivo il mio problema perché non mi sono spiegato bene:
    sono comproprietario insieme a 5 fratelli di un appartamento tutti abbiamo la stessa quota di proprietà, visto che non troviamo nessuno accordo per vederlo, vorrei chiederle, , posso rinunciare alla mia quota di comproprietà su questo appartamento? senza pretendere niente da loro. Non voglio donarlo a nessuno vorrei solo rinunciare alla mia quota per non litigare con loro.
    Ringrazio anticipatamente

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    1. Purtroppo NO!
      Non è possibile rinunciare alla propria quota di proprietà, quindi per liberarsene ci sono solo due opzioni possibili o la vendita o la donazione a qualcun altro.-
      Nel tuo caso devi comunque cercare di metterti d'accordo con gli altri comproprietari nell'interesse reciproco.-

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  5. Buona sera Avvocato
    Mia madre ha lasciato un testamento olografo con il quale lascia la sua metà della casa a mio padre. Io sono figlia unica. In tal modo sono esclusa dall'eredità, non mi spetta nulla?
    Grazie mille

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    1. Successione testamentaria:
      Eredi:
      Coniuge + figlio unico = 33,3% coniuge + 33,3% figlio + 33,3% quota disponibile.-

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  6. Grazie mille avvocato
    Il fatto è che mio padre sta dicendo che vuole donare la casa pur di non lasciarmi nulla.
    Può farlo?

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    1. SI!
      In vita tuo padre può disporre liberamente dei suoi beni!

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    2. Secondo me il padre in vita può scrivere ciò che vuole, basta che alla sua morte impugna il testamento per prendere ciò che gli spetta per legge perché non può essere diseredati, giusto

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  7. Ma quindi puo donare anche la mia parte?

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    1. SI!
      Può donare anche la tuia parte e solo dopo la sua morte potrai eventualmente impugnare la donazione per pretendere la tua quota.-

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  8. Buongiorno Avvocato vorrei un consiglio: siamo due fratelli vedovi , comproprietari di un appartamento al 50% ciascuno. Lui è deceduto lasciando molti debiti , l’unico figlio che ha, ha rinunciato alla eredita della quota di suo padre. Adesso che succede che la quota di mio fratello torna a me, e se torna a me mi devo accollare tutti i suoi debiti ?
    Sono monto preoccupato che devo fare non vorrei trovarmi in mezzo ai problemi economici che ha creato mio fratello.
    La ringrazio

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    1. Puoi scegliere tra rinunciare all'eredità o accettare con beneficio d'inventario in base alle tue condizioni economiche:
      Accettazione con beneficio d’inventario:
      In questo modo i debiti del de cuius vanno pagati ugualmente ma fino alla concorrenza del patrimonio del cuius. Quindi il patrimonio dell’erede non viene intaccato.-

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  9. Salve. io e mia figlia maggiorenne abbiamo intestati dei buoni postali (50 mila euro), mio marito è pieno di debiti, alla sua morte io e mia figlia se rinunciamo alla sua eredita, creditori in che misura possono attaccare i buoni intestati io e mia figlia e se si in che percentuale.
    grezie anticipatamente

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    1. Se rinunciate all'eredità i creditori di tuo marito non potranno attaccare i buoni postali intestati a te e a tua figlia.-

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  10. Sono sposata in comunione dei beni, mio marito è deceduto, ho solo due figli ( non sposati)
    Se loro rinunciano all’eredita del padre a chi va la quota di proprieta del’appartamento che abbiamo al 50% io e mio marito. La ringrazio anticipatamente.

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    1. Il 50% è già tuo quindi se i due figli rinunciano all'eredità anche l'altro 50% diventerà tuo.-

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  11. Gentile Avvocato le pongo due quesiti: coppia in comunione di beni con due figli, muore il marito senza testamento e la successione fatta dispone 75% alla vedova il resto diviso tra i due figli. La famiglia ha avuto la divisione anche di una casa in montagna con proprietà divisa come in successione.Attualmente il figlio non vuole più pagare utenze e spese e vuole vendere mentre gli altru due eredi non vogliono : cosa debbono fare allora vedova e altra figlia? Acquisire pagando la quota di proprietà del figlio con atto notarile? o c'è un' altra soluzione meno dispendiosa? grazie molte

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    1. Purtroppo non c'è un'altra soluzione meno dispendiosa; anzi se il figlio si rifiuta di vendere dovreste fargli causa e le spese sarebbero sicuramente maggiori.-

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  12. Chiedo scusa si riscrivo il quesito, ho mancato di dire che io e mio marito siamo sposati in comunione dei beni . Io e mia figlia maggiorenne abbiamo intestati dei buoni postali (50 mila euro), mio marito è pieno di debiti, alla sua morte io e mia figlia se rinunciamo alla sua eredita, creditori in che misura possono attaccare i buoni intestati io e mia figlia e se si in che percentuale.
    grazie anticipatamente

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    1. Con il regime patrimoniale in comunione dei beni, i beni acquistati dai coniugi insieme o individualmente nel corso del matrimonio, entrano automaticamente a far parte di un unico patrimonio comune a entrambi che ne sono proprietari al 50% indipendentemente dall'apporto reale di ognuno.-
      Nel vostro caso il 50% di tua figlia è inattaccabile mentre per l'altro 50% eventualmente la metà (la quota di tuo marito) cioè il 25% potrebbe essere attaccabile.-

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  13. Buonasera Avvocato,
    mia nonna è morta da 4anni, (mio padre e mio nonno molto prima di lei).
    Ho una zia che si è occupata di lei, ed essendo in discordia non ho avuto informazioni riguardo morte o eredità.
    Ho ancora del tempo per sapere se c'è un eredità? Come ?
    La ringrazio.

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    1. Per sapere se c’è una eredità non si può fare totale affidamento sul testamento, in quanto non si può avere sempre certezza sulla sua esistenza. Se però il testatore ha depositato il testamento presso un notaio, allora si può effettuare una ricerca presso:
      - il locale Archivio Notarile della residenza del de cuius;
      - oppure il Registro Generale dei Testamenti di Roma, se si sospetta che il notaio depositario del testamento faccia parte di altro collegio.
      Quali verifiche si possono fare per rintracciare una eredità?
      1 Verificare i beni immobili intestati al defunto
      Il primo punto è dato dalla verifica dei beni immobili. Spesso sono informazioni di cui si dispone in modo sommario e che non consentono di individuare in modo corretto gli immobili ai fini della successione. Inoltre, prima di accettare l’eredità, è preferibile accertare se i beni siano gravati da decreti ingiuntivi, pignoramenti o ipoteche. In caso di accettazione, questi gravami “seguono” l’immobile e la loro cancellazione sarebbe a cura degli eredi.
      2. Controllare la presenza di veicoli di proprietà del defunto
      Le automobili sono beni mobili registrati e, se di proprietà di un soggetto deceduto, rientrano tra i beni da inserire nella dichiarazione di successione.
      Se non si è a conoscenza che il defunto fosse proprietario di un autoveicolo, è possibile effettuare un accertamento presso il Pubblico Registro Automobilistico. A partire dai dati anagrafici completi del defunto (codice fiscale, nome, cognome, data e luogo di nascita) si può infatti risalire agli eventuali veicoli a lui intestati attraverso la richiesta di una visura Pra per nominativo.
      3. Rintracciare il conto corrente di un defunto
      Le liquidità, come ad esempio i conti correnti, libretti di risparmio, titoli e polizze, compongono ovviamente l’attivo ereditario. Anche in questo caso potrebbe verificarsi il problema che non si conosca se il defunto fosse o meno intestatario di conti correnti. Altra situazione potrebbe essere invece non sapere il nome della banca oppure il numero di conto.

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  14. Buon giorno Avvocato
    Mio padre negli ultimi 30 anni ogni tanto mi ha regalato delle somme di denaro.
    Somme che mi autorizzava a prelevare dal suo conto in banca e io chiaramente ho sempre firmato la ricevuta di prelievo.
    Ora dice che quei soldi erano dei prestiti e li rivuole tutti indietro. Può farlo?

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    1. NO!
      Tuo padre non può richiederti indietro i soldi che ti ha dato nel tempo; può però tenerne un'evidenza e considerarli in un eventuale testamento.-

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    2. Grazie mille Avvocato

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  15. Salve avvocato gentilmente vorrei delle delucidazioni:
    io e mio fratello siamo comproprietari di un appartamento al 50% , lui spostato in comunione dei beni con la moglie, mio fratello è deceduto lasciando molti debiti, la su quota 50% di comproprietà della casa è stata ipotecata, la moglie può comunque fare la successione di morte? Per fare in modo che io posso vendere la mia quota. E aiutarla economicamente. Nella nostra casa lui ci abitava con la moglie.
    La ringrazio anticipatamente

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    1. SI!
      Accettazione con beneficio d’inventario:
      In questo modo i debiti del de cuius vanno pagati ugualmente ma fino alla concorrenza del patrimonio del cuius. Quindi il patrimonio dell’erede non viene intaccato.-

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  16. Buonasera Avvocato, potrebbe gentilmente delucidarmi con una situazione?!:
    10 anni fa e deceduto il fratello del mio compagno che si era sposato a giugno 2013 e deceduto il 04 agosto 2013. Lui si era sposato in separazione dei beni, cosi come scritto sul atto di matrimonio. Noi, il fratello e la madre praticamente sono andati a fare l'atto notorio dal notaio, che ha incrementato anche la moglie con la quota 8/12. e fin qui ..potremmo esserci. la vedova si e risposata il 2019, che ruolo ha lei adesso come erede?! Decade oppure no?! Tengo a precisare che non vi erano figli(in 1 mese e mezzo...e neanche nei 300 gg successivi) Le chiedo questo perche la mia suocera e deceduta il mese scorso e vorrei capire se potremmo avere qualche filo da torcere.
    La ringrazio anticipatamente

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    Risposte
    1. La vedova essendosi risposata decade e non ha quindi alcun titolo per l'eredità di tua suocera.-

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    2. Grazie mille per la sua celere risposta. Cordiali saluti

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  17. Egregio Avv. Censori,
    sono una vedova e, pochi giorni fa è stato registrato, il testamento pubblico che mio marito ha fatto redigere da un notaio lo scorso settembre 2022. Nel testamento, nomina eredi universali i nostri due figli nella misura del 50% ciascuno, dell'unica casa di abitazione coniugale, mentre ha designato me come usufruttuaria e dunque la permanenza nello stesso immobile.
    Per motivi di risparmio (costi notarili troppo alti) vorrei rivolgermi ad un CAF per la successione e vorrei essere sicura che non sbaglino la stesura del documentazione telematica.
    Io, come coniuge usufruttuaria posso presentare la successione a nome mio, come dichiarante, anche se i miei figli sono eredi universali?
    Tra gli eredi devo comparire anch'io considerato che sono usufruttuaria dell'immobile come abitazione principale? Grazie.

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    1. - SI! Come coniuge usufruttuaria puoi presentare la successione come dichiarante.-
      - SI! Tra gli eredi devi comparire anche tu come usufruttuaria dell'immobile.-

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    2. La ringrazio tanto per la risposta. Buona giornata.

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  18. Egregio Dottor Censori
    mio padre in vita, ha disposto per testamento usufruttuaria mia madre e per noi tre figli la nuda proprietà di una abitazione in uso in vita dai miei genitori come abitazione principale. L'immobile era al 100% di proprietà di mio padre. Deceduto due mesi fa, ci poniamo il dubbio: in fase di successione (che sarà fatta a breve), mia madre che conserva il diritto di abitarvi, potrò chiedere in successione l'agevolazione per la prima casa?
    Nel comune di residenza di mia madre risulta l'unica abitazione. Noi tre figli, invece, abbiamo residenze fuori Comune, con le nostre rispettive abitazioni principali. Grazie.

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    1. SI!
      Tua madre avrà diritto all'agevolazione per la prima casa di residenza.-

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  19. Salve. sono sposata in comunione dei beni con mio marito, lui è deceduto, lasciando molti debiti con varie agenzie finanziarie etc. Io e mia figlia maggiorenne abbiamo intestati dei buoni postali (60 mila euro), se rinunciamo alla sua eredita, i creditori in che misura possono attaccare i buoni intestati solo a me e mia io figlia e se si in che percentuale.
    la ringrazio di cuore.

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    1. Il regime patrimoniale coniugale (comunione dei beni) è il risultato di un accordo tra due o più individui che mettono a disposizione i propri beni costituendo un patrimonio comune, godendone equamente dei frutti e partecipando insieme alle spese. Comunione dei beni, significa dunque che i beni acquistati dai coniugi insieme o individualmente nel corso del matrimonio, entrano automaticamente a far parte di un unico patrimonio comune a entrambi che ne sono proprietari al 50%, indipendentemente dall'apporto reale di ognuno.-

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  20. Chiedo scusa se riscrivo la domanda ma volevo sapere se i buoni intestati solo a me e mia figlia come vengono divisi e in che percentuale.
    Salve. sono sposata in comunione dei beni con mio marito, lui è deceduto, lasciando molti debiti con varie agenzie finanziarie etc. Io e mia figlia maggiorenne abbiamo intestati dei buoni postali (60 mila euro), se rinunciamo alla sua eredita, i creditori in che misura possono attaccare i buoni intestati solo a me e mia io figlia e se si in che percentuale.
    la ringrazio di cuore.

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    1. I creditori possono attaccare il 50% dei buoni postali, che era la quota di tuo marito, anche se sono intestati solo a te e a tua figlia.-

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  21. Buongiorno, il mio avvocato sta svolgendo una trattativa con l'avvocato dei miei fratelli. Dopo una lunga causa conclusasi a buon fine per me, abbiamo chiesto la cessione delle loro quote di un immobile di cui sono proprietaria per 4/6 e dei soldi derivanti dalla vendita di un altro bene.
    Ora dicono di aver apposto delle migliorie e che il valore di quell' immobile sia aumentato. Nel frattempo ho saputo che stanno facendo dei lavori moltp costosi proprio in questi giorni. Cosa posso fare per bloccarli? Denunciarli? Mi sembra chiaro vogliano fare i furbi ma penso ci vorrebbe anche il mio consenso per fare questi lavori. Oggi sentirò il mio avvocato ma mi interessava anche il suo parere. La ringrazio molto per quello che fa oer tutti! Buona giornata.

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    1. Riguardo alle migliorie apportate devono dimostrare che i lavori sono stati fatti effettivamente e che erano assolutamente necessari.-
      Riguardo ai lavori che stanno facendo in questi giorni il tuo avvocato dovrebbe comunicare loro per iscritto che non sono stati autorizzati e che quindi non verranno rimborsati.-

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    2. La ringrazio moltissimo per la risposta. Ho un altro dubbio: il diritto di proprietà si esercita solamente con la successione? Io non l'ho ancora fatta ma ho solo la sentenza favorevole.

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    3. La proprietà si acquista per occupazione, per invenzione, per accessione, per specificazione, per unione o commistione per usucapione, per effetto di contratti, per successione a causa di morte e negli altri modi stabiliti dalla legge.-

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  22. Gentile avv., ho una situazione particolare. La mia mamma è divorziata quando io avevo 5 anni e non ho mai più ne visto ne avuto nessun sostegno economico da mio padre biologico (padre 1). Mia mamma si è risposta e ha avuto la seconda figlia dal nuovo padre (padre 2) e lui non possiede nessuna proprietà. I miei nonni (genitori di mia madre) hanno costruito una casa (con i soldi della loro pensione) e la hanno intestata al padre (padre 2) perché non era possibile intestarla al nome di mia madre per motivi che mi sono sconosciuti. Dato che questa casa è l'unica proprietà di valore che abbiamo vorrei sapere se in futuro avrò diritto all'eredità di questa casa anche io oppure va tutto alla seconda figlia di mia mamma?

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    1. In futuro andrà tutto alla seconda figlia di tua mamma, in base alla scelta fatta dai tuoi nonni di intestare la casa non a sua figlia ma a suo genero.-

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  23. Buongiorno Avvocato
    Ho la procura sul conto di mia madre e negli ultimi 10 anni mi ha fatto 2 regali in denaro dicendomi di andare allo sportello e prelevare. Ho dovuto firmare il prelievo naturalmente. Il primo prelievo è avvenuto in febbraio 2013, il secondo dicembre 2013. Il 5 luglio di quest'anno mi ha inviato una lettera dicendomi che vuole indietro il denaro e che erano dei prestiti. Io non ho mai firmato un contratto di prestito perché in realtà erano donazioni. Può obbligarmi a restituirli?
    Grazie mille

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    1. Cosa succede se non si riesce a dimostrare l’esistenza di un prestito o di una donazione?
      Nel caso in cui non sia possibile dimostrare l’esistenza di un prestito o di una donazione, il giudice deve presumere che la consegna del denaro sia avvenuta a titolo di prestito. Dunque, è chi sostiene l’esistenza della donazione che deve fornire la prova di ciò. In assenza di prova, infatti, la consegna del denaro deve avere sempre una sua giustificazione, in assenza della quale essa va restituita. Dunque, possiamo concludere dicendo che, se il beneficiario del denaro non riesce a dimostrare di aver ricevuto la somma a titolo di regalo, egli dovrà restituirla.-

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  24. Grazie Avvocato
    Un'altra domanda. Il presunto prestito e' avvenuto il 2 febbraio del 2013 . Mi è stato reclamato il 13.03.2023. È andato in prescrizione visto che son passati 10 anni e un mese?

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  25. Scusi Avvocato, ma ho letto una domanda che le ha fatto in passato un'altra persona ed é più o meno simile alla mia su somme donate. Gliela metto qui sotto. Non capisco perché lei ha risposto che non doveva restituirgli i soldi e invece a me dice che debbo farlo. Potrebbe spiegarmi per favore?
    Grazie mille.
    (Mio padre negli ultimi 30 anni ogni tanto mi ha regalato delle somme di denaro.
    Somme che mi autorizzava a prelevare dal suo conto in banca e io chiaramente ho sempre firmato la ricevuta di prelievo.
    Ora dice che quei soldi erano dei prestiti e li rivuole tutti indietro. Può farlo?)


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    (Gianfranco Censori18 marzo 2023 alle ore 15:48
    NO!
    Tuo padre non può richiederti indietro i soldi che ti ha dato nel tempo; può però tenerne un'evidenza e considerarli in un eventuale testamento.-)

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    1. Le due situazioni sono diverse!
      Infatti un conto sono delle regalie effettuate ogni tanto e altro conto sono due prelevamenti effettuati nello stesso anno.-

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  26. Buongiorno Gianfranco, mia suocera aveva in corso una vertenza con una badante. Adesso sfortunatamente mia suocera è morta, volevo chiedere se in caso di condanna i soldi da dare vanno cancellati o vanno a scalare il patrimonio ereditario. E se non basta l'eredità ne possono rispondere i figli? In attesa Le auguro una buona giornata

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    1. I debiti della persona deceduta vanno scalati dall'eredità, quindi se i figli accettano l'eredità devono accollarseli tutti, a meno che non rinunciano all'eredità o l'accettano con beneficio d'inventario.-

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  27. Buonasera Avvocato.
    Le volevo fare una domanda, siamo 3 fratelli che abbiamo ereditato una casa, di cui 2 la vogliono vedere e 1 non vuole venderla, come possiamo venderla?
    Grazie per il suo tempo.

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    1. Purtroppo per vendere la casa è necessario il consenso di tutti i comproprietari, perché non credo che ci sia qualcuno disposto ad acquistarne solo i due terzi, quindi o cercate di mettervi d'accordo o dovete ricorrere alle vie legali per obbligare il terzo fratello a vendere la sua quota.-

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  28. Buonasera e grazie per la risposta,
    Nello specifico che cosa si dovrebbe fare, quale l'azione legale da fare per obbligare la persona a vendere la sua quota?
    Cordiali saluti.

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    1. In pratica dovete ricorrere a un avvocato per intentare una causa a vostro fratello in modo che sia il Giudice con una sentenza ad imporre la vendita della casa e la conseguente divisione del ricavato.-

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  29. Buongiorno Gianfranco, il fratello di mio padre è morto e naturalmete l'eredità con testamento è andata tutta alla moglie perchè non c'erano figli e ascendenti. Ora dopo 3 anni è morta anche la zia che non ha nessun parente perchè figlia unica e anche i suoi genitori erano figli unici. Mi sono informato al caf e mi hanno detto l'eredità se mia zia non ha fatto testamento va allo stato e a me non spetta nulla perchè sono un nipote con grado di affinità, e gli affini non vanno in successione. E' vero? Ma non sono lo stesso suo nipote? mi sembra tutto assurdo. Volevo un tuo parere chiaro che non mi lasci dubbi, prima di mettere in mezzo l'avvocato

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    1. Ciao Franco!
      Purtroppo è vero!
      Un affine non ha alcun titolo sulla successione legittima. Esso può partecipare a una successione solo se beneficiario testamentario.-

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  30. Buonasera Gianfranco, io sono uguale alla situazione di Franco (19/11/2023), con la differenza che mia zia ha un solo parente di 6° grado e afferma che spetta tutto a lui e non a me che sono nipote di 3° grado perchè il mio è un grado parentela di affinità. Mi sembra un'assurdità visto anche che mia zia non conosceva nemmeno questo parente, ma purtroppo non ha fatto testamento. Mi puoi dare un parere

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    1. Ciao Paola!
      Purtroppo è vero!
      Un affine non ha alcun titolo sulla successione legittima. Esso può partecipare a una successione solo se beneficiario testamentario.-

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  31. Buogiorno Gianfranco, devo fare un testamento olografo: ho 4 nipoti a cui vorrei lasciare tutto in parti uguali i miei beni che rimarranno. Poi vorrei comprare un titolo che vorrei lasciare a uno dei 4 per i suoi servizi. Chiedo se questo titolo lo posso lasciare senza scriverlo nel testamento e fare un foglio a parte cosi mio nipote lo può incassare alla mia morte, oppure devo per forza inserirlo nel testamento(cosa che non vorrei fare per non creare invidie) o magari potrei comprarlo direttamente a nome di mio nipote. Vorrei un tuo aiuto

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    1. Ciao Claudio!
      Eredi:
      Coniuge (in mancanza di figli e senza ascendenti) = 50% coniuge + 50% quota disponibile
      Coniuge + figlio unico = 33,3% coniuge + 33,3% figlio + 33,3% quota disponibile
      Coniuge + 2 o più figli = 25% coniuge + 50% in parti uguali tra i figli + 25% quota disponibile
      Coniuge + ascendenti (senza figli) = 50% coniuge + 25% ascendenti + 25% quota disponibile
      Figlio unico senza coniuge = 50% figlio + 50% quota disponibile
      Più figli senza coniuge = 66,6% in parti uguali tra i figli + 33,3% quota disponibile
      Ascendenti senza coniuge e senza figli = 33,3% ascendenti + 66,6% quota disponibile
      Senza coniuge senza figli e senza ascendenti = 100% quota disponibile.-
      Non puoi quindi nominare eredi solo i tuoi nipoti se ci sono eredi legittimi.-

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    2. Mi sono dmenticato di dirti che non ci sono eredi leggittimi ma solo nipoti e fratelli. Quindi riepilogo: ho 6 nipoti e 2 fratelli e io vorrei fare un testamento lasciando tutto a 4 nipoti escludendoi fratelli e 2 nipoti che sono in Francia. Poi vorrei lasciare un premio a uno dei 4 per i suoi servizi e per non creare invidia vorrei metterlo fuori dal testamento. Potrei comprare un titolo tipo Btp a suo nome o è meglio una polizza vita? Vorrei un consiglio, buona giornata e spero di essere stato più chiaro

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    3. Ciao Claudio!
      Non essendoci eredi legittimi tu puoi disporre liberamente dei tuoi beni e quindi puoi fare un testamento in favore di 4 nipoti.-
      Puoi comprare un BTP o un altro titolo a nome di uno dei nipoti, ma ne diventa intestatario subito e non alla tua morte, ti conviene quindi stipulare una polizza vita in suo favore.-

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  32. Buongiorno Gianfranco, noi siamo 7 figli e abbiamo ereditato senza testamento 3 appartamenti, 2 in campagna e uno in città. Uno di noi non vuole partecipare alle spese future della campagna e nemmeno per le due case e siccome non si può rinunciare ad una parte dell'eredità ci siamo messi d'accordo di fare la successione dal notaio in questo modo: La campagna e le sue due case vanno in successione a noi 6 fratelli che ci accolliamo le spese di mantenimento e la casa in città sarà divisa in 7. In pratica nostro fratello rinuncia alle 2 case di campagna non in modo esplicito cosi evita di fare la rinuncia totale. Naturalmente siamo tutti d'accordo, vogliamo solo sapere se è fattibile dividere non in parti uguali se nessuno si opporrà.

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    1. Ciao Franco!
      Non c'è problema!
      Se siete tutti d'accordo potete dividere l'eredità come volete.-

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  33. Buongiorno gent.mo Dr. Censori, volevo chiedere se si rientra nel regime di franchigia per eredi in linea retta per rappresentazione di figlia premorta, mi spiego meglio, è morto il nonno di mia moglie che aveva una figlia deceduta prima di lui, per rappresentazione di quest'ultima, sono subentrati per l'appunto mia moglie e mio cognato, e altri eredi, ossia il coniuge e l'altra figlia ancora in vita, penso che per tutti gli eredi valga la regola della linea retta e della franchigia d 1 milione di Euro e corretto?
    Come secondo quesito ritengo, e ne chiederei gentile conferma, che la quota di nuda proprietà ereditata, di mia moglie, non vada dichiarata in dichiarazione dei redditi e non si è tenuti a pagare l'imu in quanto per il coniuge ancora in vita la dimora è abitazione principale è giusta la mia interpretazione?
    Grazie infinite.....

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    1. - Coniuge, figli e parenti in linea retta hanno diritto a una franchigia di un milione di euro per ciascuno degli eredi o donatari.
      - In caso di usufrutto o altro diritto reale (es. uso o abitazione) il titolare della sola “nuda proprietà” non deve dichiarare il fabbricato.-

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    2. Ringrazio della risposta.
      Quindi i figli della figlia premorta sono considerati alla luce della normativa vigente, eredi in linea retta e quindi ad essi, si applica la franchigia di un milione di Euro, e i medesimi per il caso specifico, essendo l'immobile utilizzato dalla nonna (come usufruttuaria di 1 casa) non sono tenuti alla presentazione della dichiarazione dei redditi, è corretto?
      Grazie ancora.

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